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Autore: Anita_00    18/09/2014    2 recensioni
Una ragazza si reca a Bologna per entrare nella Facoltà di Letteratura.
Un rapper famoso la incrocia e ne rimane colpito.
Lei non conosce la sua identità e sfugge alle sue avance.
Ma il destino le preserverà delle sorprese.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Dopo pranzo decido di andare a ripassare qualcosa in biblioteca mentre Giulia è ad un seminario. Arrivo in centro e non trovo molta gente. Vedo l'insegna Starbucks e opto per un lungo caffè forte per iniziare al meglio. All'uscita mi incrocio con un ragazzo, ha un'aria familiare ma subito non lo riconosco. Mi sorride e io ricambio con un sorriso di circostanza e mi allontano. In biblioteca cerco un posto abbastanza appartato. E' una struttura bellissima ed è piena di studenti. Mi siedo, bevo un sorso di caffè, apro il libro e inizio a studiare. Dieci minuti dopo sento che qualcuno si siede di fronte a me, alzo lo sguardo e rimango meravigliata: è il ragazzo di poco fa.
<< Ciao! Ti disturbo? >> mi chiede sorridendo. Mi accorgo che i ragazzi intorno ci guardano infastiditi.
<< Shhhh >> dico facendogli segno di non parlare. Si guarda intorno divertito e si sporge verso di me. Lo guardo perplessa mentre prende una penna dal mio astuccio con un foglio e lo vedo scrivere qualcosa. Mi sporgo un po' per leggere ma non riesco a vedere nulla. Mi ripassa il foglio e se ne va facendomi l'occhiolino.
eggo “Piacere sono Matteo. Ci siamo visti stamattina. Troppi caffè ti fanno male! 335 4116215 questo è il mio numero, se ti va chiamami”. Ci siamo visti? Effettivamente ha qualcosa di familiare ma.... ma certo, il ragazzo del bar che ha assistito alla mia pessima performance con il cameriere; però non avevo notato fosse così carino. Due occhi verdi penetranti, carnagione mediterranea, un sorriso stupendo. Comunque non lo chiamerò mai. Verso le sette di sera torno a casa e trovo tutti in cucina.
<< Ciao! >> saluto tutti e mi siedo al tavolo.
<< Stavamo decidendo cosa fare >> spiega Giulia << pensavamo di mangiare qualcosa veloce e poi andiamo a fare un giro per locali >>.
<< Perfetto, allora mi vado a cambiare >> dico alzandomi. Dopo aver fatto una doccia mi sento rigenerata. Spalmo un po' di crema sul corpo, asciugo i capelli e cerco qualcosa da mettermi. Decido per un pantalone nero strappato, camicia floreale, giacca di pelle e tronchetti con tacco vertiginoso. Quando Giulia entra in camera trova il foglietto di Matteo sopra al letto << e questo? >> chiede stupefatta.
<< Me lo ha dato un tizio che ho incontrato in biblioteca >>
<< Dice che vi siete già visti >> ribatte Giulia intenta a non far cadere il discorso.
<< Si, al bar della stazione ma lascia stare, me ne ero già dimenticata >> Basita rimette il foglio sul letto scuotendo la testa.
<< Non ho parole >> sussurra << Almeno, ti prego, dimmi che era brutto >> dice scherzando.
<< Ti devo deludere >> rispondo facendola innervosire.


Le strade brulicano di ragazzi. E' una bella serata e sono tutti in piazza con gli amici. Dai locali proviene un po' di musica e la luna illumina la città. Entriamo in uno dei tanti bar e penso sia il locale dove si ritrovano spesso Giulia e i suoi amici perchè sembrano conoscere parecchia gente. Arriviamo lentamente al bancone facendoci strada tra la folla. Il cameriere, quando si accorge di Giulia, viene subito a servirci.
<< Hey Giù Giù! >> le dice spettinandola con fare affettuoso.
<< Ciao Tommi >> risponde lei ricomponendosi.
<< Cosa posso servirvi? >> domanda lui guardando anche il resto del gruppo.
<< Un vodka lemon >> intervengo. << Due >> aggiunge Giulia e così anche gli altri ordinano un drink. Una volta serviti usciamo nella piazza e Giulia mi racconta di Tommaso, di come si sono conosciuti, sottolineando sempre che sono solo amici, niente di più. Verso l'una di notte la piazza inizia a svuotarsi poiché i ragazzi entrano nei vari locali, discoteche e centri sociali per proseguire la serata. Noi decidiamo di andare alla Gazza.
<< Lia è un posto fantastico, cioè, il posto non è un gran che ma le serate sono fighissime >> dice Veronica per convincermi ad andare con loro. Devo dire che dopo un paio di drink diventa più simpatica.
<< Non caricarla troppo Vero, a lei il rap non fa impazzire >> interviene Giulia.
<< Stasera è diverso, c'è MetClash!! >> ribatte Veronica quasi urlando per l'emozione. Io non so nemmeno di cosa sta parlando.
<< MetClash? >> domando per avere ulteriori spiegazioni, così Giulia mi prende sotto braccio mentre ci avviamo verso La Garza e inizia a parlarmi di questo tizio.
<< Vedi Lia, da ignorante del rap, devi sapere che MerClash è uno degli Mc più popolari al momento, puoi paragonarlo a Madonna nel pop ecco >> dice in modo scherzoso.
<< Oh! Adesso è tutto chiaro >> rido e voltandomi verso Veronica la incito ancora di più innalzando un coro << MetClash! MetClash! >>.


Entriamo nel locale ed è affollatissimo. Dentro quasi non si respira. Mi tolgo la giacca e la infilo nello zaino di pelle. Il locale è molto buio, ci sono dei led blu che ruotano sopra la sala ma solo il palco emette una forte luce dove c'è un dj che suona un po' di musica commerciale accompagnato da una ragazza che balla in modo indecente, nemmeno fossimo in un night club.
<< Andiamo a prendere qualcosa da bere! Il bar è laggiù >> urla Giulia per farsi sentire.
<< Ti raggiungo subito ma prima vado in bagno, l'ho visto vicino all'entrata >>
<< Va bene, ti aspetto al bar allora >> Ritorno verso l'entrata e non ho difficoltà ad orientarmi così trovo subito il bagno. Quando esco trovo un ragazzo davanti alla porta. Faccio per passare ma vengo bloccata. Di scatto mi volto e di nuovo trovo quel sorriso, ormai non ho più dubbi e lo riconosco subito.
<< Mi stai seguendo per caso? >> domando ritirando il braccio dalla sua presa. Lui si mette a ridere e alza le mani in segno di difesa.
<< Ti giuro che è pura casualità >> << Lo spero >> dico divertita. << Non mi hai chiamato >> dice lui spiazzandomi, non mi aspettavo un simile attacco.
<< Non sono abituata a chiamare gli sconosciuti >> ribatto. Lui ride di nuovo e mi porge la mano << Piacere Matteo >>. Lo guardo e cercando di vedere bene il suo viso in quell'atmosfera così tetra << Livia >> dico stringendogli la mano.
<< Ora non sono più uno sconosciuto >> dice allargando le braccia come a chiarirmi una cosa così ovvia, intento a mostrarmi una sua piccola vittoria. Scuoto la testa. << Sapevo lo avresti detto, sei prevedibile >> Subito sembra rimanerci male poi, di nuovo sfrontato, si avvicina al mio orecchio e sussurra << Mi chiamerai >> e se ne va. Non faccio in tempo a ribattere, si è dileguato in fretta. Che ragazzo presuntuoso e arrogante, chi si crede di essere. Torno da Giulia che mi sta aspettando al bar impaziente.
<< Pensavo ti fossi persa! >> esclama.
<< C'era un po' di fila >> mento per non dover spiegare quello che è appena accaduto perchè non voglio ascoltare Giulia che cerca di convincermi a chiamare quel tipo. << Tieni ti ho preso un vodka lemon >> dice passandomi il drink. Intanto dalla folla esce Veronica tutta accaldata e agitata.
<< Ragazze! Sta per iniziare! Muovetevi >> dice tirandoci nel mezzo con lei. Pochi minuti dopo sul palco si spengono le luci e tutti iniziano ad urlare. Sento Giulia che mi si avvicina ed urla << Ora vedrai che figo da paura è MetClash! >>. Si accendono le luci e << Buonasera Bologna!! >>.
Oh mio Dio! Di nuovo lui!
  
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