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Autore: aloneinthedark92    27/09/2014    0 recensioni
Salve a tutti, sono Aloneinthedark, sono nuovo e vorrei proporvi questa mia prima storia nel contest di Naruto, dove tre ragazze del nostro mondo vengono trasportate nel mondo di Naruto per compiere un lungo e pericoloso viaggio. Che cos'avranno a che fare col misterioso Albero della Vita? Che cosa vorranno da loro un gruppo di ninja, traditori del villaggio della Cascata? Bene, se vi ho incuriosito almeno un po' non vi rimane che leggere la storia, mentre io vi auguro buona lettura e mi scuso per eventuali errori grammaticali e descrizioni dei personaggi. A presto! XD
Genere: Avventura, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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-Ragazzi, ci sono!- esclamò Shikamaru, spalancando gli occhi, mentre le orecchie venivano aggredite dai rumori dello scontro, facendo sorridere Naruto e Sasuke; invece Matilde chiese, perplessa: -Hai trovato il modo di liberarci definitivamente di questo mostro?-

-Si- asserì sicuro ma serio lo stratega- Ma mi serve il vostro aiuto: abbiamo una sola possibilità, se non ci riusciamo è la fine quindi dobbiamo lavorare insieme, come una squadra. Siete pronti?- i compagni annuirono all’unisono, pronti a seguire le istruzioni del ragazzo, che tuttavia era molto nervoso: era una manovra molto facile, ma se sbagliavano anche solo una cosa non avrebbero avuto una seconda possibilità, e tutto dipendeva da lui. Così chiuse gli occhi ed espirò lentamente, lasciandosi scivolare da dosso la tensione, dopodiché li riaprì: era pronto.

-Naruto, Sasuke!- gridò- Tenete impegnata la bestia meglio che potete, non deve muoversi da lì! Ragazze, arretrate fino a dove sono io, poi unite i vostri poteri!- stupite, le tre amiche ubbidirono, lasciando soli i due amici che a colpi di Rasengan e spada cercavano di farsi largo nella difesa dell’avversario, raggiungendolo ai piedi delle scalinate, poi Sarah chiese, accigliata: -Che intendi con “unite i vostri poteri”?- -Il Maestro Kakashi mi ha detto che avete lo stesso strano chakra- spiegò quello, impaziente- Quindi suppongo che anche Lisa e Matilde possano evocare quelle radici dal terreno; voglio che proviate ad unire quella strana tecnica in una sola e vediamo il risultato-

La bionda riccia fece per ribattere qualcosa, ma il Nara incalzò: -Coraggio, non abbiamo tempo per chiederci che cosa succederebbe, non sappiamo per quanto Naruto e Sasuke possano resistere! Possiamo solo sperare che vada tutto al meglio!- convinte, le Guardiane si misero in posizione, iniziando a comporre i segni per eseguire la tecnica; non avendola mai provata, per la sorella e l’italo-americana fu più difficile seguire la 17enne e ci volle qualche tentativo per riuscire a completarla, ma alla fine ce la fecero, posando contemporaneamente il palmo della mano sul terreno dove, invece di partire tre onde d’urto, ne uscì una sola enorme che si diresse a gran velocità verso l’avversario.

Questi, come se avesse intuito la strategia del nemico, deformò il muso in una sorta di orribile ghigno, poi spiccò un gran balzo verso l’alto, rimanendo in volo grazie alle grandi ali da pipistrello sul dorso.

-Maledizione, così non va!- esclamò Shikamaru, mettendosi le mani tra i capelli per la disperazione- E’ riuscito a mandare in fumo la mia strategia, è la fine!- -Non ancora!- ribattè l’Uchiha, dopodiché chiuse l’occhio destro per poi spalancarlo nuovamente e gridare: -Amaterasu!- puntandolo sul mezzo per il volo destro della bestia che venne avvolto da delle Fiamme Nere, facendolo precipitare e schiantare al suolo tra vari muggiti di dolore, alzando un enorme nube di polvere.

-Wow, è incredibile!- fu il commento delle tre ragazze, i cui occhi brillavano per l’ammirazione. Non appena il moro volse la testa verso il compagno biondo, Sarah riuscì a notare la pupilla e sgranò gli occhi, sorpresa; era completamente diversa da come se la ricordava: rossa, con all’interno una stella a sei punte che conteneva una specie di elica, mentre dal bulbo oculare scorreva uno strano liquido rosso che imbrattava il viso del giovane.

-Scusate, ma quello è.. Sangue?- chiese terrorizzata la 18enne, impallidita in viso, per poi svenire ma sorretta da Lisa; la sorella maggiore invece, era immersa nei suoi pensieri: dove aveva già visto quello strano fuoco? Ma anche sforzandosi, non riusciva proprio a ricordarselo.

A ridestarla dai suoi pensieri ci pensò un terribile verso stridulo, che la costrinse a portarsi le mani alle orecchie per proteggere i timpani, dopodiché guardò nella direzione da cui proveniva, rimanendo meravigliata: al centro esatto della piazzetta era nato un enorme albero, che aveva intrappolato il nemico, di cui si intravedeva soltanto il volto.

-Siamo state noi a fare questo?- chiese stupita la Guardiana più piccola, e Shikamaru rispose, sorridendo:
-Già, ora sappiamo che cosa succede se unite i vostri poteri. Naruto, Sasuke, finitelo!-

I due interpellati si guardarono, annuendo contemporaneamente, poi con un balzo raggiunsero il mostro, ancora intento a liberarsi dalla morsa della pianta, e l’Uzumaki disse, serio: -Fine dei giochi, bello- ottenendo un ringhio sommesso da parte dell’altro; poi, prima che potesse fare qualcosa, il biondo richiamò un Rasenshuriken entrando in Modalità Eremitica,lanciandolo contro l’albero, mentre il compagno faceva comparire dietro di se un enorme figura color porpora che scagliò in contemporanea una freccia composta da Amaterasu.

L’avversario però non volle darsi per vinto senza aver prima giocato le sue carte: così, dopo aver spalancato la bocca, emise una fiamma che tuttavia non riuscì a contrastare l’unione delle due tecniche le quali lo investirono in pieno, facendolo esplodere e sollevare altra polvere.

Le tre amiche iniziarono a saltare e gridare dalla gioia, abbracciandosi: il loro incubo era finito, mentre il Nara riuscì solo a commentare, asciugandosi la fronte madida di sudore, con: -E’ finita-

Nel frattempo la nuvola di pulviscolo si diradava, mostrando un malconcio e sconfitto Daisuke che barcollando si dirigeva verso il laghetto di linfa, ormai inutilizzabile, per poi accasciarsi sulle ginocchia e rimanere immobile.

-Naruto, Sasuke, siete stati grandi!- esclamò ammirata Sarah, facendo sorridere e ridacchiare il biondo, che si portò una mano dietro alla nuca per l’imbarazzo. Ma il momento di gloria durò poco: infatti a causa delle vibrazioni dovute dall’esplosione, l’intera grotta iniziò a tremare violentemente, mentre dal soffitto piovevano detriti e massi.

-Cavolo, qui crolla tutto!- esclamò preoccupato l’Uzumaki, schivando un enorme roccia che rischiava di schiacciarlo- Dobbiamo andarcene da qui!- il resto del gruppo fu d’accordo, così si diressero verso le scale. Solo la bionda riccia si volse a dare un occhiata al criminale, che restava fermo dov’era a fissare il nutrimento dell’albero; non seppe nemmeno lei cosa fosse stato a muovere le gambe verso il nemico, pietà o stupidità, fatto sta che cambiò direzione, dirigendosi dalla parte opposta rispetto al gruppo, correndo verso l’uomo.

-Sorellona, che stai facendo!?- gridò preoccupata Lisa, fermandosi- Non andare, è troppo pericoloso!-

-Scusa, Lisa- ribattè la sorella maggiore, voltando la testa verso di lei e sorridendo- Ho un ultima cosa da fare prima di andarmene da qui, tu vai avanti, io ti raggiungo appena posso, stai tranquilla-

-Ma, ma..- fece per ribattere l’altra, ma Matilde le posò una mano sopra alla spalla e disse, per rassicurarla: -Andrà tutto bene, non preoccuparti, lei sa quello che fa- la bionda cercò di controbattere, ma alla fine si arrese e sospirò; poi, dopo aver dato un ultimo sguardo alla 17enne, riprese a correre, sparendo lungo la rampa delle scale.

Accumulando il chakra che le rimaneva sotto i piedi, la bionda riccia raggiunse in fretta il criminale, schivando i massi che piovevano dal cielo; ma sapeva di non avere molto tempo prima che la grotta collassasse su se stessa, così afferrò il braccio di Daisuke ed iniziò a strattonarlo, esclamando, preoccupata:
-Avanti, Daisuke, andiamo, qui sta crollando tutto!-

-Perché dovrei?- ribattè lui, atono- Tutto quello in cui credevo, tutto quello per cui ho combattuto non è valso a nulla. Ora voglio soltanto morire-

-Ma che stai dicendo!?- ribattè stizzita la ragazza- Non puoi arrenderti ora! Tutto quello che hai fatto, anche se sono cose orribili, avrai avuto i tuoi buoni motivi, no? Non puoi mollare proprio ora, coraggio! Daisuke!-

Colpito dalle parole della bionda riccia, l’uomo si voltò a guardarla, stupito; non riusciva proprio a capire: le aveva trascinate in una dimensione che non era la loro, dato la caccia, portate con l’inganno in quel posto e quasi uccise.. Ma allora perché voleva ancora aiutarlo? Non se lo meritava.. All’improvviso sgranò gli occhi, sorpreso, rivedendo per pochi secondi in quell’adolescente la donna che amava e per cui aveva deciso di combattere, salvo poi svanire e tornare alla realtà. Convinto che fosse comparsa per dirgli di non mollare, il criminale si rialzò in piedi, facendola cadere a terra, e disse, sicuro: -Avevi ragione tu, sono stato uno stupido ad arrendermi così. Forza, usciamo da qui ora- poi l’aiutò a rialzarsi, ricominciando a correre e guadagnando in poco tempo la scalinata, dopodiché salirono, lasciandosi alle spalle l’enorme portone dorato. Ma parecchie macerie ostruivano il percorso, ed il soffitto era ormai prossimo al crollo, questioni di pochi secondi.

-Non ce la faremo mai, è la fine!- si disperò la 17enne, al che l’uomo la fulminò con lo sguardo e l’ammonì: -Ehi, non azzardarti ad arrenderti, capito? Se non fosse per te, io non sarei qui ora, quindi non mollare!-

Perplessa e senza capire il perché di quel rimprovero, la bionda riccia lo guardò, accigliata, ma prima che potesse ribattere, quello la prese e se la mise in spalla, poi scattò velocemente in avanti dopo aver concentrato l’ultimo residuo di chakra nei piedi, riuscendo a guadagnare l’uscita. Prima però che potessero gioire, la casa in legno franò su se stessa, schiacciandoli; e tutto si fece buio..  
  
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