Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: _Giuls17_    24/09/2014    3 recensioni
Harry Potter più di una volta aveva commesso la scelta sbagliata, ma quel giorno del suo quinto anno aveva commesso il suo più grande errore. Sulle spalle portava il peso di due morti, di due persone che lo avevano amato, ma non aveva fatto il conto con il Signore Oscuro e l'arrivo di una strana ragazza all'interno dell'Ordine... Riuscirà a uccidere Voldemort? Ma la domanda che tartassa Harry, Draco, Ginny, Ron è... Chi è veramente Hermione Granger?!
C2: -Hermione dove sono i tuoi genitori?- […]
-Ginny sono morti.-
C4: “Lei per te è il vento della novità, ammettilo ti affascinano i suoi modi.”
C5: Poteva provare ad averla, anche solo per passatempo.
C6: “Si chiama attrazione, che nasconde l’amore.”
Io non sono innamorato.
“Non ancora.”
C7: “Forse anche lui ti amerà.”
Ci sono troppi “forse” nella mia vita.
C8: […]Draco, mi sto spezzando.
C12: -Non faccio altro che ferirti.-
-Ti stai impegnando davvero poco per non farlo.-
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Kreacher | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Harry/Hermione, Luna/Ron
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic
Buongiorno a tutti, eccomi finalmente !!
Scusatemi per l'assenza della precedente settimana, ma come avevo detto l'esame non mi ha lasciato
molto tempo libero e dovevo concentrarmi per superarlo bene :D
Quindi adesso che sono libera e che manca un pò
per l'inizio dei corsi, mi dedicherò un pò a voi...
Alla conclusione di questa storia e all'inizio di una nuova !!
Manca poco alla sua conclusione ma quello di oggi si rivelerà uno dei capitoli più importanti e significanti
della storia!!
Spero possa essere di vostro gradimento e spero anche che il nostro Draco faccia
colpo! la sua vista non è mai stata così complicata!!!!
ps: la parte in corsivo e con il trattino (-) sarà la coscienza cattiva di Hermione, ma tutto vi sarà chiaro solo leggendo ^^


 
Verità nascoste
 
 
Draco scrutò attentamente il quadro davanti a lui, aveva sentito spesso la storia dei fratelli Silente, ma non aveva mai collegato Aberforth con Albus, forse perché loro non erano andati al suo funerale, forse perché la guerra li aveva rimbecilliti alla fine, ma adesso fu felice di quel legame.
Si erano Smaterializzati ad Hogsmeade senza riflettere, anche perché avevano avuto problemi con Hermione, non voleva andare o meglio aveva paura della Smaterializzazione e Draco aveva perso delle ore a convincerla e quando c’era riuscito i Ghermidori avevano messo a rischio la loro missione.
Ormai era diventato palese il fatto che Voldemort avesse assunto il comando, il male si era sparpagliato per tutto il Mondo Magico e senza l’aiuto di Aberforth loro sarebbero morti.
Continuò a guardare il volto di Ariana, stringendo la mano di Hermione, si era calmata e respirava tranquillamente, ancora non era riuscito a capire bene cosa le fosse successo, poiché nonostante non fosse in se per la maggior parte del tempo poi se ne usciva con un frase o una parola che gli dava la sensazione che fosse di nuovo lei, come quando quella mattina lo aveva baciato piano, quando ancora dormiva, lui si era reso subito conto di quella lieve pressione ma quando guardò i suoi occhi capì che lei era già andata via.
Neville uscì dal ritratto, sorridente come non mai e li abbracciò, anche la ragazza che rispose freddamente.
-Cosa le è successo?- il ragazzo si voltò verso Draco ma fu Harry a prenderlo da parte per parlare.
-Neville, lei è… Stata torturata.- disse piano, cercando di cogliere la reazione dell’amico che non tardò ad arrivare.
-Come i miei genitori… Ma lei sembra diversa.-
-Sì, lei in certi momenti sta bene.-
-Harry non preoccuparti, adesso entriamo ad Hogwarts e poniamo fine a questa fottuta guerra.-
-Sì.-
 
Si voltarono per ringraziare Aberforth e iniziarono a camminare lungo il passaggio segreto che i ragazzi dell’Ordine avevano creato, e in poco tempo si trovarono nella Stanza delle Necessità.
Tutti iniziarono a sorridere e a gioire per la felicità, Harry Potter era tornato e ciò voleva dire che tutto si sarebbe risolto, guardò Draco, nonostante fosse tornato a casa come lui lo vide pensieroso, non aveva ancora lasciato la mano di Hermione, che si nascondeva come impaurita dietro la sua spalla.
-Ginny.- Harry sorrise a quella visione e strinse l’amica, o la ragazza che gli aveva rubato il cuore.
-Sono felice di vedervi, Ron!-
-Allora ti ricordi di me!- esortò il fratello scherzando.
-Cretino, ma Piton sa di voi.- concluse, non riuscendo a trattenere ancora quella notizia.
-Non mi sarei aspettato niente di diverso.-
 
Hermione strinse la mano del ragazzo e guardò la rossa, sforzandosi di ricordare qualcosa, qualcosa che le era rimasta bloccata nella mente, come una tortura.
A quella parola rabbrividì e si strinse ancora di più in se stessa, e poi ricordò: il bacio tra lei e Draco, il dolore che aveva provato, la sua anima lacerata, il cuore a pezzi e le lacrime che aveva versato sotto la doccia per giorni, così da non farsi sentire.
Il respiro divenne più pesante e strinse la mano libera a pugno, ricordava, ricordava chi era e cosa stava facendo, ma sapeva che non sarebbe durato a lungo, si sarebbe persa ancora e ancora.
 
“Chi è Hermione?”
Sono io.
 
-Avete pensato a Priscilla e a quello che vi avevo chiesto?-
-Sì, io e Luna abbiamo pensato che potesse essere il suo diadema, si dice però che sia perduto.- intervenne Cho, facendosi avanti.
-Forse dovremo parlare con lei.- disse Ron, cercando l’appoggiò del Prescelto.
-Vado io, con Hermione, tu devi fare qualche altra cosa Harry.- lo apostrofò  Draco, tranquillamente.
-Sì, qualcuno mi sta aspettando.-
Stabilirono di vedersi a breve in Sala Grande, così da coinvolgere anche i professori e cacciare Piton una volta per tutte dalla scuola e rimandarlo a calci nel sedere dal Signore Oscuro, quando Draco iniziò a seguire il resto dei ragazzi sentì Hermione ferma, i piedi puntati a terra che guardava attentamente Ginny.
-Hermione stai…-
-Ascoltami bene, non ho detto niente a Harry di quel bacio e non intendo farlo ora, sappi solo che se ti vedo ancora girare attorno a Draco io ti Schianto, spero solo di ricordarmelo…- sussurrò piano, provando a ricacciare le lacrime agli occhi, senza volerlo mollò la mano di Draco e corse fuori dalla stanza.
-Che è successo?!- chiese Ginny bloccando il biondo che sarebbe voluto correre a cercare la ragazza.
-L’hanno torturata fino alla pazzia.- disse uscendo di corsa dalla Stanza.
-Ma lei…-
-Ricorda, cioè torna in se ma non sempre. Dove cazzo è?!-
-La cerco io Draco, vai dalla Dama Bianca, adesso.-
Ginny si allontanò dal biondo e imprecando sotto voce corse dalla parte opposta, sapeva di dover trovare Hermione, che sarebbe dovuto rimanere con lei e salvarla, se l’era ripromesso ma doveva cercare la Dama, chiederle del Diadema e porre fino agli Horcrux, anche se in quel momento il pensiero del ricordo di Lumacorno lo fece tremare: Voldemort aveva parlato di sette Horcrux, che si fossero sbagliati?!
 
***
 
Harry aprì poco delicatamente la porta dell’ufficio del preside trovando al suo interno Piton, comodamente seduto dove Silente era stato per anni, ancora prima del suo arrivo a Hogwarts e trovarlo nel suo ritratto, dormiente e pacifico, gli fece male al cuore, era morto per causa sua e non se lo sarebbe mai perdonato, mai.
-Potter.-
-Stia seduto, Severus.- disse uscendo la bacchetta e puntandola verso il suo avversario.
-Sempre irruento, sempre poco riflessivo, come tuo padre!-
-La finisca con questa storia, so che lei è un Mangiamorte, so che lei sapeva tutto e che voleva vederlo morto, ma adesso è finita, stiamo per distruggere gli ultimi due Horcrux e poi Voldemort non sarà un problema!-
-Due? Quanti ne avete distrutti?-
-Cinque con quelli.-
-Stupido ragazzo, non capisco cosa Silente vedesse in te, ma adesso è troppo tardi per chiederglielo.-
-La smetta.-
-Penso che sia arrivato il momento di conoscere la verità… Voldemort è sempre più vicino, adesso che ha la bacchetta di Sambuco.-
-Lei cosa ne sa?!- sbottò urlando.
-Chi te lo ha messo secondo te quel libro a Grimuld Place?-
-LEI?-
-Siediti Potter, e guarda questo.- disse uscendo una piccola ampolla dalla tasca e versandola nel pensatoio che si era spostato dalla parete.
Harry lo guardò per un paio di secondi che gli parvero ore, ma poi decise di sedersi e di scoprire anche quella parte della storia, se Severus avesse detto la verità sarebbe cambiato tutto, non solo nel suo modo di vederlo, ma anche nella guerra, non sarebbe più stato solo e ciò voleva dire solo una cosa: la guerra, questa guerra poteva essere vinta.
 
***
 
Hermione voltò un altro corridoio e rimase bloccata. Non aveva idea di dove stesse andando, si era persa tra la folla e stava vagando da così tanto tempo che le parvero giorni, Hogwarts era immensa e sapeva che non avrebbe dovuto mollare la mano di Draco, ma la tensione e  la rabbia avevano preso il sopravvento su di lei.
Proprio adesso che in lei c’erano così tante emozioni da confonderla, i ricordi della sua vita arrivavano lentamente e non sempre riusciva ad afferrarli, le sfuggivano in quella mente rovinata dal Cruciatus per colpa di Bellatrix Lestrange.
Si appoggiò al muro e iniziò a singhiozzare, cosa ne sarebbe stato di lei? Chi era lei in quel momento?
Non lo ricordava e aveva paura di non ricordarlo mai più, di dover vivere per il resto della sua vita in quel modo, tra la coscienza e l’incoscienza, come se fosse stata perennemente drogata.
Si asciugò gli occhi e tolse la felpa, rimanendo con la maglietta, Draco l’aveva cambiata quella mattina, si era preso cura di lei, con amore.
 
DRACO!
“Te lo ricordi, va da lui, ora che sai, corri a cercarlo!!”
Io… volevo tanto dirgli che lo amo, vorrei poterlo fare.
“Hermione devi andare adesso, non puoi restare sola, la guerra sta arrivando.”
Guerra? Quale guerra?
“No, Hermione, concentrati, tu stai cercando Draco Malfoy, alto, biondo e sexy da paura, è il tuo ragazzo e lo ami, glielo vuoi dire e battere Voldemort, va da lui e ti aiuterà.”
Draco chi? Hermione chi?
“No… Non di nuovo.”
 
***
 
Draco riuscì a ottenere l’informazione dalla Dama Bianca abbastanza facilmente, anche se non aveva subito creduto nel suo buon cuore soprattutto perché veniva da Serpeverde, ma leggendo la sua anima almeno cosi credette si fidò abbastanza da dirgli il posto dove il diadema era conservato.
Corse verso il corridoio del settimo piano, non volendo perdere altro tempo, passando per le scale, sperando che tutto fosse andato per il verso giusto e proprio in quel momento incontrò Ron, ma una voce lo fece fermare e portare la mano alle orecchie pur di farla smettere, pur di impedirgli di entrare.
 
 
Harry era uscito dall’ufficio del preside con la consapevolezza che Silente gli aveva mentito, che Severus Piton era sempre stato dalla sua parte e che era stato cresciuto per sancire la fine di quella guerra.
Tutte quelle emozioni erano state troppe per lui in un primo momento, ma poi aveva stretto i pugni e aveva ricordato i suoi genitori, quelli di Neville, Hermione e tutte le persone che erano entrate involontariamente in quella guerra.
Era compito suo finirla, doveva uccidere Voldemort, doveva portare la pace e sapere di essere lui stesso un Horcrux non aveva aiutato, ma si era rimboccato le maniche e si era presentato in Sala Grande, con Severus Piton al fianco e aveva cacciato i Mangiamorte che si spacciavano per insegnanti, ma proprio in quel momento di vittoria, proprio quando poteva dare nuova speranza ai ragazzi una voce, la sua voce si propagò per tutta la sala, anche se gli sembrò dentro la sua testa, così forte, cosi arrabbiata da farlo tremare per un solo attimo.
 
-Suppongo che molti di voi vogliano combattere, ma combattere sarà inutile… Consegnatemi Harry Potter e tutto questo potrà essere evitato.
Consegnatemi Harry Potter e verrete ricompensati.
Avete un’ora.-
 
Harry si guardò intorno spaesato per la prima volta, non si era reso conto che anche i membri dell’Ordine erano arrivati, che la McGranitt stava facendo chiudere i Serpeverde nelle segrete e in poco tempo tutta la scuola lo fissò, aveva un piano, ma coinvolgere altre persone voleva dire metterle in pericolo.
-Harry noi siamo con te.- Fred si avvicinò e gli posò una mano sulla spalla, -Non temere, adesso dicci cosa fare.-
-Proteggete la scuola, datemi quest’ora e io potrò completare ciò che Silente mi ha affidato.-
-Va bene, ragazzi adesso dobbiamo organizzare le forze.-
Osservò la McGranitt iniziare a dettare ordine ma lui non la sentì corse fuori dalla Sala Grande e si diresse verso le scale, ma quando decise di prendere un sentiero diverso si bloccò notando Draco e Ron, in mezzo a essa.
-Ragazzi!- urlò facendoli fermare e raggiungendoli velocemente.
-Potter, hai sentito?-
-Lo so, abbiamo solo un ora, hai scoperto dov’è?-
-Stanza delle Necessità.-
-Davvero?!- esordì Ron preso in contropiede.
-Sì, la Dama Bianca ha detto così, stiamo attenti… Ginny ha trovato Hermione?-
-Perché non è con te?-
-Ma sei scemo?! La vedi per caso, oh cazzo!-
-Draco, Hermione starà bene.–
-Lo sai che non è così, che lei non è più se stessa e io devo trovarla.-
-Aspetta! Ho pensato a quello che Hermione aveva detto sulla spada di Godric Grifondoro.-
-Ovvero?-
-Che era cosparsa di veleno di Basilisco, ecco con quello potremo distruggere gli Horcrux.-
-Come lo prendiamo?-
-Draco lo sai il serpentese?-
Il ragazzo rimase fermo a guardarlo, ma annuì brevemente, adesso non avrebbe solo dovuto cercare Hermione ma si sarebbe dovuto immergere in un luogo puzzolente, dove una bestia era rimasta per troppo tempo a marcire.
 
Di bene in meglio.
 
***
 
Hermione aprì la porta e si ritrovò senza volerlo in un bagno al secondo piano, osservò la sua struttura ma si rese conto che non era poi molto usato, avanzò piano, tenendosi la testa con le mani e si appoggiò al lavandino.
Non era più riuscita a ricordare qualcosa, aveva provato ma la sua mente si era chiusa in se stessa, regalandole solo un terribile mal di testa.
-E tu cosa ci fai qui?!-
Alzò lo sguardo e osservò lo spettro di una ragazzina volteggiare in aria.
-Io mi sono persa.-
-Non sei di Hogwarts, non ti ho mai visto, da dove vieni?-
-Non me lo ricordo.-
-Come fai a scordarlo?-
-Mi hanno… Fatto male, qua.- disse toccandosi la testa e capendo che quello se lo ricordava, il dolore, la paura non l’avevano mai abbandonato ma avevano formato una sorta di seconda pelle.
-Io invece sono morta e nessuno viene mai a trovarmi.-
-Mi dispiace.- disse sinceramente, continuando a guardarla.
-Sembri stare male.-
-Io…-
Ma il suo pensiero venne interrotto dalla porta che sbatteva contro la parete, qualcuno l’aveva aperto troppo forte e lei si era voltato per lo spavento.
-HERMIONE!-
-Io… Chi sei tu?-
-Draco… Ma come… Non ha importanza!- senza pensarci si sporse e l’abbracciò forte e qualcosa scattò in lei, il suo odore lo conosceva e gli piaceva.
Lo avrebbe associato a un frutto, forse l’eucalipto, ma non era sicura, la sua mente bloccata in quel momento aveva ripreso a funzionare e sapeva che poteva fidarsi di lui.
-Vieni con me.-
Le prese la mano e si voltarono verso il rubinetto, che al sentir le parole di Draco si aprì, per lasciare lo spazio a un passaggio segreto, Hermione lo guardò cercando di vedere la sua espressione e se fosse convinto di quel luogo, ma lui esercitò una leggera pressione sulla mano e la trascinò dentro.
-Vieni a trovarmi, ragazza!-
Si voltò per guardare lo spettro ma dopo poco anche la luce fu inglobata dal buio e dalla puzza di quel posto.
-Dove stiamo andando?-
-La Camera dei Segreti, Harry te ne aveva parlato, al suo secondo anno ha ucciso un Basilisco qua sotto e a noi serve una delle sue zanne, per qualcosa che hai detto tu.-
-Io?- svoltarono a destra e si trovarono davanti a una porta ovale, adornata da serpenti.
-Sì, sapevi che il veleno del Basilisco avrebbe distrutto gli Horcrux ma noi non ci abbiamo pensato fino a poco fa, tutto merito tuo.-
La porta si aprì dopo che Draco pronunciò altre parole in serpentese e Hermione rimase quasi pietrificata dal cadavere, ormai solo di ossa, dell’immensa bestia che risiedeva in quel luogo.
Avanzò vicino a Draco ma in cuor suo si chiedeva come avesse potuto avere una simile idea.
 
“Tu sei molto intelligente.”
 
Draco si chinò e prese una zanna, e ne mise altre nella tasca, voleva avere la certezza di non dover correre nella Camera dei Segreti perché aveva smarrito la sua zanna e poi anche a Harry e Ron avrebbero fatto comodo, il ragazzo gli aveva raccontato per sommi capi il ricordo di Piton e il fatto che si fosse aggiunto il serpente alla lista non lo entusiasmava proprio o tanto meno sapere che Potter era l’ottavo Horcrux.
-Tieni.-
Porse la zanna a Hermione e posò la Coppa a terra.
-Perché io?-
-Perché devi dimostrare a quegli stronzi che nonostante tutto quello che ti hanno fatto tu non ti sei arresa, perché non sei una loro pedina.-
 
 
 
Harry corse fuori dalla Stanza della Necessità con Ron al seguito e Zabini, lanciando con un calcio il Diadema appena ritrovato nelle fiamma dell’Ardemonio eseguito da Tiger.
E in poco tempo la porta si chiuse alle sue spalle, lasciandoli fuori dalla distruzione della Stanza delle Necessità, solo allora respirò nuovamente e si rese conto di aver distrutto un altro Horcrux, uno in meno, ma ancora ne mancavano tre e l’impresa sarebbe stata più ardua del previsto.
Si alzò per affacciarsi a una finestra e solo in quel momento si rese conto che la scuola era stata attaccata, nel giardino dell’ingresso i ragazzi, i professori, l’Ordine e altri maghi stavano combattendo contro l’esercito di Voldemort, composto anche da Troll e creature poco raccomandabili e così vide i guardiani di Hogwarts proteggere le mura, fece alzare Ron così da fargli guardare quell’orrore.
Adesso doveva solo aspettare notizie di Draco e sarebbe passato all’ultima parte del piano, quella più difficile, quella che non aveva previsto.
 
Perché Silente è morto così presto? Sarebbe stato più facile se lui mi avesse preparato a tutto questo.
“Non sarebbe servito a niente.”
Lo so.
 
 
 
Hermione indietreggiò ma poi si lasciò colpire dal getto d’acqua o meglio dall’onda che l’Horcrux aveva provocato alla sua distruzione, ma si ritrovò a ridere, per la prima volta da giorni e guardò Draco.
Adesso lo ricordava e qualcosa le disse che sarebbe durato ancora di meno della volta precedente, quando aveva sentito la voce di Voldemort si era sentita morta dentro e non credeva di reggere un secondo colpo.
Si avvicinò veloce e vide lui fare la stessa cosa e si ritrovarono, labbra contro labbra e i corpi così stretti da potersi sentire anche attraverso i vestiti bagnati.
Lui senza troppe cerimonie le fece schiudere le labbra per trovare la sua lingua, aveva bisogno di lei e adesso non l’avrebbe lasciata andare.
-Draco…-
-Sh, non parlare.- disse continuandola a baciare con foga, per ricordarsi, per imprimersi alla mente tutti quegli odori, quelle sensazioni che a breve non avrebbe più avuto.
-Ascoltami.- lo allontanò di poco, ma non interruppe il contatto coi suoi occhi, -Io fra poco me ne andrò di nuovo e non ricorderò niente, di tutto questo ma adesso ho bisogno di dirti una cosa.-
-Hermione.-
-Aspetta… Draco io mi sono innamorata di te, penso di amarti, anzi ne sono sicura…-
 
-Sa del tradimento!-
 
-Ma tu… Io avevo bisogno di…- guardò i suoi piedi sentendo la testa pesante e il respiro tirato.
-No ti prego, non andare via.- le strinse le braccia per farla guardare, -Anche io credo di essermi innamorato, non credevo fosse possibile, mio padre mi ha sempre detto che noi non possiamo amare ma con te è diverso, io ti amo, non andare via, per favore.-
Hermione gli carezzò il volto leggermente ruvido per la barba e sorrise, -Chiunque io sia… Ti starò vicino.-
 
-Adesso scapperai perché lui sa del tuo tradimento e non potrà guardarti in faccia.-
Draco scosse la testa per scacciare le lacrime, le prese per mano e la condusse fuori da quel luogo, aveva detto le parole proibite, quelle che i Malfoy non osano pronunciare e le aveva dette col cuore, sapeva di amarla, tutto il suo essere sapeva di amare Hermione Granger ma il suo rimpianto più grande fu di averlo detto a una sconosciuta, e non alla ragazza che gli aveva rubato il cuore.
Quando uscirono dal bagno, vennero investiti dalla calca, la guerra era sfociata in un modo o nell’altro in uno scontro pieno di morti e di feriti.
Prese la bacchetta e corse a cercare Potter con la mano stretta in quella di Hermione, ma la sua voce lo fece fermare nuovamente, tutto iniziò a ruotare e si appoggiò al muro per non crollare come un pivellino, tenendosi la testa con entrambe le mani per attutire il dolore.
 
-Avete combattuto valorosamente, ma invano! Ogni goccia di sangue magico versato è un terribile spreco… Perciò ordino alle mie truppe di ritirarsi, in loro assenza disponete dei vostri morti con dignità.
Harry Potter ora mi rivolgi direttamente a te, hai permesso che i tuoi amici morissero per te, piuttosto che affrontarmi di persona, non c’è disonore più grande, raggiungimi nella Foresta Proibita e affronta il tuo destino.
Se non lo farai io ucciderò, fino all’ultimo uomo, donna o bambino.-
 
Draco aprì nuovamente gli occhi e vide Harry a pochi passi da lui, lo sguardo spento e la bacchetta in mano.
-Potter.-
-Sto andando, Malfoy.-
-Non vorrai…-
-Sì, lo hai sentito.-
-Ma è una follia!- scattò in piedi per impedire al ragazzo di compiere quel gesto affrettato.
-No e poi penso che tu lo sappia perché devo andare… Voldemort ha veramente creato sette Horcrux o dovrei dire otto.- disse ironicamente, indicando se stesso.
-Ma…-
-Uccidi il Serpente e tieni al sicuro Hermione.-
-Lei è qua.-
-No.- concluse Harry voltandosi per cercarla e solo allora il biondo dovette concordare con l’amico, era scomparsa, di nuovo, e stavolta sotto i suoi occhi.
-Merda!-
-Non è lontana, vai e aiuta la McGranitt.-
 
***
 
Hermione trovò la strada senza bisogno di cercarla, passò attraverso i prati di Hogwarts e arrivò sotto la prima boscaglia, quando aveva sentito la sua voce la paura si era impossessata di lei come il senso di colpa e allora ricordò del tradimento, del Patronus a forma di lontra mandato al Signore Oscuro per ottenere i suoi desideri più profondi e ricordò come Draco l’avesse guardata, lui sapeva e l’aveva giudicata.
 
“No, emerita cretina, è frutto della tua mente malata!”
-Hermione lo sanno che tu li hai traditi, adesso devi essere punita.-
Io…
“Sono io la tua coscienza, quelle è la tua mente malata, non ascoltarla!”
Ma lei ha detto… E poi Draco lo sa, i suoi occhi erano di tenebra.
“Lo stai immaginando, ascoltami ragazza torna in te.”
-Vai e finisci quello che hai iniziato.-
“Hermione non fare pazzie, torna indietro.”
 
Ma si era resa conto che fosse troppo tardi, davanti a se l’esercito di Mangiamorte la guardava allibito, ma quando vide il viso di Bellatrix capì che aveva fatto il suo gioco, che lei l’aveva condotta in quel punto con la paura e il terrore.
Era stata presa in giro da se stessa.
Quando si voltò per provare a scappare non riuscì a muoversi, Harry Potter la stava guardando dritto negli occhi.

 
Spoilier_

A warning to the people
The good
And the evil
 
This is war
 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Giuls17_