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Autore: ivi87    23/09/2014    5 recensioni
Timeline: post season finale sesta stagione.
Dal testo: Se anche io fossi luce e tu oscurità non tenterei di portarti dalla mia parte, ma verrei io nella tua. Mi cercherei una bella sedia comoda e starei nell’oscurità con te.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Javier Esposito, Kate Beckett, Kevin Ryan, Martha Rodgers, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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# 12 - And knew that somehow I could find my way back

 

 

È passata solo mezz’ora dall’inizio di quella giornata ma già ti senti esausta.

E il colorito pallido di Castle ti fa pensare che lui non stia molto meglio di te.

Siete stati derubati di un anno della vostra esistenza.

Hanno assunto le vostre identità stravolgendole completamente.

Ma un Dio lassù deve esistere se anche stavolta l’avete scampata.

Non sai ancora come potrete rimettere ogni pezzo al proprio posto dopo tutte queste rivelazioni ma sei certa che insieme troverete un modo.

Ryan sta cercando le parole giuste per rispondere alla tua domanda.

Il piano di Tyson è saltato a causa dell’incidente della dottoressa Nieman, il tutto mentre tu e Castle eravate sedati e tenuti sotto chiave da qualche parte, quindi... Come vi hanno trovati?

“Dopo aver scoperto il vero gruppo sanguigno della Nieman i medici sono riusciti a stabilizzarla. Io e Javi l’abbiamo interrogata quello stesso giorno, nonostante i medici ce lo volessero impedire per via delle sue condizioni ancora precarie”, spiega Ryan finalmente.

Espo si avvicina a lui e prende la parola “Purtroppo non riuscivamo a scucirle nessuna informazione così abbiamo cominciato a farle un po’ di pressioni psicologiche”.

“Cosa intendi?”, domanda Castle.

“Le abbiamo detto che Tyson l’aveva abbandonata morente per strada, che non sarebbe tornato a salvarla dalla prigione”, risponde Esposito.

“Già”, annuisce Ryan “Le ho ricordato che se Tyson l’avesse veramente amata sarebbe restato al suo fianco anche a costo di farsi arrestare e che lei gli serviva solo per il suo piano”.

“Sembrava non aver funzionato”, continua il Capitano Gates “Ma dopo tre giorni è crollata vedendo che Tyson non si faceva vivo. Aspettava un segno da parte sua che prima o poi sarebbe andato a salvarla ma quando ha realizzato che per lui non era altro che una pedina ormai inutilizzabile ci ha raccontato tutto: come vi hanno rapiti, dove vi tenevano... il loro piano di utilizzare Bangkok come meta iniziale e da lì poi far perdere le loro tracce...”.

Nella stanza cala il silenzio.

Ora sapete tutto.

L’angoscia e l’attesa di questi giorni vi hanno accompagnati fino a questo momento.

Sapere tutto subito sarebbe stato meglio?

Forse.

Forse no.

Sarebbe stata una botta tremenda da assorbire tutta in un colpo.

“Io e Alexis andiamo a prendervi dei vestiti per quando uscirete”, le due rosse vi abbracciano e poi escono dalla stanza.

“Vado anche io, tesoro”, tuo padre ti bacia la fronte “Staremo insieme stasera, a casa”.

Restate da soli con Ryan, Esposito e il capitano Gates.

Come Castle poco prima, anche tu indossi la tua vestaglia.

C’è solo una cosa che vuoi fare in quel momento e sai che lui sarà d’accordo.

“Ragazzi...”, Kevin tiene lo sguardo basso e sembra essere molto in difficoltà.

Capisci che per il momento devi rimandare il tuo piano.

“Noi stiamo malissimo... vi dobbiamo delle scuse... non so nemmeno come potrete perdonarci ma...”, incespica ogni due parole in evidente imbarazzo.

“Non è colpa vostra”, esclami con lo stomaco sottosopra.

Ora capisci perché in tutti questi giorni avevano indossato quello sguardo colpevole nonostante le assurdità che raccontavano riguardassero solo voi due.

E una parte di te lo pensa davvero. Non è colpa loro.

È colpa del 3xk e di Kelly Nieman.

Eppure...

Probabilmente è l’orgoglio a parlare, ma l’altra parte di te ti sta dicendo che li avrebbero dovuti riconoscere immediatamente.

Che le stranezze erano troppe e le scuse usate per giustificarle invece troppo deboli.

Ma non glielo dici.

Sono i vostri migliori amici.

Sono i primi ad essere stati presi in giro.

E come se non bastasse, si sentono già abbastanza in colpa senza bisogno di infierire.

Lanci uno sguardo veloce a Castle, sperando che capisca che ti serve il suo appoggio.

“Era un piano brillante e ben pensato, ragazzi. Non dovete sentirvi in colpa”, aggiunge lui, cogliendo il tuo messaggio.

Sai benissimo che anche Castle deve sentirsi molto combattuto.

Di sicuro li perdonerete presto, ma ora la ferita è ancora fresca e il vuoto di un anno perso è difficile da colmare in pochi giorni.

Esposito scuote la testa “Non è vero, ma grazie per averlo detto”. 

“Avremmo dovuto capire”, mormora Victoria Gates.

“Siamo davvero mortificati”, aggiunge nuovamente Ryan.

Tutte queste scuse ti stanno innervosendo “Basta così”, esclami sforzandoti di sorridere.

Ora ti vuoi concentrare su altro.

Qualcosa di più importante.

“Dov’è ora?”, domandi tornando seria “Kelly Nieman. Dov’è?”.

Sono passate quasi due settimane dal suo incidente ma non può essersi di certo ripresa.

Deve essere ancora lì in ospedale.

“Al secondo piano, ammanettata al letto e sotto custodia”, ti risponde il Capitano.

Guardi ancora una volta il tuo compagno, cercando sostegno nei suoi occhi.

Lui ti capisce immediatamente “Vogliamo vederla”.

I tre sembrano sorpresi.

“Credete sia una buona idea?”, domanda Ryan corrucciando la fronte.

Probabilmente no. Non lo è per niente.

“Dobbiamo vederla con i nostri occhi”, ancora una volta Castle da voce hai tuoi pensieri.

Sì, la devi vedere tu stessa.

La finta te.

La tua copia esatta, capace di ingannare persino tuo padre.

“Non credo sia il caso, state per essere dimessi ragazzi, dovreste pensare solo a tornarvene a casa e a riposare”, insiste Esposito.

Non vuoi infierire, ma un commento secco esce dalla tua bocca prima che tu riesca a fermarlo “Abbiamo riposato un anno. Ora vogliamo vederla!”.

Abbassano di nuovo la testa, dispiaciuti.

Sarà stato un colpo basso ma ora vi stanno conducendo da lei.

Castle ti prende per mano in corridoio, finalmente liberi da elettrodi e monitor.

La stringi forte per auto infonderti sicurezza e senti che lui fa lo stesso.

Vi scansate per fare spazio a dei medici che corrono all’interno di una stanza.

“Un momento...”, Ryan rallenta il passo e mette una mano sulla fondina “Quella è la stanza della Nieman!”.

Sposti gli occhi verso la porta in cui sono entrati i dottori “Dov’è la guardia? Avete detto che era sotto custodia?”, domandi mentre state già tutti correndo verso quella direzione.

Un infermiere è chinato a terra, intento a prestare soccorso alla guardia stesa sul pavimento.

Era... sotto custodia”, sussurra Esposito.

La Gates entra per prima nella stanza “Come sta?”, domanda all’infermiere.

“È solo svenuto”, risponde premendogli due dita sulla carotide.

Sollevati, fissate tutti quanti il letto.

I medici la sovrastano e per alcuni minuti non vedete altro che camici bianchi.

Poi uno di loro si separa dal gruppo e vi raggiunge sulla soglia “Mi dispiace”, dice solamente.

“Dannazione!” esclama Esposito.

I dottori sollevano la guardia su una barella e uno ad uno escono dalla stanza.

“Alla fine è venuto per lei...”, mormora Castle.

Tyson non poteva fare altro che eliminare l’unico collegamento che vi avrebbe condotti a lui.

“Detectives”, esordisce la Gates “Andiamo a parlare con i dottori per scoprire come l’ha eliminata , poi interrogheremo la guardia”.

“Sì, signore”, risponde Esposito incamminandosi dietro di lei.

Ryan accenna un paio di passi, poi si volta verso di voi “Dovreste tornare nella vostra stanza a riposare”.

Castle lo rassicura “Dacci solo un paio di minuti”.

Kevin annuisce con poca convinzione ma si allontana senza aggiungere altro.

Da quando i medici se ne sono andati non sei ancora riuscita a guardare la donna in quel letto.

Non ne sei sicura ma ti sembra che nemmeno Castle l’abbia fatto.

Improvvisamente ti rendi conto che praticamente stai per vederti morta.

Chiunque altro scapperebbe nella direzione opposta.

Tu invece ti senti come attratta.

Un passo alla volta entri nella stanza tenendo gli occhi bassi.

Solo una volta arrivata accanto al letto ti permetti di guardarla.

I capelli castani sono sparsi sul cuscino.

Qualche taglio in via di guarigione le segna il volto. Il tuo volto.

Un livido verdognolo sotto lo zigomo destro. Il tuo zigomo.

Il tuo naso.

Il tuo profilo.

Le tue braccia riverse sul piccolo materasso.

È la tua copia perfetta la donna morta in quel letto.

Senti la rabbia montarti dentro.

Vorresti prenderla a pugni e scuoterla.

Vorresti gridarle contro tutto il tuo dolore.

Ma sei come paralizzata.

Non riesci a smettere di fissarla.

Sei tu. E sei morta.

Stai guardando il tuo corpo senza vita come in un’assurda esperienza extracorporea.

In quel momento tutto quello che stai cercando di reprimere esplode e come una furia ti scagli su di lei.  

 

 

 

Ivi’s corner:

 

Tyson ha colpito ancora, prima di darsi alla macchia! Meno male che non è riuscito ad agire prima che la Nieman vuotasse il sacco!

Siamo quasi alla fine, gente!

Io finisco e Castle inizia ahahah babba biada non vedo l’ora! *-*-*-*-*

 

Un bacione a tutte! (giurin giurello che nel weekend rispondo alle recensioni arretrate ;) )

 

Ivi87
   
 
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