Una settimana… soltanto una settimana e il giorno che tutti
attendevano con ansia sarebbe finalmente arrivato. Tutto il Sistema Solare era
in fermento per organizzare la più grande festa che si fosse mai vista e
continuavano ad arrivare doni da ogni parte del cosmo per i due promessi sposi.
L’unica persona che non riusciva gioire alla vista di tutto questo era
Felicity. tutti i suoi tentativi di dimenticare Endymion e quella festa da
sogno di nove anni prima erano miseramente falliti e ad una sola settimana dal
matrimonio del suo amore inconfessato si ritrovava a desiderare che non fosse
vero, che si trattasse solo di un brutto sogno, che, in realtà Endymion
l’amasse e glielo confessasse apertamente, chiedendole di sposarlo. Persa in
questi pensieri stava camminando alla volta del Palazzo di Cristallo, dove a breve
sarebbe stata in corso l’ennesima riunione delle Guerriere Sailor, il gruppo
costituito da lei e dalle altre sette ragazze che quella sera di nove anni
prima erano state istituite del ruolo di guardiane. A queste, immancabilmente
si sarebbero aggiunti i quattro guardiani del principe Endymion. Arrivata al
castello scacciò questi pensieri e si diresse verso la sala del consiglio dove
erano già radunate le Inner e i guardiani; mancavano solamente le altre
Principesse del Sistema Solare Esterno che le raggiunsero subito dopo. Tra di
loro c’era anche la Principessa di Saturno che ormai aveva raggiunto l’età di tredici anni. Dio
com’è cresciuta!pensò Felicity mentre le faceva posto accanto a lei.
Finalmente la riunione poté avere inizio e Kunzite, che tra tutti loro era il
più risoluto, nonché il più grande in età e per questo era quasi il leader del
loro gruppo, prese la parola:
“Allora, ragazzi, come tutti noi ben sappiamo a breve
si svolgerà il matrimonio che unirà questo regno a quello terrestre. Mi pare
che ci siamo ampiamente resi conto del fatto che tutto questo porterà una pace
duratura e che però, allo stesso tempo, molte persone vorrebbero mandarlo a
monte per i loro sporchi interessi. Il nostro compito è fare in modo che tutto
fili liscio e che la cerimonia si svolga senza intoppi. Per cui vi dico per
l’ultima volta: se qualcuno di voi ha dei problemi a stare qui o peggio vuole
rovinare questo matrimonio se ne vada adesso” Quindi tacque, attendendo la
decisione degli altri. Felicity stava seriamente pensando di ritirarsi quando
realizzò che, in questo modo non le sarebbe più stato possibile neanche vedere
il Principe Endymion: E anche poterlo solo vedere è meglio di niente si
disse decidendo di tacere. Notando che nessuno dei presenti aveva proferito
parola, Kunzite riprese:
“Bene, avete preso la vostra decisione: ora non potete
più tornare indietro. Sappiate che, da quanto mi hanno detto i sovrani da oggi
dovremmo risiedere qui. Saremo totalmente indipendenti con la sola incombenza
di seguire ovunque il Principe e la Principessa e di consumare i pasti insieme
a loro” Dopodiché si alzò invitando gli altri a seguirlo nell’ala del palazzo
che era stata preparata apposta per loro dove avrebbero vissuto da quel momento
in poi e si sarebbero svolti gli allenamenti giornalieri. Quindi le ragazze
presero posto nelle stanze che erano state loro assegnate secondo questi
criteri: i ragazzi si divisero Jaedeite e Nephrite da una parte e Zooisite e
Kunzite dall’altra, mentre le ragazze si sistemarono secondo l’ordine dei loro
pianeti con l’eccezione di Felicity che andò a finire in camera con Saturn,
poiché, essendo la più grande era anche quella che avrebbe potuto aiutarla
meglio nel caso avesse avuto dei problemi. Così sistemarono la loro roba e si
apprestarono a raggiungere la sala da pranzo. Fu solo in quel momento che
Felicity realizzò che tutti i giorni avrebbe dovuto fare uno sforzo immane per
riuscire a rimanere calma: il suo posto, infatti era proprio accanto ad
Endymion. Soffocando un sospiro di rassegnazione si sedette e si apprestò a
consumare il pasto dopo il quale vi furono allenamenti a non finire, alternati
da giri di ronda di due persone per volta. Così il tempo passava tranquillo,
mentre qualcuno continuava a finire di perfezionare la trama che aveva
intessuto per tutti quegli anni e che avrebbe intrappolato tra breve molte più
persone di quante questi avesse desiderato. Passarono così i sei giorni prima
del matrimonio e quella sera i ragazzi furono chiamati al cospetto del Re e
della Regina per ricevere ordini più definiti sul giorno dopo. In quella stessa
sala trovarono anche il Principe Endymion che li volle ringraziare
personalmente per l’impegno che avevano assunto e che stavano rispettando così
meticolosamente. Quindi fu accordato loro il permesso di ritirarsi, ma, quando
venne la volta di Felicity di uscire dalla stanza, Endymion la trattenne
“Perdonatemi, principessa, avrei bisogno di parlarvi”
La sala intanto si era completamente svuotata ed erano rimasti soltanto loro
due. Endymion la prese per mano e la scortò fino ad un tavolino con due sedie,
la fece accomodare e si sedette a sua volta.
“Di che cosa volevate parlarmi, maestà?” chiese
Felicity, un po’ incerta.
“Come di certo voi saprete oltre a molti Re e Regine
del cosmo, a questo matrimonio
parteciperanno anche alcune divinità, tra cui Chronos, suppongo voi ne abbiate
sentito parlare”
“Si, certo, è il dio del Tempo, ma…” Felicity, che per
un attimo aveva sperato in un altro tipo di notizia, si chiese seriamente dove
lui volesse andare a parare, ma non ebbe tempo di fare alcun tipo di congettura
perché lui riprese
“Infatti, ieri è stato a colloquio con i miei genitori
e con la Regina Selene chiedendo se potevano trovare un guardiano che
custodisse per lui le Porte dello Spazio-Tempo, il legame tra passato presente
e futuro…” Si fermò, alzando il viso e guardandola negli occhi, in cui lesse
nel contempo incertezza e timore, chiedendosi se continuare o no, ma poi decise
che doveva farlo, o l’avrebbe fatto qualcun altro al suo posto senza perderci
tanto tempo. Così riprese
“…i sovrani hanno valutato la sua richiesta ed hanno
deciso di scegliere uno di voi guardiani, voi, per la precisione, poiché hanno
ritenuto che foste la più adatta: siete la più matura, quella con più
esperienza e soprattutto…beh… a quanto vostro padre ha riferito non siete
ancora promessa a nessuno” terminò la frase con un lieve accento di scusa,
quindi la guardò e gli sembrò di scorgere nei suoi occhi un velo di lacrime che
scomparve non appena rialzò la testa che per tutto quel tempo aveva tenuto
china.
“Sembra che non abbia scelta, dopotutto, ma in fondo
mio padre ha ragione: l’ho fatto dannare per trovarmi un marito e
quindi….tuttavia vorrei farvi una domanda”
“Dite pure”
“Quando dovrei iniziare?”
“Domani, subito dopo il mio matrimonio. Dovrete
eseguire il compito che vi è stato assegnato, dopodiché, al termine della
festa, sarà Chronos stesso a venirvi a prendere e a scortarvi in quella che in
qualche modo, diverrà la vostra nuova casa” Quindi si alzò:”Adesso, però, sarà
il caso di andare a dormire, domani sarà una lunga giornata” le disse
congedandosi e avviandosi verso la sua stanza. Felicity riuscì a riprendersi
quel tanto che bastava per imitarlo e infilarsi sotto le coperte. Quella notte
per lei fu interminabile e non le riuscì di chiudere occhio, continuava a
sognare quella dimensione in cui tra breve sarebbe stata chiusa senza
possibilità di appello e che le avrebbe precluso ogni possibilità di vedere
anche solo una volta ogni tanto l’unico uomo di cui si fosse innamorata
veramente. Fu per questo che il giorno dopo si alzò stanchissima e a pezzi, ma
riuscì in qualche modo a svolgere il compito assegnatole, pur continuando
pensare a tutto quello che la sera prima le aveva comunicato Endymion. Il
momento che le risultò più penoso fu la cerimonia nuziale, durante la quale si
ritrovò a desiderare ardentemente di essere al posto di Serenity e che Endymion
stesse giurando amore eterno a lei, cosicché potesse scoprire che quella
conversazione che il giorno prima aveva avuto con lui fosse solamente un brutto
sogno o lo scherzo di qualcuno. Ma anche quel momento passò ed arrivò
finalmente il pranzo di nozze Ancora poco e tutto questo, finalmente sarà
finito, pensò piena di gioia. Ma i suoi pensieri furono presto interrotti
da un rumore sordo proveniente dal giardino del palazzo: tutti si precipitarono
e lo trovarono quasi completamente devastato. I guardiani assunsero una
posizione a difesa dei due neo-sposi e cominciarono a guardarsi intorno alla
ricerca di chi avesse potuto compiere quello scempio, quando una risata macabra
fece alzare gli occhi al cielo.
“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Serenity, questo sarà il giorno più brutto della tua vita!!!!!!!!Altro che
matrimonio felice AHAHAHAHAHAHAH!!!!!!!! I miei soldati distruggeranno
tutto!!!!!!!!TUTTO!!!!”
“Chi sei?”
“Io sono la Regina Metallia e oggi è arrivata la tua fine!!!!”
Quindi iniziò a lanciare colpi a raffica tentando di
colpire Serenity ed Endymion, ma non le fu molto facile poiché le sailor e i
guardiani difesero strenuamente i loro futuri sovrani. Dopo tre giorni
ininterrotti di battaglia finalmente si cominciarono a vedere i primi
risultati: parità per entrambi gli schieramenti, nessuno dei due riusciva a
sopraffare l’altro, così alla fine si decise per un combattimento uno contro
uno: Metallia contro Serenity. Si recarono nella sala del trono e iniziarono a
combattere. Ad un certo punto, Metallia stava quasi per colpire Serenity quando
Endymion le si parò davanti, difendendola. Così ferito continuò a combattere al
fianco di Serenity, tentando di trovare un punto debole alla loro nemica. Ormai
erano allo stremo e Metallia stava per lanciare il colpo definitivo contro
Endymion, quando…
“ MUORI,
PRINCIPE!!!!!!!!!!”
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!”
Il colpo venne lanciato e quando la luce generata cominciò a svanire, Endymion
poté vedere il corpo di Felicity, apparentemente senza vita, disteso davanti a
lui e ricoperto di sangue. Questo gli diede nuova energia:
“MALEDETTA!!!!!!! ME LA PAGHERAI!!!!!!!!” gridò e si
avventò contro la sua nemica. Ma il suo intervento fu inutile: Metallia riuscì
a colpirlo mortalmente ed egli cadde accanto a Felicity. Fu in quel momento,
vedendo morire suo marito, che Serenity
decise: prese la sua spada e si trafisse il torace, cadendo sopra di
lui. Fu così che Metallia poté distruggere quello che restava del Regno
Argentato. Ma per Serenity, Endymion e le loro guerriere non era ancora finita,
non poteva finire così. Fu così che la regina Selene, utilizzò il Cristallo d’Argento che permise ai ragazzi di
reincarnarsi in altrettanti corpi di esseri umani sulla Terra del XX secolo e
affidò lo scettro lunare ai due fidati gatti, Luna ed Artemis che, recandosi
sulla terra nel XX secolo avrebbero dovuto risvegliare le guerriere e fare in
modo che Metallia venisse definitivamente sigillata. Quindi, morì ed il Cristallo
d’Argento si divise in sette frammenti più piccoli, i Cristalli dell’Arcobaleno
che andarono a finire nel corpo di altrettante persone sulla Terra. Il compito
dei due gatti ora era anche quello di ritrovare questi frammenti per poter ricomporre
il Cristallo d’Argento e sperare di sconfiggere Periglia e Metallia. Ma non per
tutti fu così: c’era ancora qualcuno che non era morto. Quel qualcuno era
Felicity che fu presa delicatamente in braccio da Chronos che la curò e la
portò nella dimensione spazio-temporale. Lì la ragazza si riprese lentamente e,
appena si fu ristabilita del tutto Chronos le spiegò quale sarebbe stato il suo
ruolo da quel momento in poi.
“Principessa, da oggi in poi il vostro compito sarà
quello di proteggere questa dimensione ed in particolare queste porte, nonché
di permettere o negare il passaggio tra passato, presente e futuro. Essendo
questi, poteri che vi concedo, per poterli usare dovrete usare una formula
speciale che vi dirò in seguito. Potete portare chiunque in viaggio nel tempo,
gruppi più o meno grandi o persone singole. Avete soltanto due restrizioni:
potete viaggiare nel tempo soltanto con il mio consenso e non dovete MAI per
nessuna ragione, permettervi di bloccarlo poiché se lo farete a ciò seguirà la
vostra morte istantanea: è tutto chiaro?”
“Si, ma… come faccio ad aprire e chiudere queste
porte?”
“Ecco, disse Chronos facendo apparire uno scettro la
cui sommità terminava a forma di cuore e
conteneva una piccola sfera rossa, usando questo potrete utilizzare i vostri
poteri di Guardiana del Tempo e anche quelli che vi derivano dal vostro
pianeta. C’è un rituale da compiere per poter aprire le porte dello
spazio-tempo ed è proprio sull’apprendimento di questo rituale che ci
concentreremo da oggi in poi”.
“D’accordo, tuttavia avrei una domanda”
“Dite”
“Che cos’è successo ai miei
amici?”
”Mi dispiace darvi questa notizia, ma non sono riusciti a sopravvivere. La
Regina Selene, però ha fatto in modo che potessero avere una seconda
possibilità e li ha fatti reincarnare in alcuni umani del XX secolo. Quando ve
ne sarà la necessità saranno risvegliati e saranno restituiti loro i ricordi.
Voi siete sopravvissuta perché dovevate assolvere a questo incarico e ho fatto
in modo che diveniste immortale. Potete morire solo in momento in cui
trasgredite le regole che vi ho dato”
“Ho capito,va bene” Quindi, Felicity si trasformò ed
iniziò la sua nuova vita.