[“narratore esterno”]
-Mi lasci pure qui..-disse Tom al tassista con un
italiano stentato…
Pagò e scese dal taxi.
Alzò lo sguardo e vide di nuovo quel palazzo dove avevano
pranzato… sentiva ancora quello strano formicolio alle mani…allora decise di
andare al centro di quello che secondo lui era il vero
problema…
Entrò e chiamò l’ascensore…aveva le mani un po’ sudate e
gli occhiali da sole gli scivolavano sul naso…li riportò su con un rapido gesto
della mano e subito le porte scorrevoli dell’ascensore si aprirono lasciando di
nuovo vedere quel magnifico ristorante.
Vide di nuovo quella cameriera che portava qualche menù
ai tavoli o che prendeva le ordinazioni…quei capelli neri come la pece e quegli
occhi verdi come le foglie di un albero in
primavera…
-Semplicemente stupefacente…-sussurrò Tom a se
stesso…
Tutti i suoi fastidi scomparvero quando si ritrovò quegli
occhi a poco meno di un metro dai suoi…
-Posso aiutarla?-
Pensò di andare a sedersi ad un tavolo per farla
aspettare ancora di più, perché già lui vedeva nei suoi occhi la stessa voglia
che aveva lui dentro…ma qualcosa lo risvegliò, quel maledetto prurito…no, non
poteva più aspettare…aspettare qualcosa che non sarebbe mai arrivato se non si
fosse dato una mossa…
-No…-
-Allora, in cos’ALTRO posso esserle utile??- lo sguardo
dei suoi occhi era di una maliziosità incredibile…
-Ma non so…lei cosa propone?- anche Tom reggeva il
gioco…
-Le potrei mostrare dei locali in allestimento…io stacco
tra dieci minuti (frase tipica dei film…XD)…-
-Io potrei aspettarla qui…non ho nessun
problema.-
-Comunque io sono Nina…- allungò la sua fragile mano che
venne stretta dal quella potente di Tom…
-Io sono Thomas…-si sorrisero e poi lei tornò ai tavoli
lanci angli qualche volta sguardi maliziosi…
Tom sembrava volersela mangiare con gli
occhi…
Quei dieci minuti passarono velocemente…e finalmente lei
gli prese la mano portandolo ai piani in
allestimento…
-Per ora i lavori sono fermi perché non ci sono più fondi
per continuare…--E come fai ad avere le chiavi tu?-
-Una volta un operaio le ha dimenticate ed io ne ho
approfittato…- sorrise…
-Allora sei proprio una diavoletta…- e con questa scusa
Tom le diede una pacca sul sedere…
Lei lo guardò con la coda dell’occhio mentre apriva la
porta…entrò e lo fece entrare…richiuse la grande porta a vetri a chiave e ci
rimise su quei tendoni di plastica bianchi che servono per non fare macchiare le
pareti…
Tutto il locale era buio, le finestre chiuse e le porte
coperte da queste grandi tele di plastica…la stanza era tutta bianca e comunque
la stanza emanava luce da sé…
La stanza era anche fredda ma già a Tom era venuta in
mente un’idea per riscaldarla…
-Allora…- disse senza continuare, come per voler
sottintendere un “allora iniziamo subito o vuoi i preliminari?” con il solo
sguardo…
-Allora…- gli si stava avvicinando…non pericolosamente,
ma dolce e silenziosa come una pantera…lui la cinse subito dai fianchi e con un
movimento rigido la strinse a se…non si guardarono nemmeno negli occhi…era solo
sesso..
Entrambi avevano solo desideri carnali…desideri che solo
il sesso poteva soddisfare…
Lui le accarezzava dolcemente i capelli tanto per
ammorbidire la situazione…lei invece andava direttamente al sodo accarezzando il
fondoschiena…
Tom allora se ne fregò della buona educazione e alzandola
dalle cosce la mise su un tavolo nero lucido…erano uno appiccicati all’altra…non
respiravano quasi…
Lei si staccò un secondo…giusto il tempo di levarsi la
camicia di cui aveva già sbottonato i primi
bottoni…
Allora Tom ne approfittò per togliere fascia e
cappellino…si cercarono di nuovo con le labbra…lei scese dal tavolo e si tolse i
pantaloni…senza staccarsi da lui…lui fece lo stesso e si tolse anche la
maglietta…
Adagiò il jeans sul tavolo dietro Nina e cercò, tastando
con le mani, la tasca per prendere il preservativo…lo trovò e lo mise sul tavolo
dove nel frattempo lei si stava distendendo…
Dopo un tempo indefinito nel quale Tom si era eccitato,
lei si tolse il reggiseno e gli slip…Tom iniziò a sfilarsi i boxer, guardandola
eccitato…era uno tra i più bei corpi che avesse mai
visto…
Il seno prosperoso e la vita stretta che poi continuava
con quei fianchi d’angelo, quel sedere anch’esso perfetto e le gambe…lunghe e
perfette…mise il preservativo e le si avvicinò, la spinse sul tavolo e vi si
coricò sopra, senza però schiacciarla…
Ora lui cercava la sua bocca, ora lui la penetrò con
violenza…la solita violenza del sesso senza amore…
Continuava a fare su e giù, lei inarcava la schiena per
il piacere e leccava il suo collo.
Lui gemeva e continuava a massaggiare il suo
sedere…entrambi godevano ma non erano ancora arrivati all’apice del
piacere…continuavano la danza…
Su e giù, solo piacere…zero
sentimento…
Su e giù, solo sudore…zero
felicità…
Su e giù, solo gemini…zero
sorrisi…
Solo questo…
Quando poi tremati si lasciarono cadere sul tavolino i
loro toraci si alzavano e si abbassavano
velocemente…
Improvvisamente lei si alzò e si rivestì…non si mise
nemmeno a pensare alla stanchezza che aveva addosso…lo stesso fece
lui…
Velocemente senza nemmeno guardarsi arrivarono alla
porta…ma prima di uscire lei gli prese la mano e lo baciò come delle ali di
farfalla che si posano su una foglia…
-Senti a me piacerebbe
rivederti…-
-Eh si pure a me…ti chiamo io?- era così che faceva tutte
le volte con le sue fan…non le richiamava mai però…
-Si…questo è il mio numero
**********…-
Tom lo salvò sul cellulare…questa “amica” però l’avrebbe
richiamata…
-Georg!Alzati!-
-No bello! O lo ammetti o il mio bel sedere rimarrà
pressato sul tu stomaco per tutta la giornata…-
-Si ok hai vinto ok!!!!-
-Ah dolci e mielose parole della vittoria mi
confortano!!- Alzai una mano in alto come per voler ringraziare un pubblico…far
confessare a Gustav qualcosa non è certo facile…
-Ma perché mi hai fatto questo! Tanto già lo sapevi che
mi piace Khloe!-
-Mi piaceva l’idea di farti confessare!uah…anche se ho
dovuto farlo con la forza o non avresti mai
confessato…-
-Comunque ancora Bill e
Khloe…-
La serratura della porta fece crack e subito Bill e Khloe
si precipitarono dentro insieme a qualche busta…
-Abbiamo fatto un po’ di
shopping…
E dicendo qualche busta sono stato troppo
riduttivo…intendo almeno dieci buste a persona…
-Tornare a casa con una ventina di buste di negozi
diversi me lo chiami shopping?!Questa è una rapina…!Bill sei il solito
incosciente…- lo rimproverò Gustav…-
-Ma a che fare ho tutti quei soldi!- disse Bill come se
fosse stata una cosa naturale…
Gustav sbuffò e accorse subito in aiuto di Khloe…e te
pareva!