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Autore: Bbpeki    24/09/2014    1 recensioni
Sono passati anni dal break up dei My Chemical Romance. Eppure una lieve speranza esiste ancora nei cuori dei fan. E se quella speranza bruciasse e fosse alimentata?
Leggete e fatevi vive nelle recensioni
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Nuovo personaggio | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3.

 

Rimango ferma immobile. Non.Ci.Credo. È solo un maledettissimo sogno! Tra qualche minuto mamma mi sveglierà urlando che sono in ritardo per l’orale. 

Dopo qualche secondo  Frank prende il microfono dalle mani di Gerard

“Su, non essere timido! Mica mordiamo!” A quel punto mi muovo. ‘Fanculo se è un sogno, non mi voglio più svegliare. Alzo timidamente la mano e urlo

“Sono io il 254996!” E per la prima volta nella mia vita incrocio lo sguardo con Gerard Way…

***

La folla è in tumulto, speriamo che il vincitore non sia nelle ultime file o sarà un casino! Sento una voce che urla, in mezzo al brusio indistinto. Abbasso lo sguardo. Incrocio lo sguardo con gli occhi castani di una ragazza in prima fila, alla mia sinistra. Faccio cenno al tizio della sicurezza che va' dalla ragazza e le controlla il biglietto

“È lei!” Mi urla. Nella sala scende un po’ di silenzio. Con difficoltà la vincitrice riesce a uscire dai cancelli che tengono imprigionata la folla. 

La osservo attentamente: avrà circa diciott’anni, capelli castani scompigliati che le arrivano un po’ sotto le spalle. Occhi castani dietro un paio di occhiali con le lenti leggermente appannate. Barcolla un po’, forse l’emozione e la stanchezza per il concerto. 

Si avvicina con occhi sgranati e increduli, tipici di chi crede di star sognando. Sorrido appena, non è un sogno, bambina, e te ne accorgerai…

 

***

 

Oh mio Dio! Sono sul palco! A meno di due metri dai My Chemical Romance! Dio sto per svenire, ormai non mi sento più le gambe. Ovviamente sto torturando la mia adorata collana, sono stranervosa con tutti quegli occhi addosso! La maggior parte mi sta incenerendo con lo sguardo, lo sento (lo farei anch’io se…beh se non fossi qui).Trovo il coraggio di alzare lo sguardo, Gerard mi sorride lievemente. Stranamente riesco a salire sul palco senza svenire e sono lì, a trenta insignificanti centimetri che mi dividono dalle persone che mi hanno salvato la vita…ecco ora creperò sul palco!

“Allora, come ti chiami 254996?” Mi chiede Frank gentilmente. Sorrido imbarazzata e cerco di ricordarmi il mio nome

“Elena” Credo di vedere un lampo dentro gli occhi color verde/oro/castano/chisseneferga di Gerard, ma è solo un istante.

“Quindi sei italiana?” Respira Ele, respira

“A dire il vero sono italoamericana, ma sono venuta dall’Italia” Wow ho detto una frase i senso compiuto! Mi sento realizzata!

“Mh, okay. Allora, le sorprese per te non sono finite, abbiamo ancora un regalo per te!”

Okay, ora so che è un sogno, indubbiamente. 

“Davvero?! Cosa?!”

“Eseguiremo un brano a tua scelta da Conventional Weapon in versione acustica!” W-O-W! Non mi voglio svegliare mai più! Mh…cosa posso far suonare? 

Ripenso a tutti i titoli che mi vengono in mente. Penso subito a un titolo, la canzone che mi fa soffrire di più, che mi fa montare la rabbia e la frustrazione insieme alla tristezza. Che mi ha fatto piangere. Che me li ha fatti quasi odiare, la canzone con cui ho scoperto del loro scioglimento. Si fa sentire la mia parte vendicatrice, che subito perde il sopravvento. Sì, ho deciso. Li farò soffrire un attimo, farli sentire in colpa, almeno per una volta. E poi vorrei far pace con quella bellissima canzone.

Li guardo negli occhi uno ad uno, accusandoli di tutto il mio dolore.

“The Light Behind Your Eyes” È una sfida. Ora sono incazzata, tutto il rancore che mi porto, ci portiamo, dentro da anni reclama il suo sangue. Il vedo tremare, uno a uno anche se per un istante. E tutti abbassano lo sguardo, davanti alle mie mute accuse.

Ray, Frank, Bob e Mikey si preparano a suonare e Gerard riprende il microfono. Appena comincia a cantare sento un nodo alla gola e le lacrime chiedere di uscire per rigare il viso e darmi sollievo, come ogni volta che sento quelle note maledette.

Se ascoltarla a casa, con le cuffie o sullo stereo, è un dolore fisico, ascoltarla in live quasi mi uccide. Perché è il loro addio, sono le ultime parole e fanno male. Per tutti questi anni ho mantenuto la mia promessa: non ho mai pianto, tranne la prima seconda volta che l’ho ascoltata, subito dopo aver saputo dello scioglimento. Sono sempre stata in bilico, con il nodo alla gola, un peso insostenibile sul petto e il mio cuore che voleva ancora battere. Fargliela cantare è un modo per farli sentire in colpa. 

Arriva l’ultima nota, resisto all’impulso di mettermi a singhiozzare. Aspetto che Gerard saluti il pubblico e poi scendiamo dal parco. Dietro le quinte è dominio dei tecnici e c’è un viavai di gente. 

Prendo un respiro profondo e ricaccio indietro le lacrime, non ho il diritto di essere triste, anzi, dovrei essere la persona più felice della Terra! Mi faccio un sorriso di incoraggiamento.    

Mi giro verso di loro, c’è un silenzio imbarazzato. 

“Beh, benvenuta tra noi!” Ha interrompere il silenzio è Frank. Alzo gli occhi al cielo

“Non sapevo teneste anche un circolo di alcolisti anonimi” Cerco di rompere il ghiaccio, sono una fangirl davanti ai propri idoli non ho dignità da perdere. Per fortuna suscito un minimo di ilarità.

“Vieni, ti facciamo vedere il posto” Disse Ray. Li seguii fuori.

Ovviamente c’erano mezzo milione di fan pronte a uccidere pur di avere una foto, sono sicura che sarei stata tra queste se Dio, Buddha o Babbo Natale non avesse deciso di farmi diventare fortunata. Sorrido felice senza accorgermene. 

Milleduecentonovantatré fangirl dopo riusciamo finalmente a entrate nel tourbus. È piccolo, incasinato con l’aria satura di anidride carbonica, sudore e caffè. 

“Ah divano, scomodo, divano” Sospirò Frank buttandosi sul divano, appunto.

“Beh non c’è molto da far vedere: lì c’è la cucina, anche se è perfettamente inutile visto che ci fermiamo a ogni Starbuks sulla nostra strada, e non!”  Disse l’afro guardano male Gerard che si era elegantemente scatafasciato sul divano, praticamente incollato a Frank…il mio animo fangirl già sente qualcosa…

Il moro alzò pigramente la testa

“È stato solo un piccolo cambio di programma, avevo bisogno di caffè e tu sai come divento quando ho bisogno di caffè…”

“Sì lo sappiamo Gee, diventi una quindicenne, isterica, incinta, con le mestruazioni” Bofonchia Frank tra i cuscini del divano. Risi

“Siete completamente andati…”

“Lo prendiamo per un complimento!” Urlò (senza motivo vi sto che eravamo neanche a due metri di distanza) Mikey dal bagno. 

“Emh ho una domanda” Dissi alzano la mano come se fossimo di seconda elementare

“Dì pure” Disse Gerard con quei grandi occhioni verdi…

“Well…dove dormo?” Ci fu un attimo di silenzio. Non ci credo, si sono dimenticati! Che pensavano che fossimo, noi (disgraziatissimi) fan, dei soprammobili? 

E dopo il silenzio fu caos…

“Possiamo fermarci in un hotel”

“Ma che sei scemo, Mikey? Come facciamo coi tempi? Abbiamo date da rispettare!”

“E se le dessi la mia brandina?” 

“Vuoi davvero dormire sul divano, Frank? Lo stesso divano su cui tu e Ge-“ Si girarono tutti verso di me. Se quello che penso è vero avrò la certezza che il mio aereo precipitato e che ora sono in Paradiso

“Sì, Mikey? Su cui Frank e Gerard fanno cosa?” Ho un’ aria da maniaca psicopatica, sicuro! Mikey sbianca e guarda, nel panico, Gerard e Frank che lo guardano con sguardi del tipo: di-una-fottuta-parola-e-ti-uccideremo-lentamente.

Ehm… g-giocano a…a scarabeo….” Attimo WTF?! Per tutti, Mikey incluso. 

“G-già…giusto…” Disse Frank, convincete come me come fotomodella.

“Chi ha fame?!” Proruppe Bob per spezzare il silenzio imbarazzante. Eh no, Bobby! Non  me il lascio scappare! Sono sicura che il Frerard è reale! Ma voglio la conferma dalla loro bocca!

“IO” Urlano in coro i piccioncini

“Nononononono, nessuno fa nulla finché non mi spiegate bene la storia di Way e Iero su quel divano!” Credo che se gli sguardi uccidessero sarei già morta per mano di Gerard e Frank

“Non c’è nessuna storia su quel divano, okay?”

“Davvero, Ray? Allora non avrai problemi a dormirci sopra per una notte” Un sorriso maligno si dipinge sulla mia faccia. Sono un essere malvagio, lo so, ma voglio scoprire se ho, abbiamo, ragione su quei due. E poi lo sanno tutti: mai mettersi tra una fangirl e la sua OTP. 

Il chitarrista riccio sbianca. Guarda alternativamente tutti i membri della band che lo guardano come per dire arrangiati, coglione.

“N-no”

“Bene! Allora prendo il tuo letto, ti va bene, no?” Cedi cedi cedi e dimmi che quei due scopano come ricci e che si amano!

“Sì, va bene…ma solo UNA notte” Dannazione! Avrei giurato che avrebbe ceduto e avrebbe parlato! Ma troverò il modo di scovarli, dovessi aspettare tutta la vita!

“Ora che avete finito questa messinscena possiamo mangiare? Io ho veramente fame!” Borbottò il batterista. Andò a ficcare il naso nel frigo 

“Abbiamo latte, pizza fredda di qualche sera fa, una mela ghiacciata e…Frank! Quante volte ti devo dire che la verdura non la devi prendere!” Il chitarrista non rispose, troppo occupato a giocherellare con il capelli sudati del cantante…non è successo niente un corno! 

“Avete del gelato?” Chiesi timidamente

“Mh…no ma abbiamo dei cereali e cibo cinese probabilmente radiottivo” Storsi un po’ il naso

“Dammi la mela, grazie” Bob mi lanciò una mela rossa venata di verde congelata, sorrisi pensando a Amy…

Provai a morderla ma i denti scivolarono sulla superficie dura, cazzo era un pugno di ghiaccio. Guardai male il frutto

“Secondo voi le mele vanno in microonde?” 

“Non credo…forse dovresti aspettare o facciamo saltare in aria il tourbus” Mi rispose Ray

La porta si aprì ed entrò Brian, il loro manager.

“Ciao, tu devi essere la vincitrice. Ho qui i tuoi bagagli e…beh trova un posto dove tenerli. Ho anche cibo più o meno commestibile” Disse mostrandomi i miei bagagli e un enorme busta piena di cibo cinese/giapponese. Presi le valige e la busta

“Grazie. Mi chiamo Elena, comunque”
“Lo so, ho assistito allo show. Immagino che te sappia chi sono io quindi saltiamo convenevoli inutili. Ora devo fare una telefonata. Che Dio ti assista con queste pesti” Risi ma credo fosse serio…

“Ragazzi! Ho cibo commestibile” Perché sono così scema? Quegli animali mi hanno letteralmente travolta “Ragazzi! Siete mediamente sopra i trent’anni e io ne ho diciotto da poco più di due mesi! Un minimo di attenzione che mi spezzo!” Si scusarono e si allontanarono un po’. Posai le buste e ci sedemmo in cerchio passandoci il cibo. Gerard si alzò e si fece un caffè. Come riesca a bere caffè e a mangiare cibo cinese rimane tutt’ora un mistero per l’umanità. Quando si risedette mi fissò con i suoi occhi verdi. Occhi che sapevo avevano visto morte e sangue, che esprimevano la sua nera anima da poeta e la sua brillante intelligenza in un miscuglio di colori su cui però prevaleva sempre quel verde. 

“Vediamo un po’…se devo passare un anno con qualcuno devo sapere chi è…apparentemente sei una ragazza normale ma c’è una luce dietro i tuoi occhi, come quella di una candela…” Non c’era una domanda esplicita, ma c’era il bisogno di una risposta
“È una luce che mi aveva abbandonata, cinque anni fa, quando scoprii, ascoltando una canzone che parlava di addii, che la mia band preferita era morta” Mantenevo il suo sguardo, perdendomi in quel colore solo suo. Non mi accorsi che era calato un silenzio strano. E pensare che cinque minuti prima Mikey e Bob si lanciavano sushi

“Perché The Light Behind You Eyes?” 

“Per recuperare la mia luce… e per vendicarmi” Sorrise appena

“Three Cheers For Sweet Revenge…”
“È il mio album preferito…”
“Non ne dubitavo…” Toccò a me sorridere 

“Allora” Disse rilassandosi “Chi ascolti a parte questi cinque poveri idioti?”

“Adoro gli Avenged Sevenfold, i Fall Out Boy, i Panic! At The Disco e i Green Day. Ma anche Pink Floyd, Guns ’N’ Roses, Iron Maiden, Metallica, AC/DC. U n po’ anche i Queen e Pantera” Annuì, approvando.

“Sembri sveglia e ti affidi ai messaggi giusti, sboccerai ragazza” Arrossii fino alla radice dei capelli, era il miglior complimento che qualcuno mi avesse mai fatto, e per di più era stato Gerard Way, non il primo idiota per strada, a farmelo. Non mi ero mai sentita così lusingata.

“Dunque…da quanto ci segui” Chiese ancora prendendo un sorso d’acqua. Niente alcool

“Dal 2014, avevo tredici anni” Mi fissò ancora più intensamente

“Quindi hai diciotto anni…”

“Già…esattamente come avevi progettato” Sgranò gli occhi

“Cosa?” Dalla faccia che fece pensai che forse Michela si era sbagliata con quella sua teoria
"Non importa" Fece spallucce

“Canzone preferita?” Continuò il moro. Mi sentivo un po’ (tanto) in soggezione da quella sequela di domande

“Non saprei…forse Helena…oppure The Sharpest Lives…o SING…o Dead!  Maledizione, non lo so!Abbassò lo sguardo sorridendo alla mia pena per una domanda in apparenza così semplice.

“Già…forse la mia è Helena…” Senza nemmeno sapere da dove veniva tutta quella sfrontatezza gli presi una mano e lo guardai negli occhi

“Mi dispiace…mi dispiace così tanto” Sussurrai. Oh per St Jimmy sto tenendo la mano a Gerard Arthur Way! Tolsi immediatamente la mano e abbassai gli occhi. Mi sento come se avessi offeso un potentissimo dio. Non posso farci niente, provo troppo rispetto per Gerard. 

Sembra sorpreso e mi sorride

“Grazie” Ha gli occhi lucidi ma dopo aver sbattuto le palpebre un paio di volte sono tornati normali, però…leggo della malinconia appena celata dalla apparente allegria

“Sarai stanca, meglio se vai a letto, dev’esser tardi” In effetti non mi reggevo in piedi. Controllai l’ora dal telefono: era passata la mezzanotte. 

Svogliatamente aprii la valigia e riuscii a trovare il pigiama e lo spazzolino.

Uscita dal bagno minuscolo andai verso le cuccette

“Ray! Qual è la tua?” 

“Quella in basso a sinistra, difronte a quella di Frank” La trovai e mi distesi sulla brandita, come al solito mi misi le cuffie e abbassai il volume, misi la playlist dei Green Day (tanto per variare un po’) e mi addormentai sulla stupenda voce di Billie Joe che cantava Hitchin a Ride.  

 

N.d

Non ho nulla da dire. Salvo che una recensione non fa schifo a nessuno (positiva o negativa che sia)

Bye

Bbpeki

  
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