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Autore: kikka_67    20/09/2014    3 recensioni
Dopo gli avvenimenti di N.Y. Odino condanna a morte Loki, ma per amore di Frigga ne salva l'anima, che trasmigra nel corpicino di un bimbo midgardiano, nato morto, ma che improvvisamente si risveglia.
Adam Z. Inward, ha una trentina d’anni, alto, fisico asciutto ma atletico, capelli neri che gli sfiorano le spalle e come dicevo prima, il suo sguardo, di un verde stupefacente è in grado di tramortirti, di ammaliarti o di terrorizzarti, a sua discrezione, secondo me è il suo tratto migliore, sto mentendo spudoratamente, è l’uomo più bello che io abbia mai visto. Roxy ed Egle invece giurano che solo il suo lato B sia degno di nota, mentono anche loro, ovvio. Si tende a denigrare ciò che non si può avere, qualcuno si ricorda la storia della volpe e dell’uva?!
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frigga, Loki, Sigyn, Thor, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Tutto era tornato alla normalità, nessuno ricordava  le dimissioni  del prof,   che aveva ripreso il suo posto dietro la cattedra ed io ero tornata a frequentare i suoi corsi, come se non fosse successo nulla. L’unica novità degna di nota  fu lo scalpore suscitato dal nuovo taglio di capelli di Adam,  che  aveva rialzato vertiginosamente le sue quotazioni sul mercato dei single appetibili,  procurandogli  il triplo delle fans che già precedentemente pendevano silenziosamente dalle sue labbra.
 Come se non bastasse il  nuovo look, il  suo naturale riserbo nei confronti dei suoi studenti si era trasformato in una carismatica simpatia spensierata. Sorrideva, scherzava e parlava con chiunque e  veniva  scortato ovunque  da un nugolo di ragazze cinguettanti ed addirittura era stato visto intrattenersi piacevolmente con alcune delle più sfacciate.
In classe, invece, durante le ore di lezione, sembrava aver raggiunto nuovi e orripilanti livelli di intransigenza, mai visti in precedenza. Qualsiasi errore o distrazione veniva punito severamente.
- Non lo sopporto più!! Vuole che rifaccia  metà della tesi perché secondo lui è patetica!! – borbotto esasperata lanciando di malagrazia la borsa con i libri sulla mia sedia.
- Non ti lamentare, la mia l’ha buttata dentro il cestino della cartastraccia davanti a me!! Stronzo! E’ già acido di prima mattina! Avrebbe bisogno di un sano divertimento fuori di qui…così si dà una calmata!  – si lamenta Roxy abbandonandosi contro il muro della classe.
- Per divertirsi , si diverte eccome! L’hanno visto in tutti i locali notturni della città ultimamente, con una compagna diversa ogni sera! – interviene Egle sospirando.
- Perfetto….. – mormoro sottovoce riconoscendo i primi fastidiosi morsi della gelosia pungolarmi l’anima.
- Eccolo che arriva….. – sussurra  Roxy con voce  da  cospiratrice .
Adam avanza  per il corridoio senza prestare attenzione alla miriade di sguardi che lo seguono e all’improvviso silenzio che  cala sulla classe. Sorride seducente alla donna che gli sta incollata al braccio in stato semicomatoso, visto lo sguardo lascivamente  vacuo con cui lo accarezza.
 L’impellente urgenza di trasformare quell’essere mortale in uno ammasso di cenere divampa nelle mie vene, ma l’unico segno evidente del mio “disappunto” è un leggero alone rossastro che m’ incendia  le  iridi.  L’osservo con fredda indifferenza mentre con un’ esasperante lentezza si china a sfiorare con le labbra la guancia di quella che so essere la nuova professoressa di filosofia, assunta al posto della Dama Bianca, trasferita improvvisamente in un altro istituto.
I motivi per cui ho deciso di imporgli l’amnesia perenne mi sovvengono in mente prepotentemente, permettergli di vivere  tranquillamente  la sua vita e preservare  la sua tranquillità,  fa parte del mio dovere quale custode  del  principe anche se…..in questo modo…..  rischio di turbare eccessivamente la mia….. di tranquillità.
- Tutto  bene O’brain? – mi chiede serafico,  passandomi davanti mentre entra in classe.
- Certo  Professore,  tutto bene.  Grazie e lei? – chiedo mordace seguendo con lo sguardo la camminata ondeggiante della donna che si allontana ignara dell’attento esame a cui  è soggetta.
- Vai al tuo posto O’ Brain, quando vorrò condividere con te la mia vita privata…te lo farò sapere. –
Per tutta la lezione spiega imperterrito e  dopo averci caricato di pagine da studiare per la lezione successiva, si siede sulla cattedra e ci guarda uno per uno.
- Alcuni di voi alla  fine del semestre discuteranno la tesi,  al momento  nessuno di voi ha portato a termine  un buon lavoro, voglio che rielaborate i vostri scritti ,  chi non farà un lavoro soddisfacente,  non verrà presentato alla commissione, sono stato chiaro? –   lo  sguardo distaccato con cui mi fissa brevemente,  non mi fa presagire nulla di buono, percepisco  un’ ostilità latente, immotivata ma intensa.
Il sorriso  sfrontato con cui ricambio  il suo  sguardo, lo irrita  ma stranamente evita di riprendermi davanti ai miei compagni.  So che non  devo attirare la sua attenzione su di me,  quindi cerco di mostrarmi contrita abbassando gli occhi sui miei appunti. Quando alla fine della lezione ci congeda, mi allontano velocemente senza aspettare le ragazze,  che mi raggiungono poco dopo nell’ingresso.

- Devi’ perché sei scappata via? –
- Sono sotto pressione  in questo periodo e  trovo difficile digerire i modi dispotici di Inward senza rispondergli a tono. Ho pensato  che  allontanarmi  subito dalla classe, per evitare di urlargli contro,  era una buona idea. –
-   Stai attenta Devi’ non lo sfidare, potrebbe crearti delle difficoltà  che neanche t’immagini. – mormora preoccupata Egle.
- Me ne ricorderò.  –   dopo averle salutate,  seguo il fiume di persone che cammina per le strade della città, ho bisogno di stare da sola e non c’è  posto migliore che  perdersi in mezzo ad  una folla di estranei che non fa caso a te.

Appena arrivata a casa avevo avvertito Ethan che sarei passata quella sera  e dopo che anche l’ultimo cliente fu uscito dagli spogliatoi,   mi aveva aperto le porte della piscina deserta.
Lo sforzo fisico mi aiuta  a concentrarmi.   Forse non era stata una buona idea rimane in classe  con lui,  ero  preparata alla sua indifferenza, ma non sono  preparata ad ignorarlo io stessa. Immaginarlo  avvinghiato a qualche donnina compiacente, era un pensiero ricorrente che  non m’abbandonava mai .  Ma non potevo permettermi di perdere di vista l’importanza del mio compito.   Dopo aver rimuginato e nuotato per una ventina di vasche,  esco  dall’acqua  ansante e più indispettita di quando ero  entrata.
Ethan mi aspetta  nell’ingresso  e dopo aver chiuso tutte le porte si gira per salutarmi. – Grazie ancora Ethan, come vanno gli esami? – chiedo curiosa.
- Bene, gli ultimi esami  sono andati molto bene,  sono stanchissimo, ma soddisfatto. Devi’….. Volevo chiederti se una sera di queste ti andrebbe di venire a bere qualcosa con me, se non sei occupata.. voglio dire… se non esci con nessuno... – chiede imbarazzato.
- No  Ethan, non esco con nessuno e mi fa piacere uscire con te, ci vediamo domani? -
-  Si , per  me va bene. Vengo a prenderti per le nove?  - mi sorride entusiasta.
- Ok, il mio indirizzo…. –
- Si lo so, Queen Street…scusa ma l’ho letto  sulla tua scheda cliente. – mi confessa arrossendo un po’.
- A domani, buonanotte. –
A dire la verità non sono interessata a intessere una qualsiasi forma di relazione con un mortale, ma il ragazzo sembra simpatico  e soprattutto innocuo, passare qualche ora  in sua compagnia spero  sia divertente.   Mentre si allontana mi sorride timido e  mi saluta con un cenno della mano.

 

Il locale scelto da Ethan mi è vagamente familiare e mentre prendevamo posto ad un tavolo in mezzo alla sala, uno strano groviglio di mani e braccia attira la mia attenzione. In un tavolo appartato al fondo del locale, una coppia incurante di essere circondata da centinaia di persone ululanti continuavano a scambiarsi effusioni appassionate.  Normalmente non mi sarei curata delle faccende altrui,  ma qualcosa nelle spalle e nella nuca dell’uomo mi attira e sono  incapace di distogliere lo sguardo da lui.
- Cosa stai guardando ? – Ethan si gira curioso osservando la coppia indaffarata.
- Ero sicura di aver visto un amico, ma devo essermi sbagliata. –
- Sembra quel tipo che era con te in piscina qualche mese fa, si è tagliato i capelli? – quella semplice osservazione, scatena una furiosa serie di illazioni una più fastidiosa dell’altra. Affino lo sguardo e  una luce sinistra  m’illumina le iridi, mentre torno a fissarli con astio.
Come se fosse stato colpito da qualcuno alle spalle, Adam irrigidisce appena le spalle e si volta cautamente , osservando le persone che affollano il pub. Prima che possa vedermi, mi alzo velocemente e corro in bagno, evitando di avvicinarmi ad  una terribile tenda pulciosa che la sola vista mi provoca un fremito di repulsione su tutta la  pelle.
Dopo essermi rinfrescata, pettinata e aver aggiustato il trucco, non ho più scuse per restare chiusa qui dentro e apro la porta sbirciando  da una fessura……..Ma cosa sto facendo? Rido da sola come un’idiota, perché mi sto nascondendo?  Apro la porta del bagno con veemenza, non ho paura di nessuno io!!  Ma  appena metto il naso fuori dalla porta intravvedo Adam che gironzola tra i tavoli della sala come se stesse cercando qualcuno. Mi guardo intorno con ansia per trovare una via d’uscita e  decido immediatamente di andare sulla terrazza a prendere una boccata d’aria.
Avete presente quelle strane situazioni di dejà vu?  Mi siedo in un angolo  in penombra  sospirando.  In tutti i locali che ci sono in una città enorme come questa, dovevamo capitare proprio …..qui….!!
- Ciao O’Brain……-  spalanco gli occhi sentendo  la sua voce e troppo sorpresa per pronunciare anche solo una sillaba, rimango per qualche minuto muta come un’allocca a fissarlo a bocca aperta.
- B-buonasera prof… C-come va? A-anche lei qui? -
 Avanza verso di me sicuro, sorridendo sornione  e lo sguardo intenso con cui mi squadra  mi provoca un brivido a fior di pelle.
- Già , che strana coincidenza trovare anche te qui….al buio….ti stavi nascondendo da qualcuno? – chiede serafico.
- Chi io? Noo e perché avrei dovuto?....Avevo caldo e sono venuta a prendere un po’ d’aria…. E …già….E- e lei che fa qui fuori? – domando.
- Avevo caldo anche io…. –
- Immagino…. – mormoro tra me.
- Mi era sembrato di riconoscerti giù in sala, ti ho vista mentre scappavi  di corsa in bagno e poi ti ho seguita mentre ti rifugiavi qua  su……il tuo ragazzo ti sta dando fastidio?  -
- Sono venuta qui con un amico e sicuramente non è lui a darmi fastidio!  Ma la ringrazio e non si preoccupi, non verrei mai a rovinarle la  serata con quella donnina tanto affettuosa che la sta sicuramente  aspettando! –  ops….forse questo non lo dovevo dire.
- Ah….allora ci  hai visti…. – sogghigna ironico.
- Beh…. veramente sarebbe stato impossibile non notarvi aggrovigliati come eravate assolutamente incuranti del pubblico che si godeva lo spettacolo!  Mi stupisco di lei! -  …..anche questo non dovevo dirlo.
La sua risata m’investe come una cascata ghiacciata e il suo sguardo acceso da un’intensa vitalità mi incanta.
- Come sei moralista O’ Brain!  In realtà sembri più che altro…..gelosa…. – mi fissa smettendo di ridere, cercando una conferma nei miei occhi.
- Sei gelosa… quando tocco le altre donne…. Quando loro toccano me… Sei gelosa …  -
- Tu sei pazzo…. – mormoro sbigottita. Ma chi è questo mostro in cui si è trasformato Adam?  Uno squilibrato   narciso invasato di sé stesso?
- Potrei diventare pazzo  ….per te…. Sei diversa .. questa sera ….sembri più donna con questo vestito…. Molto carina… - mi dice avvicinandosi ancora.
- Forse è meglio che tu te ne vada, se ti avvicini ancora potrei decidere di causarti un grande dolore. –  tremo dalla rabbia repressa, non posso credere che sia lo stesso uomo….. e se non fosse Adam questo vanesio viscido?  Ma sono sicura che  Loki è prigioniero su Asgard, l’ho visto io stessa nelle prigioni del palazzo.  Non è possibile che sia fuggito!
- Ti piacciono le maniere forti eh? –  chiede subdolo mentre si avventa su di me.

Sono costretta a paralizzare i suoi movimenti, adesso è una tranquilla statua che tenta di abbracciarmi,  osservo con calma il suo viso, la sua espressione non è crudele come sembrava al buio e i suoi occhi non sono iniettati di quell’ombra vermiglia che avevo scorto negli occhi di Loki. 
 La sua pelle emana un profumo meraviglioso e solo per un attimo mi lascio andare contro di lui  e gli sfioro con un bacio il pomo d’Adamo. Appoggio la fronte sul suo petto sospirando profondamente. Stranamente non percepisco nessun pensiero, nessuna emozione sono come davanti ad un muro silenzioso. 
All’improvviso un tenue bagliore fa capolino sotto il tessuto della sua camicia,  delicatamente slaccio alcuni bottoni  e  appoggiata sul suo petto risplende la collana d’oro con la pietra  opalescente. Quella pietra  protegge chi la indossa da  qualsiasi pericolo,  doveva proteggerlo dagli incantesimi potenti  di Loki , ricordo  di averla legata al suo collo prima della cattura del Dio degli Inganni e Adam non l’ha mai tolta….. questo vuol dire che…. neanche il mio potere l’ha potuto soggiogare!!  MI HA INGANNATA!!
 L’amnesia che gli ho imposto l’ha solo confuso per poco tempo e dopo di ché  ha sempre agito di sua  spontanea volontà!!…… Perché? Perché fingere?  Perché mostrarsi così sfacciatamente seducente con tutti  e trattare me con fredda indifferenza?  Alzo lo sguardo e studio i suoi occhi senza espressione….voleva punirmi per averlo allontanato da me…. Voleva scatenare il mio risentimento….. per farmi capire che…. se sono gelosa di lui… è….. perché …... lo amo.
Dissolvo la paralisi rimanendo tra le sue braccia, quando Adam si riprende sospinto dallo slancio ardente della sua “interpretazione” mi cade addosso e insieme finiamo sul basso divanetto della terrazza. Si china sulle mie labbra con violenza ma accorgendosi della mia remissiva immobilità si blocca stupito.
- Non gridi e non m’insulti? Ti potrei violentare!! – esclama adirato.
- Perché dovrei… mio caro Principe…. Stai facendo esattamente ciò che desideravo… ti prego continua… Preferisci che io sia docile e arrendevole o mi vuoi appassionata e sensuale  ? – chiedo baciandogli il mento.
- Tu ……. Non sai quello che stai dicendo…. – mormora incredulo.
- Ti prego stringimi più forte, non desidero altro che essere tua…. – ok sto esagerando! Ma l’espressione assolutamente attonita di Adam  è impagabile!
 Con una mano  riesco a raggiungere e ad aprire gli  ultimi bottoni della sua camicia e  mentre la sfilo dai jeans Adam mi fissa stralunato, ma  quando mi vede sganciare  l’unico fermaglio del mio vestito, mi ferma la mano.
- No Devi’…… -
- Perché no ? Ti voglio…. – sussurro con voce roca.
- Non posso….  – lo sento deglutire con difficoltà mentre gli regalo tanti piccoli teneri morsetti sul collo.
Facendo leva su un braccio si alza trascinandomi con sé ed io  ne approfitto  per passargli le braccia intorno al collo  e stringermi  a lui. Vederlo così in difficoltà mi dà sicurezza e lentamente gli accarezzo i capelli corti, avvicinandomi alle sue labbra.
- Non posso… - ripete  angosciato.
- Grazie…. – sospiro  sulle sue labbra.
- Di cosa? –
- Di non aver approfittato di me……. Sembri quasi il mio prof preferito ….così corretto….controllato… -  mormoro mentre continuo a stuzzicare le sue labbra senza baciarlo davvero.
- Devi’…… Quando l’hai capito? –  sospira rassegnato spostandosi un poco per guardarmi negli occhi.
- Quando ti ho visto la collana …. Sei un attore fantastico, davvero!  Mi hai ingannata molto bene…. Sei stato superlativo soprattutto …MENTRE TI DIVERTVI A FARTI COCCOLARE DA QUELLE… DONNINE PAZZE DI TE…..!! –  urlo cambiando totalmente atteggiamento e spingendolo lontano da me.
-  Non dovresti lamentarti visto che hai ottenuto ciò che volevi, non è vero? Escludermi dalla tua vita con la scusa di preservare la mia e chiedere il mio parere ?? Ti sei arrogata il diritto di decidere per entrambi! –
- Non spettava a te decidere! Sono io il tuo custode!!  -
- Stronzate! Avevi paura di affrontare una cosa che ti coinvolgeva personalmente…..che non potevi controllare !
- Non ho più nulla di dirti! Devo andare dal mio amico. Lasciami! –
- Non ti preoccupare il tuo amico è già in buona compagnia! –
- Hai mandato la tua amica a distrarlo? MA CHE RAZZA DI UOMO SEI?! -
- Un uomo che ha deciso di   provocarti per destarti dalla tua apatia…..mi sembrava una buona idea!  –
- Già uscendo tutte le sere con donne  condiscendenti che si strusciano in  continuazione su di te! E ti sei anche divertito!!...... Non mentire! – lo accuso.
- Ho raggiungo il mio obbiettivo…il mezzo è poco importante….fatto sta che tu sei gelosa….. di me….. – sorride soddisfatto.
- Non è vero! – esclamo indignata.
- Menti come respiri…… sii sincera…… sei gelosa…. – 
- E va bene…sono gelosa!! Ho fatto sforzi immani per non esserlo …ma sono gelosa lo stesso!! Sei soddisfatto??!!  - 
- Si, abbastanza! Ma ora viene il difficile, perché sei gelosa? Fai uno sforzo Devi’ non è così difficile! –  dice con un irritante tono di supponenza.
- Adam adesso basta! Tu sei un principe ed io non …… -
- Sulla Terra sono un patetico professore universitario ricordi ?  E  tu sei una mia allieva e… io …ti amo! – dichiara con un sospiro di sollievo, stupito di essere riuscito a dirlo a voce alta.
- Che cosa?  Ma se mi hai sempre respinto! Mi hai denigrata e scoraggiata in tutti i modi!  -   dico urlando.
- Infatti  all’epoca non sapevo di amarti e poi non  ti avrei mai avvicinata fin dopo la tesi! Ti ho spiegato  come la pensavo sul rapporto professore- alunna –
-  Tu non  volevi me! Eri attratto da Sigyn! Mi hai fatto uscire fuori di senno! Ho dovuto cambiare professore pur di  non impazzire! – lo accuso fuori di me.
- Va bene è colpa mia! Ti chiedo scusa, ma il fatto che ti amo non cambia nulla! Finché non avrai discusso la tesi,  continueremo a comportarci come al solito! –
- E io dovrei starti lontana per tutto quel tempo? Non ci pensare neanche! –  una parte di me,  esulta gridando a squarcia gola mentre l’altra è ancora sotto shock! Non ci posso credere! Sto sognando?!
-  Oh tranquilla, non  starai troppo  lontana da me. Ti aiuterò a studiare tutti i giorni… - dice con voce suadente,  stringendomi di nuovo tra le braccia.
-  Va bene…. Finché non discuterò la tesi…. –
- Manca ancora una cosa….. – mormora tenero.
- Cosa? – chiedo innocente  mentre lo guardo  avvicinarsi al mio viso.
- Dillo…..su ……vezzeggiami….. – sospira a pochi centimetri dalle mie labbra.
- Adam…ti amo…. Da tanto…. da sempre…. E per sempre. –

Devi’.

Dopo pochi mesi mi  sono laureata con un bel centodieci e lode e il giorno dopo ho sposato  il mio prof…..e nove mesi dopo è nato Zachary….e nove mesi dopo è nato Thomas…..e nove mesi dopo è nata Jane.
 Per il momento nessuno dei miei figli ha manifestato poteri particolari e  solo la più piccola ha ereditato gli occhi verdi e i capelli corvini del padre e un incredibile abilità ad incantare i fratelli maggiori con sorrisini e moine.
Adam in questi anni ha fatto carriera e  diventerà  tra non molto,  il più giovane  rettore dell’università di Oxford.  Io sono diventata la psicologa dell’università, si insomma,  quando uno studente va fuori di testa, viene da me a farsi curare. 
Roxy e Steve vivono in Scozia e hanno avuto due bimbi meravigliosi.
Egle è diventata molto ricca elaborando un software  informatico infallibile nell’accoppiare personalità affini ed è diventata  la titolare della più grande catena di agenzie per cuori solitari di tutto il Regno Unito.
Loki è riuscito ad evadere dalle prigioni di Asgard, Thor è venuto di persona ad avvertirci.
 Ma non lo temo, sento lo sguardo benevolo di Heimdall su di noi  e sono sicura che  Loki non si arrischierà a turbare la nostra tranquillità, perché anche il cuore più arido  sa che non c’è potere più forte dell’amore…….e il mio amore  avvolge tenero e attento la mia famiglia.
  Sigyn  seguiterà a cercarlo… per sempre…..


 
                                                                                  THE END.

 

 

 Vi ringrazio di avermi seguita fin qui, in particolare ringrazio chi mi ha dedicato due parole nelle recensioni. Grazie. Spero che la mia storia vi sia piaciuta.  Vi prego di ricordare che un racconto nasce dal cuore e dalla mente dell'autore e che ne conservera' per sempre l'esclusiva appartenenza. A presto, Kikka.

 


 
  
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