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Autore: Maia_Auro    26/09/2014    1 recensioni
Pur vivendo nella Grande Mela, Aurora è una ragazza semplice: ama leggere, disegnare e danzare. Di carattere timido, le persone più importanti sono la sua famiglia, Kristopher e le sue migliori amiche Chelsea e Tamara; tutto sembra andare bene ma dopo una serata in discoteca niente sarà più come prima... Persino le sue migliori amiche, di cui Aurora si è sempre fidata, sembrano avere un enorme segreto...
Ispirato a "Città di Ossa"
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alec Lightwood, Altri, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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In fondo non erano fatti suoi, il ragazzo e la ragazza erano dei completi sconosciuti per lei ma non poteva nemmeno lasciarli lì in balia di due assassini o quello che erano… ma Aurora non poteva essere utile in caso di uno scontro.
La curiosità si fece però troppo opprimente soprattutto perché nessuno oltre a lei sembrava vedere quelle figure in nero, appoggiò la mano tremante sulla maniglia cercando di non far rumore e spalancò la porta quel tanto che bastava per passare; una volta dentro l’unica cosa che vide furono cavi, rottami, cocci di vetro e altre cianfrusaglie, la poca luce proveniva da piccole finestre poste in alto e probabilmente rotte perché si sentivano perfettamente i rumori della strada e una lieve brezza estiva le faceva accapponare la pelle. Per un attimo pensò di essere sola nello stanzino poi sentì una lieve risata e li rivide tutti, non si erano accorti della sua entrata, i due piccioncini continuavano a guardarsi con occhi desiderosi mentre gli altri si erano nascosti dietro ad una colonna, Aurora rimase nell’angolo più buio.
«Come ti chiami?» il ragazzo coi capelli blu continuava ad avanzare tentando di intrappolare la giovane contro il muro.
«Isabelle»
«Bel nome» Aurora roteò gli occhi, “Scontato” si disse, ebbe l’impressione che anche il biondo dai capelli d’ottone stesse facendo una faccia disgustata «Vieni spesso qui?»
«In realtà è la prima volta» rispose Isabelle mordicchiandosi un’unghia e lasciando intravedere una matrice di linee vorticose di colore nero. Ad Aurora sembrò un tatuaggio ma per il corteggiatore doveva essere qualcos’altro perché all’improvviso si bloccò e con voce preoccupata disse «Tu sei…» ma non terminò la frase, Isabelle con un movimento fluido e deciso lo colpì in pieno petto. Aurora sobbalzò dallo spavento, un colpo del genere avrebbe sicuramente tramortito un uomo ma il ragazzo non si mosse di un millimetro come se avesse ricevuto solo uno schiaffo; ora Isabelle aveva in mano una frusta che lanciava scintille dorate, si attorcigliò alle caviglie del malcapitato facendolo cadere, tentò di divincolarsi ma la frusta si fece ancora più stretta, Aurora avrebbe voluto gridare ma si portò una mano alla bocca per impedirselo.
«È tutto vostro ragazzi» gridò Isabelle, a quel punto dal suo angolo buio, Aurora vide le due ombre spostarsi da dietro la colonna per rivelarsi. “Quindi i tre si conoscevano?”
«Allora» chiese il biondo «ce ne sono altri con te?»
«Altri cosa?» chiese il ragazzo dai capelli blu con uno sguardo sorpreso
«Finiscila» l’altro ragazzo, il più grande, incrociò le braccia al petto lasciando intravedere anche su di lui segni neri sul dorso delle mani, sui polsi e sugli avambracci «Sai cosa siamo»
«Shadowhunters, Cacciatori»
«Beccati» fece un sorriso a trentadue denti. “Shadowhunters? Ma di che parlano?”
I due “Shadowhunters” maschi presero da sotto le ascelle il ragazzo con i capelli blu e lo trascinarono alla più vicina colonna legandogli le braccia dietro la schiena con un filo sottilissimo.
«Allora? Non hai ancora detto se qui ci sono altri come te»
“Come te?” Aurora si domandò perché il biondo con gli occhi dorati e luminosi continuasse ad insistere con quella domanda.
«Non so proprio di che cosa parli» il prigioniero fece un sorriso sfrontato nonostante la situazione non fosse a suo favore.
«Altri demoni. Cittadini dell’Inferno e servi di Satana» rispose spazientito il ragazzo moro portandosi le braccia dietro la schiena e iniziando a camminare avanti e indietro per la stanza mentre il biondo si piegava sulle ginocchia per guardare negli occhi il loro ostaggio
«Ma secondo il Conclave tutti gli spiriti, i poteri o principi malevoli che si trovano al di fuori della loro dimensione originaria»
«Basta Jace, non ho voglia di ascoltare una lezione di semantica o di demologia» Isabelle lo riprese con tono annoiato ma sembrava del tutto a suo agio in quell’assurda situazione, Jace si tirò su sorridendo in modo cattivo.
“Sono dei drogati” pensò Aurora “è l’unica spiegazione, hanno fatto uso di qualche sostanza e ora sono convinti dell’esistenza del male in forma di creature!”
«Potrei esservi utile» esclamò il prigioniero
«Ne dubito…» rispose tranquillo Jace
«Invece si, ho certe informazioni su Valentine» nella stanza risuonò un coro di risate
«Valentine è morto. Ormai è solo una leggenda!» disse il moro interrompendo il suo dondolio «Uccidilo e basta! Voglio tornare a casa»
«Anche io» aggiunse Isabelle
«Bene, siamo d’accordo» disse Jace, il ragazzo coi capelli blu stava per parlare ma dalla sua bocca non uscì alcun suono, rimase a forma di “O” mentre con gli occhi seguiva con attenzione la mano di Jace. Aurora dal suo nascondiglio non vedeva cosa stava succedendo ma dalla faccia dell’ostaggio non doveva essere niente di buono, Jace continuava a darle le spalle ma ad un certo punto vide nella sua mano un’arma trasparente che catturava la poca luce della stanza brillando ad ogni movimento del giovane. Aurora andò nel panico, non sapeva proprio che fare, Jace continuava ad avanzare pregustando il momento mentre Isabelle e l’altro osservavano annoiati e indifferenti l’amico, alla fine la ragione e forse anche un po’ di pazzia presero il sopravvento costringendo Aurora ad uscire allo scoperto.
«Fermati!» la sua voce fu autorevole e determinata anche se nella sua mente aveva un tono supplichevole.

NOTA AUTRICE: prima di tutto volevo chiedere scusa a tutti quelli che leggono la mia FF per averci messo così tanto a postare questo capitolo ma tra l’inizio della scuola e la revisione del capitolo (ogni volta che sono sicura di averlo scritto bene ci ripenso e modifico ) è stato un po’ un problema. Vi chiedo di avere anche pazienza perché anche i capitoli successivi non li metterò con frequenza e potrebbero passare pochi giorni come delle settimane. In ogni caso cercherò di farmi perdonare postando capitoli più lunghi come questo di oggi <3 quindi spero che vi piaccia, fatemi sapere che ne pensate sia pensieri positivi sia negativi. Un bacione grosso! Auro

   
 
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