21/09/2014
1 recensioniQuella maledetta sveglia era suonata troppo presto ma non potevo lamentarmi infondo era per un buon motivo, mi alzai dal letto troppo lentamente diretta verso il mio armadio; indossai un jeans chiaro, una canotta blu e le mie converse (le uniche cose che non erano in valigia), mi feci una coda alta e corsi giù verso la cucina. Mentre mi avvicinavo sentivo sempre di più il profumo di una delle ciambelle che mi preparava mia madre, una di quelle cose che mi avrebbero fatto rimpiangere l’Italia…
“Buongiorno” dissi prima di fiondarmi su una fetta di ciambella.
“Buongiorno tesoro, hai controllato di non esserti dimenticata niente? Tra poco arriverà Erica e dovrai essere pronta…” rispose mia madre con la sua solita ansia pre-viaggio.
Lei era stata molto contenta di quella decisione, ha sempre voluto che andassi via non perché volesse cacciarmi da casa o almeno credo ma ha sempre apprezzato la mia voglia di vivere e di girare il mondo, quindi quale modo migliore di accontentare anche lei se non prendere la mia migliore amica e correre verso una città piena di vita come Miami?
Sentii il campanello suonare molto insistentemente e non poteva che essere Erica, quando aprii mi ritrovai come avevo previsto la mia migliore amica che tutto sembrava tranne che entusiasta almeno un decimo di quanto lo ero io.
“Hey siamo scese dal letto con il piede sbagliato?” chiesi sicura di una risposta al quanto acida.
“La sveglia non ha suonato, ho fatto tardi e venendo qui mi sono resa conto di essermi dimenticata alcuni dei miei trucchi…” rispose la mora.
“Oh andiamo hai tanti di quei trucchi da poter aprire un negozio, qualcuno in meno non ti farà morire”, mi beccai un’occhiataccia prima di recuperare borsa e giubbino e fiondarmi nell’auto che mio padre nel frattempo aveva riempito con i miei bagagli.
Salimmo in macchina io davanti ed Erica nei sediolini posteriori, mi appoggiai al finestrino e mi ritrovai a guardare scorrere via la mia casa, il mio quartiere e il mio paese; la nostalgia iniziava a farsi sentire ma infondo ero sicura che quella che stavo facendo era la cosa giusta per me, quella cosa che aspetti da sempre, che non avresti mai pensato di fare e che invece fai... si insomma proprio quella.
Circa mezz’ora dopo eravamo all'aeroporto, io ed Erica eravamo impegnate a salutare le nostre famiglie e a subirci le ultime raccomandazioni prima di fare il check-in quando sentimmo una delle hostess chiamare il nostro volo ci dirigemmo con tutta fretta verso la nostra porta d’imbarco.
Ogni passo verso quell’aereo era un passo verso un’avventura tutta nuova che un po’ mi spaventava ma che sarebbe stata sicuramente stupenda con la mia migliore amica, era un po’ come un sogno che si avverava finalmente ed era proprio cosi che mi sentivo: in un sogno!
Mi ritrovai seduta sulla poltroncina di quell’aereo a guardare fuori e salutare l’Italia ma qualcosa mi distrasse, forse era per colpa di due occhi color oro, per i suoi tatuaggi o per il fatto che era terribilmente attraente ma quel ragazzo mi sembrava qualcosa di stupendo…
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Finalmente il primo capitolo… ci è voluto un sacco per alcuni problemi tecnici ma tutto risolto, ho capito come fare per fortuna!Mi sa che avete già capito chi è il ragazzo no? Eheh *-*
Spero vi piaccia; il capitolo un po’ corto forse?! Fatemi sapere cosa ne pensate.
Ringrazio lapoetastra per il suo aiuto e per avermi dedicato il suo tempo anche scrivendo la prima recensione di questa storia :)
Un abbraccio