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Autore: Anita_00    17/09/2014    0 recensioni
Una ragazza si reca a Bologna per entrare nella Facoltà di Letteratura.
Un rapper famoso la incrocia e ne rimane colpito.
Lei non conosce la sua identità e sfugge alle sue avance.
Ma il destino le preserverà delle sorprese.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Sono alla stazione ad aspettare il treno che mi porterà a Bologna. Siamo agli inizi di Settembre ed è freddo, l'inverno sta arrivando. L'estate è passata velocemente ed ora la routine ricomincia, ma quest'anno sarà diverso. Lascerò il mio paese per frequentare un corso di Letteratura e spero di entrare alla facoltà di Bologna così potrò stare con Giulia. Ci conosciamo fin dalle elementari. Siamo molto unite, come sorelle. Non c'è persona che mi conosce di più al mondo.
 

Il suono della campanella annuncia l'arrivo del treno al binario 1. Mi avvicino alla linea gialla. Quando le porte si aprono salgo e cerco un posto nel vagone senza aria condizionata, è già freddo così. Il vagone è quasi vuoto. C'è una signora anziana con folti capelli bianchi che sta sonnecchiando, un ragazzo che ascolta della musica dall'iPod e un signore sulla quarantina in giacca e cravatta che legge il giornale. Mi siedo vicino al finestrino e guardo fuori mentre il treno riparte.
 

Dopo due ore scendo alla stazione centrale di Bologna. Sono le dieci di mattina e sono circondata da persone che corrono freneticamente da una parte all'altra. Mi dirigo verso il primo bar che vedo.
<< Buongiorno! >> esclama il cameriere con un gran sorriso appena entro nel locale.
<< Buongiorno. Un caffè macchiato, grazie >> Mentre aspetto di essere servita, il telefono squilla. E' Giulia.
<< Pronto Giulia >>
<< Tesoro! Sei arrivata? >> chiede euforica.
<< Proprio ora. Sono al bar a prendere un caffè >>
<< Ti raggiungo subito >> mi interrompe.
<< Va bene, perfetto >>
<< A tra poco, ciao ciao >>
<< Ciao ciao >> dico chiudendo la telefonata. Nel frattempo il cameriere viene verso di me con il mio caffè.
<< Sei appena arrivata o stai partendo? >> mi chiede.
<< Arrivata >> rispondo sperando di troncare la conversazione. Non sono particolarmente affine a questo tipo di approccio, anzi, non lo gradisco proprio. Prendo una bustina di zucchero di canna e verso il contenuto nella tazzina.
<< E dove sei diretta? >> chiede insolente. Un po' scocciata lo guardo e indicando gli altri clienti << Stanno aspettando >> dico.
Lui scatta all'indietro come se avesse ricevuto uno schiaffo e zitto zitto se ne va. Mi volto dando le spalle al bancone e mentre bevo il caffè mi accorgo che un ragazzo dietro di me mi sta osservando con un ghigno divertito. Avrà assistito alla scena di poco fa. Poso la tazzina e mi dirigo alla cassa.

 

Uscendo dalle porte scorrevoli della stazione vedo Giulia venirmi incontro. E' bella e radiosa come al solito con quel suo fascino un po' dark. E' alta, slanciata e molto magra anche se mangia per due persone. Ha un caschetto nero con delle sfumature violacee e due grandi occhi scuri. Mentre attraversa la strada mi vede e il suo viso si illumina con un gran sorriso.
<< Liaaa! >> urla abbracciandomi.

 

Giulia apre il portone di casa e mi fa cenno di entrare. Davanti a me c'è un lungo corridoio e sulla destra c'è una porta ad arco da cui proviene molta luce. Giulia mi sorpassa ed entra nella stanza ed io la seguo.
<< Buongiorno coinquilini! Vi presento Livia >> dice indicandomi. Con un sorriso e un cenno di mano saluto a mia volta. Un ragazzo moro, alto e molto carino che sta fumando sul balcone spegne la Marlboro e viene verso di me. 
<
< Piacere Francesco >>
<
< Livia >> dico arrossendo. La ragazza che era seduta al tavolo a fingere si studiare, sentendosi presa in causa, si alza e a sua volta si presenta.
<< Piacere Veronica >>
<< Livia >>
<< Bene! Noi andiamo in camera così si sistema >> annuncia Giulia mentre lascia un bicchiere d'acqua nel lavandino. La camera di Giulia è molto grande, si trova in fondo al corridoio, proprio vicino al bagno. Ha un letto matrimoniale, un armadio, una scrivania e perfino un balconcino. 
<< Allora? Che mi racconti? >> chiede buttandosi sul letto.
<< C'è poco da dire, sono stata rinchiusa in casa da quando sei partita. Ho studiato per il test d'ingresso >> dico aprendo la valigia. << Tu piuttosto? Che mi dici di Stefano? >>
<< Bah... con Stefano è un capitolo chiuso. Ora si ricomincia! Nuova vita! >>
Le lancio una maglia sul viso e ridiamo insieme. Quanto mi è mancata.

 

  
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