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Autore: Psicosis86    04/10/2008    2 recensioni
Lord Voldemort,ormai debole ma ancora assetato di vendetta, ha un nuovo terribile piano. Trovare un pupillo che possa contrapporsi ad Harry Potter. Oltre alle temibili sorelle Krueger altri due ragazzi saranno coinvolti in questo progetto. Aleister Crowley,a cui il Lord Oscuro ha ucciso l'odiato padre e Rebecca Groove figlia di due mangiamorte eliminati dagli Auror. (Occhio,Spoiler di Harry Potter The Deathly Hollows sono contenuti nella storia. Essa si svolge infatti dopo di esso anche se il finale del libro viene modificato. Leggete e recensite çç..Voglio i vostri pareri.
Genere: Dark, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Voldemort
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 2: Un ragazzo indifferente.

Dolore?
No non sentiva dolore...
Non gli veniva nemmeno da piangere...
C'era solo indifferenza in lui e un certo sollievo...
Il sollievo che si prova quando ci si è liberati di un peso.
Un peso che ci opprime la vita.
Il peso più grande di tutti.
Quello di una persona.
Che noi dovremmo amare.
Ma che odiamo immensamente.




La leggera pioggia lavava le marmoree lapidi del cimitero e picchettava sui vestiti neri degli astanti che circondavano la due fosse attorno alle quali erano tutti riuniti. Pochi veri singhiozzi o pianti soffocati si udivano,forse perché la maggior parte di quegli uomini avevano visto i morti si e no due volte. Per la maggior parte era gente del Ministero,venuta ad assistere alla cerimonia più perché occupandosi delle indagini sulle attività dei Mangiamorte,era loro dovere. Altri erano più che altro conoscenti del padre di uno dei due defunti che quindi si erano sentiti quasi in obbligo di intervenire. Lui era poco più avanti, chino su quelle due bare che sarebbero potute essere di chiunque altro e le avrebbe guardate forse con minore indifferenza. La superficie in mogano. Le croci in rilievo,unico particolare dorato sopra il nero del coperchio. Attorno a lui facce che non aveva mai visto,o per lo meno che aveva visto di sfuggita solo alcune volte, poi una mano che gli si poggiava sulla spalla e finalmente un volto noto. La Preside di Hogwarts,Minerva McGrannitt lo squadrava dall'alto verso il basso mentre il suo ombrello faceva cadere qualche goccia sul suo volto. Lei gli sorrise leggermente quindi lo prese per una manica tirandolo a sè e portandolo via da quello spettacolo che avrebbe forse dovuto turbarlo ma che in realtà lo lasciava del tutto indifferente. Improvvisamente una donna si fece avanti,una lunga penna verde alla mano e un sorriso che sapeva di falso lontano un miglio...Quando guardò il ragazzo assunse un aria fintamente addolorata e apprensiva quindi tese la mano in direzione della McGrannitt.


-Mi scusi...Rita Skeeter del Profeta potrei parlare solo un attimo con...

Indicava lui ma la McGrannitt si voltò di scatto fulminandola con il solo sguardo e schiaffeggiandole la mano così da distoglierla da lei. Perentoria quindi fece un gesto brusco tirandosi dietro il ragazzo. Allora parve ripensarci e  si voltò di nuovo verso la donna,continuando a fissarla con disprezzo.

-Che non la veda girare attorno al ragazzo. Dovrebbe rendersi conto di quanto il momento sia per lui delicato,ma dubito che uno sciacallo come lei possa avere tali accortezze.

Quelle parole le uscirono come un sibilo,una velata minaccia. Mai lui aveva veduto la Preside così sinceramente adirata. Sembrava che avesse voluto uccidere la Skeeter e chi conosceva la giornalista molto meglio del ragazzo si sarebbe meravigliato di come improvvisamente questa si ritirò senza nemmeno proferire sillaba. La McGrannit tirò dunque dritto verso un gruppo isolato di lapidi portando con sè il giovane che si lasciava trascinare senza pronunciare una parola. Era sempre stato così d'altronde,taciturno e riservato. Non legava mai troppo con nessuno almeno a quello che veniva riferito alla Preside e nonostante fosse un brillante studente in molte materie,uno dei pochi non Serpeverde che Severus Piton elogiasse,non interveniva quasi mai alzando la mano o esprimendo un parere. In molti a scuola lo chiamavano NeroMuso perchè era sempre imbronciato e per uno sciocco errore che aveva fatto al suo primo anno quando tentando di incantare una boccietta di inchiostro questa gli era esplosa in faccia imbrattandolo. In pochi avevano rispetto del cognome che portava anche perchè di rispettoso la sua famiglia aveva più molto poco. Quando si fermarono la McGrannitt si chinò a guardarlo e lui fece una smorfia infastidita. Lo stava trattando come se fosse un bambino e ciò non gli era mai piaciuto. Di fatto a volte avrebbe preferito che non lo si trattasse in alcun modo particolare. Che non lo si trattasse per nulla.

-Aleister..Non voglio forzarti a ricordare..Solo che sappiamo che è accaduto qualcosa l'altra sera,lo sappiamo tutti e due. Non c'è nulla che vorresti dirmi??

Lui pareva quasi aspettarselo. La Preside gli aveva posto la stessa domanda che avevano fatto più e più volte quelli del Ministero ma lui aveva sempre dato la stessa identica risposta. Scosse infatti lentamente la testa. La McGrannitt fece una faccia leggermente delusa. Capiva comunque quanto lui fosse sconvolto. Quando gli Auror avevano raggiunto casa sua tutto era finito. Avevano trovato i due cadaveri di suo padre e della donna che aveva sposato dopo che lui e sua madre si erano lasciati,a terra mentre i fratellastri di Aleister neppure si sapeva dove fossero finiti. Le tracce di sangue in ogni caso non promettevano certo nulla di buono. I due morti a terra erano stati di sicuro colpiti da un Avada Kedavra ma di quei due ragazzi,santo cielo...pregavano di non ritrovarli neppure, viste le premesse. Quando mai quei maledetti Mangiamorte erano stati così efferati,da arrivare ad uccidere due ragazzi in maniera tanto violenta e senza l’aiuto della magia?  Secondo qualche fonte perfino il Signore Oscuro doveva essere intervenuto per compiere quella strage. Ma perchè? Perchè scomodarsi,tralaltro per una famiglia che aveva perso il suo buon nome da tanto tempo? Perché esporsi quando tutto il mondo magico era sulle sue tracce?? I pensieri di Minerva McGrannitt scivolarono nuovamente ai due morti. Edward Crowley e Ramona Danielson. E quindi alla famiglia del padre di Aleister. Il più grande esponente dei Crowley era stato Aleister Crowley Sr. Conosciuto anche tra i Babbani,Crowley era visto da loro come un ciarlatano o un satanista ma alcuni credevano sul serio in ciò che sosteneva. In ogni caso anche questi individui non erano affatto pericolosi per il Mondo Magico e quindi Crowley era tollerato. Aveva compiuto in passato anche imprese certo non paragonabili a quelle di Silente ma neppure ignorabili dal Ministero,e quando questi gli chiese di lasciare il mondo Babbano,egli inscenò la sua morte tornando a vivere nel Mondo Magico. Il figlio era stato molto diverso. Edward Crowley era stato un bravo alunno a Hogwarts e aveva sposato un'altra allieva,per lungo tempo la sua migliore amica,Emily Garrett. Usciti dalla scuola però le cose per i due erano cominciate ad andare male. Edward aveva perso tutto o quasi tutto il patrimonio di famiglia e alla fine aveva lasciato la moglie che da allora nessuno aveva più visto. Rimasto solo e con un figlio,Edward Crowley si era dunque sposato presto con un altra donna,una babbana,Ramona Danielson,vedova e con due figli a carico. Cosa avevano mai potuto fare quei due per meritare una tale fine? E perché nonostante il brutale assassinio di suo padre,Aleister si ostinava a non parlare? La Preside di Hogwarts non sapeva come interpretare quel silenzio. Perché non aiutava il Ministero a rintracciare quegli assassini? Sembrava quasi come se li stesse perfino proteggendo. No era una idea troppo assurda per essere vera. Alla fine si rassegnò attribuendo il tutto solo allo sconvolgimento di ciò che aveva visto. Era stato lasciato vivo,solo lui e dubitava che Voldemort o chi per lui lo avesse fatto per pietà. Chissà,magari era riuscito per miracolo a sfuggire e spaventato aveva passato ore di terrore sperando che quegli assassini non tornassero a finire il lavoro. Posò una mano sulla spalla di Aleister.

 

-Scusami Aleister…comprendo quanto possa essere dura. Ti stiamo pressando troppo. E’ comprensibile che tu non abbia ancora voglia di parlarne. Lo farai quando ti sentirai pronto…Ti prometto che fino ad allora nessuno oserà metterti fretta.

 

 Gli toccò delicatamente la schiena con la mano e lo spinse leggermente riconducendolo man mano verso il gruppo di persone attorniato sulle fosse che avrebbero conservato per sempre i corpi di suo padre e della sua matrigna. La Skeeter si era dileguata e quella sembrava l’unica cosa positiva di quella giornata. Quando giunsero nuovamente alla tomba la McGrannitt abbassò nuovamente lo sguardo su Aleister. Lui aveva assunto nuovamente quell’aria cupa. Lei lo guardò accorato quindi si portò una mano al cuore convinta che fosse il suo modo di mostrare il suo dolore.
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Ma nello sguardo di Aleister c'era solo indifferenza..

Nella sua mente non c'era orrore..

Forse solo riconoscenza...

Riconoscenza per colui che lo aveva liberato da un tale peso...

Da qualcosa che gli martoriava l'esistenza...

   
 
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