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Autore: bloe    21/09/2014    2 recensioni
Cosa succede quando le vite di due persone si mischiano per diventare solo una?
Lui Cameron Dallas lei Allison Torres
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai tra le sue braccia, il miglior risveglio di sempre direi.
mi alzai cautamente per non svegliarlo,andai al bagno e mi lavai la faccia,poi presi il suo spazzolino e spazzolai i denti,ah se mi avrebbe visto chissà quante me ne avrebbe dette,pensai.
ritornai in stanza e lui dormiva beatamente,mi stesi accanto a lui per ammirarlo meglio,era bellissimo:aveva i capelli castani che gli ricadevano sulla fronte scompigliati,quella bocca chiusa stretta e quel profilo sempre dolce ma triste.
"Mmmh" si mise sul fianco
mi alzai subito,oddio si era accorta che mi ero persa guardandolo
"buongiorno" dissi tesa
presi la mia borsa e mentre uscivo dalla stanza mi chiamò..quella voce.
"dove vai?" si alzò dal letto
"vado a casa e poi a scuola"
"non andare oggi" si avvicinò e mi mise un dito sulla bocca,poi continuò "ti porto in un posto"
io annuii e aspettai in cucina che lui si preparasse.
ora stavamo in moto,l'aria 'tagliava' il viso,si sentiva solo  il suo profumo,un miscuglio di sapone,dopobarba e Cameron..e non mi dispiaceva
"siamo arrivati" spense i motori
"mi hai portato al mare?" ero contenta,una bimba sembravo
annuì e andammo in spiaggia.Era deserta,non c'era nessuno,tranne qualche pescatore in lontananza.
"andiamo a fare un bagno" propose
"non ho il costume e poi sarà sicuramente fredda" che palle che ero
"dai o vieni da sola o ti butto io"
sbuffai,mi tolsi il jeans e la maglietta,lui guardava altrove,menomale
Ci ritrovammo a giocare in acqua,non so quante volte mi fece fare tuffi,e quante volte mi proponeva di nuotare,e no non sapevo nuotare,che vergogna.
"Allora hai dormito bene?" stavamo sulla sabbia
"si" dissi
"e tu?" che sfacciata che ero
"bene" sorrise
arrossii ripensando alle sue braccia e al suo respiro
"facciamo un gioco" sorrise maliziosamente
"in cosa consiste?"
"devi indovinare delle cose su di me e se perdi paghi pegno"
"ok giochiamo"
"allora dove sono nato?"
"mh,penso a los angles"
"sbagliato" sorrise " pegno"
"non mi buttare ancora in acqua che ti amazzo" risi
"nono,qualcosa di più interessante"
si avvicinò a me,forse voleva bacirmi,e invece no mi aprì le gambe e iniziò a massaggiare il mio interno coscia,poi salì fino alla mia mutandina
"dimmi che mi vuoi Ally"mise la sua bocca vicino alla mia e sospirò
Non lo dissi,e annuii
"lo devi dire..guarda che se non lo dici non continuo"
che stronzo
"i-i-o ti " DRINNN il telefonò suonò
"devo riaspondere" mi alzai
oh era Carter
"si,ok,a dopo" spensi il cell
"era Carter"
"e che voleva?" era arrabbiato
"vuole pranzare con me"
si alzò dalla sabbia
"Cameron dove vai" lo rincorsi 
"ti accompagno dal tuo amorino" mise il casco
"non è il mio amorino" che ragazzo bipolare che era
non mi rispose,tipico di Dallas,salii in moto
non parlammo per tutto il tragitto
"grazie" mi tolsi il casco e lo diedi a lui
annuì e andò via
Entrai nel ristorante ed era lì,Carter,sempre bello e impeccabile col suo smoking nero
"Buongiorno Ally" sorrise
"Carter"
il pranzo fu ottimo,tutto a base di pesce
parlò per tutto il tempo dei suoi piccoli affari,e io annuivo senza averci capito un tubo
"che ne pensi di  Cameron Dallas?" oddio ma da dove mi era uscita sta domanda
"il tuo amico cameriere?"
annuii
"credo che uno come lui non farà mai carriera nella vita"
ma come si permetteva di screditare le persone,solo perchè lui era un tipo selvaggio e senza regole,non significava che nella vita non avrebbe raggiunto i suoi obbiettivi
Anche se volevo ribbattere non lo feci
"ora devo tornare a casa"
"ti accompagno"
prese la giacca
"la mia casa è qui vicino,grazie lo stesso"
"Ally,non mi va che giri da sola a quest'ora"
"Grazie del pensiero,ma no"
"Ma come devo fare con te piccola Ally" rise
gli lasciai un bacio sulla guancia e andai via
Arrivai a casa che erano le 6 e lui non c'era,quell'orgoglioso non sarebbe venuto.
qualcuno bussava alla porta,aprii
"che ci fai qui?" era lui,bello come sempre con un paio di jeans scuri e una maglietta bianca che faceva risaltare i muscoli
"ti sono venuta a prendere"
"ah si,e dove andiamo?"
"sorpresa"
sbuffai,con lui erano sempre sorprese
Arrivammo al luogo dove si svolgevano quelle gare con le moto
"non posso stare qui" scesi dalla moto
"rilassati" mi diede un bacio sullo zigomo e poi sfrecciò su una striscia dove stava scritta 'PARTENZA',ah gareggiava
'Pronti partenza viaaaaaaaaaaaaaaa' un uomo grasso suonò una trombetta,e tutti i motociclisi partirono
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"come sta?"
"signorina non sappiamo nulla la prego,si sieda e ci faccia lavorare"
ero in quel corridoio freddo e stretto già da qualche ora e nessuno mi diceva come stava
"Ally" sentii gridare e vidi Holland e Nash mano nella mano che si avvicinavano preoccupati
Piansi
"ma come è successo?" 
"stava correndo, la moto ha sbandato e cadendo ha sbattuto la testa"
"porca puttana" Nash diede un calcio al distributore di bibite
"ragazzi siete i compagni di Dallas?" una dottoressa ci chiamò
"si" Nash si precipitò in avanti
"allora ragazzi la caduta è stata pesante,ha perso troppo sangue"  mise le mani intono ai fianchi
"ma ora sta bene vero?" Holland prese parola
"è in coma,mi dispiace" abbassò il viso "chiamate i genitori" e poi andò via
Nash diede una gomitata alla porta e Holland lo incoraggiò a non preoccuparsi
"andiamo a casa Ally"
io annuii a Holland e andammo via
Capì che volevo rimanere sola e così ritornò all'ospedale da Nash
mi tolsi i vestiti e mi misi nel letto
e se non si sarebbe più svegliato? 
mi alzai dal letto e decisi di andare da lui,scesi di casa senza far rumore.
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"non può entrare,aspetti a domani" una donna giovane vigilava il corridoio
"la prego" la stavo implorando
"solo 10 minuti"
annuii e mi avviai alla stanza 207
era lì,sempre bello
"Cameron,guarda come ti sei conciato" parlavo da sola,mi avrebbe sentito,forse
"sono venuta ora,è mezzanotte,e una brava signora mi ha fatto entrare" ..."ti prego Cameron svegliati"
piansi
"è anche colpa mia,se non sarei venuta.. tu saresti rimasto a casa con me,a farmi compagnia"
"ti prego svegliati"
"signorina deve uscire"
erano già passati i dieci minuti
"vado via,ma torno domani,promesso" gli lasciai un bacio sulla fronte
la signora chiuse la porta e la ringraziai nuovamente
mi affrettai ad uscire e l'aria fredda mi accompagnò per tutto il tragitto
Quante cose possono cambiare in un giorno,pensai, e una lacrima mi rigò il viso.



   
 
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