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Autore: PolahCrush    17/09/2014    2 recensioni
La storia parla delle vita di una teenager italiana fan dei Tokio Hotel che arriva a realizzare i suoi più grandi sogni dopo che la vita le ha regalato amarezze.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
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A Los Angeles...
"Tom,ehy Tom! E' da tanto tempo che non andiamo a trovare gli zii Angela e Albert. Oggi la zia mi ha scritto e mi ha detto che le 
manchiamo molto" Disse il ragazzo sgranocchiando delle patatine sul divano e dopo qualche secondo rispose il fratello che era 
concentrato sul suo computer:" Ah si? Cavoli dovremmo andare a trovarli. Poi le torte della zia sono squisite,ricordo quando abitavamo
 ancora tutti in Germania e lei ne preparava una diversa ogni pomeriggio. Bei tempi!" . Bill:" Vero fratellino. Che ne dici se partiamo
oggi? Così domani siamo lì e avendo quattro giorni liberi possiamo passarli da loro". Tom:" Ottima idea fratello! Dai prepariamo le valigie
però non diciamo nulla agli zii, facciamo loro una bella sorpresa". Il biondo annuì con la testa." Che facciamo? Portiamo anche Pumba
 vero?Sono sicuro le piacerà l'Italia!Soprattutto lì,sulle colline ,che è tutto così tranquillo e pieno di verde" disse il Leader accarezzando
la sua amichetta a quattro zampe. Mentre il fratello,riflettendo un attimo su quello che aveva appena detto Bill,rispose:" Ok,va bene.
Io vado in camera a vedere cosa portarmi del mio guardaroba,a dopo Billy" . 


Era arrivato il tanto atteso venerdì e Paola si svegliò raggiante. Finalmente avrebbe sentito il nuovo singolo dei Tokio Hotel. Arrivarono 
presto le 17 di quel giorno e la ragazza accese Youtube in tutta fretta. 
"I wonder how your body tastes,
Inside of someone elses place,".
Dentro di lei mille emozioni in pochi istanti. Le batteva forte il cuore ed era già innamorata di quella dolce e triste melodia.
"And you waited on the rain,
Their tears my heart is caged,
And we fall from faith,
But we rise and rise again..."
In quel momento c'era solo lei e quella canzone che aspettava da tempo. Finalmente erano tornati.
"And I run, run, run, run, run,
And I run, run, run, run, run,
I run, run, run, run, run,
I just run run run.

Tell me how you close the door,
no one, nobody can love you more,
Telling all your friends that this love is just made for bleeding,
And upon new road i have started keep on, try to breath in." 
I suoi idoli non l'avevan delusa neanche stavolta. Anzi, son cresciuti musicalmente,sono migliorati. E lei era fiera di loro.
Run Run Run l'accompagnò anche durante il viaggio verso l'ex Orfanotrofio. Erano le 22.00 del giorno dopo,
un'ora e mezza di strada e finalmente arrivati tutti e otto a destinazione. Mancava soltanto trovare il posto bruciato e abbandonato in
quella piccola frazione di paese tra le colline.



"Bill,Tom! Santo cielo ragazzi,come siete cresciuti! entrate e fatevi abbracciare!" Gioiva la zia Angela. Aveva sentito suonare alla porta
e incuriosita andò ad aprire e si ritrovò davanti i suoi giovani nipotini dopo qualche anno che non li vedeva. "Ciao zia,quanto tempo! E
lo zio dov'è??" Disse Tom sorridente. "Lo zio sta facendo la doccia,appena finisce vado di sopra e lo invito a scendere. Ma intanto sù,
entrate ! Mettetevi comodi sul divano che vi offro una buona tisana. Oh! Ma questo gioiellino deve essere Pu...Pumba! Ma che dolce. 
Mamma Simone mi ha parlato di questo bel cagnolino". I ragazzi sorrisero e Bill,che teneva in braccio pumba e intanto entrava in casa disse:"
Grazie zia,sei sempre molto ospitale. Comunque sì, Pumba si chiama ed è una bella femminuccia! La nostra nuova compagna di avventure"
I ragazzi si misero comodi a sorseggiare un po' di tisana. Dopo quindici minuti scese lo zio con la zia che era andata a chiamarlo e intanto
aveva anche sistemato le valige in una camera per gli ospiti. 
Albert:" Ragazzi, ma che sorpresa! Sono felice di questa visita." intanto diede delle pacche sulle spalle dei gemelli. "Ah, Angy,è avanzata
della tisana? La bevo anche io volentieri". " Si marito mio, ora te ne verso un po'". Lo zio si sedette sulla sua poltrona in pelle nera e iniziò 
a conversare coi nipoti. Albert:" Allora cosa mi dite? la mamma ha detto alla zia che state tornando sulle scene con un nuovo album"
Bill:" Sì zio, Si intitola Kings Of Suburbia. Ci abbiamo lavorato molto, soprattutto Tom. Spero che ai nostri fan piaccia".
Tom rise e aggiunse:" Sì, soprattutto io!" . Albert:" Bene ragazzi, sono fiero di voi. Perchè non mi fate sentire qualche traccia?"
Bill:" Ok zio, ti facciamo sentire Run Run Run e Never Let You Down".


Erika:" No ma perfetto. abbiamo trovato il paese ma non riusciamo a trovare l'orfanotrofio. Eppure è una frazione,avrà sì e no 100 abitanti se 
non di meno. Com'è possibile?" disse la ragazza scocciata. Walter:" Willy mi sta facendo le frecce ,credo che i ragazzi nell'altra macchina
vogliano dirci qualcosa. Ora fermo la macchina qui e sentiamo " .
Willy si affiancò alla macchina di Walter con la sua e disse:" Ehy, ora Ale sta provando a cercare su Google come raggiungere il posto. 
Perché non ci fermiamo qui, facciamo una pausa e intanto vediamo se troviamo qualcosa?Poi ripartiamo". Per tutti fù una buona idea.
Scesero tutti dalle auto per prendere una boccata d'aria e passeggiare un po'. Paola,Willy,Ale e Elena ne approfittarono anche per fumare
una sigaretta. Erika:" Wow gente, che bel paesaggio qui". Guardandosi intorno stupefatta Paola annuì a quello che aveva detto la sua amica.
Era una serata fresca con il vento più o meno forte e davanti a lei vedeva i paesini in giù circondati dal verde che però al buio era un tutt'uno col
cielo nero. Si vedevano solo le illuminazioni delle strade e delle case e tutto ciò ricordava un presepe. Tutto molto magico per i ragazzi che 
arrivavano dalla pianura. Intanto a fare compagnia ai giovani c'era un gattino che tranquillo si lavava sulla strada e che ogni tanto si avvicinava a loro 
con fare curioso. Ale:" Su internet non si trova nulla. Forza saliamo in macchina. Ci conviene cercarlo ancora un po',altrimenti abbiamo
fatto tanta strada per niente". I ragazzi salirono sulle macchine e ripartirono sperando di trovare la destinazione.


"Bellissime canzoni ragazzi! Saranno dei grandi successi come sempre" Disse lo zio Albert soddisfatto di ciò che le sue orecchie avevano
appena udito. "Grazie per i complimenti zio, e tu? come va con il lavoro? e i tuoi Hobby?" chiese Tom. "Bene bene, non posso lamentarmi
anche se negli ultimi anni si sente la crisi che ha questo paese. Per quanto riguarda il giardinaggio e la pittura... beh,non pitturo da qualche
mese. Dovrei finire un quadro che ho iniziato tempo fa ma non ho quasi mai tempo. Appena ho un po' di riposo e ispirazione lo finisco.
Mi sono dedicato di più al giardinaggio ultimamente vista l'estate particolare che è appena passata. Questo tempo non sa più cosa fare,
un giorno fa caldissimo, il giorno dopo sembra la tipica giornata invernale". "Capisco zio. Beh sono contento che le cose vadano abbastanza
bene comunque" disse Bill interessato. "Ragazzi volete qualcos'altro?" chiese la zia con aria dolce come è sempre stata. "No zia,grazie. Io e Bill
vorremmo fare un giretto visto che ancora non è tardissimo" rispose Tom. "Come volete ragazzi,non fate tanto tardi però e se c'è qualcosa chiamate".
"Certo zia" dissero in coro i gemelli. Pumba dormiva beata su un morbido cuscino bordeaux quindi i Kaulitz decisero di lasciarla tranquilla e di uscire senza
di lei. Presero delle felpe abbastanza calde,sigarette e cellulari e uscirono dalla casetta di pietra dei loro parenti. 


Paola e il resto del gruppo cercarono ancora il posto senza alcun risultato. Erano le 22:40 quando decisero di fermarsi davanti a una Pub Pizzeria e di chiedere 
a qualcuno. Alessandro e Willy entrarono dentro mentre gli altri rimasero nel parcheggio a parlare fra loro. Quando i due tornarono dissero che dei signori
diedero loro le indicazioni e forse saremmo giunti a destinazione dopo ore di attesa. 


"Tom,guarda,dove porterà questa stradina?". "Non lo so,ma la cosa mi incuriosisce,percorriamola e vediamo fin dove ci porta" Rispose il gemello.
Bill:" Okay,accendiamo le torce dei cellulari. E' buio pesto!"


Paola:" A quanto hanno detto dei signori ad Ale e Willy bisogna andare dritto per 100 metri e poi svoltare a destra. Ci sara un tombino circondato da nastri sempre 
sulla destra."  Elena:" Esatto,vediamo... Oh,ecco,non sarà mica quello il tombino?",Paola rispose:" Si,credo di si,Walter fai le luci a WIlly...Ci siamo raga,vedo una
 stradina! Parcheggiamo qui" . Erika:" Si, credo che finalmente siamo giunti al traguardo". Parcheggiarono le due macchine e si incamminarono muniti di torce e
cellulari lungo il tragitto della strada fino ad arrivare ad una stradina sul lato destro. Paola:" Sarà questa?". Ale:" Credo proprio di si,Andiamo".
Willy:" Oh no!" tutti si girarono. "Che succede?" chiese Elena e come risposta ricevette "Abbiamo dimenticato la videocamera,Ale vieni con me che torniamo alle
macchine e la prendiamo?" . Ale:" Ok dai, arriviamo subito. Voi rimanete qui"


Tom:" Wow, che posto è questo? Credo sia abbandonato". Bill:" Pff, il percorso fin quì era pieno di rovi e credo di essermi punto da qualche parte. Per non parlare 
di quel tronco, ci mancava poco che rimanevo steso in terra". I due iniziarono a perlustrare l'edificio o almeno quel che era rimasto quando il biondo chiese all'altro:"
Secondo te che cos'era?Una scuola? Non credo, non ci sono abbastanza stanze" e il gemello rispose:" Non ne ho la più pallida idea. Vieni, vediamo se troviamo indizi
che ci facciano capire qualcosa". Bill:" Guarda,c'è una scala rotta. Andiamo sù?" chiese guardando in faccia il fratello. " Mmh, si andiamo tanto qui non c'è niente.
Aiutami a salire che poi ti tiro sù".


Ale e Willy tornarono con la videocamera. Paola:" Bene, andiamo?Mettiamoci in fila indiana.Tu Ale davanti". Fecero come disse Paola e pian piano percorrevano quella
stradina piena di rovi e alberi attorno. Erika:" Ahia, mi sono punta". "Pure io Eri" rispose Elena. "Ragazzi state attenti è pieno di spine qui" disse Ale e dietro una voce:" 
Amore mio,ma davvero? Non ce ne siamo accorti!". Alessandro non badò alla battuta di Paola , era troppo preso ad andare avanti e poco dopo aggiunse:" Qui Per terra c'è
un tronco d'albero. State attenti, scavalcatelo e non mettete i piedi sopra perché si scivola".
Dopo qualche minuto arrivarono davanti alla costruzione. Paola:" Siamo arrivati, è lui, lo riconosco!". Entrarono nell'edificio che non aveva più finestre e porte. Mancavano 
anche dei pezzi di muro. "Sembra tutto tranne che bruciato questo posto. I muri non sono neri,ci sono solo macerie" disse Dennis, il fratello di Elena. "Già, hai ragione" 
rispose Paola e poi aggiunse:" Lì ci sono le scale che abbiamo visto in foto. Saliamo sù". "Ok" "Ok,va bene" "Si andiamo" gli altri in coro.


"Non c'è nulla nemmeno qui" "Solo il salone e due stanze piccole" Disse il gemello moro. "EHY TOM! Hai sentito i rumori anche tu??" 
Chiese Bill sconvolto e con gli occhi spalancati. Si fermarono e si inzittirono per qualche secondo. Tom:" Sì, ho sentito ancora rumori e persino voci. Nascondiamoci nello stanzino!"
e Bill, ancora con gli occhi spalancati e stavolta anche la bocca, annuì e prese per il braccio il fratello.



Il gruppo salì le scale aiutandosi a vincenda e uno alla volta salirono l'altro pezzo di scale che era intatto,però non si poteva mai sapere. Alessandro illuminò con la torcia la prima 
stanzetta  e poi si diresse al salone. Willy ,Elena,Dennis e Walter lo seguirono. " Ma che pacco! Qui non c'è nulla.NULLA DI NULLA!" "Già,che delusione,sicuramente si sono inventati
una grossa bufala.Altro che incendio e storielle di fantasmi!" Dissero Paola e Erika entrando anche loro nel salone.


"Puff, meno male! Non sono né tossici né bestie di Satana. Sono persone comuni che sono venute a curiosare credendo ci fosse chissà cosa" Bisbigliò pianissimo Tom accovacciato
di fianco al fratello. "Già, ma uno di loro ha un bastone in mano e se usciamo ce lo tirano in testa. Aspettiamo vadano via" Disse Bill. 
"Ah che male alla gamba" Aggiunse Bill "Aspetta che mi sistemo". Neanche un secondo dopo... "TRACK" 


"OCCAVOLO,CHE E' STATO?" Erika disse spaventata "Ditemi che lo avete sentito anche voi!" rispose Paola. "Sisi" "Si" "Oh cavolo si"
"Proviene dalla stanza lì in fondo. C'è qu-qual-cuno?" balbettò Elena. Paola:" Raga vado a vedere...". La giovane illuminò la stanza e... "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH!"
La raggiunse di corsa il moroso con il bastone in mano. Vide anche lui due uomini accovacciati che si alzarono di scatto e misero le mani davanti. 
"No, non fateci del male, siamo brave persone!" Disse uno dei due mentre l'altro annuiva spaventato a quello che diceva quello di fianco. "Ma chi diavolo siete?Che ci fate qui?"
chiese Paola sgranando gli occhi mentre tutti gli altri li stavano raggiungendo. "S-siamo persone comuni, ci ha incuriosito il posto e siamo venuti a fare un giro".
Elena puntò meglio la torcia sui volti dei due sconosciuti quando Erika ... "AAAAAAAAHH MA MA MA... BILL!!!!". La giovane non riusciva a pronunciare altre parole, era rimasta 
pietrificata. "Ma Erika che stai dicendo?" Disse Paola guardando stranita la ragazza e poi girandosi piano verso i due " Ahah, stai delirando, loro non possono essere i miei id...
ido-idoli". Paola sgranò ancora una volta i suoi grandi occhi verde scuro e "Cciao ragazzi, io non ho idea del perchè, del p-p-percome ..C-cosa ci fate qui? ".
Tutti erano rimasti a bocca aperta senza dire una parola, come biasimarli? Bill fece un sorriso forzato e scioccato davanti a tutti e disse:" C-ciao, se volete vi spieghiamo tutto... A 
patto che il vostro amico lascia giù quel pezzo di legno. Eh eh eh". Tutti non mossero un dito e non parlarono neanche. "Bene" aggiunse Tom " Piacere, io sono Tom. Che ne dite
se andiamo a bere qualcosa tutti assieme?" . Tutti si presentarono e pian piano l'atmosfera Shock che si era creata si placò. Tornarono al parcheggio insieme ai Kaulitz. "Dunque, vi
siete trovati qui per caso... Invece noi siamo venuti apposta per veder questo posto per la storia che ti ho raccontato poco fa ma a quanto pare è tutto una bufala, che delusione" 
conversava Paola con il suo idolo Bill Kaulitz. Si, suona davvero strano ma è proprio così. Bill:" Già. Quindi voi siete un gruppo di amici che fa queste cose? Che storia! Anche a me 
piacerebbe. Adoro le storie di fantasmi e tutto ciò che riguarda il paranormale" . Paola Sorrise:" Beh a quanto pare ai trovato le persone giuste ahahah. Comunque non sapevo 
avessi parenti che si sono trasferiti in Italia" . " Ragazzi, saliamo in macchina e torniamo a quel pub che abbiamo trovato lungo il tragitto per venire qui. Così ci beviamo qualcosa e 
ci riprendiamo da questa strana avventura ahahah" Disse Walter ridendo. Poco dopo tutti erano seduti fuori dal locale sotto un portico in legno e conversavano tranquillamente.
Paola ed Erika erano ancora scioccate per il fatto di parlare a faccia a faccia con i componenti della loro band preferita ma cercavano di sembrare il meno agitate possibile.
" Uff, sono rimasta insoddisfatta, speravo davvero di trovare qualcosa. Beh per lo meno abbiamo trovato due Star!" disse Elena prima scocciata e poi divertita. "Dovremmo organizzare
un altra serata. Che ne dite di lunedì sera? " "No Willy, ci sono i fuochi nel nostro paesino, hai dimenticato? Facciamo martedì" disse Paola al cognato che poi rispose:" Hai ragione,
martedì si può fare!" . "Noi non ci siamo, io incomincio la scuola serale ragazzi" parlò Erika attirando l'attenzione di tutti. "Okay Erika,tranquilla,sarà per un'altra volta." e voltandosi
verso gli altri Paola aggiunse:" Che ne dite di andare a quell'ex manicomio di cui parliamo da tempo? Secondo me lì c'è realmente qualcosa" . "Si amo,io ci sono già stato l'anno scorso.
Io e quelli che sono venuti con me abbiamo sentito al piano di sopra il pianto di una donna" rispose il moroso. Elena:" Che storia! Si dobbiamo assolutamente andare". Paola guardo
i due gemelli e chiese: "Ragazzi, se volete, siete invitati anche voi,so che magari non..." neanche il tempo di finire la frase che Tom :" Perfetto, noi veniamo volentieri" sorridendo alla
giovane che arrossì e venne guardata male da Alessandro. "Bene, allora siamo tutti d'accordo. Martedì sera si va!" disse Willy carico di adrenalina. Bill:" Si! Paola ti lascio il mio numero
così in questi giorni ci teniamo in contatto e ci mettiamo d'accordo". "Ok , ci sto tieni tu il mio numero: 342....." . Bill segnò il numero e lo fece anche Tom. Dopodiché conversarono ancora
un po' e poi si fecero accompagnare dai ragazzi alla casa degli zii per poi augurare loro un buon viaggio di ritorno verso casa.
Paola, in macchina da quaranta minuti oramai pensava e ripensava a quello che era successo quella sera. Okay, era rimasta delusa del presunto "Orfanotrofio" ma, aveva trovato qualcosa
di meglio o forse la miglior cosa che potesse mai capitarle, era già capitata. La musica che proveniva dalle sue cuffie venne interrotta da un messaggio: 
Ehy Paola, sono Tom :) ,questo è il mio numero. Salvalo e scrivimi quando ti va. Ah e fammi sapere per martedì. Buona notte.


   
 
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