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Autore: Angel27    24/09/2014    2 recensioni
Dal testo: Mi stringo a lui, anche se il freddo che emana il suo corpo mi fa rabbrividire, sento il suo sguardo grave su di me.
"Mi dispiace" dice scostandosi leggermente, prontamente lo stringo dolcemente a me.
"Preferisco un freddo abbraccio ad una gelida solitudine" sussurro.
Se fosse sogno o realtà non saprei dirlo, poiché la mente sa che erano le illusioni ad ammaliarmi, ma il cuore provava sentimenti reali che la ragione non può spiegare. Si, "il cuore ha ragioni che la ragione non può spiegare." (...)
Allora conta...conta i minuti che ci separano e tira...tira quel filo rosso che mi lega a te, lo sai che c'è, perché ci ostiniamo a non vederlo? Potremo mai arrenderci all'amore?(...)
"Se da cuore o uomo fui tradita non so dirlo. Ascolta cielo la supplica, di questa serva inutile a cui la vita ha dato tanto, ma nulla lei ha dato alla vita, fanne ciò che desideri: straziala, uccidila e poi va da lui gridagli il mio dolore, la mia sofferenza e morte. Ora che mi hai rinnegata...dolce traditore, sangue sarà chiesto e sangue sarà versato."
Perché si sa che quel dio che tutti amiamo mai imparerà ad amare...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buio.
Tutto ciò che sento è un dolore lancinante per tutto il corpo, mi sforzo di aprire gli occhi per capire dove mi trovo, pessima idea, mi bruciano come tizzoni ardenti, con un gemito dischiudo le palpebre e la luce del sole mi acceca. Passano parecchi minuti prima che riesca a mettere a fuoco ciò che mi circonda. 
Sono disteso su qualcosa che riconosco essere erba, con una lentezza esasperante mi metto a sedere cercando di non fare caso al dolore che mi avvolge totalmente il corpo. 
Quando riconosco la persona in piedi davanti a me digrigno i denti per la rabbia, Thor mi fissa dall'alto della sua statura con superiorità, "Ora hai deciso di prendertela con chi non può difendersi- dico acido alzando i polsi legati da un paio di manette- bel vigliacco che sei!" concludo deridendolo, lui come se non avessi parlato mi prende per il colletto della giacca sollevandomi, come fossi un pupazzo. 
Inutile dire quanto in quel momento avrei voluto ucciderlo, peccato che grazie a quel vecchio orbo mi ritrovo con limitati poteri su un pianeta che, notando le panchine e vari alberi che ci circondano, riconosco con mio grande dispiacere essere Midgard.
"Perché siamo su questa sottospecie di bomba ad orologeria?" chiedo fulminandolo con lo sguardo, quello per tutta risposta mi guarda indifferente, "Non è bene insultare il pianeta dove vivrai fratello!" per una manciata di secondi lo guardo convinto di non aver realmente compreso le suo parole, "Cosa?" chiedo poi scettico, "Sbrigati abbiamo appuntamento con Jane per mostrarti la tua nuova dimora!" risponde lui e senza darmi il tempo di ribattere mi tira per le manette facendomi vedere le stelle per il dolore, "Sempre delicato eh?" mi lamento mentre la miriade di puntini che mi appannava la vista si dissolve, "Sta zitto Loki!" non mi piacciono i suoi modi, non mi piace lui e non mi piace che mi dia ordini, ma qualsiasi mossa ora non lo scalfirebbe nemmeno, senza i miei poteri o quantomeno il mio pugnale non posso certo fronteggiare un armadio a due ante come questo, quindi decido di non contraddirlo.
Improvvisamente il suo sguardo si illumina e lo vedo fissare con attenzione una figura in lontananza comprendo solo dopo qualche attimo che si tratta della donna di cui si è infatuato, lo vedo andarle incontro a passo svelto noncurante dello spettacolo decisamente ridicolo che sta dando.
È esilarante vedere come diventa un docile e servile cagnolino quando incontra quella Midgardiana. Purtroppo devo assistere alle loro effusioni mentre sento chiaramente salire un conato di vomito, il possente Thor dicono? Ma che baggianata! Non è altro che un bambinone viziato e sentimentale.
Quando finalmente si staccano li vedo avvicinarsi sorridenti, che diamine avranno da sorridere io non lo so, "Ciao Loki. È da un po' che non ci vediamo." la voce di questa donna è davvero fastidiosa con tutte le valchirie che ci sono su Asgard, proprio una vulvetta lamentosa come questa si doveva scegliere quello zuccone, "Credimi fosse stato per me avrei rimandato il nostro incontro a mai più, ma a quanto pare ora sono gli altri a prendere decisioni per me!" sputo quelle parole come fossero veleno giusto per irritare un po' Thor che, come previsto, reagisce male afferrandomi per il collo, "Portale rispetto Loki!" mi dice infuriato, ghigno soddisfatto per averlo fatto cadere nella mia "trappola", "Tranquillo Thor non mi sono offesa...lascialo - ovviamente Thor obbedisce completamente asservito a quella donna- Bene ora è meglio se andiamo stiamo decisamente dando troppo spettacolo qui." per una volta mi trovo d'accordo con l'umana e pochi attimi dopo mi ritrovo davanti ad uno  veicolo di metallo a quattro ruote. Thor mi fa cenno di entrare, "Te lo puoi scordare! Io non entro in questo corso!" ribatto scettico, pessima idea Thor con tutta la sua gentilezza mi spinge all'interno dell'abitacolo facendomi battere la testa contro il tetto ed io prendo a imprecare tutte le divinità esistenti.
Dopo aver sfrecciato tra palazzi e altri di questi strani veicoli, tra cui alcuni a due ruote, ci fermiamo davanti una piccola abitazione.
"Eccoci- esclama la terrestre soddisfatta aprendo la porta di quella piccola residenza- mi sembra abbastanza accogliente per voi due non credete? Lo SHIELD si è adoperato per trovarvi una comoda residenza provvederanno loro al pagamento della casa e alle varie spese." conclude guardandoci, mentre Thor mi libera finalmente da quelle maledette manette.
Osservo con attenzione la casa, ma senza un reale interesse, mentre sgranchisco i polsi indolenziti. Il mobilio non era male, mi ricordava vagamente la casa dell'uomo di metallo, c'era un divano bianco con accanto due poltrone del medesimo colore, sistemate davanti ad uno strano schermo nero, una scala in legno e vetro portava al piano superiore e di fianco vi era una porta che conduceva in un'altra stanza.
"Mi spieghi di grazia perché siamo qui?" chiedo acido sperando vivamente che sia tutto un incubo, "Padre dopo ciò che hai fatto ti aveva condannato alle prigioni di Múspellheimr- per un attimo mi manca il fiato pensando a quel posto fatto solo vulcani, lava e fuoco- Ma io l'ho pregato di mandarti qui su Midgard, poiché rinchiuderti nelle prigioni dei giganti di fuoco sarebbe stata morte certa!" mi spiega mentre cerco di evitare di urlargli contro tutta la mia rabbia, "Meglio la morte a questo punto" borbotto mentre la testa prende a girarmi e la mia mente si assenta per qualche secondo. Davvero Odino mi voleva morto? Quello che per tanti anni ho chiamato padre ora desiderava con ardore la mia distruzione, poi dicono che io sono il mosto, beh loro non sono da meno. Mi costringo a riprendere il controllo di me stesso, mentre sfinito smetto di ascoltare Thor e Jane che continuano a parlare di non so e non voglio sapere cosa. Mi avvicino al divano lasciandomi cadere sopra al sofà sfinito, e, dopo aver chiuso gli occhi, mi abbandono al sonno facendomi cullare da una cantilena dolce ed armoniosa, che proviene da qualche parte remota della mia mente.

"Insomma Irene ho detto di no!" urlo esasperata, "Ma perché? Dai sarà divertente!" continua imperterrita irritandomi profondamente, "Ho detto di no, lo sai che non amo quel locale, c'è troppa gente, troppo casino!" ripeto per la centesima volta, "Isabelle tesoro, sei una ragazza giovane e bella, per quale dannatissimo motivo vuoi sprecare tutto questo ben di Dio? Ci saranno almeno una trentina di scapoli lì! È come essere una bambina in un negozio di caramelle!" ribatte lei urlando le ultime parole costringendomi allontanare il cellulare dall'orecchio. Sospiro stanca sono due ore che mi sta assillando al telefono per andare assieme a lei e le ragazze al Blue Moon, un locale londinese molto amato dalle me amiche. Ho un mal di testa esagerato: "Va bene hai vinto, vengo- mi arrendo, la sento urlare di gioia e gli ultimi timpani rimasti vanno a farsi benedire, "Vengono anche Elisa e René ci vediamo sotto casa tua alle 21:30! Ok?" praticamente mi ha organizzato la serata "Ok- rispondo ridacchiando- a stasera!" detto questo finalmente posso posare il cellulare non mi sento più l'orecchio e la mano, tanto il tempo che mi ha tenuto al telefono, ma sorrido pensando che per quanto folli ed assolutamente irritanti sia fortunata ad avere amiche come loro.
Mi alzo dal letto della mia camera e mi dirigo al bagno. Fisso la mia immagine riflessa allo specchio, gli occhi cobalto vanno a contrastare con i capelli ramati e la pelle diafana, non posso evitare di ricordare ciò che è accaduto la notte scorsa e sospirando chiudo gli occhi cercando di scacciare via quei pensieri.
Guardo l'orologio sono le 18:30, realizzo di avere ancora molto tempo e decido di farmi un bel bagno rilassante, almeno distendo i nervi. Dopo aver riempito la vasca con acqua ed oli profumati alla rosa, mi immergo beandomi della sensazione di sollievo che mi dà l'acqua calda lasciandomi cullare dal profumo inebriante degli oli e poggiata la testa sul bordo della vasca mi abbandono al sonno e tutto diventa buio.

"No, potete scordarvelo!" sbraito fissando Thor nel suo nuovo abbigliamento midgardiano, camicia azzura, pantaloni scuri, che la mortale aveva chiamato jeans e scarpe nere. 
"Dai Loki ci divertiremo, visto che siamo su Midgard conviene che impariamo a conoscerla almeno un po'!" il modo in cui sorride mi dà così fastidio, che a stento riesco a trattenermi dal fracassargli il naso con un pugno, "Preferisco farmi uccidere dai giganti di fuoco!" ribatto acido, in risposta mi lancia gli indumenti, che aveva tra le mani, in faccia congedandosi con uno "sbrigati!". Sospiro mentre osservo quegli strani indumenti, una camicia bianca pantaloni neri e giubbotto nero di pelle, sbuffo sonoramente quando mi rendo conto che i pantaloni sono attillatissimi, ma come cavolo fanno a muoversi con certi così? Per gli dei quanto danno fastidio!
Mi avvicino alla finestra, il sole oramai era sparito e le stelle, anche se poco per via delle luci di quella città, si intravedevano nel cielo notturno. 
"Madre ve ne siete andata troppo presto, non siamo pronti..." sussurro con occhi lucidi, " Se ho permesso che accadesse tutto ciò è perché so che lo sei, Loki..." una lacrima sfugge al mio controllo rigandomi il viso, "Mi mancate madre..." sento gli occhi bruciare ed inumidirsi, "Io sono con te, Loki, sempre e per la grazia che c'è stata concessa starò con te quanto è necessario per aiutarti a trovare un posto nell'universo.- ormai le lacrime scendono copiose, ma non me ne curo- Ti voglio bene, figlio mio non dimenticare che non c'è amore più grade di quello di una madre." la voce svanisce ed io mi sento perso. Il cigolio della porta mi riporta alla realtà, non mi volto immaginando già chi fosse, "Sono pronto Thor arrivo!" dico con tono neutro, "Ti ho portato queste Loki, Thor le aveva dimenticate." mi volto di scatto incontrando gli occhi nocciola di Jane e, quando vedo comparirvi sorpresa, mi rendo conto di aver fatto una stupidaggine. I miei occhi sono ancora lucidi ed alcune lacrime ancora visibili sul mio viso, "Hey tutto bene?" mi chiede poggiando le scarpe sul pavimento, avvicinandosi cauta, non so perché ma quando mi accarezza il viso la lascio fare beandomi di quel contatto, "Sappi Loki che il mandarti qui non è una punizione, ma una missione.-dice, non comprendendo le sue parole la guardo interrogativo- Thor ti racconterà tutto più tardi, tieni!" conclude porgendomi un fazzoletto, sorrido amaramente, "Mi sto rammollendo!" dico ironico, sorride "No, stai vivendo!" mi dice prima di uscire dalla stanza salutando con un "ti aspettiamo". 
Rimango diversi minuti a fissare la porta ripensando alle sue parole, forse non era poi così stupida come pensavo.

Nota autrice:
Ed eccomi di nuovo qui a rompervi le scatole!*ride malefica*
Ringrazio per aver letto il prologo e questo primo capitolo e vi prego di farmi sapere cosa ne pensate.
Ps. Chiedo perdono per eventuali errori. ^.^"
A presto.
Angel2
   
 
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