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Autore: uffauffauffa    24/09/2014    3 recensioni
Irina è tornata in vita, nuove "creature" più veloci e agili dei vampiri e dei licantropi hanno cominciato a muoversi. Cosa vogliono? Sono amici o nemici? Perché Renesmee non ha mai confessato di aver conosciuto due di loro nel bosco?
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demetri, Leah Clearweater, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Successivo alla saga
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Jane colpisce ancora e i mutaforma si dimostrano dei....



 

I vampiri arrivarono verso le 5:30 all'aeroporto di Seattle. Il Sole ancora non era sorto ma all'orizzonte si intravvedevano le primi luci dell'alba. Il gruppo si muoveva rapidamente per non essere notati dagli umani, e dato che i due licantropi e gli umani non potevano andare alla loro velocità in forma umana furono costretti, con riluttanza, a salire sulle loro spalle.
 

Demetri era in testa. Teneva il padre di Bella. Il vampiro era arrabbiato con Leah e con se stesso. Si chiedeva che cosa poteva fare o dare a quella ragazza. Edward percepì il suo pensiero.
 

"Devi solo amarla."
 

Gli disse.
 

"Che cosa credi che ho fatto finora, ma sembra che non basti."
 

Rispose sgarbatamente il Volturo.
 

"Per lei non è semplice."
 

"MALEDIZIONE EDWARD LO SO, SO COSA HA PASSATO, QUELLO CHE PROVA."
 

Demetri gridava, era al limite. Tutto questo divertì molto Aro. Jake era sulle spalle di Edward e provò pena per il segugio. Si ricordò quanto era stato male per Bella prima di avere l'imprinting con sua figlia. Leah sapeva quanto stava soffrendo e aveva cercato in ogni modo di aiutarlo, ma lui l'aveva snobbata sempre. L'aveva definita insensibile ed egoista.
 

Che stupido sono stato. Spero che possa perdonarmi.
 

Pensava. Edward nel sentirlo sorrise. Anche lui doveva delle scuse alla ragazza.
 

Sam era sulle spalle del dottor Cullen. Si sentiva umiliato e provava rancore nei confronti di Demetri. Sapeva che non era normale. Aveva avuto quella cosa con Emily, ma l'amore per Leah non si era mai sopito. Ed era geloso. Era conscio che non aveva il diritto di provare quelle cose non dopo aver lasciato in maniera brusca Leah e di averle fatto perennemente del male ogni volta che coccolava o pensava a Emily.
 

Jane era accanto ad Aro. Voleva vedere Seth e conoscere gli altri membri del branco e le ragazze lupo. Ma non certo per fare amicizia. Ogni tanto usava il suo potere sulle persone che intravedeva. Queste si piegavano in due dal dolore.
 

La piccola Volturi sorrideva ogni volta soddisfatta. Aro la rimproverava di tanto in tanto, ma anche lui trovava la cosa divertente. Avevano lo stesso sadismo e consideravano gli umani esseri inferiori. O forse come aveva detto un giorno Eleazar, i Volturi odiano così tanto i mortali perché una volta erano come loro.
 

Quando finalmente giunsero in un bosco piuttosto fitto i due mutaforma si trasformarono. Edward teneva sotto controllo Sam. Era stato chiaramente detto al ragazzo prima di partire, che non doveva vedere Leah e avere un qualche contatto con lei. Ma si fidava poco soprattutto dopo aver captato i suoi pensieri su Demetri.
 

La prima tappa una volta arrivati alla riserva fu il cimitero di La Push. Sue sulle spalle di Jasper si commosse. Demetri si chinò appena per vedere chi era seppellito la. Sulla lapide era inciso un nome: Harry Clearwater...
 

"E' la tomba di suo padre?"
 

"Si."
 

Rispose Sue.
 

"Che tipo era?"
 

"Un uomo volitivo..."

Intervenne Charlie.

"... ma anche molto sensibile..."

"... il mio più caro amico."
 

Edward non conosceva quell'uomo se non attraverso i pensieri dei suoi famigliari. Si rese conto che già allora doveva capire quanto fosse sensibile Leah. Ma all'epoca si rifiutava di vedere. L'aveva presa in antipatia senza alcun motivo valido. O forse non gli piaceva il fatto che detestasse lui e la sua famiglia. Nonostante questo c'era qualcosa che lo attraeva. Ma solo più tardi, anche grazie all'affetto che sua figlia nutriva per lei, capì cos'era. Inconsciamente aveva intuito che era una bella persona.
 

Lasciarono il cimitero e si recarono in una delle zone più centrali del bosco. Jacob e Sam notarono subito le impronte dei loro amici. Un gruppo si era diretto alla 'tana', il resto verso Forks. Non c'era campo per chiamare perciò decisero di dividersi. I due alfa della riserva andarono verso la casa dove solitamente si radunava il branco. A loro si aggiunsero Jasper e Charlie. Furono però costretti a portarsi dietro anche Jane. Gli altri compreso Aro, si recarono all'abitazione dei Cullen.
 

La 'tana' era più vicina e i mutaforma arrivarono prima dell'altro gruppo. Trovarono Seth che parlava in maniera molto concitata con i ragazzi. Questi ultimi sorridevano, ma non erano sereni.
 

"SETH!!!"
 

Gridò la piccola Volturi.
 

Il ragazzo si voltò e il viso si illuminò di colpo.
 

"JANE!!!"
 

Gridò a sua volta. E corse ad abbracciarla.
 

"Vieni voglio presentarti al resto del branco..."

"... ci sono solo quelli che contano qui..."

"... il resto preferisce stare con Leah."
 

Pronunciò in maniera dispregiativa il nome della sorella. Jane accennò una risatina divertita. Gli altri però non si divertivano. La piccola era angelica e inquietante.
 

"Lieta di conoscervi..."

Disse mostrando i denti candidi e taglienti.

"... dove sono le ragazze lupo, vorrei tanto conoscerle."
 

"Non ci sono..."

Rispose Paul.

"... è molto presto, stanno riposando."
 

"Abbiamo delle foto però."
 

Disse raggiante Seth.
 

La portò vicino a un mobile dove erano appoggiate molte foto del branco. Jane notò che ce n'erano molte dei ragazzi e delle loro ragazze, ma nessuna di Leah. Inclinò appena gli angoli della bocca, era pronta a colpire.
 

"Come mai tua sorella non compare in nessuna di queste foto?"
 

Chiese a Seth.
 

"Non è una ragazza lupo."
 

Rispose serafico il ragazzino.
 

"E perché non compare nemmeno in queste foto?"
 

Continuò Jane.
 

"Qui ci siamo solo noi ragazzi."
 

Rispose tranquillo Seth.
 

"Come supponevo, lei non è nessuno. Nemmeno per voi..."

Riprese di nuovo a parlare tenendo una foto che ritraeva tutte le ragazze lupo.

"... con quali criteri l'imprinting sceglie le ragazze?"
 

"Non lo sappiamo..."

Rispose secco Paul.

"... ci sono diverse teorie a riguardo, ma nessuno sa esattamente il perché."
 

"Di sicuro..."

La bambina riprese la parola.

"... non è l'estetica. Sono così scialbe, insulse..."

"... proprio come Leah."
 

I ragazzi ringhiarono contro la piccola e Seth le si parò davanti.
 

"Ha insultato le ragazze lupo Seth, le ha paragonate a..."
 

Jared non finì la frase e si morse le labbra dall'imbarazzo. soprattutto dopo l'occhiataccia dell'ispettore capo Swan. Seth invece non disse nulla, si limitava a difendere la sua di ragazza.
 

"Seth la tua vampira deve chiedere scusa ai ragazzi."
 

"Io non so cosa vuol dire chiedere scusa e non ho intenzione di farlo..."

Jane osservava strafottente e divertita i due alfa ritornati in forma umana. Poi si concentrò su Sam. Il suo punto debole erano Emily e Leah.

"... lei è Sam, l'ex di Leah!"
 

"Si, e con questo?"
 

"Seth mi ha raccontato delle ferite che ha inferto alla sua Emily."
 

Sam fece una smorfia di dolore e disgusto.
 

"Sono pentito di quello che ho fatto e mi sento terribilmente in colpa per questo."
 

"Ma non è sua la colpa..."
 

Sam guardò stupefatto la bambina. Tutti la guardarono straniti.
 

"... se ci pensa bene la colpa è di Leah..."

"... quella ragazza non doveva insistere, doveva accettare l'imprinting, ma non lo ha fatto e questo è il risultato..."

Prese in mano una foto di Emily.

"... ed è andata contro la vostra legge non accettando la magia mutaforma..."
 

Un lampo d'odio attraversò le iridi di Sam e Jacob capì subito a chi era rivolto quello sguardo.
 

"... come minimo dovrebbe sfregiare anche il suo viso..."

"... una punizione più che giusta."
 

Sam osservò Jacob.
 

"Dove si nasconde..."
 

Disse con rabbia mentre Jane ridacchiava trionfante.
 

"DIMMELO."
 

"Non, non puoi darle la colpa. All'epoca non si era ancora trasformata. Non sapeva nulla dell'imprinting e non puoi punirla solo perché ha insistito..."

"... cercava solo di salvare la vostra relazione."
 

Disse sconvolto il secondo alfa.
 

"Le avevo detto chiaro e tondo che non l'amavo più, che doveva dimenticarmi."
 

Continuò Sam.
 

"Ma sei impazzito per caso. Sei sparito per due settimane e lei è stata malissimo. Credeva fosse colpa sua..."

"... torni ancora innamorato e alla fine la lasci senza una spiegazione logica..."

"... credi che Leah abbia un mattone al posto del cuore..."

Jacob era furente.

"... non dare la colpa a lei per le ferite di Emily. Non è colpa sua, ma vostra. Dovevate essere sinceri dall'inizio."
 

"Lo sono stato Black."
 

Lo interruppe il primo alfa.
 

"No, non lo sei stato. Doveva sapere tutto dell'imprinting e dei licantropi."
 

"La legge..."
 

"AL DIAVOLO LA LEGGE!!"
 

Gridò Jake. Era al limite. Non riusciva a capacitarsi dei pensieri che aveva ora Sam per Leah. Jacob era sicuro che cercava solo un capro espiatorio per lo sfregio di Emily, un qualcosa che gli permettesse di respirare almeno un po' dal suo dolore e dal senso di colpa. Ma non doveva essere Leah. Non era giusto farle ancora del male. Se ne faceva già abbastanza da sola. Grazie a Renesmee aveva intuito che anche lei si sentiva in colpa per la cugina, senza contare che rifiutava l'imprinting e si sentiva la nota stonata della riserva; la ragazza che ha ucciso suo padre...

Povera Leah.

Pensò.

Erano tutti presi dalla lite in corso che nessuno si era accorto dell'allontanamento di Jane e Seth. La piccola voleva conoscere Billy Black.

 

Jacob teneva tutti i sensi all'erta. Non voleva assolutamente che Sam partisse alla ricerca di Leah. Doveva trovare qualcosa che lo spingesse a lasciarla stare. Sorprendentemente fu Sam a chinare il capo.
 

"Hai ragione. Ti chiedo scusa."
 

Le parole del ragazzo erano sincere, ma Jake doveva essere certo che non cambiasse idea all'ultimo momento.
 

"Ti credo Sam, ma se ci ripensi farò in modo che Emily ti lasci per sempre."
 

Sam non aveva il coraggio di guardare il suo interlocutore. Si vergognava troppo della rabbia e dei pensieri che aveva avuto su Leah. E il pensiero che Emily potesse lasciarlo lo terrorizzava.
 

Perché non ho avuto l'imprinting con Leah. Nessuno avrebbe sofferto e sarebbe stato tutto più semplice per tutti.
 

Pensò Sam.
 

Il suo branco cercò di consolarlo, ma lui rifiutò il loro aiuto. Doveva fare ammenda. Decise di isolarsi per un po' e andò da sua madre. Non doveva intromettersi nella questione di Leah e Seth, soprattutto se accanto al giovane Clearwater c'era la piccola serpe.
 

I ragazzi si sistemarono e cercarono di rilassarsi. Fu Jasper ad accorgersi che Seth e Jane non c'erano più.
 

Jared era l'alfa in seconda in assenza del primo. Si trasformò e andò a cercare i ragazzi insieme al resto del branco, a Jasper e a Jacob. I più piccoli rimasero alla 'tana' in attesa delle ragazze insieme a Charlie. Avevano parecchio da raccontare.



 

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