Finalmente qualcosa è cambiato, e non mi riferisco di certo
al fatto di aver sconvolto tutta Berk con l’arrivo dei draghi, ma è ormai da
una settimana che io, Hiccup Horrendus Haddock III, Mi sono finalmente
dichiarato alla ragazza che amo ormai da una vita intera.
Cambierà
qualcosa ora?
Dopo di quello che è successo nella radura non ci siamo ancora visti,
avevo approfittato del fatto che dovevi partire con i tuoi genitori per fare visita
a un lontano zio malato che probabilmente lascerà un’eredità alla famiglia hofferson.
quando torni? Ho bisogno di te
Ricordo ogni dettaglio di quel giorno.
Continuavo ad osservare il tuo viso nei suoi dolci lineamenti, mentre tu mi abbia
raccontato di come un cucciolo di incubo orrendo abbia morso la coda di tempestosa
procurando ferite sia a se stesso che al drago di Astrid.
Mi immagino te che corri ad aiutare i due draghi con fare preoccupato.
“devo dirglielo” continuavo a pensare senza quasi ascoltare le parole della
persona accanto a me così di punto in bianco mi alzo e comincio a parlare di
cose senza senso, poi finalmente prendo un respiro e ti decido a dire quelle
parole.
Le tue gote si fanno di un roseo più intenso in pochi secondi
“che dici Hiccup!” ti senti bisbigliare, è la verità, semplicemente la verità.
Così messo in disagio salgo sulla mia furia buia, mentre Astrid resta per un
attimo confusa.
Perché non mi rispondi?
Non sono né arrabbiato né confuso, sono solo triste per la tua partenza,
avrei voluto una risposta invece ho ricevuto solo del silenzio.
Ormai sono passati i tanti agonisti sette giorni e ora sto seduto su un dirupo
che affaccia sulle fredde acque di Berk, vedo i piccoli draghi marini che
imparano a cacciare aiutati dai genitori, così per ore fino a, quando i draghi
non fuggono leggermente impauriti da un movimento nell’acqua probabilmente lo
avrà causato una nave. aspetta.. una nave! Astrid!
Perché mi fai battere così il cuore?
Quasi cado rischiando di andare
da Astrid tutto fracido, il
cuore mi batte all’impazzata e comincio a farmi prendere
dall’ansia, mi fermo un attimo prima
che la nave arrivi e tutta la mia ansia viene
sostituita da un’immensa gioia quando la vedo.
Bella
come una dea
Astrid è sulla poppa della nave
guardando entusiasta la sua amata
isola e sussultando un momento quando
tempestosa vola sul ponte e comincia a fare dei versi che
possono sembrare fusa.
Poi volta lo sguardo verso di me, il mio cuore perde un battito, non appena
Scende dalla nave si precipita tra le mie braccia. Senza nemmeno darmi il tempo di
elaborare la situazione mi prende il viso poggiando le sue delicate dita sulle
mie guance e sorridendo con l’aria di chi ha appena scoperto di diventare
milionario, non riesco a capire cosa stia succedendo, ma so solo che mi sono
ritrovato Astrid tra le braccia e ora. Ora.
mi sta baciando, sento le sue labbra sulle mie, Astrid però rendendosi conto di cosa ha appena fatto si stacca subito guardandomi con
fare imbarazzato.
“Bentornata, piccola”
Piccolo angolino della disperazione--
Ok vi premetto che non ho avuto modo di rileggere la storia, fate attenzione
al fatto dello zio di Astrid che
più avanti tornerà utile per la trama, ringrazio tutti quelli che hanno
recensito e fatemi sapere se volete
cambiare qualcosa.
Crona_