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Autore: The_Lion    25/09/2014    0 recensioni
Il silenzio che regnava in quella foresta sembrava davvero surreale. Forse anche troppo, contando quello che era successo poco tempo prima a causa mia. Eppure, almeno apparentemente, tutto era tornato alla normalità.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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◣ROSE◢

Non faccio nemmeno a tempo a terminare la frase che eccolo ricomparire, ancora una volta, al mio fianco. Le sue iridi vermiglie mi osservano, ed i canini -aguzzi tanto quanto il mio pugnale- non danno segno di voler ritornare alla loro originaria forma. Tutto tace intorno a noi, sembra che anche gli animali abbiamo captato il pericolo che ora io mi trovo di fronte. Devo pensare, ed in fretta. Ogni minuto passato in quel religioso silenzio può, -se in compagnia di Connor- trasformarsi nel mio ultimo. Non ho possibilità di fuga, se mi mettessi a correre il ragazzo non impiegherebbe nemmeno mezzo secondo nell'acciuffarmi; ma di certo non posso restare li, ad osservarlo, mentre lui sbava alla vista del mio pallido collo. Tutto ciò è semplicemente ridicolo. Da come mi comporto e penso sembra che io mi sia trasformata da cacciatrice, in preda; ma questo non accadrà mai.
Sorrido serafica alla sua constatazione ed incomincio -seppur lentamente- ad avvicinarmi a lui. Centimetro dopo centimetro fino a quando le nostre gambe si toccano.
Alzo allora il capo e lo guardo in viso, i muscoli tesi ed il battito cardiaco alle stelle. L'idea che mi balena alla mente è la più stupida che potessi mettere in atto, ma è anche l'unica che ho.
Allungo la mano fino a sfiorare la sua ed in un movimento svelto, faccio intrecciare le nostre dita. Una fitta al torace mi percuote quando le sue unghie affilate affondano inesorabili nella mia carne viva di qualche millimetro, ma cerco di non darlo a vedere e continuo a sorridere. «Sai, Fleming, quando quel cacciatore -Gabriel, credo si chiamasse- passò da me ad informarmi della tua morte, ne rimasi sconcertata. Non potevo credere che tu -il mio migliore amico, mezzo umano e mezzo demone- fossi morto. Fu davvero un brutto colpo per me e, a distanza di parecchio tempo mi vedo costretta ad ammettere di averci messo parecchio per riprendermi, non che ci sia mai riuscita completamente; bisogna però rendermi atto che, una volta assimilata la cosa, mi sia data da fare.. Sai, un vampiro di duecentoventi quattro anni mica muore da solo, non so se mi spiego.. Andai a cercare il cacciatore.. » dico, mentre un brivido mi corre lungo la schiena. « ..ed è inutile dire che lo trovai.. Il suo orgoglio e la sua superbia trasudavano da qualunque cosa toccasse -alberi, terriccio, animali- qualunque cosa, non feci altro che seguire la puzza..» aggiungo. «Ma non fu facile come m'aspettavo, devo ammettere che il ragazzo riuscì a darmi filo da torcere.. Non tanto per la sua furbizia -era palese non avesse nemmeno un briciolo d'intelligenza in quella zucca-, quanto per la sua forza fisica! Non riuscivo a fare un passo senza trovarmi inchiodata al muro con un grosso taglio grondante si sangue qua e la..» il mio sguardo cade involontariamente su uno degli innumerevoli sfregi che m'inflisse. Una fitta di dolore mi percuote ma non do segni di cedimento, mi schiarisco la voce e riprendo a parlare ancor più tranquillamente di prima. «Diciamo solo che ho fatto ciò che un'amica avrebbe dovuto fare e mi sono ripresa ciò che mi spettava di diritto..» dico con voce strozzata ed il piccolo oggetto in questione inizia a bruciarmi nella tasca dei pantaloncini corti. «L'ultima volta in cui ho visto il cacciatore, la sua mano mancava di uno dei suoi trofei. Non mi aspetto che tu capisca, certo. Ma sappi che per quanto mi riguarda, tu sei morto in quel lontano giorno di luglio. Non ho intenzione di aggiungere cicatrici a quelle che già posseggo nel mio cuore. Solo che..». La mia gola è pericolosamente vicina ai canini perlacei del giovane quando, in una mossa azzardata, accosto le labbra al suo orecchio ed incomincio a sussurrare: «Solo che..questa tua forma disumana mi ha sempre attratto in una maniera che non ritengo normale. Forse, se tu mi promettessi di non farmi troppo male, io potrei...come dire..per questa notte..» incominciò a dire mentre la mia mano -precedentemente intrecciata a quella del ragazzo- accarezza dolcemente il suo petto. «..si insomma, potrei concederti la cosa cui brami d'avere da diversi anni a questa parte.. A patto che tu non mi uccida, ben inteso.» concludo e lo sento deglutire, forse sta seriamente prendendo in considerazione quella balorda idea, assurdo. Ma non me ne preoccupo minimamente, nella mia mente c'è altro di più urgente al momento; la mia mano -ora stretta a pugno sul suo petto gelido- sta già premendogli il torace con quanta più forza mi ritrovi in corpo mentre sento i miei piedi reclamare con prepotenza il suolo. Ho pochi secondi a mio vantaggio prima che Connor si riprenda dalla mia mossa inaspettata. Scendo giù dall'albero ed incomincio a correre, più veloce che mai in direzione del lago nero.
Forse il vampiro mi batte sul pianterreno, ma nessuno può farlo nell'acqua; o almeno lo spero.
Le gambe incominciano a bruciarmi dopo i primi minuti di corsa, non sono abituata ad uno sforzo così immane; la mia attività fisica consiste, solitamente, nell'acquattarmi dietro ad un cespuglio ed aspettare che la preda si senta a suo agio, per poi colpire.
La corsa non è il mio campo da quanto Thomas è partito, ma non ho altra scelta. Cerco di concentrarmi su di un qualcosa che non si avvicini nemmeno lontanamente al bruciore tremendo che m'invade gli arti in questo momento; socchiudo gli occhi ed il vento che imperturbabile mi sputa in faccia me li fa lacrimare e la mia vista si annebbia. Non ci voleva proprio; passo in un gesto disperato la manica della felpa sul volto ed asciugo le lacrime, va meglio ma sto ancora vagando alla ceca. I miei occhi bramano ferocemente la vista ma questa si rifiuta l'aiuto che mi serve per proseguire.. Alzo più in alto che posso le ginocchia ad ogni passo, consapevole che questo comporta un notevole rallentamento, ma perlomeno sicura di non dovermi preoccupare di eventuali radici fuoriuscenti dal terreno..

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⇝Angolo autrice.⇜

Questo particolare capitolo richiede quantomeno una breve spiegazione; essendo questa una storia che va avanti da molto più tempo di quanto sia presente qui su EFP, varie parti del testo si riferiscono ad episodi o questioni che alcuni di voi non possono giustamente afferrare..
Vi sono pertanto svariati punti a cui devo dare spiegazioni:

1) L'amore non corrisposto.

Rose e Connor si conoscono da quelli che oramai sono sei o sette anni; sono sempre stati migliori amici, o meglio, per Rose lo sono sempre stati. L'amore non corrisposto di Connor verso Rose ha, nel corso del tempo, fatto nascere svariate situazioni d'imbarazzo e non, che in qualche modo influiscono con la trama.
-Vedi: «..si insomma, potrei concederti la cosa cui brami d'avere da diversi anni a questa parte.. A patto che tu non mi uccida, ben inteso.» concludo e lo sento deglutire, forse sta seriamente prendendo in considerazione quella balorda idea, assurdo.-

2) Il brevissimo -quasi ininfluente- accenno ad un ragazzo di nome Thomas.

Thomas era -è-, il ragazzo di Rose. Conosciuto all'incirca un anno dopo Connor, diventa quasi immediatamente oggetto dei suoi pensieri e, in un tempo che -pur trattandosi di svariati mesi- considererei "breve" la ragazza se ne innamora. Il fatto è che, dopo anni passati assieme fra un'avventura e l'altra, Thomas parte e ritorna al suo paese, lasciando Rose sola e con il cuore spezzato.

3) La tematica dell'anello.

Dopo essermi resa conto degli svariati accenni a questo piccolo oggetto appartenuto in passato a Connor, mi vedo costretta a fornirvi una breve spiegazione:

Trattasi di un anello -più precisamente l'anello di Amarra- il quale, se indossato da un vampiro prima dell'effettiva trasformazione, gli può permettere di controllarsi e quindi di non diventare pericoloso. Inoltre, permette loro di uscire anche durante il giorno, e quindi di non sbrilluccicare come un segnale catarifrangente investito dal sole delle quattro(?).

4) Gabriel.

Gabriel non è altro che un cacciatore di vampiri, il quale aveva raccontato a Rose di essere riuscito ad uccidere Connor.

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Detto ciò, spero che la storia vi sia piaciuta.. ♡
  
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