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Autore: Vanel    21/09/2014    3 recensioni
"Ero all'ottavo mese di gravidanza, avvertivo delle forti contrazioni così andai dal ginecologo.
Mi disse che c'erano dei problemi e che erano molto seri: di due gemelle ne potevo salvare solo una, e io avevo già preparato la cameretta di voi due, avevate già un nome, Carmela e Anastasia.
Carmela, nome che proveniva dall'ebraico e significava Giardino di Dio, e Anastasia che significava Resurrezione.
Il dottore mi disse che dovevo fare un parto d'urgenza, e mi chiese di scegliere quale delle due salvare.
Fu terribile, perché la scelta dipendeva da me.
Tra le due era Carmela quella più sana e in forma, e scelsi lei.
Ma il dottore sbagliò, non salvò Carmela, bensì te, una bambina piena di problemi, troppo piccola e magra, rifiutavi il latte, avevi sempre qualche problema, e non smettevi mai di piangere.
Ti odiai per questo, perché se tu non ci fossi stata, sarebbe stata Carmela quella a nascere, una bambina sana e in forma, non una malaticcia lagnosa.
Anastasia, tu sei nata per sbaglio."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nata per sbaglio'
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Ci sono momenti in cui è così facile fuggire. . .
Lasciarsi trasporate dalla corrente e non dare peso alle conseguenze



Ricevere una lampada in testa non è bello.
Non lo è neanche darla per sbaglio.
E di sicuro quella situazione non era bella.
"Oddio!"-gridò Ambra portando una sedia per far sedere Michele.
"Mi dispiace tantissimo, non lo sapevo, mi dispiace"-Ripetevo.
Michele intanto si toccava la nuca, e ogni volta che lo faceva, sgranava gli occhi.
Presi del ghiaccio dal congelatore e lo porsi a Michele.
"Scusami"
Ero così vicino a lui mentre lo dicevo, a causa della situazione non mi rendevo neanche conto di quello che facevo.
Ci guardammo negli occhi.
Ma fu un secondo, perché poi mi allontanai subito.
"Stasia tutto okay? Sei rossa!"-Prima che potessi rispondere, Ambra tornò a parlare come un fiume in piena.
"Ma noi, cioè io non pensavo che sarebbe successo! Michele era entrato di nascosto e si era nascosto, si lo so, troppe volte nascosto! Se ci fosse mio padre e mi sente parlare così! Ahah! Oh dove mi trovavo? Si lui si era nascosto per farmi uno scherzo e io ci sono cascata così ho urlato, poi lui mi ha fatto segno di stare zitta e mi ha chiesto dove eri tu, così abbiamo deciso di farti uno scherzo, ma non volevamo che tu reagissi in questa maniera, pensavamo più ad un urlo e a una risata! Mio Dio se ci fosse papà! Ci siamo comportati proprio da immaturi Michele"-Disse tornando a rivolgersi al fratello, che sembrava meno confuso di me.
"In poche parole volevamo farti uno scherzo, ma non immaginavo di ritrovarmi con una lampadata in testa"
Non sapevo se chiedere scusa, o lamentarmi.
Altro  urla e  grida.
"Mi sono spaventata a morte! Potevano essere i ladri!"-Dissi con un tono autoritario.
"E tu"-Rivolgendomi a Michele. "Resterai con noi a casa e guai a te se fuggi! Se era un ladro a quest'ora chissà dove eravamo io e tua sorella! Se fuggi ne avrai altre cento di lampadate, e peggiori"-Conclusi.
Michele era sbalordito mentre Ambra batteva le mani in segno di approvazione.
Io ero quella più sorpresa di tutti, ero sicura di me, per la prima volta.
"Avete ragione, però credimi, se fosse stato un ladro si sarebbe trovato con la spina dorsale rotta , sei un ottima guardia del corpo"
"Non scherzare"-Dissi cercando di soffocare una risata.
Alla fine scoppiammo tutti a ridere, e se speravo di guadagnare la presenza di Michele in casa, potevo dire di aver sperato bene fino alle 21:32 di sera, quando Carlo e Giada tornarono.
"Mamma! Papy! Avevamo intenzione di farvi una torta io e Stasia"
"E dov'è questa torta?"-Chiese in tono allegro Giada, era più scura di carnagione dall'ultima volta che l'avevo vista, Portofino doveva averle fatto bene.
"L'ho mangiata io"
"Michele"-Sua madre sembrava sorpresa di vederlo lì.
"Sono contento che siamo tutti qui"
"Anche io"-Disse Carlo Grandi ancor più sorpreso.
E io, ammetto, che mi sentivo un tantino orgogliosa e responsabile di quel radicale cambiamento, sorrisi tra me e me.
"Così posso informarvi che venerdi parto per Jesolo"
"Che cosa?"-Disse Giada sperando di aver capito male.
"Non se ne parla!"-Sentenziò Carlo.
"Oddio!"-Gridò Ambra.-"Li hanno aperto Chanel"
Io non dissi nulla, per evitare l'assurdo di Ambra.
Ma nessuno sembrò averla ascoltata bene, adesso Carlo e Giada parlavano in maniera fitta con Michele che sembrava con la testa da un'altra parte.
Ambra ed io ci scambiammo un'occhiata, e così decisi di fare il possibile dell'impossibile.
"Michele"-Dissi.
Tutti si girarono e mi guardarono.
"Posso parlare io con te?"
Carlo che sembrava non avere alcuna intenzione di cedere annuì, e Giada mi guardava speranzosa.
"Noi andiamo a disfare i bagagli"-Ci informò Giada e andò via insieme a Carlo con l'aria sconsolata.
"Grazie, non potevo sopportare ancora un'altra lamentela..."-Michele che sembrava già intenzionato ad andarsene, fu sorpreso quando lo presi per il braccio.
Ambra per la prima volta restò in silenzio a guardare.
"No"
"Cosa?"
"Michele, non puoi farlo. I tuoi genitori ti vogliono bene, perchè devi fare così? Non scappare dai guai, loro ti troveranno sempre, ovunque"
"Non sto scappando! Sto solo andando in vacanza con degli amici"
"Michele, ascoltami. Io non ho avuto una madre che si prendesse cura di me come lo fa Giada, ma ho avuto un buon padre e ti giuro che se lui fosse qui e mi proibisse di andare a Jesolo, io lo farei, e non ci ripenserei neanche un secondo. Perchè mio padre voleva il meglio per me, e tuo padre fa la stessa cosa. Non allontanarlo, non scappare da loro, non scappare da noi"-Dissi indicando anche Ambra.
Michele mi scrutò negli occhi, in quel momento mi sentivo così matura, e l'avevo lasciato senza parole.
Anche perchè dopo mi abbracciò e io feci lo stesso lanciando uno sguardo ad Ambra per decifrare il gesto.
Lei scosse la testa e con le labbra disse:"Non è da lui"-
"Grazie"-Mi disse mentre io mi sentivo scombussolata e senza parole.
Come se le avesse prese e portate via.
"Grazie per avermelo fatto capire"
"Cosa farai, voglio dire...adesso?"
"Resterò a casa"
Gli sorrisi e poi lui tornò in camera.
Ambra mi guardò sorpresa e corse ad abbracciarmi.
"Che miracolo! Michele a casa...wow"
"Ma come mai non lo mandano a Jesolo? "
"Tu ci manderesti tuo figlio se sai che non vede l'ora di scappare di casa?"
"No, ma potrebbe farlo in qualsiasi momento"
"E' proprio questo il punto, è imprevedibile, e quando sarà maggiorenne sarà tutto un gran casino"

A dispetto di come sospettavano tutti i Grandi, Michele si comportò particolarmente bene, e restò a casa senza assumere un atteggiamento da fuggiasco.
Una parte di me si sentiva orgogliosa, ma continuavo a chiedermi come io, abbia potuto fare un simile effetto a lui.
Le settimane di luglio passarono quietamente e andai in giro con Ambra per molti negozi a fare shopping, Michele invece stava con gli amici, come un normale quasi maggiorenne.

Verso la fine di luglio, Ambra venne in camera mia in ansia con gli occhi rossi e il volto isterico.
"L'ho dimenticato! Oddio che scema! Dove avevo la testa?"
"Calmati Ambra"
"E' tardi ed io...oh no! Mi sono presa la responsabilità di tutto...oddio"
"Ambra! Respira e spiegami..."
"Non  c'è tempo! Michele farà 18 anni tra pochissimi giorni ed io me ne sono dimenticata!"
"Che giorno?"
"Il sette agosto! Oggi è ventinove...oddio, tutta colpa di Giovanni che mi ha confusa"
Non persi tempo a chiederle su cosa l'aveva confusa, ultimamente quando mi parlava di Giovanni non faceva altro che lamentarsi, e per di più, aveva lo stesso effetto di un fiume in piena.
Le ragazze che parlavano dei fidanzati dovevano essere così.
Una parte di me si sentì sollevata a fare parte dell'eccezioni.
"Che vuoi organizzare? Insomma, non ricordo molto di ciò che abbiamo discusso l'ultima volta"
"Una festa a tema, saremo noi a organizzare e inviteremo gli amici di Michele così ci daranno una mano"
"Sembra interessante, ma hai cambiato idea se ricordo bene...non era il campeggio...?"
"Oddio le mie idee sono abbastanza volatili! Ma questa è ufficiale, ci ho pensato tutta la notte"
Spiegati gli occhi rossi.
"Che tema hai scelto?"
"Michele adora la musica quindi ho pensato di fare qualcosa di figo, le persone vestite tutte da rockstar e poi qualcosa che abbia a che fare con i Rolling Stones"
"Credo proprio che gli piacerà allora! E possiamo fare una torta..."
"Oh ma a quello ho già pensato io! Una torta a forma di chitarra con delle scritte delle sue canzoni preferite!"
"Ambra, scusa se te lo chiedo, ma come mai sei venuta come una furia qui se già sai tutto?"
"Avevo bisogno di qualcuno con cui parlarne! A proposito, sai che cosa ha combinato Giovanni?"





Saalve!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto ^^
Un grazie graande per tutte le recensioni, e anche per le persone più timide che hanno aggiunto questa storia alle preferite, grazie per la fiducia!
E un minuto di silenzio per tutte noi che dobbiamo subirci le chiacchiere delle nostre amiche quando parlano dei loro ragazzi :')
Alla prossima! ^^



A PROPOSITO!!
ENTRO DOMANI SARA' SU YOUTUBE IL VIDEO "TOUR PER LA CASA GRANDI"
PRATICAMENTE SARA' UN BREVE VIDEO SU COME HO IMMAGINATO LA CASA GRANDI, UNA CASA BELLISSIMA E MERAVIGLIOSA!
PUBBLICHERO' IL LINK PROPRIO QUI! IL CANALE SU CUI LO PUBBLICHERO' SARA' @VANILLA&CO  ^^



TOUR DELLA CASA GRANDI!
Questo brevissimo video rappresenta un tour all'interno della casa Grandi, così come io l'ho immaginata :)
Cliccate qui per vederlo
---> Casa Grandi Tour di una bellissima casa

  
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