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Autore: ChibyLilla    25/09/2014    2 recensioni
Non fatevi ingannare dal titolo! Finn è narratore della storia (ed un personaggio abbastanza importante) ma i protagonisti sono Blaine e Sam, soprattutto nella prima parte. Con una importante presenza di Kurt, naturalmente.
Dal primo capitolo: Non lo stupisce affatto la sua risposta evasiva. “Sono solo un po’ stanco.”
Non se ne stupisce perché in questo momento Finn sa che Kurt aveva ragione. C’è qualcosa nel comportamento di Blaine che non va.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel, Sam Evans, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ed eccoci qui, pronti per svelare il motivo per cui Sam era disperso nello scorso capitolo.

Gelosia

Se Finn pensava che la rottura con Kurt aveva portato Blaine a passare troppo tempo con Sam, non aveva pensato al fatto che vivendo sotto lo stesso tempo i due avrebbero finito col passare letteralmente tutto il loro tempo appiccicati.

 Sono chiusi in bagno da venti minuti, il che è già abbastanza inquietante, trattandosi di due ragazzi chiusi in uno stesso bagno. Se poi ci aggiungiamo che lo spazzolino da denti di Finn si trova proprio lì dentro, la cosa diventa insostenibile.

“Sam, è ovvio che ne dobbiamo parlare. Se c’è qualcosa che non va-”

“Non c’è niente che non va, Blaine. Lascia stare.”

“Dico davvero, quello che stai facendo non è salutare. Sotto nessun punto di vista."

Finn scuote la testa.  Ovvio. I problemi non vengono mai da soli, avrebbe dovuto pensarlo che sarebbe successa qualche altra cosa. Perché in fondo lui é Finn Hudson e sembra essere una calamita per i problemi degli altri che, in qualche modo gli vengono costantemente sbattuti in faccia, in modo che lui non possa ignorarli e finisca per essere considerato il ficcanaso di turno.

Si guarda in giro, dopo la brutta esperienza con Rachel, vuole essere certo che sua madre non lo becchi una seconda volta e soltanto quando sa di avere campo libero, si siede con la schiena contro il muro e poggia la testa accanto alla porta. L'idea di andare a letto ad un orario decente ha ormai abbandonato completamente la sua mente.

"Blaine, mi devi ascoltare, per favore."

"Ascoltare che cosa, Sam? Dai, per favore."

Un soggetto ed un verbo non gli dispiacerebbero a questo punto. Almeno anche Finn inizierebbe a capire qualcosa. Invece Sam grugnisce e si sente chiaramente il rumore di qualcosa che colpisce qualche altra cosa e un urlo esasperato di Blaine. Sam ha dato un pugno al muro?!

"Fammi vedere la mano, Sam. Smetti di fare il bambino e ascoltami."

"Non è niente, dai, lasciami stare.”

A dispetto delle sue parole, Sam deve aver comunque assecondato l’amico, perché un attimo dopo si sente il rumore della fontana aperta.

"Non mi piace che stai male per colpa mia," mormora Blaine, "E non mi riferisco alla mano. Sei un idiota, a proposito."

"Blaine, è che non mi piace vederti soffrire e Kurt in un modo o nell'altro finisce sempre col farti piangere. Stavamo così bene tu ed io."

Eh? No, sul serio. Che cosa?

Finn abbandona la propria posizione per inginocchiarsi, i palmi di entrambe le mani poggiati contro la porta, le orecchie tese. Magari ha capito male, non è il caso di fare altre strane supposizioni su quei due. Ma, Finn lo giura sullo scoiattolo che ha investito la prima volta che ha preso l'auto di Burt di nascosto, se quei due stanno prendendo in giro suo fratello, se la dovranno vedere con lui.

"Sam, tu ed io stiamo ancora bene insieme. Sei il mio miglior amico e questo non cambia, okay? Ma Kurt è-"

"Ti prego non dire quella parola. Fermati un attimo e pensa a come staresti senza di me! Io l'ho fatto e sai che ho pensato? Che senza di te mi mancherebbe il respiro, che mi sentirei come se una parte di me mi fosse stata portata via."

"Questo-"

"È quello che mi hai detto quando sei tornato da New York, la sera in cui Kurt ti ha lasciato."

"La sera in cui ho detto a Kurt di averlo tradito," lo corregge Blaine.

Finn si ritrova per l'ennesima volta a chiedersi per quale motivo tutti i gay che conosce siano così melodrammatici. Fino a pochi mesi prima aveva pensato che fosse un tratto caratteristico di Kurt, ma evidentemente si sbagliava.

Poi gli passa per la mente un altro pensiero. Merda. Sam è gay.

"Blaine, mi dispiace metterti in difficoltà con Kurt, ma in tutta sincerità non mi piace vedervi insieme. Ci ho provato ad essere felice per voi, ti giuro che ci ho provato. Ma proprio non ci riesco," urla e sembra che Blaine stia cercando di zittirlo.

"Sam!" Blaine alza il tono di voce e Finn cerca di sbirciare attraverso il buco della serratura, "Non hai il permesso di bere più neanche coca cola in mia presenza. E abbassa la voce. Ti prego, non svegliare nessuno."

Finn non si era neppure accorto che Sam fosse ubriaco, ma deve ammettere che questo spiega per quale motivo stia dando così liberamente sfogo alla propria bocca, senza pensare alle conseguenze di quello che sta dicendo.

"Togliti, Sam! Lasciami!"

Finn si passa una mano tra i capelli e chiude un occhio, per riuscire a guardare nella serratura con l'altro. Blaine è schiacciato contro il muro e Finn è quasi sicuro che proprio dietro la sua schiena ci sia uno di quegli strani affari che Kurt ha voluto attaccare alle mattonelle e che se fino a ieri gli sembravano soltanto inutili, ora sembrano anche dolorosi. Non riesce a vedere bene, ma si rende comunque conto che Sam gli sta schiacciato addosso, cercando di tenergli fermo il viso e Finn in uno scatto si alza in piedi, picchiando furiosamente la mano contro la porta.

"Aprite questa cazzo di porta! Adesso. Blaine, apri la porta!"

Dopo un attimo di silenzio, Finn sente Blaine cercare di convincere il biondo e poco dopo la porta si apre.

Ha gli occhi rossi, Finn non si era neppure reso conto che stesse piangendo; per un attimo i loro sguardi si incrociano e Finn si chiede se il più piccolo si sia reso conto che ha sentito ed in parte anche visto tutto. Sam non stacca lo sguardo da Blaine neppure per un secondo ed il moro si vede costretto a prenderlo per mano e trascinarlo via, prima che Finn possa avere il tempo per fare domande.

"Se ha bevuto riempirà il letto di vomito ed è uno spettacolo a cui non vuoi assistere!" commenta, fingendosi disinteressato e convincendo Blaine a fermarsi.

"Per questo eravamo in bagno. Ma se ti serve…"

Ah già. Finn li ha fatti uscire.

"Okay, aspettate due minuti, mi lavo solo i denti."

Non riesce a guardare Sam negli occhi, oltraggiato dal suo comportamento, ma offre a Blaine un mezzo sorriso di scuse. Chiude la porta ed aspetta che passi un po' di tempo prima di riaprirla, senza neanche preoccuparsi di prendere lo spazzolino ed usarlo, la mente piena di mille pensieri diversi.

Quando esce dal bagno Blaine è di nuovo appoggiato contro il muro e per un momento Finn pensa che si stia ripetendo lo spiacevole episodio di poco prima. Poi si accorge che Sam è scomodamente appoggiato con la testa sulla sua spalla, piegato in avanti per poter raggiungere il ragazzo più basso. Blaine gli sta parlando, cercando di convincerlo a smetterla di dire cose così compromettenti e darsi un contegno.

"Ti faccio compagnia." 

Non ha mai visto Sam da ubriaco, ma ha assistito Puck abbastanza spesso da poter immaginare e gli dispiacerebbe lasciare Blaine da solo.

Soltanto quando ha la certezza che Sam non sia capace di far danni, Finn si sente abbastanza a proprio agio a riportarlo a letto ed addormentarsi.

 

 

Il mattino seguente si rende conto di essere stato l'unico ad aver dormito in modo decente.

Quando scende in cucina per la colazione ci sono soltanto Blaine e dei pancake appena fatti.

"Sai che non devi cucinare tutte le volte che mia mamma non c'è? Possiamo anche arrangiarci al momento."

Blaine annuisce, tenendo la padella con la mano destra, la sinistra è ancora fasciata e fa cadere con poca accortenza l’ultimo pancake nel piatto.

"Sam avrà mal di stomaco stamattina."

"Blaine, posso farti una domanda?" Al tono serio di Finn, l'altro ragazzo posa tutto quello che ha tra le mani ed annuisce, lasciandolo continuare, "Sul serio hai intenzione di far finta che non sia successo niente? Sto parlando di Sam ieri sera. Da ubriaco è quasi peggio di Rachel."

Blaine trasale, mordendosi il labbro, "Finn, Sam non pensa una parola di quello che ha detto. Ti assicuro che non c'è niente di cui preoccuparsi."

"Che fine ha fatto il detto in vino versat?"

"In vino veritas," lo corregge Blaine abbozzando un sorriso, "Sam si sente solo. Ha soltanto paura che io sia troppo preso da Kurt e non passi più tempo con lui."

"Senti, non parliamo di chi si sente solo che è meglio. Sai che devi dirlo a Kurt?"

"Ti giuro che glielo dico appena lo sento. Te lo giuro, però non dirgli niente tu, lascia che sia io a parlare. Ti prego, Finn, abbiamo appena fatto pace e non posso permettermi un altro passo falso," Blaine sussurra, parlando tutto d'un fiato, stringendo le mai davanti al viso in segno di preghiera.

Finn annuisce, provando ad essere comprensivo, ma si sente comunque in dovere di comportarsi da bravo fratello maggiore, quindi lo guarda col suo miglior viso minaccioso e gli dice che ha tempo soltanto fino a sera. Poi Finn telefonerà a Kurt e gli racconterà tutto.

Non ha ancora finito di minacciare Blaine quando sente i passi di Sam che scende giù per le scale. 

"Buongiorno!"

Blaine sorride come se non fosse successo niente e mette un piatto davanti a Sam e l'altro davanti a Finn, sedendosi accanto al biondo e mangiucchiando in silenzio.

Per tutto il tempo Finn non riesce a smettere di osservarli. Funzionano come una macchina perfetta, sanno benissimo di cosa ha bisogno l'altro ancor prima che parli ed è affascinante la dinamica del loro rapporto. Quasi quanto lo è quello tra Blaine e Kurt. 

 

Non li vede per tutto il resto della giornata, ma quando incrocia Artie nei corridoi, l'amico gli spiega che hanno deciso di pranzare in macchina, in modo da avere un po' di privacy. Devono parlare di qualcosa di importante e Finn può soltanto augurarsi che nessuno dei due faccia qualche cretinata.

Aspetta con ansia che sia sera soltanto per telefonare a Kurt ed è rincuorato che suo fratello sia già a conoscenza degli ultimi avvenimenti.

"Blaine mi ha raccontato tutto. È stato dolce in realtà. Aveva paura che me la pendessi con lui."

"Scusa, ma non sei arrabbiato? Neanche un po'?"

Kurt sbuffa. Se Finn lo avesse di fronte, lo vedrebbe arricciare le labbra e roteare gli occhi, "Non certo con Blaine! E sinceramente non riesco ad arrabbiarmi con Sam, dopo tutto quello che ha fatto per Blaine. Gli vuole davvero bene."

"Kurt!"

"Finn, quando tu e Rachel vi siete fidanzati, ero geloso. Capisco le preoccupazioni di Sam. E lo ho fatto capire anche a Blaine. E lui mi ha assicurato che non si ripeteranno più simili incidenti. Oh! Lui e Sam sono improvvisamente diventati salutisti e non verranno altro che acqua e succo di mela, per il bene di tutti.”

“Se lo dici tu.”

  
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