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Autore: allieverwanted    25/09/2014    2 recensioni
Andrea è una ragazza ( ne sono sicura lol). Le piace la sua vita ma ha bisogno di conoscere se stessa.Ha quindi deciso di compiere il suo 4 anno di liceo in Australia. Lasciare tutto ciò che la collega alla sua vita può risultare difficile ma lei è determinata e l'unica cosa che porterà con sé sarà la musica
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ANDREA

 

Mi svegliai a causa della sveglia che suonava da due minuti circa.

Era venerdì.

Il giorno cruciale.

I ragazzi avevano il concerto.

Io dovevo passare un intero pomeriggio con Dean, a studiare.

Avevo litigato con Rebs e non la sentivo da due giorni. Non volevo essere la prima ad alzare la cornetta e chiederle scusa. Non ero io che avevo esagerato. Chiamarmi puttana? Io? Se io ero una troia, il cielo era rosa shock!

Mi alzai dal letto e mi diressi con una camminata zombie verso il bagno.

Uscii dal bagno dopo una doccia velocissima senza lavarmi i capelli. Fuori faceva freddo quindi presi la maglietta che diceva 'sii sempre te stesso a meno che tu non possa essere Dave Grohl, in quel caso, sii sempre Dave Grohl' e una camicia verde a quadri.

Mi legai i capelli in una coda molto disordinata e mi truccai giusto sugli occhi.

Uscii dalla camera e, mentre mi dirigevo di sotto per fare colazione, incontrai Mike. Ieri non gli avevo neanche rivolto la parola. Un altro sulla lista delle litigate infernali.

Decisi che era arrivato il momento di togliere il muso.

-Ehy buongiorno, hai dormito bene?- Chiesi sorridendo.

-Uhm vedo che non sei più arrabbiata con me, bene!- Disse serio.

-Ti chiedo scusa per la sfuriata dell'altro giorno. È che non sopporto la gente che mi dice cosa devo fare. È la mia vita. Ma so che tu cercavi solo di darmi un consiglio. Mi dispiace. Mi perdoni?- Gli chiesi facendo gli occhi da cucciolo bastonato.

-Sei la mia sorellina, come posso essere arrabbiato con te?- Disse e mi abbracciò, stritolandomi.

-Aiuto! Sto soffocando!- Dissi mentre ero stretta tra le sue braccia. Sapeva di sapone alla fragola. Era rilassante essere abbracciati di prima mattina. Era una marcia in più per cominciare la giornata.

Scendemmo insieme a fare colazione e mentre io mangiai la mia solita tazza di latte e cereali, lui ingurgitò mezzo frigorifero. Dovevo ancora capire come faceva ad essere così magro.

Andammo insieme a scuola e durante il tragitto cantammo tutto il tempo.

-Anche tu hai una bella voce- Gli dissi finita la terza canzone.

-Uh grazie, ma abbiamo già un cantante nella band- Disse lui.

-Bhe potresti fare il corista, stile chiesa.- Dissi ridendo.

-Uh certo, io in chiesa! - Disse.

-Ti ci vedo come chirichetto.- Dissi scoppiando a ridere.

-Non prendere in giro, sarei un vero fighissimo chirichetto.- Disse.

-Oh sicuro. Tutte le suore cadrebbero ai tuoi piedi.-

-Bhe un pensierino ce lo farei per alcune suore.- Rispose.

-Sei disgustoso-

-Lo so- Disse ridendo.

 

Arrivammo a scuola e mi diressi subito da Luke. Non volevo che fossimo in conflitto su qualcosa il giorno del suo concerto.

Lo vidi da lontano e mi diressi verso di lui.

-Ehy am...-Disse, ma lo baciai sulle labbra prima che potesse continuare.

-WOW! E questo per che cos'era?- Chiese sbalordito.

-Ciao anche a te. Volevo solo augurarti buona fortuna per oggi.- Dissi prendendolo per mano.

-Voglio avere un concerto al giorno se questo è il risultato.- Disse e mi abbracciò, baciandomi di nuovo.

-Andiamo in classe?- Chiesi.

-Dobbiamo proprio? Cominciava a piacermi essere coccolato.- Disse passandomi un braccio sulle spalle.

-Sì dobbiamo proprio, sennò stasera non ci sarò al concerto.- Dissi.

-Sei crudele, non puoi ricattarmi così- Disse lui.

-Non ti sto affatto ricattando. Io vado in classe, ci vediamo dopo?- Chiesi liberandomi del suo braccio.

-Assolutamente. A dopo. Ti amo.- Disse mentre mi dirigevo verso la mia classe.

Ecco il suono della campanella.

Entrai nella classe e notai che non era arrivato ancora nessuno.

Così presi il cellulare. Mi era arrivato un messaggio.

 

Ehy, ieri non ci siamo rivolti parola. Stai bene? Per oggi è tutto sistemato? Dopo la scuola andiamo a casa mia a studiare? -D

 

Gli risposi prima che entrasse la professoressa.

 

Ehy! Scusami ma ieri non ero dell'umore giusto. Per oggi è perfetto. Però stasera ho bisogno che mi dai un passaggio in un bar, perché i ragazzi si esibiscono per la prima volta. Oggi ci aspetta un lungo pomeriggio. Andrea

 

Misi subito via il telefono non appena entrò in classe qualcuno. Carol. E ti pareva.

-Ciao- La salutai con tono pacato.

Nessuna risposta. Bene. Se voleva comportarsi così non l'avrei certo fermata.

L'ora di arte passò velocissima, per fortuna.

Algebra avanzata.

Delirio.

Mi sedetti vicino al banco di Luke, che continuava a disegnarmi cuori su tutto il banco.

-Sembri una ragazzina alle prese con la sua prima cotta- Lo stuzzicai.

-Bhe, allora tu saresti il bad guy di cui sono pazzamente innamorata- Disse con voce stridula.

Risi.

-Sei completamente fuori di testa.- Dissi.

-Ed è per questo che mi ami, no?- Disse ridendo.

-Oh certo, credici. Non è certo per i tuoi bellissimi addominali e i muscoli scolpiti.- Lo presi in giro.

-Bhe, neanche io ti amo certo per le tue tette.- Disse lui.

Brutta testa di cazzo.

-Questo era un colpo basso.- Dissi.

-E anche una bugia. Voglio dire. Hai delle belle tette.- Disse. Sembrava in imbarazzo.

-Bhe, grazie?- Dissi non sapendo come rispondere.

-Prego?- Disse lui.

Per fortuna entrò la professoressa in quel momento, così quella conversazione imbarazzante finì.

 

Passai l'ora di buco ad ascoltare la musica con Dean. L'avevo fatto entrare nel circolo dei fan degli All Time Low. Mi sentivo troppo importante.

-Ti odio per questo, sai?- Disse mostrandomi il braccio. Gli avevo fatto lo scherzo dell'orto sul braccio, facendogli diventare tutta la pelle rossa per riprodurre i pomodori.

-Mi hai chiesto tu che cos'era il gioco di cui parlavo!- Mi giustificai.

-Ti ho chiesto cos'era, non di provarlo su di me- Disse lui.

-Non entriamo nei dettagli.- Risposi ridendo.

-Allora, sei pronta per oggi?- Chiese.

-Per immergermi totalmente nella filosofia? Ovviamente no, ma devo farlo lo stesso.- Dissi io.

-Bhe, almeno ci saranno due menti. O una e mezza.- Disse.

-Stai per caso insultando la mia intelligenza?- Gli chiesi fissandolo intensamente con sguardo indagatore.

-Assolutamente no, come potrei! - Disse prendendomi in giro.

-Allora signor sotuttoio puoi studiare fa solo filosofia oggi pomeriggio.- Dissi

-Ahaha per poi prendere un brutto voto? No grazie. Preferisco sfruttare le tue doti da studentessa modello.- Disse lui.

-Allora non sono davvero tua amica? Mi stai solo usando per i compiti? Questo sì che è interessante.- Dissi fingendomi offesa.

-Oh non ti sto usando solo per i compiti, ma anche per farmi vedere in giro con una ragazza.- Disse lui.

Oh cazzo.

-Bhe ma io sono già fidanzata.- Risposi cercando di ricordarlo sia a me stessa che a lui.

-Lo so, ma gli altri magari non se ne sono accorti.- Rispose lui.

-Oh penso di dopo che Luke lo ha detto in radio.- Dissi ricordando quel giorno meraviglioso.

  • Stai rovinando il mio piano malefico di farti innamorare di me.- Disse ridendo. Stava scherzando vero?

Rimasi zitta sperando che scherzasse.

Lui se ne accorse.

-Sto scherzando ovviamente.- Disse.

Oh grazie al cielo.

-Lo sapevo- Dissi cercando di assumere un tono scherzoso.

Per fortuna ci fu la campanella a salvarmi.

-Ok, io vado, ci vediamo dopo!- Disse e mi salutò con un bacio sulla guancia.

Rimasi immobile, incapace di respirare.

Cosa mi stava succedendo? Lui era Dean, non Luke. Lui era Dean. Il ragazzo che mi aveva fatto entrare nel club dei suoi amici superfighi la prima volta che ci siamo conosciuti. Non era il mio Luke. E allora perché non riuscivo a staccare la mano dalla guancia su cui mi aveva lasciato un bacio?

Trascorsi l'ora di pranzo con Lucy e Jem perché i ragazzi erano in sala musica a fare le prove.

Non riuscivo a capire cosa mi stava succedendo. Daniel. Se ripetevo quel nome nella mia mente non succedeva niente di strano. Se pensavo a Luke, tutto il mio stomaco si contorceva.

Non mi piaceva Daniel. O perlomeno non quanto mi piacesse Luke.

Ma non potevano piacermi due ragazzi. Io stavo con Luke. Luke Hemmings. Il mio ragazzo. Dovevo ripetermelo sempre perché sembrava che alle volte lo dimenticassi.

 

Le ultime ore passarono così lentamente che pensavo non sarebbero mai finite.

Finalmente l'ultima campanella suonò.

Mi diressi fuori e vidi che Dean mi stava già aspettando.

Lo raggiunsi e ci infilammo in macchina. Mentre Dean metteva in moto mandai un messaggio a Luke.

 

Oggi pomeriggio sarò impegnata a studiare filosofia, quindi ci vediamo direttamente stasera. In bocca al lupo e saluta i ragazzi. Ti amo.

 

 

Dopo pochi minuti mi arrivò la risposta.

 

Va bene. Mettiti qualcosa di carino stasera che dopo il concerto andiamo a festeggiare. Crepi. Ti amo così tanto che potrei aprire un negozio fatto solo d'amore(?) -L

 

Non era un vero genio con le frasi d'amore, ma dovevo attribuirgli l'originalità.

 

-E' Luke?- Mi chiese Dean.

-Sì- Risposi sorridendo.

-Sei proprio cotta a puntino, eh? Si vede da come lo guardi.- Disse.

Arrossii.

-Si vede proprio, eh? Di solito cerco di mostrare al minimo le mie emozioni, ma lui mi fa impazzire.- Dissi.

-Bhe, si vede che anche lui è preso. So che pensa che ci stia provando con te.- Disse.

Rimasi spiazzata.

-Come lo sai?- Chiesi.

-Le voci girano.- Disse.

Non gli chiesi se Luke avesse ragione oppure no. Non volevo saperlo. E non volevo rovinare l'amicizia che avevamo costruito.

Arrivammo a casa sua e subito sua madre mi abbracciò, felicissima di rivedermi.

-Ragazzi, mi dispiace ma per oggi non ho niente da mangiare. Perché devo andare al lavoro presto.- Disse.

-Oh non si preoccupi. Tanto anche io devo andare via presto.- La informai.

Finalmente entrammo in camera di Dean e ci mettemmo a studiare.

Lui sdraiato sul pavimento e io seduta a gambe incrociate sul letto.

Dopo due ore di studio intenso di filosofia e post-it ovunque, finalmente avevamo finito.

Erano solo le sei.

-Ehi, visto che è ancora presto per andare, ti andrebbe di andare a prendere un gelato?- Mi propose Dean.

-Sarebbe perfetto. Però prima possiamo passare a casa mia così mi cambio? Luke vuole festeggiare dopo il concerto quindi devo vestirmi da ragazza.- Dissi sottolineando il sostantivo 'ragazza'. Non ero la tipa da vestiti. Preferivo i jeans. In tutta la mia vita avevo indossato un vestito due volte: per i diciotto anni di mio fratello e per la nascita di mia cugina.

Arrivammo a casa di Mike e salii in fretta le scale. Presi l'unico vestito che avessi: corpetto azzurro e gonna corta nera. Mi infilai le ballerine. Mi truccai decentemente e lasciai i capelli sciolti.

Uscii dopo venti minuti (RECORD da ragazza).

Presi la giacca di pelle nera e uscii di casa.

-WOW!- Sentii dire da Dean. Mi girai subito, pensando che stesse guardando qualcosa di strano.

I suoi occhi erano fissi su di me.

-Cosa c'è?- Chiesi.

-Oh niente, solo che sei bellissima.- Disse sorridendo.

-Dici davvero? Grazie.- Dissi arrossendo. Era la prima volta che un ragazzo diverso da Luke mi facesse un complimento. Probabilmente stavo diventando un pomodoro.

-Penso sia ora di andare.- Dissi aprendo la portiera della macchina.

-Oh sì certo! Ma prima, il gelato. Conosco un posto buonissimo dove lo fanno. Fortunatamente nessuno lo conosce!- Disse e fece partire la macchina.

-Perché non ti metti i vestiti più spesso?- Chiese Dean rompendo il silenzio che si era creato.

-Perché non mi trovo a mio agio.- Dissi.

-Ma ti stanno da dio. Voglio dire, parlando da ragazzo, hai delle gambe fantastiche.- Disse lui.

-Stai parlando di questi cosciotti di maiale? Comunque grazie per non farmi sentire tanto di merda. Non mi sento per niente a mio agio. Sento l'aria che mi entra dappertutto!- Dissi.

-Zitta e smettila di sparare cazzate! Hai delle gambe da urlo, e se non sapessi che sei fidanzata con un altro, probabilmente ci starei già provando con te- Disse.

Oh diavoletti.

-Già, ma tu sai che sono fidanzata, quindi non ci stai provando, giusto?- Dissi, cercando di accertarmi di aver ragione.

-Forse- Disse.

Non dissi più niente. Non volevo complicare la situazione. Arrivammo in un posto che sembrava stesse per cadere a pezzi.

-Dove mi hai portato?- Chiesi curiosa alla ricerca di un posto che sembrasse una gelateria. Magari un'insegna luminosa. Niente.

-Lo so che non sembra il posto per una gelateria. Questo perché vende anche altre cose, ma il gelato è il migliore di tutta l'Australia.- Disse e parcheggiò la macchina. Era già sera e non c'erano lampioni. Scesi dalla macchina ma non mi allontanai neanche di un millimetro.

Seguii Dean in un capannone. All'interno l'atmosfera era gioiosa. C'erano palloncini e luci colorate sparsi ovunque. Un ragazzo sulla trentina era dietro ad un bancone da gelati.

-Non ricevono molti clienti.- Commentai guardandomi intorno. Non c'era anima viva.

-Solo i migliori.- Mi rispose Dean.

Come gusti scelsi nocciola e limone. Dean scelse caffè e vaniglia.

Pagò lui per entrambi.

Uscimmo dal capannone e prendemmo una stradina.

-Grazie per aver pagato anche per me. Non ho portato un soldo. Ho solo il cellulare e la macchina fotografica.- Dissi cominciando a mangiare il gelato. Era delizioso. Finalmente qualcosa che mi ricordava casa.

-WOW! Può essere paragonato al gelato italiano.- Dissi entusiasta.

-Non so, so solo che è delizioso!- Disse ridendo.

-E' davvero buono!- Dissi.

-Allora, ti sei pentita di aver preso un gelato con me?- Mi chiese.

-Assolutamente no, ma solo per il gelato.- Lo presi in giro.

-Ehi mi sento offeso!- Disse lui.

-Ahaha non penso sia un mio problema!- Dissi.

-Oh sì che lo è perché ti ricordo che non hai un passaggio per andare al concerto senza di me.- Disse.

-Ah questo era un colpo basso! Non puoi lasciarmi qui, questo posto mette i brividi.- Dissi rabbrividendo.

-Ahaha lo so, li mette anche a me!- Disse.

 

 

-Guarda guarda chi si rivede! Il nostro Dean.- Qualcuno aveva parlato nell'ombra.

 

Salve gente!

DAN DAN DAAAAAN! Cosa ne pensate? Lasciatemi una recensione o un messaggio su chi credete che sia la misteriosa persona nell'ombra.

Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo.

Sta per arrivare il bello.

XOXO

  
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