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Autore: Chiaba    22/09/2014    1 recensioni
Le due protagoniste sono Barbara e Chiara, ragazze ventunenni che raccontano le loro storie dal momento in cui sono arrivate in una delle località più belle al mondo, Roma.
Entrambe attraverseranno mille ostacoli nella magica città che le aiuteranno a crescere; ma riusciranno le due a realizzare il loro unico desiderio di vivere una vita perfetta con il principe azzurro e trovare il lavoro che hanno sempre sognato?
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Pov Chiara

Sono appena arrivata alla stazione di Roma Termini e non sento quasi più le gambe.
Ho scaricato tutti i miei bagagli ed è bello vedere coppie che si riuniscono, parenti che si accolgono calorosamente, padri che riabbracciano i propri figli...
Ad aspettare me, beh... ci sono le mie innumerevoli valigie!
Quindi a mo' di Torre di Pisa cerco di incastrarle tra loro e sperando di non far cadere nulla, aspetto che arrivi la Metro B (il padrone di casa mi ha suggerito di fare così).
Dopo circa un'oretta, tra metropolitane e bagagli finalmente sono arrivata a destinazione (o almeno lo spero!).
Mi avvicino e suono a quello che dovrà essere il mio citofono per un po' di tempo.
Dopo pochi secondi una voce familiare mi risponde dicendomi di salire.
Quindi con la mia Torre di Pisa tascabile mi sposto nel portone e carico l'ascensore di bagagli.
Arrivata al pianerottolo vengo subito accolta dal padrone di casa che mi mostra l'appartamento: è molto ampio, accogliente e luminoso.
Dopodiché ci accordiamo per il pagamento futuro dell'affitto e torno sul pianerottolo a recuperare tutta la mia roba.
Prendo la prima valigia e la trasporto in casa, stessa cosa con la seconda, ritrovo il mio beauty di cui avevo dimenticato l'esistenza e lascio in casa anche quello, ritorno sul pianerottolo e prendo un borsone.
Dopo averlo lasciato mi precipito a prendere il resto e proprio mentre sono di spalle sento qualcuno schiarirsi la voce.
Mi volto di scatto e vedo un ragazzo medio-alto, castano, con i capelli in ordine e un ciuffo ben curato, occhi verde cervone, un filo di barba incolta.
Mi accorgo di fissarlo forse da troppi secondi ormai, così distolgo velocemente lo sguardo e prendo di colpo un altro borsone incastrato per bene alla valigia, ma incastrato così bene che sembra quasi incollato...
Con un colpo secco lo tiro portandomi dietro la valigia che ovviamente cade e a effetto domino mette KO tutte le altre valigie sul pavimento.
Sospiro e mi chino a raccogliere tutti i bagagli sparsi per il pianerottolo.
Vedo il ragazzo fare la stessa cosa e rimettere a posto la mia roba.
«Grazie...» sorrido leggermente imbarazzata.
«Sei quella nuova?» mi chiede sorridendo.
«Si vede così tanto?» chiedo ridendo imbarazzata.
«Finalmente ho una vicina! Sono Luca...» e mi porge la mano sorridendo.
«Io Chiara, piacere!» ci stringiamo la mano.
«Hai bisogno d'aiuto?» mi chiede guardandomi e sorridendo.
«Oh... non preoccuparti... Grazie comunque!» 
«No, invece mi preoccupo! Questa valigia pesa il doppio di me...» e solleva da terra una valigia.
Rido imbarazzata e mi sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Come mai non c'è nessuno che ti aiuta?» entra in casa mia e lascia due valigie contemporaneamente.
«Lunga storia, lasciamo stare...»
«Quindi... sei single?» mi chiede sorridendo e guardandomi negli occhi, lasciando un altro dei miei bagagli nel mio salotto.
«A quanto pare si...» deglutisco, evito di pensare a Fabio, il mio ex e porto anch'io qualche borsa dentro casa.
Dopo aver portato dentro anche l'ultimo borsone...
«Luca, davvero grazie mille! Non so proprio come sdebitarmi...»  
«Io lo so...» mi guarda...
«Dimmi pure allora...»
«Una pizza da me, stasera.» sorride.
«Ah... non credo che...»
«Essendo arrivata adesso non penso che tu abbia granché da mangiare qui...» m'interrompe.
«Effettivamente hai ragione...» sorrido.
«Ti lascio fare una doccia e ti aspetto di là...» sorride soddisfatto e avanza verso il suo appartamento.
Nel frattempo disfo qualche valigia per trovare l'occorrente per una doccia e un cambio.
In un batter d'occhio mi ritrovo sotto l'acqua.
Asciugo velocemente i capelli lasciandoli mossi, indosso un vestitino sbarazzino, un po' di matita sugli occhi, del mascara, un gloss trasparente e sono pronta.
Così suono il campanello di casa del mio nuovo vicino.
«Buonasera! Prego, entra...» sorride.
«Purtroppo non ho potuto portare niente, ma ti prometto un pezzo di torta il prima possibile!» dico entrando in casa sua.
«Come faccio a dire di no alla torta?» sorride e mi indica la cucina.
Dopo avermi spostato la sedia e avermi fatto accomodare, si siede di fronte a me.
«Come ti sembra qui?» chiede versandosi un po' di birra nel bicchiere.
«Mi trovo abbastanza bene... siete tutti così gentili da queste parti?»
«C'è gente e gente... invece da te? Com'era da quelle parti?» sorride prima di portarsi il bicchiere alla bocca.
Per un attimo resto a guardare quel sorriso che mi sembra perfetto.
Chiacchieriamo per tutta la serata e mi fa sentire a mio agio. Sto bene in sua compagnia.
Verso mezzanotte vado a casa mia per riposare.
«Ancora grazie per la serata!» dico sulla soglia della porta sorridendo.
«Non c'è di che...» ricambia il sorriso.
«Allora buonanotte...» sorrido anch'io e lo saluto con la mano.
«Notte...» sorride ancora e fa un cenno con la testa.
Quindi mi volto per entrare in casa mia.
«Chiara?» mi chiama.
Mi giro e lo guardo aspettando che parli.
«Se hai bisogno di qualcosa, sai dove abito...» scherza sorridendo.
Annuisco ricambiando il sorriso ed entro nel mio nuovo appartamento.
Cerco un pigiama tra le valigie e mi addormento in un attimo sfinita per il viaggio.
Dopo qualche giorno Luca mi invita a fare un giro per il centro commerciale dove compro degli oggetti per l'arredamento della casa.
Un bel pomeriggio decidiamo di arredare la mia nuova casetta.
Luca è qui con me e in questo tempo abbiamo legato tantissimo.
Mentre lui è impegnato a montare un mobiletto per il bagno, io sto cercando di sistemare la tenda nel bastone.
«Come procede lì?» chiedo a Luca intento ad avvitare l'anta del mobile.
Mormora qualcosa e finalmente ho finito di mettere la tenda nel bastone; ora non mi resta che appenderla sulla finestra.
Provo a mettere il bastone sulla finestra un po' più alta di me, però i risultati sono decisamente scarsi.
«Che succede? Non ci arrivi?» mi prende in giro Luca osservando la scena da lontano e ridacchiando.
Mi giro con la tenda in mano facendo una smorfia e lui ride.
«No non aiutarmi... tranquillo!» scherzo sorridendo.
«Perché dovrei aiutarti?» scherza anche lui.
«Beh... perché mi vuoi bene e aiuti la tua vicina più che volentieri!» dico facendo gli occhi dolci e lanciandogli un cuscino preso dal divano.
Lo prende al volo e ridendo me lo lancia contro ma resto ferma con la tenda in mano.
Lo vedo avvicinarsi, prende la tenda dalle mie mani sorridendo e con molta più facilità di me riesce a sistemarla.
«Grazie! Come farei senza di te!!!» sorrido.
Luca mi guarda senza dire una parola e sorride.
Restiamo per un attimo entrambi a guardarci negli occhi senza dire nulla.
«Ok... adesso manca il mobile... e ho finito...» dico provando uno strano imbarazzo e interrompendo quel silenzio.
Quindi mi allontano e vado verso il mobile.
Luca mi ferma prendendomi il polso e mi fa girare verso di lui.
Mi tira verso il suo corpo e mi blocca mettendomi una mano sul fianco.
Mi guarda negli occhi e io non posso fare a meno di guardare i suoi.
Siamo vicini, mi prende il mento tra le sue dita e avvicina pian piano il suo viso al mio.
Mi sfiora la guancia con il suo naso e sento il suo respiro sul mio volto.
Alza lo sguardo dalle mie labbra e mi guarda ancora negli occhi.
Siamo troppo vicini e non c'è tempo per immaginare quello che succederà tra poco.
Poggia le sue labbra sulle mie e mi bacia con trasporto.
Mi abbandono alle mie emozioni e ricambio il bacio.
Le nostre labbra si uniscono, si cercano, si muovono le une sulle altre come se conoscessero perfettamente quel contatto.
Contatto che non dura a lungo poiché Luca si ferma e tenendomi ancora vicina...
«Scusa...» mormora lasciandomi un altro bacio breve sulle labbra.
«Perché?» sussurro quasi sulle sue labbra.
Luca si allontana.
«Non avrei dovuto farlo... ma avevo voglia di baciarti...» mi guarda.
Non so cosa dire, non gli rispondo.
Lo vedo mentre si siede al divano e si mette le mani tra i capelli.
Sembra dispiaciuto così mi avvicino sedendomi accanto a lui sul mio nuovo divano.
«Ehi, che succede?» chiedo prendendogli la mano.
Alza il viso e mi guarda.
«Devo trasferirmi fra tre giorni.» dice guardandomi negli occhi.
Una bella doccia fredda.
«Non avrei dovuto illuderti dandoti quel bacio.» dice strofinandosi le mani sulla faccia.
"Non preoccuparti ci sono abituata" vorrei dirgli invece resto in silenzio a guardarlo.
«Non riesco più a pagare l'affitto e sono già due mesi che rimando il pagamento...» dice guardando dritto davanti a sé.
«E dove andrai a vivere?» chiedo dispiaciuta.
«Non lo so ancora... stavo pensando di condividere la casa con un coinquilino...» dice e mi guarda.
«Capisco...» 
«Non so dove cercare...» dice ancora.
«E se venissi a vivere qui?» gli propongo subito. 
Mi dispiace lasciarlo così e poi è stato molto gentile con me fin da subito.
Credo di essermi innamorata di lui... non voglio perderlo. 
Questo è il vero motivo per cui l'ho proposto.
Luca mi guarda sorpreso.
«Lo faresti davvero?» mi chiede avvicinandosi di più a me.
«Si...» sorrido.
Mi fa tenerezza.
«Ma io non posso permettertelo!» si alza dal divano.
«Prendilo come un ringraziamento per questi giorni e per la tua... amicizia...» dico sperando che mi contraddica riguardo l'amicizia.
«Allora pagherò la mia metà dell'affitto!» dice sorridendo e avvicinandosi di nuovo a me.
Non mi ha contraddetta...
Ecco la mia ennesima illusione.
Annuisco sorridendo e non dico nulla.
«Grazie infinitamente piccola.» mi sorride.
Mi ha chiamata "piccola"... 
"Non illuderti Chiara! Tanto resteremo amici." Continuo a ripetermi nella testa.
«Però dormi sul divano!» dico scherzando.
«Sarà il letto più comodo della mia vita!» sorride.
Sorrido anch'io.
«Allora inizio a portare la mia roba qui...» si avvia alla porta.
«Va bene...» annuisco e gli apro la porta.
«A dopo!» sorride.
Ogni volta che mi sorride perdo la testa.
«A dopo...» ripeto quasi sottovoce guardandolo entrare in casa sua.
Verso le due di notte abbiamo portato gran parte degli effetti personali di Luca a casa mia e siamo entrambi seduti sul divano stanchissimi.
Io sto guardando la luna dalla finestra. Adoro guardare il cielo di notte e ho sistemato il divano di fronte la finestra apposta per questo.
«A cosa stai pensando?» mi chiede Luca guardandomi.
«A nulla... tu?» dico mentendo.
Non voglio dirgli che mi sono illusa con quel bacio. 
«Sto pensando che mi piaci.» mi dice guardandomi.
Non riesco a crederci, mi metto composta sul divano e mi giro a guardarlo.
«C-c-ome?» chiedo leggermente in imbarazzo.
«Mi piaci.» mi ripete scandendo per bene ogni singola lettera con quelle labbra perfette che sembrano disegnate.
Deglutisco e lo guardo senza dire niente.
Luca si avvicina spostandosi e resto bloccata al bordo del divano a guardarlo negli occhi.
"Non è uno scherzo, vero?" mi chiedo mentre Luca mi prende il viso tra le mani e mi lascia un altro bacio.
Ricambio il bacio felice come una bimba il giorno di Natale e gli accarezzo i capelli.
Credo che sarà molto più semplice del previsto dimenticare Fabio.
   
 
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