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Autore: guard_the_project    26/09/2014    3 recensioni
Dal primo capitolo:
“Blaise, Blaise,Blaise” cantilenò, Blaise detestava quando iniziava le frasi in quel modo, anche perchè spesso susseguiva un soliloquio dove Draco tendeva a parlare di sé in terza persona, cosa alquanto fastidiosa “la mente di Draco Lucius Malfoy è come un pacchetto di Gelatine Tuttigusti”
“ovvero?”domandò Zabini scacciando una vocetta nella sua testa che canticchiava uno strano motivetto circa l'aver ragione sul soliloquio di Draco
“ha sempre un più uno”.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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parte tre

Parte tre: Gelatine gusto menta piperita


Harry Potter era bisessuale. Non bastava che fosse attraente e disponibile per i ragazzi, doveva esserlo anche per le ragazze. Draco seduto al suo solito posto a tavola si morse un labbro. Capire con chi se la facesse Potter era difficile, molto difficile.

Erano passati un paio di giorni dal loro incontro in infermeria, uscito da lì,un paio d'ore dopo, aveva deciso che avrebbe rinunciato a Potter per sempre, stava con qualcuno che gli era stato vicino dopo il casino della guerra, non avrebbe mai potuto competere. Certo, a modo suo e senza che Potter se ne rendesse conto, anche lui gli era stato accanto ma non fisicamente.

Un paio di giorni, dove per una del tutto fuori luogo gioia di Blaise, aveva rinunciato a lui.

Un paio di giorni...Poi Draco si era ricordato chi fosse, lui era Draco- fottutamente attraente e con una propensione alla creazione di piani geniali- Lucius Malfoy,innamorato di Harry Potter, una cosa talmente assurda a cui non avrebbe mai e poi mai potuto rinunciare così facilmente.

“oh,no,no,no, avevi rinunciato Draco, hai fatto addirittura un annuncio”si lagnò Zabini al suo fianco

“Draco sei tornato in pista?” chiese Pansy

“certamente dolcezza” affermò il biondo facendole l'occhiolino per tornare subito dopo ad analizzare il tavolo dei grifondoro, Potter non voleva che la sua storia diventasse pubblica, da dopo la guerra teneva un profilo molto basso

“sono fiera di te” dichiarò la strega facendo uscire un lamento poco elegante dalle labbra di Blaise, certo che lei era fiera, quando quella serpe del loro amico elaborava un piano, lei non veniva mai trascinata a fare il lavoro sporco, al caso saltellava attorno a Draco battendo le mani

“Potter è impegnato, ora bisogna capire con chi! Conoscere il sesso sarebbe già un passo avanti”

“Tette versus addominali, l'eterna lotta” disse Pansy annuendo convinta

“mi sono sforzato di ricordare se avesse usato dei pronomi, ma si è tenuto sul vago..” assottigliò lo sguardo, la Weasley femmina stava particolarmente attorno ad Harry ultimamente, lei era già in cima alla lista; era già stata con lui quindi gli piaceva, sicuramente presente dopo la guerra, senza contare lo spasmodico amore che Potter provava per i Weasley. Sì, lei era la candidata perfetta.

Individuata l'avversaria, avrebbe potuto incominciare a giocare. Piano cinque, ovvero perchè meglio di Draco Malfoy c'è solo Draco Malfoy.

Scrutò la Weasley che rideva stringendo appena il braccio di Potter, c'era davvero competizione? Lui aveva il profilo di una divinità greca, gli occhi argentei, capelli del colore della luce lunare, eleganza nei movimenti ed emanava fascino semplicemente respirando.

Ginny, bè per quel che riguardava Draco avrebbero tranquillamente potuto mettere la sua foto sul vocabolario vicino la parola sciattona. O plebea. O dozzinale. O razza di idiota che deve tenere le sue mani ben ferme nelle tasche della sua divisa e non su Potter.

Scosse la testa, lei però aveva le tette, non molte, ma c'erano. Aveva ragione Pansy, si riduceva tutto all'eterna lotta tette contro addominali. Automaticamente abbassò la mano sul suo addome. Sì, gli addominali erano ancora presenti, ma era da un po' che non riusciva a fare degli esercizi con una certa costanza, doveva rimediare.

“Pansy, ho bisogno della tua incredibile capacità di ottenere informazioni al mio servizio”

“ho già iniziato a informarmi nel momento stesso in cui ho visto il tuo sguardo diventare..come lo aveva definito quel serpeverde?cielo in tempesta?”

“quello era la corvonero” intervenne Blaise con tono lamentoso, sapeva che a momenti si sarebbe rivolto verso lui, che gli avrebbe propinato un compito assurdo. Perchè non poteva essere amico di Theodore Nott?! Lo aveva sempre trovato simpatico, ma sopratutto munito di sanità mentale

“argento fuso” fu la risposta pacata di Draco

“esatto!bè insomma ho già fatto circolare i miei informatori fra i grifondoro, sembra che Ginevra Weasley sia la più probabile come nuova fiamma di Potter”il biondo annui grave, come sospettava “ma nulla di certo, nel pomeriggio mi muoverò personalmente, il tempo di dire Salazar Serpeverde e avrò fatto cantare ad uno ad uno ogni amichetto di Potty, a partire da Longbottom..c'è qualcosa di sexy nel suo essere così impacciato” Draco alzò una mano verso di lei per farle cenno di smettere di parlare senza nemmeno voltarsi. Il mondo stava andando a rotoli; Potter lo rifiutava, Pansy voleva farsi Longbottom...Possibile che solo lui fosse preoccupato per il destino dell'umanità?! A volte era snervante essere l'unico munito di intelligenza.

“bene, Blaise ti voglio sulla Weasley”ordinò Draco

“cosa?” esclamò Blaise. Lo sapeva, dannazione se lo sapeva

“o meglio nella Weasley se ci riesci”

“dovrei sedurre la rossa?”

“quanto acume Zabini, come mai non sei stato smistato in corvonero?”

“non ci penso proprio”

“non pensavo fosse troppo difficile per te,è una ragazza carina, ma posso capire che con una come lei non basti un complimento, bisogna ammetterlo, non è un'oca, ci vuole un professionista, chiederò a Nott” Blaise ricordò perchè non era amico di Theodore, gli fregava le ragazze

“ci penso io” sibilò. Draco ghignò e si alzò lentamente da tavola

“vado al campo da Quiddich a fare qualche esercizio, ci si vede” annunciò uscendo poi dalla sala. Pochi secondi, solo pochi secondi e un osservatore acuto come lui non si sarebbe lasciato sfuggire la mano del corvonero, che fermatosi a salutare assieme ad altri due maghi della sua casa il trio delle meraviglie, si era soffermata qualche attimo in più sulla spalla di Harry. Solo pochi dannati secondi e avrebbe scoperto l'identità della nuova fiamma del ragazzo, ma Draco in quei famosi pochi secondi si trovava già nel corridoio diretto al campo.


Hogsmeade. Draco respirò a pieni polmoni, c'era aria di inverno e di Natale pensò con rammarico. Quell'anno non era proprio in vena di festeggiare, era intenzionato a rimanere ad Hogwarts, ma quella mattina sua madre gli aveva mandato una lettera per chiedergli di tornare.

Nascose la mani nelle tasche del cappotto e sorrise per la prima volta da quando si era alzato, Potter era appena passato davanti a loro con i suoi inseparabili amichetti. Secondo le informazioni di Pansy oggi Harry avrebbe fatto il grande passo, avrebbe reso pubblica la sua nuova relazione, ma a quanto pareva per il momento stava ancora attaccato alle gonne di Weasley e Granger. Meglio per lui, avrebbe potuto continuare il suo piano.

Il quinto piano era stato decisamente più divertente dei precedenti, certo per essere meglio dello schiantesimo del quarto piano non ci voleva molto, in ogni caso il quinto prevedeva battutine allusive, strusciamenti e palpatine. Decisamente molto divertente.

Appurato che piaceva a Potter, ora doveva solo fargli capire cosa si stava perdendo e se per farlo doveva casualmente palparlo mentre si offriva di dargli una mano a pozioni, o farsi trovare sotto la doccia mentre lui tornava dai suoi giri sulla scopa, oppure massaggiargli le spalle per una caduta causata da uno scalino stranamente incantato, bè si sarebbe sacrificato per la causa.

Era un lavoro duro (molto duro, poteva aggiungere) ma qualcuno doveva pur farlo.

“ragazzi, io vado, oggi quanto scommettete?” domandò voltandosi pigramente verso Pansy e Blaise

“un galeone che Potter scatta via dopo trenta secondi” fece Pansy mentre si metteva i guanti

“naa, dieci secondi” disse Blaise “intanto io vado alla ricerca della Weasley”

“ti sta incominciando a piacere questo compito ah, Blaise?” lo canzonò Pansy ottenendo un sorrisetto complice di Draco

“mi assicuro solo che Gin stia lontano da Potter come mi è stato chiesto”

“hai sentito Pan? Ora è Gin”

“ho sentito Dra”

“oh, state zitti” sbottò Zabini avviandosi verso il centro, Pansy fece un cenno con il capo verso Draco e lo raggiunse.

Il biondo serpeverde rimasto solo si guardò attorno, non voleva rivedere Hogsmeade,anche completamente ricostruita non si sentiva a suo agio in quel posto, ma era lì per Potter e con le sue mani a riscaldarsi sotto il maglioncino del grifondoro sarebbe andato tutto apposto.

Harry aveva girato con Ron e Hermione per un'oretta, poi aveva lasciato loro un po' di intimità fingendo di aver un incredibile bisogno di lucido per scope, come non si fossero accorti che era solo un modo per lasciarli soli, Draco proprio non lo capiva. Era anche vero che la Granger ogni tanto perdeva di lucidità da quando era innamorata e Weasley, bè, doveva ammetterlo,lui era molto più sveglio di quanto desse a vedere ma non era comunque così attento ai dettagli.

Potter stava osservando una vetrina quando Draco decise che era troppo una brava persona per lasciare che rimanesse solo. Si avvicinò con passò leggero a lui, Harry non si mosse, sapeva di non averlo colto di sorpresa, aveva i sensi sempre incredibilmente allerta, quindi lo stava semplicemente ignorando di proposito. Il serpeverde inarcò un sopracciglio, si può forse ignorare Draco Lucius Malfoy? Pmf, assolutamente no!

Draco posò la sua mano sulla schiena del mago e lentamente, molto lentamente la fece scivolare verso il suo sedere finendo nella tasca posteriore dei jeans. Adorava quando si metteva i jeans.

“Malfoy” doveva essere un richiamo, ma la voce di Harry uscì leggermente sospirata “devi smetterla”

“smetterla di fare cosa?”

“lo sai” e voltò lo sguardo dalla vetrina fino al suo viso, Draco sorrise, sapeva che quello era il momento. Quando lo guardava Potter scollegava il cervello per ben due secondi, tempo in cui,da buon serpeverde quale era, Draco dava il meglio di sé approfittandone. Veloce si spostò per mettersi di fronte a Harry, la mano libera scivolò nell'altra tasca posteriore dei jeans e strinse le dita sui suoi glutei mentre si avvicina tanto da far combaciare i loro bacini “oh, Godric”mugugnò il grifondoro

“sono sicuro che nominarlo in un momento simile lo renda molto fiero di averti nella sua casa”

“così come Salazar sarebbe fiero del modo in cui mi stai raggirando” Draco ghignò, era ovvio che fosse orgoglioso di lui

“non ti sto raggirando” gli sussurrò, iniziando a baciargli il collo

“io sono impeg, oh Merlino"gemette mentre Draco iniziava a leccare

“ehi tu” Draco sentì una mano posarsi sulla sua spalla, subito dopo le nocche di una mano serrata a pugno colpirono il suo zigomo destro facendolo indietreggiare.

Seriamente, che bisogno c'era di colpirlo in faccia? Avrebbe anche sopportato uno schiantesimo o una maledizione, ma un colpo a sfigurare la sua pelle nivea no,per quel pezzente di Godric! Draco si portò le dita fredde a premere delicatamente sullo zigomo

“cazzo, il mio viso è entrato nelle sette meraviglie del mondo magico, potrei denunciarti per danneggiamento di opera d'arte, avresti l' UNESCO* alle calcagna in due secondi”

“Draco” la voce tremante gli fece distogliere l'attenzione dal suo zigomo per degnare di uno sguardo il suo aggressore “il tipo che ti sta dietro è Draco?” domandò rivolto ad Harry

“sì, bè tu avevi detto che ti stava bene perchè tanto io sto solo con te e non gli do corda”

“certo, ma pensavo che fosse Moore a venirti dietro e non Malfoy!” il grifondoro si portò una mano a scompigliarsi i capelli

“effettivamente Moore ci ha provato ma non” si bloccò, qualcosa non quadrava, non sapeva cosa, ma la sua mano andò a stringersi attorno alla bacchetta, arricciò il naso, aveva imparato a riconoscere il profumo che precedeva una situazione pericolosa, Hermione lo prendeva sempre in giro per quello, Ron si limitava ad annuire in silenzio, il pericolo aveva un profumo e lui ormai lo sentiva

“Rigel Gamp”pronunciò in un ringhio Draco“cosa diamine ci fai tu attorno ad Harry?” il corvonero sbarrò gli occhi e deglutì

“io,io sto assieme a lui” Draco inarcò un sopracciglio poi scoppiò a ridere, Rigel iniziò a spostare velocemente lo sguardo da lui, Harry, alla strada. Sì, Potter aveva sconfitto il Signore Oscuro, ma un Malfoy incazzato e impazzito sarebbe stato in grado di fermarlo? Non ne era poi così sicuro

“Malfoy cosa sta succedendo?” domandò Potter con voce calma e controllata, il biondo si portò una mano ad asciugare delle lacrime per il troppo ridere

“è che lui ha detto che sta con te, il che è assurdo perchè..”

“sarebbe assurdo tanto quanto lo stare con te Draco” intervenne Rigel, il sorriso si smorzò sulle labbra di Draco, i lineamenti del viso si contrassero

“io e te siamo due cose completamente diverse, io farò schifo, ma tu Rigel sei feccia e l'esserti buttato fra le braccia di Potter ne è l'ennesima dimostrazione” Gamp rabbrividì mentre il grifondoro rimaneva immobile, concentrato, in tutta quella conversazione gli stava sfuggendo qualcosa “dannazione, se avrei dovuto prenderti a calci in culo quando ne ho avuto l'occasione”

“aspettate, voi due vi conoscete?”

“perspicace Potter” deglutì, era da troppo tempo che non sentiva quell'intonazione tagliente, dal settimo anno, quando gli insulti di Draco avevano perso quella nota divertita e avevano acquisito sempre più spesso quell'intonazione secca, sferzante. Faceva male, aveva capito il motivo di quel tono a quel tempo. Era arrabbiato, con se stesso per quello che stava per fare, con suo padre per averlo costretto, con lui perchè non era riuscito a fermarlo, ma adesso, in quel momento non capiva perchè avesse dovuto ritirare fuori tutto quel veleno

“ci conosciamo solo di vista” farfugliò Rigel

“hai ragione” confermò Draco piegando la testa sorridendo appena “ma se mi tolgo i pantaloni forse ti ricordi che parte di me conosci di vista”

“voi due stavate assieme?” ora capiva l'uso di quel tono

“scopavamo, non stavamo assieme, non mi sarei mai abbassato a tanto” allargò il sorriso “lui non potrebbe dire lo stesso, vero Rigel? Tu ti sei abbassato più volte su il mio pe”

“basta” lo interruppe secco Harry. Non riusciva più a sopportare quell'intonazione, era impregnata di vero odio, non quello che si erano professati con ironia negli anni di scuola. Era strano ma una parte di lui era terrorizzata all'idea che tornasse a rivolgersi a lui in quel modo “siete stati assieme mentre lui stava con me?” Draco si voltò lentamente verso di lui, stava tentando di comunicargli qualcosa, oppure era solo la sua immaginazione. Il suo istinto gli stava dicendo che Draco aveva bisogno che capisse qualcosa, la sua testa che lui non era nessuno per capire cosa passasse nella mente del biondo

“no,certo che no”si affrettò a negare Rigel

“eravamo al Manor”aggiunse Draco atono “allora Gamp, tira fuori la bacchetta così chiudiamo questa vicenda una volta per tutte”

“nono”balbettò il corvonero estraendo però la bacchetta

“Malfoy, smettila, questa situazione è ridicola”

“no, Potter, lui è ridic”

“expelliarmus” Draco si gettò di lato, schivando l'incantesimo

“come volevasi dimostrare” disse fra i denti guardando Potter“Rigel,l'educazione!” lo riprese voltandosi verso il mago “eppure la tua famiglia dovrebbe avertela insegnata, non si colpisce qualcuno mentre sta parlando” scosse la testa “stupeficium”

“protego” Draco assottigliò lo sguardo, Potter fulmineo si era infrapposto fra loro salvando Gamp dallo schiantesimo, sospirò abbassando la bacchetta e riponendola nel fodero della manica

“bene se Potter ci impedisce di sistemare la situazione come maghi civili, direi che dobbiamo passare a farcela fuori alla babbana” Rigel si era gettato su Harry che lo stava abbracciando protettivo.

Gamp, Gamp, Gamp davvero hai pensato che nasconderti fra le braccia di Potter fosse una saggia idea?! Sappi che hai dato solo una scusa in più a Draco Lucius Malfoy per cruciarti. Merlino, se odiava quell'essere

“Harry caro, ti dispiacerebbe toglierti? Non puoi opporti alla mia scelta dato che il tuo ragazzo per primo mi ha colpito in volto” cielo, era possibile che fosse riuscito a fare tutte le cose che più gli dessero fastidio?! Mancava solo che gli rovinasse i capelli.

“Malfoy smettila! Capisco che ci sia rabbia nei suoi confronti ma non puoi prenderlo a pugni solo perchè ti ha lasciato”

“perchè mi ha lasci, lasciato?” balbettò, Rigel doveva avergli raccontato una storiella davvero divertente mentre abbracciava Potter, ingegnoso il corvonero “oh, si in un certo senso mi ha lasciato ma non è quello il problema, vero Rigel?” si tolse il cappotto e lo gettò a terra, slacciò i bottoni del polsino della camicia color antracite e iniziò ad arrotolare la manica sinistra, quando arrivò alla destra le dita tremarono appena, mai e poi mai avrebbe voluto che Harry lo vedesse, ma se c'era qualcosa peggiore a quello era Rigel che lo prendeva in giro, non lo avrebbe permesso “forza Gamp, preparati, me la devi una scazzottata, su togliti la giacca e fa come me, arrotola le maniche della camicia, non vorrai mica che si stropicci” allungò il braccio destro non coperto, non abbassò lo sguardo sul marchio, non guardò Harry. Sapeva che con quella mossa si era giocato qualsiasi possibilità con lui ma lo avrebbe salvato da Gamp e quello era più importante. Il corvonero rabbrividì e si toccò il braccio alla vista del marchio, Draco sogghignò, aveva fatto centro “allora?”

“fa freddo” fu la replica di Rigel, Draco sguainò nuovamente la bacchetta, vide Potter irrigidirsi e alzare la sua

“protego calor**” pronunciò, immediatamente l'aria attorno a loro si fece più calda “ avrei potuto farti notare che avresti dovuto lavorare di più sul tuo fisico se non riesci a sopportare nemmeno un po' di freddo, ma sono un signore e non posso permettere che dopo il nostro scontro tu vada in giro conciato come un pezzente, certo non che ci sia molta differenza tra il prima e il dopo” Rigel si tolse la giacca, rimanendo in camicia “allora?”

“posso colpirti anche vestito di tutto punto Malfoy”

“non essere sciocco, sarai impacciato nei movimenti” piegò le labbra in un sorriso pigro “su su arrotola le maniche della camicia” sibilò, Gamp portò una mano al polsino della camicia tirandolo verso il basso, Merlino, Draco avrebbe riconosciuto quel tic ovunque

“lascialo in pace Malfoy è ferito ad un braccio, si è scottato con una pozione”

“ti sei ferito ad un braccio” scandì “il destro è completamente fasciato,nevvero?” Rigel annuì mentre Draco contraeva la mascella, stava con Potter era ovvio che doveva aver trovato una scusa per nascondere il suo marchio, perchè c'era, lui lo aveva visto, aveva visto il Signore Oscuro stesso fargli l'incantesimo “bè, fa nulla” si avvicinò “Potter spostati, non è la tua battaglia questa, il tuo ragazzo mi ha colpito di spalle, è un mio diritto chiedere un confronto” Harry titubante si allontanò, Rigel deglutii rumorosamente “hai un braccio fasciato” rimarcò il termine “quindi a te la prima mossa” il braccio di Gamp si mosse veloce verso il viso dell'altro, Draco schivò e lo colpì sotto il mento, barcollò ma si riprese e si scagliò ancora contro il biondo che però parò il colpo, lo afferrò per il polso e gli bloccò il braccio dietro la schiena per poi lasciarlo dandogli un calcio sul sedere che lo fece carambolare a terra “lurido traditore” sputò

“stai alla larga” fu l'ordine che arrivò da Harry, mentre si inginocchiava vicino a Rigel “lurido traditore? D'avvero Malfoy?ancora con queste stronzate sul tradimento del proprio sangue?”

“ma che cazzo stai blaterando Potter?” domandò confuso Draco “lui è un traditore perchè..aspetta? Io dico traditore e tu pensi subito al peggio?”

“non è così Malfoy?”

“no che non è così!Ero un bambino viziato che non sapeva nemmeno cosa significassero quelle parole e..” Potter non lo stava guardando, stava aiutando Rigel, era inutile, non importava quanto Gamp fosse una merda in verità, lo aveva aiutato mentre lui non aveva fatto altro che insultarlo, ritrovarsi sempre dalla parte sbagliata della sua bacchetta e rendergli la vita impossibile.

Per Salazar quanto era stato stupido a pensare di avere anche solo una possibilità.

Aveva fatto di tutto per allontanare i pensieri della guerra da lui, li aveva reclusi in un angolo della sua mente e aveva tentanto di conquistare Potter come se fosse un ragazzo qualsiasi, bè non proprio qualsiasi, non è che mobilitasse l'intera Hogwarts per uno qualsiasi, però non aveva tenuto conto della guerra. Stupido da parte sua. Aveva ignorato il fattore guerra nella conquista di Harry James Potter, salvatore del mondo magico.

Doveva tagliare i ponti con Blaise e Pansy, stare in loro compagnia lo stava rimbambendo.

“Harry” lo chiamò, il mago si voltò, sembrava che chiamarlo per nome funzionasse sempre per attirare la sua attenzione “so che non puoi fidarti di me..” non lo avrebbe fatto nemmeno lui, se si fosse trovato al posto di Potter non gli avrebbe nemmeno rivolto la parola “ma per favore Potter non fidarti nemmeno di lui!” disse indicando Rigel “ti prego” aggiunse deglutendo “ti farà del male” Gamp al fianco di Potter sorrise compiaciuto, aveva vinto. Draco gli lanciò uno sguardo d'odio che gli fece mutare il sorriso in una smorfia “ti lascerò in pace, io..”si passò una mano fra i capelli “...io ho chiuso” terminò, si piegò a raccogliere la giacca, per la prima volta da tanto tempo davanti a Potter senza fare mosse allusive o altro, aveva chiuso, lo aveva fatto davvero. Indossò il cappotto spolverandolo appena e se ne andò.

***

* UNESCO= Organizzazione delle Nazione Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura.

** mi ero messa di buona lena decisa a rispolverare il mio latino, ma alla fine ho optato per creare questa formula errata, chiedo scusa :( comunque avete capito che serve per emanare calore nel circondario e questo è quanto:)

  
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