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Autore: Fuocqua    02/10/2008    1 recensioni
Dunque l'ispirazione m'è venuta da un'altra fanfic, ma non ricordo se l'ho letta in questo sito oppure in un altro. Comunque sia, ho provato a immaginare che una diciasettenne dalla grande forza e in grado di manipolare l'energia, che ha sempre vissuto in un'isola deserta (e quindi ha i modi un po' rozzi e selvaggi) e molto spensierata ed esuberante, si trovi, d'improvviso, a far parte del Cp9. Non so ancora bene che cosa ne salterà fuori, ma spero che vi piaccia. Ps- Naturalmente in questa storia il Cp9 non ha mai avuto a che fare con Rufy e gli altri..... forse in futuro, ma ancora non so. PPS- Ok, so che l'energia di cui parlo è molto simile alla Forza di Guerre Stellari, ma non linciatemi per questo. PPPS(forse é ora che la pianto)- I capitoli sono brevissimi; quindi come storia non é molto lunga.
Genere: Romantico, Demenziale, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Cipher Pool 9
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DAL DIARIO DI MHYX 30-06 A Baltigo ho passato due splendidi giorni, con mio padre è stato magnifico. Ma oggi è successa una cosa terribile, oggi… oggi…….. Oggi ero a far una tranquilla passeggiata, sola, soletta, trai boschi quando ho avuto l’impressione che ci fosse qualcuno dietro di me, non ho fatto in tempo a voltarmi che già m’avevano colpita e io svenni. Quando mi sono risvegliata mi accorsi che m’avevano legato le gambe dal ginocchio in giù con pesanti catene, in modo ch’io potessi al massimo strisciare oppure stare in ginocchio. Era buio, non vedevo nulla, attesi per diversi minuti che accadesse qualcosa, poi, finalmente, s’è accesa una luce e ho visto entrare nella stanza in cui mi trovavo Lucci. M’ha guardata con occhi che gettavano veleno, truce e, con l’oscura voce di una volta, m’ha detto: “Ti sei ripresa, bene.” Immediatamente m’ha colpita in volto con un calcio che m’ha fatto cadere, un istante dopo uno dei suoi piedi calcava la mia testa al suolo e continuò: “Credevi forse che il governo ti avrebbe lasciata andare così facilmente? Speravi di andartene senza conseguenze? Bhe ti sbagliavi. Anzi, ci hai fatto un immenso favore conducendoci dritto, dritto nel quartier generale dei ribelli. Ora abbiamo un sacco di utili informazioni e potremmo anche ordinare un buster call…” io l’ho supplicato: “No! Lucci, ti prego, non fare una cosa del genere. Prometto, giuro che tornerò con voi, ma per…” “Taci stupida mocciosa” mi zittì lui “Non ce ne facciamo niente di feccia come te. Ti ricordi quando m’hai chiesto come m’ero procurato la cicatrice sulla schiena e io non ti risposi? Bene, ora ascolta, quello è il ricordo di una missione durante la quale ho ucciso 500 soldati alleati del governo perché s’erano dimostrati deboli. Credi dunque ch’io possa aver pietà di una traditrice? Pensi ch’io possa dar peso o ascolto alle suppliche di una rinnegata? Ti ucciderei anche adesso, se solo non mi servissi ancora, sei fortunata, ho ben due motivi per tenerti viva.” Io l’ho guardato (per quel che potessi dato che non aveva ancora tolto il piede dal mio volto) disperata e gli ho domandato a cosa mai gli potessi essere utile. M’ha risposto così: “Un motivo non t’è dato saperlo, l’altro sì. Si tratta di una cosa che devi fare per me, anche qui, ora.” M’ha afferrata per i capelli, m’ha sollevata fino a mettermi in ginocchio, lui era lì in piedi davanti, quasi attaccato a me e mi ha detto: “Finché non mi stuferò, dovrai farmi alcuni piaceri.” M’ha guardato un attimo negli occhi, aveva un ghigno beffardo, e m’ha ordinato: “Inizia a succhiarmelo.” Io sperai di aver capito male, ma Lucci ribadì: “Succhia.” Io, spaventata, scossi la testa, a quel punto lui m’ha dato una sberla e ha detto: “Non ti puoi rifiutare, tu ora sei la mia schiava. Quindi o fai quello che ti dico subito, o ti spezzo le ossa, una dopo l’altra, finché non ti convinci.” A quel punto ho eseguito ciò che mi chiedeva, ero terrorizzata, anzi lo sono tutt’ora. Ho conosciuto Lucci, so quanto è terribile e la dimostrazione è continuata sempre oggi pomeriggio. Dopo che gli avevo fatto quello che m’ha costretto a fargli, Lucci m’ha riscaraventata a terra, m’ha guardato sempre truce e m’ha detto: “Per oggi ho finito con te, penso che tornerò domani a divertirmi un poco. Quindi, ora, vedi di ringraziarmi per questa mia magnanimità e baciami i piedi.” Io nuovamente l’ho guardato spaesato, ma la sua espressione era sempre dura e aspra; proprio non ha pietà di me, quel poco d’affetto che credevo ci fosse, se mai c’è stato, ora è stato completamente cancellato da lui, aveva ragione Califa a dire che Lucci è un uomo privo di cuore. Non credevo potesse arrivare a trattarmi in quel modo. Perché lo fa? Perché? (piange,ndr) Comunque, tornando alla narrazione, a nulla sono valsi i miei sguardi disperati, per cui non ho potuto fare altro che dirgli, con la bile in bocca: “Grazie per la tua generosità.” e, con estrema riluttanza, gli ho baciato i piedi, poi se n’è andato. Che umiliazione! Non mi sono mai sentita così male in tutta la mia vita. Sono rinchiusa, prigioniera chissà dove, in balia d’un pazzo sadico, che credevo mi volesse bene, che mi vuole usare per soddisfare i suoi piaceri sessuali e chissà cos’altro. Cosa ne sarà, ora, di me?
  
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