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Autore: Psicosis86    03/10/2008    3 recensioni
Lord Voldemort,ormai debole ma ancora assetato di vendetta, ha un nuovo terribile piano. Trovare un pupillo che possa contrapporsi ad Harry Potter. Oltre alle temibili sorelle Krueger altri due ragazzi saranno coinvolti in questo progetto. Aleister Crowley,a cui il Lord Oscuro ha ucciso l'odiato padre e Rebecca Groove figlia di due mangiamorte eliminati dagli Auror. (Occhio,Spoiler di Harry Potter The Deathly Hollows sono contenuti nella storia. Essa si svolge infatti dopo di esso anche se il finale del libro viene modificato. Leggete e recensite çç..Voglio i vostri pareri.
Genere: Dark, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Voldemort
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 1.  

UN Nuovo Sconvolgente Piano


Il capostazione guardò con aria stanca il suo orologio da polso quindi fece un cenno ad alcuni inservienti che cominciarono a caricare l'ultimo treno merci in partenza dal binario 5. Erano ormai le undici e fra meno di mezzora sarebbe finalmente andato a letto. Tirò un sonoro sbadiglio quindi con gli occhi che si appannavano per la stanchezza. Erano oramai vent'anni che lavorava a King's Cross e mai una volta aveva timbrato il cartellino con un margine di ritardo che sforasse i due minuti. John,colui che avrebbe dovuto dargli il cambio sarebbe arrivato a momenti ma voleva in ogni caso assicurarsi che tutto procedesse bene e che quel treno potesse finalmente partire a pieno carico rispettando l'orario per non intralciare il traffico ferroviario. Mentre si puliva gli occhiali con un fazzoletto però intravide due figure che camminavano lentamente,passando davanti al suo casotto e dirigendosi verso una delle panche poco distanti. Si grattò i pochi capelli che gli restavano chiedendosi chi fossero quei due ma poi tornò a concentrarsi sul treno che ormai era stato quasi del tutto caricato. Il capostazione uscì dal piccolo casotto e battè una mano sulla superficie metallica del treno quindi attirata l'attenzione degli inservienti chiese bonario...

-Avete ancora molto da fare? Io fra poco dovrei andare a dormire e arriverà John a darmi il cambio ma vorrei essere sicuro che il treno parta in orario.

-Non si preoccupi signore...Abbiamo quasi finito.

Il capostazione annuì ancora soddisfatto,anche stavolta aveva svolto il suo lavoro e come sempre c’era un certo appagamento quando sapevi di aver fatto il tuo dovere e avevi la possibilità di tornare a casa con il cuore più leggero. A quel punto quindi trotterellò lontano da loro tornando a concentrarsi su quei due uomini,di nero vestiti,che ora si trovavano seduti su una delle panche e sembravano parlottare tra di loro. Non amava i vagabondi e quelli sembravano essere proprio dei pessimi soggetti. Fece così una smorfia e decise di andare a dare un occhiata. Camminò baldanzoso verso di loro e tirando su il petto si diede un aria autoritaria. Decisione ci voleva con certa gente. Dove sarebbe andato a finire il mondo se un onesto capostazione doveva farsi mettere i piedi in testa da due ceffi come quelli?Quando arrivò presso di loro i due si voltarono di scatto,come sorpresi di vederlo. L'uomo assunse subito un aria supponente e guardandoli di sottecchi chiese,cercando di dare alla sua voce quanta più autorità possibile:

-I signori desiderano?? Stiamo caricando un treno e non vorremmo persone che intralcino il nostro lavoro. Indi per cui vi pregherei di cercare un altro luogo dove sedervi.

Uno dei due digrignò i denti ma l'altro portò subito una mano dinanzi a lui e cercò di calmarlo. Poi alzò lo sguardo verso il capostazione e l'uomo tremò leggermente dinanzi a quegli occhi in cui non vedeva altro che odio. Era impossibile che qualcuno anche solo vagamente umano potesse guardare un individuo con una tale espressione carica d’astio. Chi diavolo erano quei due???  La voce dell’uomo gli arrivò alle orecchie calma ma profonda...

-Non stiamo dando fastidio a nessuno..E tantomeno credo che possiamo intralciare in qualche modo il vostro lavoro.

Il capostazione rimase per qualche secondo interdetto ma poi scosse la testa. Era riuscito in qualche modo a riprendersi dal primo impatto che quei due ceffi così innaturali gli avevano dato e ora cercò di tornare per quanto possibili ad assumere quell’aria autoritaria che così goffamente era riuscito ad assumere prima. Si aggiustò gli occhiali e dopo essersi schiarito la voce cercò di sovrastare i due sebbene il suo corpo pur grassoccio non avrebbe potuto certo spaventare due tizi tarchiati come quelli. Inoltre doveva ammetterlo,quei due lo terrorizzavano. La loro sola vista lo pietrificava e faceva fatica a controllarsi e a tenere quell’aria imperiosa così artefatta.

-Signori..Ne ho visti di vagabondi da quando lavoro qui e credetemi sono vent'anni. E sò benissimo che avete deciso di appartarvi su questa panchina per la notte. Abbiate quindi la compiacenza di desistere dai vostri intenti e di lasciare immediatamente la stazione.

Il tizio che poco prima gli era sembrato il più aggressivo dei due emise una specie di ringhio quindi sibilò sempre mantenendo i denti stretti..

-Chi hai chiamato vagabondo,sporco babbano???

L'altro tentò di fermarlo ma l'uomo tirò fuori uno strano pezzo di legno puntandolo contro il capostazione.Si poteva quasi vedere il suo viso imperlato di sudore e i suoi denti stretti,gli occhi fiammeggianti di rabbia.  Per qualche secondo il tempo sembrò quasi fermarsi poi egli vide divenire tutto verde e la voce roca dell'uomo che urlava...

-AVADA KEDAVRA!!

Improvvisamente il capostazione fu sbalzato all'indietro con una forza paragonabile forse solo a quella di un maglio che colpitolo al petto lo spedisse violentemente contro la parete metallica costituita dal treno ancora fermo sul binario. Ed è proprio quello che fece il pover'uomo,andando a scontrarsi con la schiena contro uno dei vagoni per poi ricadere in avanti oramai privo di vita. Gli inservienti erano stati naturalmente messi in allarme e il tizio che sembrava fra i due il più dotato di controllo di sè afferrò l'altro per poi costringerlo a seguirlo. I due corsero per qualche metro costeggiando il binario,quanto bastava perchè quegli uomini ora chini sul corpo esanime del capostazione,non potessero vederli. Fatto ciò si smaterializzarono immediatamente lasciando la stazione di King's Cross che dopo il gesto avventato di uno dei due era divenuta troppo pericolosa.


Quando i due ricomparvero,in un vicolo della periferia di Londra,un ammasso di case abbandonate che nessuno visitava e che avevano fatto loro da dimora per qualche tempo,il Mangiamorte che aveva compiuto l'omicidio solo pochi minuti prima si ritrovò sbattuto contro il muro dall'altro che inchiodandogli le spalle con le mani lo guardava con fare rabbioso. Aveva perso tutto l'autocontrollo di cui prima era stato capace e ora sembrava quasi abbaiare in faccia al suo compagno.


-Maledetto Idiota!! Quando ti dissi che per essere maggiormente al sicuro dovevamo uscire dal Mondo Magico avrei dovuto sapere che avresti fatto una boiata simile.

L'altro abbassò lo sguardo per poi però sibilargli in faccia...

-Odio tutta questa feccia..odio i babbani...odio vivere tra di loro...

-Ti ho già detto che presto tutto finirà,dannato cretino! Ero lì proprio per comunicarti questo...Ora però mi verrebbe solo voglia di ammazzarti qui e ora e non dirti nulla...

L'altro sembrò per un attimo temere le parole del primo ma poi allungando il volto verso di lui e a sua volta assunse un aria minacciosa stringendo gli occhi e guadandolo in faccia,l'altra mano alla bacchetta seppur avesse le spalle inchiodate dalle sue mani forti.

-Fai molta attenziono Dolohov!! Non ti permetto di parlarmi così...

-Chiudi il becco Avery o potrei davvero inquietarmi..ciò che hai fatto potrebbe farci piombare quei dannatissimi Auror fra capo e collo e non ho intenzione di tornare ad Azkaban!!


Avery si ammutolì mentre Dolohov ora lo afferrava per il colletto e lo tirava più all'interno del vicolo. Allora lo lasciò andare permettendogli di camminargli a fianco mentre tornavano verso la casa malandata che faceva loro da alloggio. Le imposte erano cadenti e la porta era caduta a terra non appena i due avevano tentato di sfondarla con un calcio. Il legno marcio era andato in pezzi come nulla. I due si guardarono attorno prima di entrare nella stamberga e salire le scale diroccate. Un silenzio profondo correva ora tra i due anche se Avery sembrava alquanto curioso di sapere cosa Dolohov doveva dirgli. Era stato via per molto tempo e poi gli aveva fatto comunciare di incontrarsi a King's Cross per un resoconto. Ciò che era accaduto prima lo aveva innervosito così come il fatto che Antonin fosse stato l'unico ad essere convocato nonostante gli anni di fedele servizio che lui aveva prestato al Signore Oscuro. Sì perchè quei due individui se non si fosse ancora capito erano due Mangiamorte. Due Mangiamorte braccati per giunta e il gesto sconsiderato di Avery non aveva di certo fatto sì che la loro presenza nel mondo babbano non fosse notata dagli esponenti del mondo magico. Dolohov entrò in un altra stanza,un piccolo salotto,lasciandosi cadere su una poltrona che alzò nugoli di polvere causando una repentina tosse da parte di Avery. L'altro mangiamorte lo fulminò e Avery non potè che bloccare la sua tosse come poteva sedendosi a sua volta su una sedia malandata che sembrava pronta a rompersi da un momento all'altro. Scricchiolò sinistramente quando l'uomo si sedette su di essa ma lui neppure ci fece caso attendendo invece che Dolohov gli facesse il resoconto che lui attendeva impazientemente. Antonin rimase però ancora per qualche secondo in silenzio prima di far udire finalmente la sua voce.

-Avrai udito di quegli strani omicidi avvenuti nel Mondo Magico nell'ultimo periodo..Il Ministero ha sguinzagliato i suoi Auror per indagare su questa ondata di assassinii ma non sono riusciti a venire a capo di nulla..i Nostri hanno fatto un lavoro davvero egregio devo dire.

Avery sbarrò gli occhi stupito,la bocca aperta e le mani che tremavano leggermente.

-Il Lord Oscuro c'entra con quegli omicidi??

-Ovviamente..E ce ne sarebbero stati molti altri se altre famiglie avessero rifiutato di obbedirgli. Avrai avuto notizie dell'uccisione di quell'ubriacone di Crowley...

-Certo..Ma cosa se ne sarebbe mai fatto il Lord dell'aiuto di un pusillanime simile? Suo padre era un grande mago ma lui...ha sperperato tutto il denaro di famiglia..ha infangato il suo nome..sua moglie neppure si sà che fine abbia fatto dato che dopo un mese si è risposato con una sporca babbana..

-Ma lui non voleva il suo aiuto..voleva suo figlio...

Avery non riusciva a capire. Voldemort era fuggito alla morte in maniera davvero rocambolesca dopo il tradimento di Piton e ora gli restava un unico Horocrux,il suo Serpente Nagini. Potter era quasi riuscito a farlo fuori e ora doveva essersi proprio bevuto del tutto il cervello,con tutto il rispetto parlando. Cosa se ne faceva di un ragazzino? Dolohov notò la sua espressione perplessa e sorrise malignamente,atteggiandosi come un maestro che doveva erudire un allievo troppo stolto per capire...

-...E non ha certo preso solo lui. C'è stato chi lo ha seguito con accondiscenza,naturalmente. Come le sorelle Krueger...

Avery ebbe un velocissimo flashback. Conosceva le figlie di Krueger. Ne aveva visto gli occhi iniettati di odio,e ricordava quanto la loro sola presenza incutesse un terrore che solo in presenza del Lord aveva spesso provato. Non faticava certo a credere che lo avessero seguito con accondiscenza e quasi tremava lui stesso al pensiero di cosa quelle due avrebbero potuto fare se alleate con il mago più terribile dai tempi di Grindelwald. Tossì ancora una volta,ma più per rompere la tensione che aveva addosso che per altro.

-Ma cosa vuole farsene il Lord? Cosa vuole farsene di un gruppo di ragazzini??

Dolohov rise ancora una volta stavolta facendo quasi tremare Avery. Prima aveva fatto lo spavaldo ma sapeva che quell'uomo avrebbe potuto spazzarlo via come nulla. Antonin si sporse verso di lui sogghignando.

-Creare un altro Potter...

Avery sembrava ancora più confuso. Detto ciò però Dolohov si alzò lasciando la stanza e quindi evitando qualsiasi altra domanda del Mangiamorte, che rabbioso, prese a calci il battiscopa marcito che correva lungo la parete per poi afferrare la sedia e scagliarla verso il muro opposto. Il legno andò subito in mille pezzi e l'uomo cominciò ad ansimare sbollendo pian piano la rabbia. Odiava essere tenuto in disparte..lo odiava da morire...

   
 
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