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Autore: GELI93    04/10/2008    1 recensioni
è dedicata ai th inseriti negli anni precedenti alla 2 guerra mondiale. Potrà sembrare in apparenza comica come storia anche se non lo è per niente. Chi la legga la recensisca grazie,per me è molto importante perchè mi sto dedicando veramente molto a questa ff,il suo significato è molto profondo ma per capirlo bisogna leggerla tutta e aspettare che io l'abbia terminata.Fa molto riflettere riguardo a che anno è stato il 900..quindi.. leggete e riflettete su gli avvenimenti storici accaduti che non dovrebbero mai essere dimenticati perchè farlo sarebbe un affronto a tutti gl'innocenti che sono stati sterminati.Grazie.
Genere: Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le campane suonano,il loro cupo eco si propaga per tutta Monaco. La piccola cappella era tutta affollata di gente,tutta vestita di nero. Nei primi banchi sono presenti anche il Presidente e altri importanti organi dello stato e poi c'è lui..Bill. é vestito come tutti gli altri in nero,dalla camicia alle scarpe,dalla giacca ai pantaloni,tutto nero;l'unico contrasto era dato dagli occhi azzurro cielo e dal viso..bianchissimo. Bill era perso,non ci credeva non ci voleva credere,tutto gli appariva così offuscato così irreale,non riusciva nemmeno ad alzare il capo perchè la sola vista di quella bara lo faceva stare maggiormente male. Come poteva,come poteva essere che sua nipote..la sua Kelsie che fino al giorno prima era in casa ad aspettarlo adesso era chiusa per sempre in quella bara così piccola?. Se chiude gli occhi riesce ancora a vederla come era prima della sua partenza,sdraiata sul divano che leggeva una rivista di moda,una mano appoggiata alla guancia l'altra che girava le pagine. I ciuffi della frangia nera gli continuavano a cadere negli occhi,ma lei da quanto concentrata che era non ci faceva caso..e i suoi occhi...i suoi occhi si illuminavano ogni qual volta che vedeva un vestito che gli piaceva..e il suo profumo...Bill gli sembra ancora di sentirlo. Ma è pura illusione,Kelsie non c'è più ormai,è uscita dalla sua vita come vi ci era entrata,di colpo inaspettatamente. Nel banco alla sua sinistra sono presenti anche Hermann e Ernst,Bill non gli ha visti ma loro sono là,dopo gli dovranno parlare anzi,gli devono parlare. Dietro c'è anche Heidrych,non si da pace,sa che la colpa è sua tutta sua..se solo non le avesse detto quelle parole.. se solo avesse saputo quello che sarebbe successo non l'avrebbe mai fatto,ma ora era troppo tardi. Vicino a lui c'è una ragazza più giovane di lui,dai capelli ricci e rossi,i tratti del suo viso sono molto simili a quelli di Heidrych,è sua sorella;lo prende per mano. In fondo alla chiesa dietro a una colonna c'è Emile,non ha coraggio di avvicinarsi,non ha coraggio di alzare gli occhi non ha nemmeno il coraggio di piangere,in quel momento però si sente più vicno a Bill di quanto non lo sia mai stato. Dopo il funerale si sono spostati nel cimitero vicino, due soldati di Ernst stanno gettando terra dentro la buca dove vi è posta la bara,Bill è li davanti impassibile, tutti quando gli passano davanti non riescono a dargli altro che una pacca sulla schiena,nemmeno il presidente non sa cosa fare "coraggio ragazzo,la vita va avanti lo stesso" furono le uniche parole che riuscì a dire,Bill non rispose non aprì nemmeno bocca non ci provò nemmeno a rispondere.. non sentì nemmeno le parola del Presidente. Heidrych era poco distante,sua sorella era a suo fianco, Lui abbassò ancora di più la visiera del capello tanto quanto serviva che non si vedesse che piangeva,sua sorella lo abbracciò "non abbandonarmi anche tu,ti prego" le sussurrò all'orecchio piangendo,la teneva stretta quasi avesse paura che si poteva dissolvere nel nulla da un momento all'altro. "Bill...",nessuna risposta,"bill.." lui si voltò davanti a lui c'erano Hermann e Ernst e poi..c'era anche Emile. Bill avvanzò fino a quest'ultimo,adesso erano uno adavnti all'altro e si guardavano negli occhi,gli occhi azzurri di Bill perforavano quelli di Emile,era da tempo chw non si guardavano più in quel modo. A Bill non gliene importava se il vento gli scompigliava la frangia e a Emile non gliene importava del freddo,non lo sentiva più ormai. All'improvviso,Bill abbracciò Emile e finalmente iniziò a piangere,Emile fece lo stesso, quel silenzio..quell'abbraccio..quel pianto erano valsi più di qualsiasi altra parola,a volte i gesti sono più significativi di qualsiasi linguaggio. "Questa è stata veramente una disgrazia" "Hermann..per favore.." "Emile,dobbiamo affrontare l'argomento, non si può evitare.." "ma non ora Hermann", era sera ed erano a casa di Bill,Hermann Ernst e Emile erano seduti nelle poltrone vicino al camino acceso,Heidrych invece se ne stava in disparte in un angolo buio della stanza,quasi volesse evitare qualsiasi contatto con il calore delle fiamme. "Se non si riprenderà in fretta,ne pagherà le conseguenze la sua immagine.... se non vorrà più tenere discorsi o si mostrerà in qualsiasi modo debole in pubblico gli altri ne approffiteranno di questo,e potrebbero toglierli il posto da cancelliere" "ma chi gli vorebbe fare questo?" "tutti quelli che lo odiano" "andiamo...non c'è nessuno che.." "che lo odia? Ne saresti sorpreso nel vedere quante persone" interruppero i discorsi perchè era arrivato Bill. Lui prese posto nella poltrona più vicina al fuoco,nessuno parlò aspettarono che fosse lui a parlare "Hermann.. se desidera da questo momento è di nuovo il mio segretario.. ho conservato la spilla del partito che quel giorno mi ha dato...Ernst la stessa cosa vale per lei il suo esercito è il bentornato al mio servizio.... Heidrych lei è il capo delle mie squadre di difesa.si Ernst ho creato un esercito alternativo le tue sono le squadre d'assalto. Emile..sarai di nuovo il mio autista,potrai stare qui come Heidrych.. Ernst,Hermann..se volete fermarvi qui sta notte le camere non mancano..." "..cancelliere,lei.." "non essere sciocco Hermann,chiamami Bill e dammi del tu..lo hai sempre fatto..." "credo di parlare in nome di tutti quando dico:accetto". Bill gli guardò,uno a uno,avrebbe voluto sorridergli ma non ci riuscì,tornò a guardare le fiamme..per un attimo gli sembrò di vedere riflesso in esse la testa di un grosso lupo che lo fissava con quegli occhi rossi..ma fu questione di secondi nemmeno... Bill scosse la testa,forse stava impazzendo,era stata anche quella una illusione,si....o forse no?
  
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