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Autore: Damon Salvatore_Cit    19/09/2014    0 recensioni
[Justin Timberlake]
Questa storia tratta di una giovane ragazza che sogna di diventare la ballerina numero uno al mondo, e nel tentativo di esaudire questo suo sogno maturerà e crescerà anche grazie alle avventure e alle dure prove a cui la metterà davanti la vita. Come la perdita di persone care, l'amore vero, l'inganno, il tradimento, le difficoltà familiari e tanto altro.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 50 Cent, Altri, Justin Timberlake
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CONTINUO...

[…]
Il giorno seguente l’abbraccio tra lei e Di Caprio era su tutte le copertine dei giornali con sotto il titolo “E’ lei la nuova e misteriosa fiamma di Leonardo Di Caprio?”
Francis continuava a ricevere telefonate dal suo agente, impazzito di gioia per la notorietà che la sua assistita stesse ricevendo in così poco tempo, sia dalla sua famiglia: sua madre, suo fratello, ma a tutti diceva la stessa cosa: ovvero che lei e Di Caprio erano solo amici e che si erano incontrati lì per caso.
Un caos inimmaginabile avvolse la vita apparentemente serena della giovane, la quale si rifugiò sul set del film e dedicò il suo tempo solo al ballo pur di non leggere o vedere ovunque il suo abbraccio con Di Caprio in tv o sulle riviste. 
Non era abituata ad essere sotto gli occhi di tutto il mondo, non era mai finita sui giornali, un giorno sperava di finirci ma per cause nobili, e non per questioni di gossip e stupidaggini simili.
[…]
Le lezioni di danza con Jenna miglioravano di volta in volta, e Francis diventava sempre più brava grazie al suo grande livello di apprendimento rapido. 
Nina era andata a vivere con lei nella sistemazione che le procurò la regista del film, ed ogni sera, la sua neo personal stilyst, le curava le ferite ai piedi, causatele dai passi di danza, e le faceva anche dei massaggi per scioglierle tutti i nervi accavallati.
Tutte le sere telefonava a Chenille e quel caos di gossip che si era creato, arrivò alle orecchie dell’amica che non fece fatica a credere alla sua versione dei fatti. 
[…]
Un mese trascorse, e il suo lavoro sul set del film, terminò.
Lei e l’intero cast e staff cinematografico restarono in ottimi rapporti; lei e Jenna decisero di tenersi in contatto e in buoni rapporti, soprattutto dopo la grande amicizia che era nata tra le due in quelle settimane. 
Francis in poco tempo grazie alla ragazza imparò molto sulla danza classica e migliorò alcune sue tecniche di movimento che l’avrebbero aiutata moltissimo in futuro. 
[…]
Paul, il suo agente, passò a prendere lei e Nina per riportarla da Timberlake, ma solo mentre erano in viaggio l’uomo la informò di alcuni cambiamenti:
- Dobbiamo raggiungere i ragazzi sul set del nuovo video di Justin, ne sta girando uno nuovo, ma non ha bisogno di coreografie.
- Allora perché ci andiamo?
- Perché sono tutti lì. C’è anche l’attrice Scarlett Johansson.
- Wow!!! Io l’adoro! E’ stupenda!
- Oh sì… dal vivo è anche meglio!
Si intromise Nina non appena udì quella notizia, e Francis lasciò che lei e il suo agente continuassero a parlare di quanto l’attrice fosse fantastica e bellissima, mentre lei pensava che di lì a breve avrebbe incontrato di nuovo tutti, dopo quell’incidente con Ashley avvenuto più di un mese fa, tutti compreso Mike e ne avrebbe volentieri fatto a meno.
[…]
Arrivarono in un grande albergo lussuoso, fornito anche di piscina e circondato da telecamere. Vi era un’enorme sala allestita con mobili classici lussuosissimi, e un piccolo palco improvvisato su degli scalini, al centro della grande stanza, con avente un microfono stile anni ’20 al centro. 
La scenografia gliela spiegò Chenille, che fu la prima che Francis incontrò, si trattava di una storia di questi due ragazzi, lui un ragazzo che frequenta questo bordello assieme ad un amico, dove incontra questa bellissima ragazza che lavorava lì e se ne innamora, lei però lo tradisce col suo amico e la storia finisce tragicamente, ma non sapevano ancora in che modo. 
Francis le presentò Nina, le aveva già parlato di lei per telefono, e viceversa aveva parlato a Nina di Chenille, quindi fu un po’ come se già si conoscessero. 
Francis indossava un jeans blu scuro stretto, che metteva in risalto le sue curve al posto giusto, degli stivaletti neri aperti sulle punte e lungo il collo del piede, una camicia sbottonata appena sul petto color azzurro cristallo, e un giubbino di pelle nero con le spalline un po’a punta. Con le treccine raccolte in uno chignon.(look che aveva abbinato Nina)
Chenille era vestita in modo casual, con un pantalone un po’ largo, color nero e un toppino nero con un golfino grigio scuro che la copriva dall’umidità con le treccine raccolte in una coda laterale che le scendeva lungo la spalla destra.
Nina invece indossava una gonna larga a strisce bianca e blu scuro, con un toppino bianco e una giacca blu scura come la gonna, e delle scarpe col tacco bianche e i lunghi capelli ondulati sciolti lungo le spalle.
[…]
- Si dice che la canzone l’abbia dedicata a Britney Spears…
Commentava Chenille mentre tutte e tre erano sedute ad un tavolino accanto alla piscina. Francis ascoltava con disinteresse, non amava parlare di quel genere di cose, di gossip, Nina invece ne parlava interessata all’argomento assieme a Chenille.
- Ma non si è appena lasciato con Cameron Diaz?
- Sì, ma se tu leggi il testo della canzone, ti accorgi che è di Britney che parla…ovviamente se conosci la loro lunga storia d’amore.
- Sì, beh, ai tempi la seguivo. Ho sempre amato il gossip.
- Si nota…
Commentò con tono assente Francis mentre si guardava attorno, in cerca di qualcosa o di qualcuno. 
- Tu no?
Domandò Nina, guardandola curiosa. 
- In generale non sono mai stata una pettegola.
Disse in tono scherzoso rivolgendo loro la sua attenzione, e Chenille le diede una spallata scherzosamente.
- Oh andiamo! Vuoi dirmi che sei l’unica persona al mondo che lavora per Justin Timberlake e non sapeva che era stato fidanzato per anni con Britney Spears?
- Mmmh…
Francis  finse di pensarci su, poi disse:
- No, non lo sapevo. Ma cosa c’è d’interessante o divertente in una storia d’amore finita? Sono persone come noi…
- Eh no, bella, loro sono degli assegni d’oro che camminano. Qualunque cosa facciano verranno pagati fruttuosamente, non sono persone come no. 
- Sono d’accordo.
Disse in una risatina Nina, guardando Chenille che le fece un occhiolino d’intesa.
- Ok, ma quando si innamorano o soffrono per amore, sono esattamente come noi…
Le due amiche acconsentirono col capo amareggianti, dandole ragione per forza.
Proprio in quel momento, qualcuno si intromise nella conversazione:
- Zucchero! Eccoti qui, finalmente!
Era Jay che colse di sorpresa Francis di spalle, la quale si alzò e gli andò incontro per abbracciarlo, felice di rivederlo.
- Hey…azùcar!!
- Oddio mi fai eccitare quando mi chiami in quel modo!!
Disse scherzando Jay stringendo i denti fingendosi eccitato al massimo, e facendo ridere tutte le altre.
- Ti ho solo chiamato Zucchero in spagnolo…
- Ho sempre amato lo spagnolo!
Dopodiché si voltò verso Nina e la guardò con malizia:
- Hola Muchacha! Como stas?
- Como ESTAS…
- Fa lo stesso…
Rispose con disinteresse il ragazzo dopo la correzione di Francis, che nel frattempo se la rideva. Nina sorrise al ragazzo, lo trovava già molto simpatico, così stette allo scherzo e rispose:
- Muito prazer!
Il suo fluido portoghese, spiazzò Jay, che restò lì impacciato senza sapere cosa dire.
- Scusa, zucchero, ma non parlo Francese…
- E’ portoghese…
Gli disse Francis a voce bassa, ma le ragazze sentirono e scoppiarono a ridere. 
- Fanculo parliamo inglese, ok?
Disse scherzosamente Jay, arrendendosi alle lingue straniere che chiaramente non conosceva, poi ad un certo punto, voltandosi a guardare con più attenzione Nina, disse:
- Oh mio Dio, zucchero! Non mi avevi detto che aveva gli occhi viola!
Quasi spalancò la bocca per lo stupore:
- Sii sincera, zucchero, sei la figlia illegittima di Liz Taylor?
Nina rise garbatamente a quelle parole, per non farlo sembrare troppo stupido, poi Chenille intervenne nella conversazione e disse:
- Bello ti pare che se lo fosse stata, adesso starebbe qui a salutare un pezzente come te?
Tutti cominciarono a ridere, tranne lui, che senza arrendersi o abbattersi, richiamò Eddy che passava non lontano da loro, diretto chissà dove:
- Hey, Eddy vieni qui, bello, che ti presento la mia nuova ragazza portoghese.
- Veramente è Brasiliana. 
- Zucchero adesso però non assillarmi, ok?
Francis non trattenne una risata, mentre Eddy, che parlava con dei ragazzi, si accorse di Francis e degli altri e subito si congedò dal gruppetto con cui era impegnato a parlare.
- Hey… Fran! Sei tornata!!
- Ciao Eddy!!
I due si abbracciarono in un saluto caloroso, poi Jay li interruppe.
- Amico, ti stavo presentando la mia ragazza…
Eddy stupito, si voltò verso Nina e le sorrise col suo bellissimo sorriso che incantava ogni ragazza, poi con una smorfia accigliata guardò Jay:
- La tua ragazza? Ma come, non eri gay?
- Tuo padre era gay!
- Povera Nina, in che giro è capitata…
Commentò imbarazzata Chenille portandosi una mano in faccia a causa della demenza dei suoi amici, mentre Francis sorrideva divertita, ma poi la sua attenzione fu catturata dalla visione di Justin che camminava sul set accanto all’attrice Scarlett Johansson. 
- Torno subito..
Disse ancora sorridente Francis, sorriso che aumentò una volta rivisto Justin, il quale incrociò il suo sguardo per un attimo, ma poi tornò con la sua attenzione verso l’attrice. 
Fran si avvicinò ai due, senza rendersi conto di quanto entusiasmo avesse nel rivedere il cantante dopo tutte quelle settimane. 
- Hey! …Ciao!
Solo in quel momento, solo quando vi fu vicina, si accorse del modo in cui lui parlava a voce bassa con l’attrice e di come camminava con lei stringendola per un fianco. 
La cosa demolì l’entusiasmo di Francis, la quale quasi desiderò di non essersi mai avvicinata a loro, ma ormai era troppo tardi. 
Il sorriso andò scemandosi dal suo volto, mentre Justin finalmente si degnò di guardarla e di darle la giusta attenzione, o quasi:
- Tu che ci fai qui?
Non erano proprio le prime parole che si aspettava di ricevere da parte del ragazzo, così accigliando lo sguardo, lanciò prima un’occhiata imbarazzata verso Scarlett, per poi tornare a guardare Justin un po’ confusa. 
- Il.. 
Scosse lievemente il capo, cercando di concentrarsi sulla conversazione e non su altro.
- …Il mio agente mi ha condotta qui, dicendomi che stessi girando un video…
- Capisco. Ma, non ce n’era bisogno, perché non ci sono scene di ballo…
- Ma tutta la crew è qui.
Esclamò Francis allargando un braccio teatralmente, quasi come se stesse indicando gli altri ballerini lì presenti. 
Justin non sapendo cosa dire, cambiò argomento:
- Non credevo di rivederti così presto. 
- Così presto? E’ trascorso un mese…
Strano, forse l’artista non si era reso conto del tempo che era mancata, ma poi lui le rispose:
- In realtà sono trascorsi 37 giorni, ma non credevo finissi così presto. Sinceramente credevo ti prendessi qualche giorno per startene con Di Caprio.
Francis non seppe cosa dire: né per la conta dei giorni precisa che le aveva fatto notare, né per tutto il resto, ma poi con sguardo accigliato e incredulo del fatto che l’artista fosse a conoscenza di quel gossip infondato e fasullo, disse con un filo di voce:
- Che cosa?
 Il cantante apparve frettoloso e volenteroso di lasciare quella conversazione, così tagliò a corto.
- Beh comunque… noi abbiamo da lavorare qui…se non ti dispiace…
Lasciò la frase a metà, certo che la ragazza avrebbe capito che desiderava restare solo con l’attrice, che nel frattempo era stata raggiunta dal suo agente che le parlava di qualcosa in disparte, quindi lei e Fran non ebbero modo di presentarsi. 
Francis a quelle parole, si sentì mortifica e si precipitò nel dire:
- Sì… certo, certo scusatemi. 
Avrebbe voluto aggiungere un “A dopo” ma si limitò a fare un passo indietro e poi voltargli le spalle e allontanarsi da lui, dopo avergli lanciato un lungo ed intenso sguardo misto tra dispiacere e sorpresa.
[…]
La serata sul set fu molto lunga, quasi non finiva più, così Francis si allontanò da tutti, lasciando Nina assieme a Chenille, Eddy e Jay, per andare a fare un giro lungo il set. 
Trovò una sala vuota, con delle telecamere già puntate, ma spente, luci soffuse e dei grandi cerchi aventi dei bocconi di fuoco accesi, che quasi sembravano dei lhula hoop.
Si guardò attorno incantata , e mentre si avvicinava a quei cerchi col fuoco, udì della musica proveniente da fuori: stavano girando le scene del video, e la canzone in questione era quella che le ricordava Fabio, quella che sembrava avesse scritto lei, la taccia numero sei dell’album “What goes around comes around”. 
Così senza pensarci, afferrò quei cerchi con le mani, stando attenta a non bruciarsi, guardò il fuoco che cresceva lento, come la sua rabbia e frustrazione ogni qual volta si ritrovava a pensare al suo passato. 
Con sguardo perso nel vuoto, impegnato a rivivere scene del passato, cominciò a maneggiare quei cerchi infuocati, facendoli volteggiare, passandoseli da una mano e l’altra, somigliando sempre più ad una majorette ma con molta meno grazia nei movimenti.
Accompagnata dalla musica, nella sua mente cominciò a vivere la sera in cui in discoteca quattro anni fa, scoprì la verità su Fabio, del fatto che fosse sposato e che avesse anche dei figli, tornò a vivere ogni sensazione, ogni dolore e rabbia del momento.
Non si accorse che dopo svariati minuti, nella sala entrò il regista col suo co-regista e alcuni cameramen, i quali dopo essersi accorti della presenza di Fran, restarono ad osservarla muoversi a tempo di musica assieme a quei cerchi col fuoco che avevano pensato di lasciare come sfondo in qualche scena. 
Notando che la ragazza sembrasse essere in una fase di trans e non si accorse della loro presenza, il regista fece accendere le telecamere e riprendere quei movimenti della ragazza con quei cerchi.
Timberlake entrò in sala accompagnato da Scarlett e l’attore che li fiancheggiavano nella scenografica, probabilmente stavano cambiando sala per girare un’altra scena, e assieme agli altri fu catturato da Francis, che proprio in quel momento si accorse di non essere più sola, quasi come se si fosse destata da un sogno. 
Presa dallo spavento, le scivolò di mano quel cerchio e si bruciò il dorso della mano sinistra col fuoco, lanciando un urlo di dolore, mentre lasciava cadere l’oggetto a terra. 
Justin si precipitò verso la ragazza assieme a dei cameramen lì vicini a lei che si era inginocchiata e si teneva la mano stretta, senza avere il coraggio di guardare quanto grave fosse la scottatura. 
- Togli la mano! Toglila!
Le urlava Justin, che inginocchiandosi verso di lei, notò i suoi occhi colmi di lacrime, senza sapere se erano causate dal dolore della scottatura o da altro accaduto in precedenza. 
Francis lo guardò, stupita di vederlo correrle in soccorso, dopo il modo in cui si erano salutati freddamente poco prima non se l’aspettava; mentre lui cercava di vedere se le condizioni della mano fossero gravi o meno gravi. 
- Chiamate un dottore!
Intanto accorsero gli amici di Fran che quasi la circondarono, ma furono allontanati da Timberlake in persona, che l’aiutò a rialzarsi e a farle spazio tra le persone, ma lei li allontanò dicendo loro che riusciva a camminare e che era solo una scottatura, anche se dolorosissima.
- Lasciatela passare! Il dottore, dove diavolo è il dottore?
Urlava spaventato, Justin, guardandosi intorno molto preoccupato:
- Eccolo!
- Arriva, arriva!
- Sono qui! Eccomi!
- Presto! Sta sanguinando, ha la pelle bruciata!
La condussero su un divanetto lì vicino, dove il dottore corse a dare un’occhiata alla ferita. 
Era una bruciatura lieve, ma molto, molto dolorosa, perché aveva preso proprio la pelle sottile e delicata del dorso della mano. 
Le tamponarono il sangue, anche se ne usciva parecchio, e la pelle cruda uscendo allo scoperto raddoppiava il bruciore. 
[…]
Si fece notte inoltrata e dopo averle dato degli antidolorifici per calmarle il dolore, le fasciarono la mano con disinfettanti, e medicinali vari, con bende e fasciature particolari. 
- Come ti senti?
- Meglio… grazie…
Domandò Justin, e Francis gli rispose con leggera freddezza, poi aggiunse:
- Non eri tenuto ad intervenire.
- L’ho fatto istintivamente…
- Mi dispiace aver rovinato le riprese. 
- Ormai si riprenderà domani…
Diceva Justin, mantenendo un certo distacco nel parlarle; e Francis si sentì ancora più in colpa:
- Ritorno in albergo.
- Non è necessario, puoi restare.
- Non è necessario che io resti.
- Ma tutta la crew è qui…
Justin ripeté le stesse parole di Francis dette in precedenza, e con lo stesso tono che aveva utilizzato lei; la cosa la fece sorridere, ma il suo sorriso si bloccò sul nascere mentre alzò lo sguardo verso di lui ed incrociò il suo sguardo severo. 
- Ho già creato troppi danni e sono qui da nemmeno un giorno, voglio andare via…
- Lascia stare, non hai creato nessun danno.
- Hey Bella! Che diavolo hai combinato?
- Fran!
Chenille e Nina si avvicinarono a Francis interrompendo il suo dialogo con Justin che non appena vide arrivare le ragazze fece loro un cenno di capo come saluto e poi si allontanò.
- Hey ragazze, sto bene…
Francis l’osservò andar via, abbozzando un sorriso alle amiche per tranquillizzarle. 
- Ho solo voglia di dormire…
- Ci sono due posti letto in più in camera mia, dormiamo in un mhotel qui vicino.
- Andiamo allora!
Pronunciò Francis assonnata, ed insieme a Nina e Chenille arrivò nel mhotel crollando sul letto nel giro di due minuti.
[…]
Il giorno seguente le riprese del video ricominciarono, e in serata si girò una scena in piscina, che vedeva protagonisti soltanto Justin e Scarlett. 
La ragazza nella scenografia doveva fingere di annegare, per costringere il ragazzo a gettarsi in acqua per correrle in soccorso, ma poi una volta tra le sue braccia, rivelò il suo inganno. Lui si infuriava inizialmente, ma poi lei lo calmò con un bacio passionale. 
Francis assieme al resto della crew se ne stava dietro le telecamere ad osservare quella scena, che senza alcun motivo valido, la infastidiva, forse perché non trovava logico la sua presenza e quella dell’intera crew su quel set.
Nonostante quel bacio le recasse disturbo, restò a guardare la scena dall’inizio alla fine. 
Era seduta su dei gradini di scale, non distante dalla piscina, con le braccia poggiate sulle ginocchia, si “godeva” la scena quasi concentrata quanto il regista. 
Quel bacio sembrava interminabile, riusciva persino a vedere le loro lingue intrecciarsi, tanto della passione che vi impiegarono in quella scena. 
Scarlett era bellissima anche tutta bagnata, aveva un volto perfetto da sembrare essere dipinto a mano. Labbra carnose ed invitati anche per lei, bionda, occhi azzurri, l’opposto di Francis. 
L’osservava con ammirazione e forse anche con un po’ d’invidia, e quasi si domandò se fosse stata l’unica che li stesse osservando così assiduamente, perché non appena la scena fu terminata di girare e i due uscirono fuori dalla piscina, Justin le lanciò uno sguardo prima di afferrare un accappatoio, offertogli da un addetto ai lavori, per poi tornare con la sua totale attenzione verso Scarlett.
A quel punto, Francis si alzò, decisa ad allontanarsi da quel posto, ma fu raggiunta dal regista del video. 
- Posso disturbarla un attimo?
Francis curiosa di sapere cosa potesse mai volere il regista da lei, lo guardava accigliato:
- Ma certo, mi dica…
- Ieri mentre era intenta a maneggiare quei cerchi, non ho potuto resistere e l’ho filmata. Si muoveva in un modo incantevole e mi è piaciuta moltissimo l’idea che ha avuto. Quei cerchi li avevamo lasciati appesi dietro la scenografia, ma lei mi ha aperto la mente e mi ha dato un’idea con quei suoi passi. 
Il regista notò che Francis non parlò subito, così la guardò curioso e un po’ timoroso di una sua risposta negativa, così le chiese:
- Spero di non averle creato problemi nell’averla filmata senza chiederglielo…
Francis pensierosa, lo guardò e disse:
- Nessun problema, ma mi dica… cosa vuole farne?
- Oh nulla, nulla… Semplicemente… quando ho rivisto quelle registrazioni, mi è venuta un’idea e, ecco mi domandavo se volesse prendere parte del video per ripetere quei movimenti con i cerchi…
Francis con tono serio e determinato gli rispose dopo alcuni attimi di silenzio:
- No. La ringrazio ma non gradisco far parte di questo video. Può prendersi l’idea, se così vuole chiamarla, non c’è problema. Non è difficile rotearli una volta presi tra le mani, basti solo stare attenti e non fare la mia stessa fine.
Sorrise garbatamente la ragazza, lasciando pensieroso il regista, che con una mano sul mento, rifletteva a voce alta con lo sguardo perso in un punto del pavimento:
- Beh è un peccato, davvero un peccato… Ma non posso costringerla.
Alzò lo sguardo verso di lei e le sorrise, poi continuò:
- Posso almeno tenere la registrazione?
- Certamente. La ringrazio molto.
- Sono io che ringrazio lei….
- Si figuri… per aver fatto la giocoliera
Rise, contagiando poi anche il regista, che era un giovane uomo sulla quarantina, molto attraente e visibilmente amante del curare il proprio look.
- Si lasci ringraziare senza dire altro, la prego, o non ne usciremo più!
Non trattennero entrambi un’ennesima risata, dopodiché notando quella scena da lontano, si avvicinò a loro due Justin, che curioso li guardava con sguardo indagatore:
- Hey…
Sorrise il cantante, anche se non sapesse neanche lui perché stesse sorridendo e cosa ci fosse di così divertente da far ridere così tanto i due.
Il regista si voltò in direzione di Justin, ancora sorridendo:
- Oh Justin…
- Vi divertite?
Disse il ragazzo continuando a sorridere senza motivo, e spostando lo sguardo verso Francis, che era quella che aveva il sorriso sempre meno ampio.
- Sì beh… ho conosciuto la tua ballerina, e per quello che ha fatto ieri…
- Intendi per la bruciatura?
Lo interruppe il cantante voltandosi direttamente verso il regista, e ricevendo un’occhiataccia da parte di Fran:
- Oh, no… intendo quel gioco con i cerchi di fuoco… fantastica!
Il regista tornò con la sua attenzione verso Fran:
- Le ho chiesto di partecipare al video, per riprodurre quel momento, ma non ha accettato…magari puoi convincerla tu.
Si voltò a guardare Justin, indicando con un pollice la ragazza, che intanto voleva sparire.
- Beh non lo so, Samuel… e se si bruciasse anche l’altra mano?
Sembrava che il ragazzo si stesse prendendo il gioco di lei e fosse un po’ troppo ironico, e questo Francis non lo gradiva, così lo stoppò e disse:
- Ti ringrazio ancora… Samuel (?) ma ho già deciso. 
Sorrise per smorzare quel suo tono un po’ troppo rigido e autoritario, poi aggiunse:
- Ora se volete scusarmi… 
- Vai da qualche parte?
Francis gli rigirò una brutta occhiata, poi andando via gli rispose:
- Via da qui. 
Justin si congedò dal regista e seguì la ragazza a passo svelto per starle dietro:
- E perché? 
Francis si fermò di punto in bianco e camminò andandogli incontro con aria incazzata:
- Perché io e la crew siamo qui da due giorni inutilmente, quando potremmo stare a provare per il tour…
- Sei tornata soltanto ieri e già detti legge? Se vi ho radunati tutti qui, ci sarà un motivo, non credi?
- E quale sarebbe questo motivo? Lo hai detto tu stesso, non ci sono coreografie, noi ballerini qui siamo inutili, lasciaci tornare in albergo a provare, siamo stufi di starcene qui a fare i guardoni mentre assistiamo voi due attori pomiciare in continuazione.
- A dire il vero… sei l’unica che fa da guardona… tutti gli altri se ne stanno per fatti loro in giro per il set.
Francis non si era resa conto della cosa, quindi restò spiazzata senza trovare le giuste parole da dire, così lui ne approfittò e disse:
- E così è questo il motivo? Non sopporti vederci pomiciare? Mh?
Francis gli sorrise amaramente, snobbandolo:
- Caschi male con me se arrivi a pensare una cosa del genere. 
A quelle parole, e al modo freddo e inespressivo con cui le pronunciò la ragazza, Justin si convinse di essersi sbagliato a suppore una cosa simile, e non sorrideva più maliziosamente.
- Allora resta!
Si affrettò a dirle il cantante, cercando di fermare la sua fuga:
- Domani le riprese saranno terminate e torneremo tutti in albergo per provare…
A quel punto un sorriso beffardo si dipinse sul volto di Francis, che gli rispose riciclando la frase che il ragazzo le aveva rifilato con sgradevolezza gratuita, il giorno precedente non appena la vide riferendosi a quei rumors tra lei e Di Caprio:
- Credevo ti prendessi qualche giorno per startene con Scarlett…
Esclamò con distacco e una grande soddisfazione personale la ragazza per poi andarsene.
[…]
- Non possiamo andarcene, Fran. Tu mescoli il personale col professionale, lui è il nostro capo, non possiamo fare di testa nostra. Se dice che dobbiamo restare, allora dobbiamo farlo.
Eddy e Francis si ritrovarono a parlare insieme in una sala lontani dagli addetti ai lavori, Justin e tutto il suo staff. 
Con loro vi erano anche Chenille, Jay, Nina, Josh, Neal, Chris, Frank, Alice, Michelle, Susan, Anna, Jess. 
La crew intera ascoltava cosa avesse da dire Francis che cercava di convincerli a lasciare il set per tornare in albergo e riprendere con le prove delle coreografie per il tour. 
- Scusate, ma Francis non sa della cena di domani sera?
Esclamò Anna alzando la mano, quasi come se dovesse chiedere il permesso a qualcuno per parlare come se fossero a scuola. 
A quelle parole, Francis si voltò in direzione della ragazza e la guardò confusa:
- Quale cena?
- Ma sì, la cena di domani sera, l’avevo scordata…
Disse Chenille pensando a voce alta, ricordandosi dell’evento.
- Justin ha organizzato questa specie di cena conclusiva per ringraziare noi e Scarlett per aver preso parte dei suoi video… credo proprio che sia l’ultimo che rilascerà… almeno per questo album.
Spiegava Josh guardando Francis, e poi gli altri.
- Avevo scordato anch’io di questa cena…
Diceva Eddy passandosi una mano tra i capelli quasi come se volesse far ricarburare la sua memoria. 
- Ecco, allora vedi? Non posiamo andarcene a maggior ragione.
- Ok, ok, va bene! Spero sol che non avrete dimenticato tutti i passi… no perché io ho bisogno di qualche ripasso…
Disse ridacchiando la ragazza, colpita a schiaffetti da quasi tutti i ragazzi che non caddero in inganno. Insomma, quei passi li aveva pensati lei, creati lei, non poteva dimenticarli neppure volendo.
Tra una risata e l’altra l’arrivo inaspettato di Ashley assieme a Mike che reggeva delle buste marcate Luois Vuitton, fecero affievolire quelle risate, soprattutto quella di Francis e Chenille, che odiava vedere il fratello fare il cagnolino di quella ragazza.
- Spero che la mocciosa che hai ingaggiato come personal stilyst sappia almeno cucirti un bottone, o ti toccherà fare compere da qualche stilista di bassa categoria come te…
Pronunciò Ashley con tono acido e superbo, guardando con superiorità Francis e Nina.
- Il bottone te lo cucio in fronte! 
Francis si limitò a mettere una mano sul braccio di Nina che era già partita in quarta contro la ragazza che l’aveva ingiustamente screditata; mentre fissava Ashley con aria apparentemente calma.
Nina si voltò verso Francis visibilmente irritata.
- Chi cazzo è questa? 
- Nessuno. Lasciala perdere.
- Oh.. non ci siamo presentate? Io sono Ashley, molto piacere.
- Ricambierò il piacere solo dopo che ti avrò fatto rimangiare quello che hai detto, cogliona!
Ashley scoppiò in una risatina squillante e fastidio. Francis si voltò verso Nina e le parlò a voce bassa:
- Datti una calmata, Nina. 
- Ma hai sentito cosa ha detto? Nessuno mi parla in quel modo, chi si crede di essere?!
Le rispose con un tono di voce alto e irritato la giovane, ma Francis continuava a parlare con tono basso e calmo, cercando di controllarla con una sicurezza tipica dei soldati col sangue freddo.
- Ok, ma stai solo facendo il suo gioco. Zittiamola in altri modi. 
- E quali sarebbero questi altri modi?
- Ne parliamo dopo.
- Fatti un giro, Ashley! Magari non su mio fratello…
Esclamò Chenille con un atteggiamento tipico di ragazze del bronx.
- Hey, Chenille….
-COSA? Che cosa Mike? Hai qualcosa da dire?
Lo zittì aggressivamente la sorella non appena tentò di dire qualcosa.
- Non ti vergogni? Sei diventato lo schiavo di questa, cos’è ti è andata la figa in testa?
Mike con un espressione disgustata ed infastidita cercò di far smettere la sorella di parlare:
- Sta zitta, Chenille!
- Sono stata in silenzio per troppo tempo! Saresti ridicolo anche agli occhi di Anaya!
Il ragazzo a quelle parole gettò le borse a terra e si avvicinò alla sorella aggressivo:
- Basta! Smettila hai capito?!
- Altrimenti che fai, uh?
Si avvicinarono tanto da essere muso a muso entrambi furiosi e sul punto di prendersi a botte. 
Sembravano due pantere pronte all’attacco, ma Jay, Eddy e Francis si avvicinarono ai due cercando di dividerli, ma tra smanacciate varie e tentativi di acciuffarsi a vicenda, fu necessario l’intervento anche di Josh, Mike, Frenk…
- Ragazzi smettetela! Smettetela!
Ripeteva Eddy tirando via l’amico Mike. 
Francis mise una mano in petto all’amica cercando di farla indietreggiare:
- Smettila, Chenille. E’ tuo fratello!
Le sussurrò la ragazza, senza rendersi conto che Mike avesse sentito, dopodiché riuscì a far indietreggiare Chenille abbastanza da poterle mettere un braccio attorno alle spalle, e camminando abbracciata a lei, tenendola sotto tiro.
- Sta calma, Chenille. Andiamo… andiamo…
Mike le osservava andar via, ancora circondato dagli altri ragazzi, e forse in quel momento, dopo la sfuriata della sorella, si rese conto della fine che avesse fatto. 
Al ché si allontanò dagli altri bruscamente e se ne andò via con una mano nella tasca dei pantaloni e sguardo basso ma ancora incazzato, mentre Ashley lo guardava incredula:
- Mike… dove vai?
- Non rompere, Ash…
Le disse con tono acido il ragazzo, congedandosi da lei senza nemmeno rivolgere uno sguardo.
[…]
- Io dico che ci riusciresti. 
- Sono d’accordo con Fran, bella! Insomma, hai studiato moda per tutta la vita, tua nonna ti ha insegnato a cucire, e chi meglio delle nonne possono insegnarti le cose migliori? 
- Vedi? Anche Chenille crede nelle tue capacità, manchi solo tu…
- Non lo so, ragazze… Non è semplice cucire un abito in un giorno…
- Tu dicci solo di cos’hai bisogno e noi te lo procureremo. 
Nina, Chenille e Fran si trovavano nella camera del Motel dove orami alloggiavano da due notti, e parlavano sedute sul letto matrimoniale.
- Beh… vediamo…
Nina pensava assorta nei suoi pensieri, e si strinse nelle spalle:
- Una macchina da cucire, delle stoffe…poi del ricamo, se voglio farlo davvero come l’avevo immaginato…
- Stoffa di che colore?
- Avevo pensato al bianco… sulla pelle scura di Fran, spiccherebbe favolosamente, senza risultare volgare…
- Allora dacci tempo un’ora e ti fornirò di tutto il necessario.
- Ma non è finita qui! Ci sarebbero una marea d’altre cose di cui avrò bisogno…
- Facci una lista!
Esordì Chenille, afferrando un blocchettino e una penna dal cassetto del comodino. 
- Io chiamo Paul, potrebbe aiutarci nel procurarci una macchina da cucire... Almeno sarà utile a qualcosa…
- Pover uomo…
Ridacchiò Chenille alle parole dell’amica, la quale sorrise guardandola, mentre afferrava il suo cellulare e componeva il numero del suo agente. 
[…]
Detto, fatto. 
Nina era stata fornita di tutto il materiale necessario in tempi record e subito si mise a lavoro sul vestito che avrebbe indossato Francis la sera seguente alla cena. 
- Sicura che non ti serve una mano per abbinare qualcosina, Chenille?
- Grazie, bella, ma ho già un vestito super-figo!
- Uh… posso almeno vederlo? Hai stuzzicato la mia curiosità…
- No! E’ una sorpresa, domani lo vedrai!
Ammiccò guardandola in modo malizioso, facendola ridere. 
Le due ragazze erano sole in camera, Francis era fuori per una sigaretta.
Aveva tra le mani il cellulare e fissava il numero di suo fratello Luigi in rubrica, desiderava sentirlo, ma non voleva disturbarlo, perché non sapeva se si trovasse in Italia o in America, e col fuso orario di mezzo era un casino. 
Dopo minuti di titubanza, però, cedette alla tentazione e lo telefonò, tre squilli e sentì risuonare la sua voce:
- Pronto…?
Sul volto di Francis si dipinse un sorriso non appena lo sentì parlare, aveva dimenticato di aver inserito il “nascondi ID” quando effettuava telefonate, per evitare controlli:
- Hey, Hermano…
Pronunciò col suo tono di voce caldo e basso, era quasi rauco. 
- Francis!!!
Il fratello non impiegò neppure un secondo nel riconoscerla, e la sua voce squillò felice. 
- Come stai? Perché sei sveglia a quest’ora della notte? E’ successo qualcosa?
- Allora sei a Los Angeles?
- Sì… per lavoro, non per divertimento…
- Figurati, quand’è che ti concedi un po’ di divertimento, fratellino…
- Mi sei mancata!
- Ma se ci siamo sentiti appena qualche giorno fa per la storia di Di Caprio?
Disse scherzando la sorella, cercando di rigirare la frittata e far apparire lui come quello a cui mancasse e non il contrario. 
- Conservo ancora una copia dei giornali con quell’articolo in prima pagina.
- Ahahah stronzo!
- Allora? Devo preoccuparmi? E’ successo qualcosa? Sei finita nei guai? Devo correre a pagare qualche cauzione?
- Hey, Hermano rallenta, mi stai bombardando di domande! E poi cos’è questa storia? Io non ti chiamo solo quando sono nei guai… mi andava di sentirti, tutto qui.
- Ma se ci siamo sentiti appena qualche giorno fa?
Le fece il verso simpaticamente:
- Fanculo!
Ridacchiava Fran.
- Come stai Hermano? Qualche novità?
- Tutto regolare… si lavora… tu? Come vanno le cose col cantante?
- Procedono… ma, ascolta, se sei a LA perché non ci vediamo? Mi andrebbe proprio di passare un po’ di tempo con te.
- Piccola… sono impegnato fino al collo questo mese… Vorrei vederti tanto anch’io.
- Uff… non potresti liberarti?
- Lo farei se potessi, lo sai…
Con aria amareggiata, e un mezzo sorriso spezzato, Francis accettò quell’involontario rifiuto da parte del fratello.
- Che peccato…
- Dai non fare quella vocina… prometto che a Natale staremo insieme!
- Così tanto tempo ancora?
- Guarda che Natale è tra poco più di un mese…
- …Vero. Ho quasi perso la cognizione del tempo.
- Il lavoro per quel film com’è andato? Non mi hai più fatto sapere poi…
- Hai ragione, ma ho avuto dei giorni incasinati da quando ho finito… Comunque tutto splendidamente. La regista è rimasta molto soddisfatta e i ragazzi sono stati fantastici.
- Tu sei stata fantastica.
- Andremo a vederlo?
- Quando esce?
- In America dovrebbe uscire verso fine Dicembre.
- Allora comincia a prenotare i biglietti per la premiere!
- Davvero? Che bello! Non vedo l’ora!
Esclamò con tono entusiasta la ragazza, facendo sorridere il fratello teneramente.
[…]
- Secondo me sta parlando col suo fidanzato segreto…
Bisbigliò Nina spiando Francis dalla finestra della camera che dava sul portico.
- Perché dovrebbe avere un fidanzato segreto? 
Nina si strinse nelle spalle.
- Non saprei. Ma forse ne ha uno…
- Mmmh… fa un po’ sentire…
A quel punto, Chenille si avvicinò alla finestra e fece silenzio assoluto per cercare di sentire cosa dicesse Francis al telefono. 
[…]
- Ti voglio bene Hermano… mandami qualche sms appena puoi, mi raccomando.
Francis continuava la sua telefonata col fratello che andava verso la conclusione, mentre Chenille e Nina da dentro camera continuavano a spiarla.
[…]
- Ma no! In quel modo chiama suo fratello Luigi!
- Sicura che siano fratelli?
- Beh no, non lo sono. Sono fratelli adottivi…
- Allora vedi che qualcosa c’è sotto?
- Ma non penserai davvero che ci sia del tenero tra loro due?
- Perché no? Tu l’hai conosciuto?
- Sì.. è venuto a cena a casa nostra una volta ma… no, dai… Luigi si comporta da tipico fratello… ehm fratellastro maggiore.
- Mah… chissà… 
Si strinse nelle spalle, Nina, guardando la ragazza restando ancora accovacciate sotto la finestra, proprio come due pettegole in cerca di gossip.
- Ora non mettermi strane idee in testa o stanotte non dormo!
Nina rise a quelle parole e contagiò anche Chenille, e prima che Francis tornasse in stanza, le due tornarono alle loro attività cercando di risultare quanto più naturali e ignare possibili. 
[…]
Il giorno seguente, Nina era in ritardo con alcune rifiniture dell’abito.
- Sono le nove passate e la cena era alle nove… potrai mai perdonarmi?
- Non devo perdonarti nulla, Nina. E’ già tanto se hai cucito un vestito in un solo giorno, se arriverò in ritardo non morirà nessuno. 
- Sicuramente qualcuno morirà vedendotelo addosso…
Disse con soddisfazione la ragazza, sfoggiando un sorrisetto malizioso, poi cambiò nettamente discorso:
- Chenille è pronta? E’ chiusa in bagno da un’ora…
- Arrivo!!!
Urlò la ragazza dal bagno, mentre Nina finiva di cucire una bretella fissandola alla stoffa.
Intanto lei era già pronta ed indossava il suo vestito: un tubino blu scuro a palloncino con dei ricami all’altezza del ventre, che mettevano in risalto i suoi fianchi leggermente larghi, e le sue belle curve. Ai piedi indossava dei sandali alti, molto eleganti.
Aveva i capelli raccolti in una pettinatura particolare, una coda raccolta da un lato che lasciava scivolare i suoi capelli lunghi, siano all’altezza delle spalle, ondulati e con un trucco ad impatto sugli occhi con uno smokey eyes blu scuro, come il colore del suo vestito.
Francis era in biancheria intima a fissare quell’abito ancora riposto sul manichino. 
- Non credi che sia un po’ troppo eccessivo per una cena simile?
- No, anzi. Credo sia perfetto pe te.
- Mhhh… se lo dici tu… Anche se temo di non essere in grado di portarlo nel modo giusto…
- Che intendi?
Le chiese Nina ancora tutta presa dalle rifiniture dell’abito, somigliando sempre più ad un’isterica sarta nel pieno di un attacco di panico. 
Francis d’altro canto guardava quell’abito e cominciava ad immaginarselo addosso.
- Sono stata quattro anni con una divisa militare addosso… credo di aver perso la mia grazia e femminilità… e credo proprio che per indossare un vestito del genere bisogna averne moltissima…
- Non dire sciocchezze, Fran!
- Ci conosciamo da pochi giorni, ma la prima cosa che ho notato di te è il tuo modo di muoverti, e non parlo di ballo, parlo del tuo stile. Hai una postura decisa ed imponente, è vero… ma sai essere elegante anche con un jeans ed un giubbino di pelle addosso. Smettila di farti questi problemi, sarai uno schianto!
Francis le sorrise e proprio in quel momento, si sentì la porta del bagno aprirsi, e le due si voltarono in direzione di Chenille:
- UOOOO!
- Wow Chenille!
Le due ragazze rimasero a bocca aperta per il vestito che indossava la loro amica, molto sexy. Era un vestitino di pelle nero, a maniche lunghe con le spalle scoperte, che arrivava all’altezza delle ginocchia. Ai piedi indossava degli stivaletti corti fino alle caviglie, di color nero e ben accollate. Sugli occhi aveva anche lei uno smokey eyes, ma il suo era di color nero brillantato che richiamava e marcava ancor di più il suo look total black.
- Sei stupenda!
- Una bomba!
Continuavano a commentare le due, somigliando a due fans accanite della ragazza che intanto si girava su sé stessa per farsi ammirare per bene, con una finta aria di superbia:
- Che ne dite? E’ favoloso, no?
Francis cominciò ad applaudire.
- Complimenti De Noir! Ottima scelta di stile!
- Grazie De Laurentiis, grazie!... Ragazze vi sbrigate? Arriveremo in tempo per il dolce di questo passo…
- Cazzo, cazzo, è vero!
- Calma… Chenille le farai venire un attacco di panico.
- Scusa, bella, ma siamo in ritardo…
- Che importa, nessuno ci starà aspettando, eccetto Eddy e Jay…
- Sempre se non abbiano trovato qualche bella cameriera su cui sbavare….
- Touché!
- Non cominciare col parlarmi in francese, bella…
Francis sorrise a quelle parole guardando Chenille che intanto si specchiava allo specchio ammirando il suo trucco e aggiustandosi la sua pettinatura, aveva lasciato le sue lunghe treccine sciolte lungo le spalle. 
[…]
Finalmente riuscirono a raggiungere il posto dove si teneva questa cena super privata e blindata. Una limousine passò a prendere le ragazze, limousine che dovette attendere una mezz’ora abbondante, prima che le ragazze potessero essere pronte). 
Giunsero in un grattacielo di almeno 90 piani, e all’ultimo piano vi si sarebbe tenuta la cena.
Vi erano enorme vetrate da dove vi si poteva ammirare l’intera città illuminata.
Le tre ragazze rimasero senza fiato dinnanzi a quel lusso.
- Caspita, bello!
- Che?
Chiese Nina ancora incantata dalla visione del posto.
- Justin, hai fatto centro!
Francis cominciava a voler lasciare quel posto, sentendosi un pesce fuor d’acqua con quel vestito addosso. 
L’abito che le aveva cucito Nina, era meraviglioso: era un lungo vestito bianco avente un’unica spallina che glielo reggeva dal lato sinistro, mentre dietro la schiena era totalmente scollato sino all’altezza del fondoschiena. 
Ma non risultava volgare, anzi, riusciva ad apparire elegantissima anche in un abito sexy e provocante come quello. 
Aveva i suoi capelli neri (che le erano cresciuti sino ad arrivare all’altezza del suo seno) raccolti da un lato e lasciati sciolti con una pettinatura ad onda. 
Il trucco sugli occhi era molto leggero: un filo di eyeliner, mascara e rossetto rosso sulle sue labbra carnose mettevano in risalto il suo look sensuale di quella sera. Ai piedi calzava dei decolté bianchi, sobri ma sempre eleganti.
- Che hai, Fran?
- Non mi sento a mio agio…
- Saranno i postumi di quando si sciolgono le treccine, è sempre strano rivedersi i capelli…
- Che dici, Chenille??
- Ma è così, Bella!
- Non credo che si stia riferendo a questo. 
- E a cosa si sta riferendo allora?
- Non lo so, chiediamoglielo!
- Bella, a cosa ti riferisci?
Le due ragazze parlavano a tono alto, quando si voltarono in direzione di Francis, la ragazza stava fissando qualcuno. Chenille e Nina si voltarono verso la direzione che Francis stesse fissando, e videro Justin Timberlake che a sua volta fissava Francis con occhi quasi fuori dalle orbite, quasi come se si fosse incantato in quella visione. 
Accanto a lui vi era la Johansson in un abito da sera rosso molto elegante, bellissima come sempre, e con i suoi lunghi capelli biondi ricci lasciati sciolti sulle spalle, mentre lui invece indossava uno smoking grigio scuro, molto elegante a sua volta, ma che gli donava anche un aria casual.
- Qualcuno dovrà farli tornare sulla terra…
Bisbigliò Nina avvicinandosi ad un orecchio di Chenille, mentre si godevano la scena.
- Perché? Sono così carini…
Anche Chenille sembrava essersi incantata nel guardarli, ma ad un certo punto Francis si destò da quel momento e si voltò intenzionata ad andarsene, ma alle sue spalle spuntarono Eddy e Jay entrambi vestiti con uno smoking: giacca nera, pantalone nero e camicia bianca, molto semplici:
- Wow zucchero! Sei uno sballo!
- Cazzo, Fran! …Vuoi sposarmi?
Entrambi rimasero incantati nel vederla con quel vestito addosso.
- Hey, belli, ci siamo anche noi due qui..
- Hola Chenille! Cazzo, sei figa anche tu!
- Grazie per la finezza, Eddy…
- Sempre a lamentarti stai…
- Hey zucchero, anche tu non scherzi.
- Ciao Jay… grazie!
Disse sorridendo dolcemente, Nina, mentre il ragazzo se la squadrava tutta. 
Intanto Francis fu raggiunta da Scarlett inaspettatamente. 
La diva le si avvicinò sorridendole cordialmente:
- Ciao… scusami, noi due non ci siamo mai presentate. Molto piacere, Scarlett.
Le tese una mano l’attrice in modo elegante. Francis ancora intontita, scosse il capo lievemente e dopo averla fissata in modo incantevole, ricambiò il gesto e cercando di non stringerle la mano con troppa forza, la salutò.
- Oh… so chi sei! Il piacere è tutto mio! Sono Francis, molto lieta.
- Anch’io so chi sei… qui non si parla altro che di te. 
Francis con aria sconfitta, si strinse nella spalle e immaginando già a cosa si stesse riferendo l’attrice, le disse:
- Di Caprio…
Scarlett si lasciò andare ad una risatina col suo tono di voce roco. 
- No, io parlavo di Justin.
Francis accigliò lo sguardo e la guardò interrogativamente:
- Non fa altro che parlare di te, è molto contento che tu faccia parte del suo staff. 
- Ah… 
Si rilassò Francis, capendo finalmente a cosa si riferisse la giovane.
- Beh, sì certo. Anch’io sono molto onorata di farne parte.
- Devi scusarmi se non mi sono presentata prima, e soltanto adesso, ma il mio agente non mi lasciava libera un attimo. Poi con le riprese delle scene e tutto il resto… non è capitata l’occasione.
Le spiegava sorridendole gentilmente, e Francis si sentiva sotterrare dall’emozione, non credeva di ricevere così tante attenzioni da un’artista del suo calibro. 
- Ma non dirlo neppure. Anzi, ti capisco benissimo… soprattutto per quanto riguarda gli agenti. Il mio è insopportabile.
Entrambe si lasciarono andare ad una risata e trascorsero così svariati minuti a conoscersi. 
Ad un certo punto, si avvicinò a loro Timothy che indossava anche lui uno smoking con una cravatta un po’ eccentrica a strisce bianca e nera.
- Buonasera, ragazze. Caspita, siete favolose.
Francis abbassò lo sguardo e sorrise timidamente a quel complimento dell’amico, mentre Scarlett con molto meno timidezza, sorridendogli, gli disse:
- Anche tu sei un figurino con questa sera!
Timbo si aggiustò la giacca tirandosela di proposito scherzosamente. 
- Lo trovi anche tu?
Entrambe le ragazze scoppiarono a ridere per la simpatia dell’uomo, che sorridendo, chiese a Scarlett:
- Hai visto Justin?
- Credo sia qui in giro… non lo so…
Si voltò a guardarsi in giro e lo vide chiacchierare con alcuni ballerini.
- Eccolo, è lì…
Timbo seguì il suo sguardo e lo incontrò non troppo lontano da loro.
- Grazie, dolcezza. Allora ci rivediamo dopo…
Disse l’uomo mentre ancora rivolto verso di loro, si allontanava.
- A dopo.
Gli sorrise Scarlett, per poi essere raggiunta dal suo agente.
- Scarlett… posso parlarti un attimo?
- Certo… Scusami, Francis. 
Francis la guardò e le rivolse un sorriso cortese.
- Va pure, a dopo…
[…]
Nina si era avvicinata a lei e proprio in quel momento si videro Ashley e Mike spuntare tra la gente vestiti molto eleganti, a parte per la giacca di Mike, che era un misto tra una giacca da smoking e una giacca da tuta, dato che aveva un cappuccio. 
Ashley quasi moriva d’invidia nel vedere Francis in quel vestito, ma cercò di non darlo troppo a vedere e si pavoneggiava dandosi delle arie nel suo vestito di Louis Vuitton nero con sottile spalline alle braccia e una gonna con dei ricami che le arrivava larga all’altezza di metà coscie. 
- Oh… ci siete anche voi? Credevamo non veniste, dopo il vostro ritardo di quasi un’ora…
- La mia personal stylist aveva delle rifiniture da fare al mio abito.
- Vuoi farmi credere che te lo ha cucito lei in meno di un giorno? Pff…
Sbottò in una risatina irritante, guardando con superiorità Nina, che intanto la guardava con soddisfazione. 
- Credici o no, l’abito l’ho fatto io.
- Magari ti hanno mandato a comprarlo in una boutique di bassa categoria…
- E a te ti ci hanno mai mandato a cagare?
- Nina, basta. Andiamo…
Francis rivolse uno sguardo a Mike, prima di andarsene. 
- Stai molto bene vestito così… se solo non avessi sempre questo broncio tatuato sul volto, staresti ancora meglio. 
Dopodiché lanciò un’occhiataccia ad Ashley, che anche con i tacchi le arrivava quasi all’altezza del naso, e passandole accanto, la guardò con superiorità.
- Divertitevi.
Disse loro con un filo d’ironia nel tono di voce, poi si allontanò assieme a Nina. 
- Dio quanto la detesto!
- Credo che anche sua madre la detesti…
- Comunque credo che Mike abbia sbavato sulla sua giacca, nel vederti vestita così…
Francis non amava parlare di Milke in quel modo, perché sapeva i suoi sentimenti, quindi cambiò argomento.
- Sicura che i miei capelli non si incresperanno con l’umidità?
- Tranquilla, te li ho aggiustati a regola d’arte…
- Speriamo… altrimenti nel giro di un’ora somiglierò ad un vaso con un bonsai dentro.
Nina ridacchiò a quelle parole, ma cercò di tranquillizzarla il più possibile.
[…]
Arrivò il momento della cena, e tutti si misero a sedere ad un unico lungo tavolo che accolse tutti gli invitati. Francis era seduta tra Nina e Chenille, e difronte si ritrovò Jay, Eddy e Frank, un altro ballerino della crew. 
A capotavola vi era Justin, e ai suoi lati vi era Timbo da una parte e Scarlett dall’altra accanto al suo agente e al regista, che sedeva accanto a Timbo. 
Francis non mangiò nemmeno la metà dei pasti serviti, mentre Eddy e Jay difronte a lei si ingozzavano quasi come quando erano a cena da Mama Su, e questo la divertiva tantissimo, e almeno le fece pesare di meno quella cena che avrebbe volentieri abbandonato. 
Prima del dessert, Justin si alzò e con in mano il calice dello champagne, richiese l’attenzione di tutti i presenti.
- Vorrei ringraziare di cuore Samuel, un amico, un professionista e un grandissimo regista. Senza di lui quest’ultimo video non sarebbe risultato così eccezionale. 
Samuel applaudì a Justin e restando seduto, gli disse:
- Senza te e Scarlett non lo sarebbe stato.
Justin rise alle sue parole e indicandolo col calice, si voltò verso Scarlett.
- Assolutamente! Non potrei essere più d’accordo. Vorrei ringraziare anche la splendida Scarlett… oh andiamo alzati, lasciati ammirare!
Inclinò il capo da un lato, Justin simpaticamente, mentre tutti gli altri applaudivano in direzione dell’attrice, che con modesti si alzò e si avvicinò al cantante, che la strinse in un abbraccio. 
- E’ un piacere lavorare con te. 
- Il piacere è tutto mio, JT
Esclamò l’attrice con la sua melodiosa voce roca, e sensuale, così Justin la baciò sulla guancia sorridendole a pieni denti. 
- Lasciami ringraziare il mio compagno di viaggio, colui che ha realizzato le musiche del mio album, il vero artista della serata, signore e signori Mr. Timbaland!!
Timothy si alzò in piedi e accennando qualche passo di ballo, si avvicinò ai due scherzosamente, contagiando nei passettini anche Justin e Scarlett.
- Sono proprio uno spasso!
Disse ridendo Nina, mentre osservava quella scena simpatica assieme a tutti i presenti. 
Francis, sorrideva contenuta e applaudiva in direzione del suo amico, lanciando un’occhiata fugace a Nina. 
- No, ok, a parte gli scherzi… sono io a dover ringraziare te, Justin. Grazie per il tuo talento, e grazie per permettermi di far parte dei tuoi successi, amico! Io brindo a te JT!
Justin batteva le mani e sorrideva all’amico, ma poi fermò quel suo tentativo di brindisi sul nascere. 
- Un momento! Un momento! … 
Si schiarì la voce con un colpo di tosse, e finalmente si voltò in direzione di Francis e la guardò intensamente:
- Lasciami ringraziare anche la mia fantastica crew di ballerini! Senza il loro talento, i video fin ora realizzati non sarebbero alle vette delle classifiche. E… un grazie particolare va alla dea vestita di bianco lì in fondo. 
Col calice indicò Francis, sorridendole dolcemente. 
- Grazie di essere parte della mia crew, grazie per le tue coreografie… grazie di tutto Francis De Laurentiis.
A quel punto Timbaland diede il via ad un applauso collettivo tutto rivolto verso Francis, che ancora emozionata da quelle parole, accettò quell’applauso con modestia, accennando appena un sorriso. 
Eddy e Jay si lasciarono andare a dei fischi di apprezzamento verso la loro amica, e anche Mike ed Ashley parteciparono a quell’applauso, anche se la ragazza non ne era entusiasta al cento per cento quanto gli altri, ma… glielo doveva. 
Francis e Justin si scambiarono un lungo e loquace sguardo, quasi timido e lei lo ringraziò con un sorriso.
[…]
A fine serata Francis e Nina erano appena fuori in una saletta all’aperto, prendendo una boccata d’aria. 
- Non sai quanto mi manchi la mia tuta da militare in questo momento.
- Vorresti dirmi che preferisci una rozza tuta militare al mio vestito?
- Beh… senz’offesa ma la tuta è più comoda…
Nina scoppiò a ridere non reggendo una finta aria offesa. 
- Te lo concedo, solo perché sei sui tacchi da tutta la serata.
- I tacchi non mi hanno mai dato problemi… è che ormai non sono più abituata ad indossare abiti simili…
- Beh abituatici, perché d’ora in poi vestirai sexy anche per andare a dormire. 
- Heilà Fran!
- Hey Timothy!
- Com’è andata la serata?
- Bene, grazie… a te com’è andata?
- Benissimo! Avevo cercato di trascinare con me anche Justin, ma è un inguaribile timidone quel ragazzo…
- Justin Timberlake timido?
Domandò incredula Nina, e Timbo sbottò in una risatina.
- Oh… non immagini neanche dove può arrivare la sua timidezza. La maschera quando si esibisce… ma nella vita reale è un caso perso…
Francis accennò un sorriso, ma improvvisamente si sentiva travolta dalla timidezza anche lei senza un motivo valido. 
- Da non crederci… 
Timothy accigliò lo sguardo guardando Nina. 
- Ma… noi due ci conosciamo?
Nina non trattenne una risata.
- Temo di no. Ma… molto piacere di conoscerla signor Timbaland. 
- Chiamami Timothy… il piacere è tutto mio… Cavolo parlavamo da mezz’ora e nemmeno conosco il tuo nome…
- Ahahah può capitare… comunque io sono Nina…
- Hai un accento diverso, non sei americana, esatto?
- Esatto… in realtà io sono…
Mentre i due erano intenti a presentarsi e a chiacchierare, si avvicinò Justin a Francis, la quale gli sorrise appena. 
- Hey…
Le sussurrò lui con leggera timidezza, avente in mano un mezzo bicchiere di champagne da una mano, e un bicchiere pieno dall’altra, il quale lo offrì alla ragazza.
- Ti va un po’ di…
- Champagne?
Concluse lei, facendo ridere il ragazzo che cercò di farsi scivolare di dosso un po’ di timidezza.
- Scusa… credo di averne bevuti parecchi…
Francis fece finta di crederci, e gli sorrise appena afferrando il bicchiere di champagne dalle sue mani e ne bevve un sorso.
- Ti.. ti piace qui?
- E’ bellissimo!
- Già…
Disse lui assorto nel guardarla. Sembrava irreale ai suoi occhi. Francis  si accorse del suo sguardo e dissolse la sua attenzione verso il resto della gente presente lì quella sera, cercando riparo nello champagne. 
Timberlake non era un ragazzo timido, ma evidentemente era questo l’effetto che le faceva Francis in quel vestito quella sera.
- Come va con la mano?
Le chiese posando il suo sguardo sulla mano della ragazza fasciata di bianco. 
Lei si guardò la benda e cercò di sembrare meno impacciata possibile nel ricordare la sua goffaggine di qualche sera prima quando si bruciò con quegli affari.
- Oh.. sì… beh fa meno male…
- Menomale…
Disse lui guardandola assorto, poi si schiarì la voce e si guardò intorno rapidamente e le disse:
- Avrei una cosa da darti…
- A me?
- Sì, a te.
- E perché?
- Vieni con me, non fare troppe domande.
Justin le prese la mano e la trascinò lontano da occhi indiscreti in una stanza dove vi erano copri abiti vari, e andò a prendere un pacchetto grande quanto una scatola di biscotti. 
Francis fissava quel pacchetto sconcertata. 
- Cos’è?
- Apri e scoprilo da sola…
- Non posso accettare.
Indietreggiò di un passo la ragazza, alzando lo sguardo verso di lui, che sorrise alle sue parole:
- Ma non sai nemmeno di cosa si tratta, avanti non far sembrare la cosa più grande di quanto non lo sia…
Il ragazzo le tese la scatola e lei soltanto dopo alcuni attimi di titubanza, decise di scartare quel regalo. 
Aprendo la scatola vi era un berretto da hip hop, di pelle nero con una F stampata sopra color bianca al centro, e dietro la scritta “Justin” scritta sul bordo del berretto in caratteri piccoli. 
Francis sorrise apprezzando moltissimo quel regalo, e lo guardò con la felicità negli occhi:
- Perché mi hai fatto un regalo?
- Per ringraziarti… per il lavoro che hai fatto con me… e con la crew…
- Ma è il mio lavoro… non devi ringraziarmi, sono io a doverti ringraziare.
- Beh finiamola con i ringraziamenti allora. Spero ti piaccia…
- Scherzi? È fantastico…
- Davvero ti piace? Cioè…sapevo che ami indossare questi berretti soprattutto quando ti esibisci… così ho pensato di fartene fare uno personalizzato…
Francis gli si avvicinò e lo abbracciò stringendolo forte.
- Lo indosserò sempre! Grazie!
Gli disse mentre ancora era abbracciata a lui. Justin soltanto dopo alcuni attimi ricambiò l’abbraccio sorridendo contento della buona riuscita che avesse fatto il suo regalo. 
Sciolto quell’abbraccio, Justin era tentato di accarezzarle una guancia, teneramente, ma non lo fece. Si schiarì la voce e sembrò volenteroso di andar via:
- Forse è meglio tornar di la.
Francis l’osservò e dopo alcuni secondi disse:
- O—Oh sì, sì forse è meglio tornare!
Cercarono entrambi di spezzare quell’atmosfera imbarazzante che si era creata e riprendendo la scatola e riponendovi dentro il cappello, Francis seguita da Justin tornarono in sala dagli altri. 
[…]
- Davvero te l’ha regalato lui?
- Sì! Guarda c’è anche il suo nome stampato dietro…
Disse Nina mentre guardava quel berretto assieme a Chenille una volta rientrate in camera nel Motel. 
- Cavolo, bella! E ti ha baciata?
- Sìììì ti ha baciata?
Sembravano due adolescenti impazzite. Francis si lasciò andare ad un sorrisetto nervoso:
- Ma cosa dite?! No! Assolutamente no! Mi ha solo fatto un regalo da amico!
- Da amico…?
- Magari i miei amici mi facessero regali simili, bella. Conosco Eddy e Jay da più di dieci anni e non mi hanno mai fatto un regalo, neppure al mio compleanno. Te lo dico io… JT è cotto di te…
- Smettetela…
- Ok, non crederci, ma vedrai che è così.
- Magari quando tu gli darai il tuo regalo, lui ti ringrazierà con un bacio…
Disse in tono sognante, Nina, guardando nel vuoto ed immaginandosi già la scena romantica:
- Che cosa? Devo fargli un regalo?
Disse sbiancando Francis, e Chenille le diede una spallata:
- Ma è ovvio, bella! E’ il minimo che tu possa fare!
Francis con occhi spalancati fissava le amiche e cominciava ad entrare nel panico.
- Oh cavolo… non ci avevo pensato… E adesso come faccio? Cosa gli regalo?
- Non pensarci adesso, suvvia. Ho un male ai piedi pazzesco, voglio solo buttarmi sul letto e dormire. 
- Allora fallo, bella!
- Non senza prima lavarmi i denti…
Francis aveva ufficialmente perso il sonno e ancora assorta, non riusciva a pensare ad un idea di regalo da fare al cantante. 
Era ricchissimo, possedeva di tutto, cosa avrebbe mai potuto regalare ad uno come lui?
Con questo dilemma in testa, trascorse l’intera notte insonne.

 

   
 
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