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Autore: Sarapia    20/09/2014    2 recensioni
Rose è una ragazza dalla bellezza sconvolgente che cerca di nascondere in tutti i modi questa sua bellezza. solo a casa si sente più al sicuro dai pregiudizi femminili e dalle desiderose occhiate maschili. Recatisi tutti a casa per le vacanze di Natale, tuttavia, viene riferita a lei e ai suoi cugini una particolare novità: le vacanze le trascorreranno tutti insieme, sì, ma non in famiglia, nè dai Potter. Da chi?? Ehhh, perchè volete gli spoiler? xD
il raiting può variare.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Il cielo era screziato di rosso per le luci del primo mattino e rimasi accucciata nel letto a godermi quel magnifico panorama. La luce filtrava pigra dalle finestre chiuse e potevo ancora sentire il russare appena accennato di Lia, due letti più il là. Lia Thomas era una ragazza decisamente bella: la carnagione mulatta brillava al sole e i penetranti occhi scuri facevano invidia a molte ragazze lì a Hogwarts. Senza muovermi di un millimetro pensai che anch' io sarei potuta essere invidiosa della sua bellezza esotica, ma tutte le attenzioni che già mi rivolgevano mi bastavano e avanzavano. Passando per i corridoi tutti, maschi e femmine, si fermavano a guardare i miei occhi color nocciola e le mie labbra carnose che, a detta mia, non erano poi tratti così particolari. Da ormai qualche anno tenevo i capelli legati in una coda strettissima per mettere un freno a tutte le voci di fantasie erotiche che i ragazzi si facevano su di me. In quel modo avevo anche riallacciato qualche amicizia con le ragazze. A Lia naturalmente non fregava nulla delle occhiate invidiose delle studentesse e continuava a camminare a testa alta come se al mondo non ci fossimo me e lei. Avessi avuto io una capacità del genere!

Mi stiracchiai fiaccamente e finalmente mi misi a sedere, raccattai la bacchetta e formulai un rapido Wingardium Leviosa per far levitare il bricco dell' acqua sin sopra Lia.

Sbadigliando un' ultima volta le lasciai cascare l' acqua sulla chioma corvina. Lia si agitò un istante poi, dopo aver realizzato, tornò a dormire portandosi le coperte fin sopra le orecchie.

-Stronza.- bofonchiò. -Guarda che non mi sveglierai nemmeno così.-

-E invece devi, altrimenti Davies ci fa il culo.- borbottai pensando al capitano della squadra di Quidditch e alla sua ultima sfuriata a mio cugino James.

-Me ne frega un cazzo di Davies.- ringhiò Lia, ma sapevo che non diceva sul serio.

-Accio.- feci pigramente rivolta alla divisa e con qualche difficoltà mi tolsi il pigiama blu. Finalmente Lia si alzò e, senza dire una parola, si vestì molto più rapidamente di me.

Legai i capelli nella solita coda strettissima e vidi Lia fermare i suoi in un debole chignon, dopo di che scendemmo le scale.

-Non te ne andare, ti prego.- sentii una voce implorante proveniente dal dormitorio delle ragazze dell' ultimo anno e sospirai sapendo chi stava per aprire la porta.

-'Giorno, ragazze.- fece James chiudendosi la porta in mogano alle sue spalle.

-Mmm, chi era stanotte?- domandò Lia disinvolta.

-Ehm... com' è già che si chiama? Quella biondina, un po' scialba, nulla di che.- rispose con un' alzata di spalle continuando a scendere le sccale.

James non cambierà mai, sospirai.

Per tutto il tragitto fino al campo da Quidditch, James parlò della sua ultima grande partita in cui aveva afferrato il Boccino in soli due minuti.

Nonostante talvolta detestassi l' egocentrismo di James, dovevo ammettere che era un Cercatore formidabile. Non aveva mai sbagliato una sola partita e, come zio Harry, aveva cominciato a giocare al primo anno.

Albus non era nemmeno lontanamente così. Stava nei Serpeverde ma, a differenza degli altri della sua Casa, era sempre stato cordiale e gentile; amava la lettura e detestava le Arti Oscure. Sinceramente ancora non capivo cosa ci facesse lì.

Davies e gli altri ci stavano già aspettando.

-Era ora!- esclamò Davies appena mettemmo piede del campo.

-Siamo puntuali!- tuonò Lia severa.

-Sì, certo, come no.- sbuffò Davies. Io e Lia non lo sopportavamo: era arrogante e presuntuoso, convinto di avere sempre ragione. Però era un ottimo battitore e portere, quindi non potevamo lamentarci più di tanto.

-Ecco!- si illuminò James d' un tratto rivolto a me e Lia. - Ophelia Davies!-

-E' mia sorella.- si fece guardingo Davies aggrottando la fronte alta.

-Sa fare certe...-

-...fatture!- lo anticipò Lia per salvarlo da quello che sarebbe stato un disastro.

Davies era ancora in dubbio, quindi Lia si inventò una storia a proposito di come Ophelia era riuscita a fare una fattura a un Serpeverde in corridoio prima di venire lì. Davies parve abboccare.

-Bene, cominciamo subito gli allenamenti.- sentenziò quindi il capitano mettendosi in sella alla scopa e librandosi in cielo.

Jack Finnigan era il terzo cacciatore, insieme a me e Lia. Sapevo da secoli che aveva una cotta per me, ma l' ho sempre ignorato.

-Ciao, Rose!- salutò affabile e io gli rivolsi un vago saluto educato allontanandomi insieme a Lia.

Oltre a Davies un valido battitore era senz' altro Elliot Rothan, un nato babbano molto capace; e infine in porta stava Colin Canon, che però avrebbe giocato con loro l' ultima stagione.

Io e Lia eravamo le uniche femmine.

Gli allenamenti si svolsero al solito e non ci furono incidenti se non una lieve storta di Jack mentre smontava dalla scopa.

Con ancora l' illusione della brezza mattutina sul volto ci recammo in Sala Grande per mettere qualcosa sotto i denti prima di tornare a casa per le vacanze invernali.

Lia sarebbe venuta da me per tutto il tempo – come sempre – e anche James, Albus e Lily avrebbero trascorso le vacanze da noi con gli zii Ginny e Harry.

-Dio, spero che quest' anno tua nonna Molly non porti il karaoke!- esclamò Lia sovrappensiero mentre prendavamo posto a sederci.

Poi, inaspettatamente, dal nulla, due forti braccia muscolose e asciutte come lo era tutto il suo fisico assolutamente perfetto, mi sollevarono dalla panca su cui mi ero seduta e mi trassero a sè un istante, per poi respingermi.

-Cosa credevi di fare, Weasley?- sbottò lui adirato.

-Non capisco.- ammisi cercando aiuto nello sguardo di Lia.

-Oh, sì, ora non capisci!- esclamò Scorpius Malfoy che, anche arrabbiato come mai, aveva i lineamenti deformati da una bellezza sovraumana.

-Ehm...- si intromise James alle mie spalle. -Colpa mia.- fece portandosi una mano a spettinarsi i capelli come era solito fare.

-Di cosa diavolo sta parlando, James?- feci io portando entrambe le mani ai fianchi.

Conoscevo James abbastanza bene da capire in che situazione ci stava cacciando.

-Ha detto,- spiegò Scorpius livido di rabbia -che tu volevi venire a letto con me e che mi aspettavi nella Stanza dei Trofei.-

-COSA!?- tuonai a James .

-Su Rose, cara, mi serviva una scusa per...-

-Non mi interessa se vai a letto con la sorella di Davies e con tutte le ragazze della scuola, io non voglio entrarci nella tua vita privata!- urlai, e me ne pentii per un istante dopo aver visto il volto di Davies in mezzo a tutte quelle facce attente. Solo per un istante. Scattai immediatamente verso Scorpius, questa volta paonazza.

-E tu ti sei pure presentato?!-

-Io... no, certo che no! Però volevo capire cosa mai ti passasse per la testa! Il tuo sangue è dei traditori della raz...-

-Sì, sì, ho capito.- lo interruppi, non del tutto convinta della sincerità delle sue parole. -Andiamo, Lia, con te faccio i conti più tardi.- ringhiai a James inviperita.

Lia si alzò all' istante senza farselo ripetere due volte e quando passammo di fianco a Davies lo sentimmo dire: -Come si è permesso di andare da...?-

-Se tua sorella è una zoccola ci possiamo fare poco.- sputò Lia in mia difesa mentre lo scavalcavamo. Non udimmo le sue imprecazioni.

Quello che ci attendeva era un Natale dannatissimamente lungo.

   
 
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