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Autore: fastingpylades    26/09/2014    2 recensioni
[Rock Band AU - Jasico; accenni Frazel e Piper/Reyna]
Aveva accettato perché aveva bisogno di rilassarsi un po’ dopo il difficile esame che avrebbe dato il giorno prima dell’evento e poi aveva sempre voluto provare l’emozione di andare a un concerto, quindi perché rifiutare un’offerta del genere?
Genere: Angst, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: I sette della Profezia, Jason Grace, Nico di Angelo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Jason era stato invitato da Percy a un concerto di una band abbastanza famosa: Children Of the Underworld. Glielo aveva detto durante l’ora di pranzo e l’invito era stato esteso a Piper, che studiava moda ed era l’ex-ragazza di Jason.
Ora era la ragazza di Reyna, che studiava politica. Erano stati invitati anche Annabeth che studiava biologia e a Frank, un ragazzo che frequentava gli stessi corsi di storia e filosofia di Jason. Aveva accettato perché aveva bisogno di rilassarsi un po’ dopo il difficile esame che avrebbe dato il giorno prima dell’evento e poi aveva sempre voluto provare l’emozione di andare a un concerto, quindi perché rifiutare un’offerta del genere?
Per non trovarsi impreparato sulle canzoni si era fatto prestare qualche CD di quel gruppo e doveva dire che non erano male, anzi per un po’ non aveva fatto altro che ascoltare le loro canzoni, concentrandosi particolarmente sulla voce maschile, su quella bellissima voce maschile.
Venne a sapere più tardi che il possessore di quella voce era un amico d’infanzia di Percy e di Annabeth, colui che gli aveva dato cinque pass per il backstage insieme ai biglietti, si chiamava Nico Di Angelo.
Si erano incontrati a un vecchio campo estivo quando erano alle medie e l’amicizia tra i due era sempre rimasta nonostante fossero passati anni dal loro ultimo incontro. Percy era sorpreso di quella cosa visto che non si aspettava che il ragazzino si ricordasse di lui, ma forse proprio perché era passato tempo e si trovava a New York, il cantante gli aveva spedito il tutto.
 
Ci era voluta un’ottima copertura da parte del suo migliore amico e l’auto della sua ex-ragazza per raggiungere il concerto. L’esame era andato benissimo quindi se lo meritava, ma i suoi genitori avrebbero chiamato per sapere come era andato, Jason aveva chiesto a Leo che era rimasto in casa per studiare fisica quantistica (e anche per questo il suo pass era stato ceduto a Frank), di coprirlo con qualsiasi scusa, l’importante era non fargli capire che era al concerto.
“Mi inventerò che sei stato rapito dagli alieni mentre tornavi dalla biblioteca perché hanno scoperto gli eccellenti risultati del tuo esame quindi hanno deciso di esaminarti il cervello! Tranquillo, va e divertiti anche per me!”.
Gli rispose in maniera scherzosa il ragazzo dai capelli ricci e ribelli prima di cacciarlo poiché era quasi ora di andare. Gli amici lo andarono a prendere e non appena furono sicuri di non scordarsi niente, partirono verso il luogo in cui si teneva il concerto.
Non ci misero molto ad arrivare al Madison Square Garden e grazie ai biglietti di Nico finirono proprio sotto il palco, non dovettero attendere molto l’uscita del gruppo formato da due soli ragazzi: Nico e una ragazza che poteva avere sì e no diciassette anni dalla pelle scura, i capelli color cannella e i lineamenti aggraziati. Lanciò un’occhiata a Frank che era arrossito ed era rimasto incantato. Ridacchiò e tornò con lo sguardo sul palco dove c’era il ragazzo che secondo le informazione ottenute da Percy doveva avere diciotto anni; Jason era rimasto semplicemente incantato da quei lineamenti morbidi, magri e pallidi nascosti sotto una massa di capelli neri simili a piccole ali di pipistrello. Tutti i membri del gruppo vestivano abiti punk/rock, ma leggermente stracciati e truccati in modo che ricordassero degli zombie appena usciti dalle tombe.
“SIETE PRONTI?”.
Urlò Nico di Angelo che guardò la folla notando Percy e gli altri e poi la sorellastra Hazel Levesque che annuì sorridendo.
“SÌ”.
Rispose entusiasta la folla che non attendeva altro e per Jason cominciò un bellissimo viaggio orchestrato da quella magnifica voce che aveva il giovane sul palco.
 
Il concerto andò benissimo, i ragazzi si erano divertiti a cantare le loro canzoni. Finirono dopo tre ore e subito vennero scortati nel backstage dove trovarono i due seduti sul divano a togliersi il trucco e a parlare in attesa che arrivassero Percy e i suoi amici.
“Nico!”.
Chiamò Percy che si avvicinò e abbracciò, il ragazzino si allontanò e gli lanciò un’occhiataccia prima di guardare gli altri che rimasero in silenzio leggermente spaventati dal suo sguardo infastidito.
“Quanto tempo! Si vede che sei cresciuto, eh! Dovete sapere che—” .
Il ragazzino tossì e incrociò le braccia al petto, non c’era tempo di raccontare i bellissimi tempi agli altri dove lui era cotto, ma stracotto di Percy Jackson dai bei pettorali e via dicendo che osservava ogni volta che si trovava ‘causalmente’ al laghetto. Per non parlare delle figuracce che aveva fatto per colpa sua.
Ugh, meglio non tirare fuori quel discorso che era troppo imbarazzante e poi, ormai, quella cotta era acqua passata.
Fece segno di sedersi sui divanetti e si mise vicino sua sorella che osservava con un sorriso Frank che era diventato rosso come un pomodoro maturo. Piper ridacchiò alla scena prima di sistemarsi accanto ad Annabeth, stessa cosa fece Jason che poi si concentrò su Nico.
“Non mi presenti i tuoi amici?”.
“Ah, sì! Questa è Annabeth, te la ricordi? Insomma ci dava del filo da torcere al campo; ora studia biologia”. Nico accennò un sorriso che sembrava più a un ghigno; se ci fosse stato Leo di sicuro gli avrebbe fatto notare quanto fosse inquietante, pensò il biondo. Annabeth sorrise e alzò le spalle commentando la frase di Percy.
“Beh, eri facile da battere e lo sei ancora oggi!”.
“Certo— comunque lei è Piper McLean, studia moda”.
La ragazza dai bellissimi occhi caleidoscopici accennò un sorriso prima di alzare la mano in segno di saluto, Nico ricambiò il cenno della mano della ragazza prima di posare gli occhi su quel ragazzo che poteva essere un modello di Abercrombie visto il suo fisico e la sua bellezza , rimanendone leggermente incantato.
Inutile dire che Jason si sentì un pochino a disagio ad avere quegli occhi neri e profondi addosso, ma cercò di non darlo a vedere accennando un sorriso che fece arrossire di poco il moro.
“Lui è Jason Grace, studia filosofia e storia mentre quel ragazzone—”.
Esclamò indicando Frank che alzò lo sguardo leggermente imbarazzato su Nico che ricambiò immediatamente lo sguardo.
“—è Frank Zhang, come Jason, studia filosofia e storia, ma è al primo anno”.
Nico annuì soddisfatto e si alzò per prendere delle bibite per tutti quanti, Hazel ne approfittò per presentarsi al gruppo con piccolo inchino e un caldissimo sorriso che fece sciogliere il cuore di Frank .
“Io sono Hazel Levesque, sono la sorellastra di Nico”.
Mormorò la ragazza che guardò tutti quanti prima di soffermarsi sul ragazzo canadese di origini cinesi che oramai aveva preso le sembianze di un pomodoro e che prima aveva tirato un sospiro di sollievo poiché aveva temuto che Nico fosse il fidanzato di quella ragazzina.
Si scambiarono tutti uno sguardo veloce prima di annuire lentamente e guardarla ritornare al suo posto, Nico tornò con le bibite che passò a tutti quanti prima di mettersi seduto accanto a Jason.
 
Passarono un paio di ore a bere e parlare di quello che avevano fatto in questi ultimi anni, Nico scoprì quanto era piacevole la compagnia di quei ragazzi (soprattutto di Jason).
Non credeva di trovarsi davanti un ragazzo così perfetto, no, davvero era troppo perfetto.
Un difetto quel ‘golden boy’ doveva averlo, no? Eppure non era così.
Il ragazzo rimaneva affascinato dai suoi discorsi a cui partecipava volentieri.
Spesso veniva interrotto da Percy che cercava di raccontare qualche episodio del campo, ma Annabeth gli diceva di stare zitto e Jason lo fulminava con lo sguardo notando che Nico si sentiva a disagio.
Arrivò il momento dei saluti e fu un addio un po’ triste, insomma si erano divertiti insieme ed era un peccato andarsene proprio ora che si stavano conoscendo un po’ meglio.
Il gruppo salutò il duetto e uscirono dalla sala diretti verso l’auto per tornare alle proprie abitazioni.
Jason fu il primo a scendere e il più soddisfatto di come aveva passato la serata, entrò nell’appartamento che divideva con Leo trovando quest’ultimo addormentato sui libri nella sua stanza.
Ridacchiò e gli mise una coperta addosso prima di prima di entrare in camera propria dove si tolse le scarpe e il giubbotto che poggiò sulla poltrona.
Era felice di aver istaurato un breve e bel rapporto con il cantante che si rivelò il contrario di quell’idea che si era fatto tramite la descrizione di Percy che lo aveva dipinto come una persona solitaria e che raramente si apriva. Effettivamente era un po’ così con gli altri, ma non con lui, stranamente con lui era il contrario. Meglio così, pensò il biondo che aveva bisogno di riposare un po’.
Si alzò e si toccò le tasche per prendere il cellulare notando che c’era un bigliettino sopra.
Questo bigliettino conteneva un numero di telefono e un nome. Jason rimase leggermente shockato quando lo lesse, rimanendo per una decina di minuti seduto sul letto a fissarlo.
 
Nico di Angelo, cantante dei Children of The Underworld, gli aveva dato il proprio numero di cellulare.
  
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