È
notte fonda. Un uomo aveva appena terminato di lavorare. Doveva fare
uno spettacolo di magia in un teatro, e mentre eseguiva il tutto, si
era ritrovato sua moglie a guardarlo con disgrazia; come se fosse
stato un errore e si vergognasse di lui.
Lui non sa il come
siano arrivati ad una conclusione simile, ma è fermamente
convinto
che si amino ugualmente in tutti gli aspetti nonostante i loro alti e
bassi.
Sono quasi le 2.00 di
notte, e lui sta in un bar
notturno ad ubriacarsi di Sake.
Si sente un fallito,
anche se ha
un lavoro con uno stipendio da invidia, pero' tutto ciò, non
lo
rende felice.
Abborda con qualche
signora vicino a sé anch'essa ubriaca.
In fatto di donne sa di
poterne avere chi vuole, eppure
nessuna di queste riesce seriamente a farlo impazzire,
perché le
trova così volubili, facili in quanto le sa sciogliere con
una sola
frase fatta allo stile del “mago del chiaro di
luna” E poi,
nessuna di queste raggiunge la bellezza stratosferica della sua amata
ai suoi occhi.
« Heila, sei
affascinante ti va di venire a
casa con me? » Le chiede una donna dai capelli raccolti da
una coda
alta, con occhi marrone quercia, e lineamenti del viso fin troppo
adulti e consumati
- Anche lei deve avere
problemi nella sua vita.
- Pensa lui squadrandola con occhi blu freddo.
Inizia a provarci,
a farsi un po' desiderare, ma oltre ciò, non si spinge
perché, non
tradirebbe mai sua moglie, specialmente nel giorno della loro vera
dichiarazione.
« No, se vuoi
passeggiate, ma nulla di appartato.
» Esprime senza pensarci, dopotutto questa non lo conosce, e
se
anche sa chi sia, non vuole farsi identificare.
Prenderebbe
volentieri il suo costume e ruberebbe pur di sentirsi elettrizzato
con la polizia alle calcagna, ma ormai Kid non esiste in quanto,
è
intrapreso, rubato e stravolto da suo figlio Koiji che in un futuro
prossimo, forse tramanderà ancora la maschera ad un suo
erede.
«
Uffa, che ti costa passare una nottata con me? Sei talmente Sexy!
»
Lui, vorrebbe sentirsi
felice, sentirsi appagato, ma non ci
riesce. Fa un sorriso beffardo esprimendo senza emozioni Congedando
la signora vogliosa.
« Grazie del
complimento, ma non sono
interessato è molto bella, ma sa sono sposato e ho due
figli.
Arrivederci »
Quanto avrebbe voluto
che quelle parole fossero
vere, in realtà ciò che aveva appena espresso,
era una mezza verità
in quanto, lui non sta realmente tornando da sua moglie se non da suo
figlio.
Compra un' altra
bottiglia di Sake. Si dirige verso casa
barcollando un po', vedendo le strade del paese civico, tranquillo
senza macchine.
Con
visibilità fosca, confusa, sente la sua
testa scoppiare. Perde i sensi accasciandosi sul marciapiede
addormentandosi sul freddo asfalto.
Kaito
e Lisa adolescenti, dormono abbracciati, entrambi senza rendersene
conto, fanno lo stesso sogno.
Lisa sotto le coperte si agita
mugolando, e così pure Kaito, finché non si
svegliano
dimenticandosi completamente di cosa avevano sognato.
« Mmh...
Lisa, sei sveglia? » Domanda Kaito intontito, guardando i
suoi occhi
mezzi chiusi, che mostrano chiaramente l'azzurro che lievemente si
accende in lei.
« Mmh... Sì... Ho fatto un sogno, ma non
ricordo nulla...» Afferma stavolta spalancando gli occhi.
Ripensa
al sogno ricordandosi solo un cielo in un tramonto.
« Anche io ho
fatto un sogno, ma non lo ricordo. »Esprime con voce soave e
dolce.
Si alza dal letto, per cambiarsi con un trucco di magia mentre cerca
di rammendare le immagini del suo sogno. L'unica cosa che ricorda era
un terrazzo lo stesso della sua scuola.
Scuote la testa, dicendo
a sé stesso che non è importante. Si volta verso
Lisa che anche lei
si riveste mettendo le sue vecchie cose.
« Kaito, io vado a
farmi la doccia, ieri è stato estenuante contro quei due terremoti!
» Afferma, alzandosi cercando nell' armadio qualche vestito.
Si
lamenta. « Possibile, che non abbia lasciato nulla qui
dentro!? Era
la mia stanza maledizione! »
Kaito sentendola, prende le sue cose
pensando. - Purtroppo tutto sta in albergo del nostro tempo, quindi
io e lei siamo senza indumenti di ricambio... Ah, mi sa che
dovrò
spendere i miei risparmi per lei. -
« Lisa, andiamo a comprare
qualcosa, ho abbastanza soldi dietro... Pero' si va nei negozi
convenienti, non sappiamo quanto tempo resteremo in questo tempo.
»
Propone avvicinandosi.
Lisa incerta ci pensa su. Lo scruta per poi
fare un sorriso e prendere l'uscita come un appuntamento.
« Sì,
andiamo... ma io devo fare la doccia, non posso puzzare! »
Kaito
si avvicina fino a toccare la pelle del suo viso con la fronte-
L'annusa e ne approfitta per darle un lieve bacio al collo. «
Hai un
buon profumo, e poi non hai scelta.
Non
sarai mica come quella biondina perfettina spero. »Esprime
con
divertimento stuzzicandola.
Lei, si riprende dal brivido sentito
sul suo collo, arrossisce. Fa una smorfia facendo la finta offesa.
«
Spiritoso... Va bene, andiamo, sono le 7.30 probabilmente i negozi
sono aperti. Se vuoi posti convenienti ne conosco, sempre
ché non
siano stati cambiati. »
Kaito apre la porta della camera. «
Prima pero' facciamo colazione!»
Lisa lo segue a ruota, fino in
cucina. Si sente padrona di cas, così esprime a volume senza
guardarlo. « Sei a casa mia, ci penso io a prepararti
qualcosa. Che
cosa desideri? »
Il ragazzo ci pensa su ordinando. « Sciroppo di
miele! E poi fette biscottate è con cioccolata calda.
»
La
ragazza pensa. - Ha preso casa mia per un albergo a stelle! -
«
Sì ora te li preparo. » Si mette a cercare gli
utensili gli
ingredienti, scoprendo che nulla è stato alterato nel tempo.
In
pochi minuti Lisa è a preparare e a scaldare il latte,
mentre Kaito
approfitta di tutto per guardare la televisione. Fa zapping tra i
canali finché non sente delle notizie interessanti.
« Grazie ai
due ladri Kid e Seya siamo riusciti a scoprire che lo specchio
illusorio non apparteneva al signor Wakamoto bensì alla
signora
Nakamoki. Questo dimostra che quei due ladri sono una specie di
paladini? Esattamente come Seya Tail di tredici anni fa che scomparve
per fare la sua apparsa a Beika?
Nessuno lo sa, ma qui abbiamo
alcuni testimoni, accompagnati dai loro primogeniti. »
Kaito
domanda.
« Lisa, ma quelli non ti sembrano famigliari? »
Lisa
si volta un attimo, abbassa la fiamma. Si avvicina al televisore con
viso curioso.
« Vediamo, quella mi pare Aoko, quello dai capelli
verdi mi ricorda il padre di Alan ma è diverso... ma gli
altri due
chi sono, e quei bambini?!
Kaito, bada tu alla tua colazione io
voglio vedere. »
Kaito sbuffando si alza, ascoltando con orecchio
la TV.
«
Lei
che ne pensa di Kid, l'ha sempre avuto sotto tiro, crede che
siano gli stessi?
»
Il ragazzo risponde. « Affatto,
come anni fa, le persone saranno diverse: venti anni fa, ci fu il
primo KaitoKid, scomparve per otto anni, finché non ci fu di
nuovo
la sua comparsa, solo che era molto più giovane, e a meno
che non
abbia preso un farmaco di qualche scienziata pazza, si può'
dedurre
che era un altro individuo.
Non ho mai scoperto la sua identità!
Pero' sono l'unico che riusciva a smascherare i suoi trucchi, stessa
cosa per Seya, solo che a questo proposito se ne occupò Alan
Asuka;
Perciò i due nuovi ladri sono diversi perchè sono
bambini! »
Lisa
dalla Tv urla. « Ma quello è Shinichi Kudo!?
Kaito!! Quello pare
Shinichi, parla come lui, ed è simile a te! »
Kaito chiudendo la
fiamma urla. « Io sono più bello, non siamo
uguali! Abbiamo occhi e
pettinatura diversa, ma ci vedi bene!? »
La ragazza borbotta. «
Peccato che pure Ran la pensa come me...»
« Che hai detto!? »
«
Nulla... che hai ragione!»
Il ragazzo mette le cose sul
tavolo di vetro che si trova davanti a loro.
« Ecco principessa,
ho finito di preparare la mia e la tua colazione! »
« Grazie!»
Spiega arrossendo felice. Inizia a mangiare ascoltando la Tv.
Il
giornalista poi domanda.
«
Signor Kudo è vero che presto prenderà il caso
dei due ladri?
»
Stavolta è la
signora a suo fianco a rispondere
«
Assolutamente no! Trovo assolutamente ingiusto dare la caccia a dei
bambini! Forse sono ladri, ma per me agiscono con uno scopo preciso!
Shinichi è fin troppo sveglio per quei bambini! È
meglio che se ne
occupi un bambino. Appunto, parlando con Alan abbiamo messo su la
squadra dei giovani cattura ladri infantili composta da Anette e dal
mio splendido Conan.
» Lo prende in braccio.
« Ecco,
è un amore vero signori?!
»
Il bambino arrossendo se ne sta zitto.
Vengono poste pure a
lui domande.
« lei chi mira
a Seya o kid? »
« Ecco...
papà rispondi tu io non ci riesco!
» Spiega nascondendosi tra le braccia della madre.
Shinichi fa
un sbuffo. «
Lui bada a Seya. »
Annette
borbotta «
Ma che tipo, non sa nemmeno parlare, e lui dovrebbe battere Seya,
bah, sembra Saori quel bimbo...»
Ran
la sente mormorando con voce un po' alterata. « Ripetilo
piccolina? »
Shinichi
bisbiglia alla piccola. « Non farmela arrabbiare, poi non so
che
combina. »
Ran da un pugno alla testa del ragazzo. « Cosa
combinerei Holmes del secolo! »
Conan
si mette a ridere. «
Ahahaha,
ti adoro mamma!
»
« Sì
lo so!
»
«
Scherzavo!
Un po' di umorismo lo hai?! »
«
Sempre,
specie con te... »
Annette
indietreggia pensando. - Ma che ragazza ha quello... ah io per
fortuna non sono così manesca... -
La cronachista « Bene,
dopo questa bella rimpatriata, abbiamo una nuova squadra composta da
Annette e Conan! Ognuno con i loro scopi. Alla prossima.
»
Kaito
e Lisa scoppiano dalle risate.
« Ok, quelli sono Shinichi e Ran,
non ci sono dubbi. »Afferma Kaito sotto le sue risate.
« Si
solo lei poteva dare un pugno in pubblico a Shinichi!
»Concorda lei
ridendo alla scena vista.
« E quel pargoletto era loro figlio no?
»
« Così pare, pero' era proprio carino, la coppia
identica di
Shinichi! »
« Vero, pero' ha gli occhiali! »
« Beh, pare
che Saori e Koiji avranno due bei rivali! »
« E magari nascerà
qualcosa tra loro nel tempo. »
« Spero di no... Annette non mi
piace, ma pare che Koiji ne abbia interesse, per Conan,
chissà... Ma
se si trovano qui significa che stanno a Saint Tail? »
«
Probabile, che qui si siano trasferiti mi chiedo poi il
perché...»
«
Non è che saranno amici tuoi? »
« E perché dovrei mai avere
come amico quel detective, se mi scoprisse, sarebbe la fine! »
«
Eppure, potrebbe esserti d'aiuto, in fondo è un detective
potrebbe
aiutarti a trovare la pietra. »
« Non ci pensare nemmeno. Cosa
vado a dirgli che rubo per cercare una pietra così da
vendicare mio
padre!? E chi gli dice poi che io sono quel ladro, mi manderebbe in
prigione, anche se per poco tempo... »
« Calmati, scherzavo!
Pero' andiamo a comprare qualche vestito ora!»
Finiscono la
colazione, escono, chiudono a chiave la casa.
Durante il cammino
trovano un uomo a terra. Lisa lo soccorre.
« Signore? Si sente
bene? » lo scuote svegliandolo.
« Dove sono? »
Kaito
guarda l'uomo disteso e pensa – Papà? No,no, non
può' esserlo, e
se lo fosse?! Ma se è morto... se non è mio padre
potrei essere io?
-
Lisa lo guarda pensando – Kaito?! Aspetta, ma è
quel uomo di
ieri... che ci fa in strada a dormire se ha una casa? -
Lo aiuta
a rialzarsi mettendole la mano sulla spalla.
«Signore, come mai
si trova qui in strada? »
Il signore, spalanca gli occhi, vede
Lisa e subito l'abbraccia.
Kaito, socchiude gli occhi irritato
pensando – lei è mia, maledizione che non posso
dirlo! -
Lisa
lo distacca. « Non si avvicini così tanto a me,
grazie. Mi dice
come mai è rimasto a dormire qua fuori? »
« Non ricordo, stavo
tornando a casa e poi... ho perso i sensi. »
Kaito si avvicina
sentendo chiaramente odore di alcol. « Ma quanto ha bevuto?
» Poi
si rivolge a Lisa. « Lo conosci? »
Lisa risponde. « Oh si, è
te da grande... portiamolo a casa sua. »
Kaito si avvicina per aiutarla ma lei lo allontana chiarendo. « Non toccare il te stesso, faccio sola. »
Il
giovane capendola l'aiuta a tenere il peso dell' uomo.
Arrivano
a casa, fanno distendere il signore sul divano, gli preparano una
colazione con i loro avanzi e s'incamminano fuori dato che quel
individuo si era riaddormentato.
I due si dirigono in città,
nel tragitto discutono che cosa mai avesse il Kaito di quel tempo.
Terminano il loro discorso non appena vedono bambini entrare in una
scuola elementare.
« Oddio che ricordi, Kaito! Qui andavo io a
scuola alle elementari! » Afferma Lisa. indicando la scuola:
un
edificio a forma di chiesa bianco con una torretta che ha il
campanile.
« Ah ecco spiegata la tua moralità, una scuola
religiosa... Non dirmi che qui ci manderai i tuoi figli! »
Domanda
con occhi un po' increduli.
« Sì! Devono essere bravi ragazzi! »
Afferma lei, con superiorità
« Io credo che ognuno deve
scegliere la sua religione, e poi figurati se Koiji e Saori vanno in
questa scuola!
« Questa città è famosa per la sua alta
moralità, e disciplina scolastica. Dubito fortemente che
avremo i
soldi per mandare loro due nelle scuole private, e poi non trovo
giusto escluderli dal mondo. Mica siamo star, siamo ladri, e come
tale dovremmo conformarci agli altri! »
« E questo cosa
c'entra!? Io mai manderò koiji in una scuola religiosa, a
meno che
non sia lui a volerlo. »
« bene, andiamo a vedere che scuola
frequentano! Ma se frequentano la mia scuola, tu li lascerai ai miei
ordini chiaro!? »
« Se frequentano un altra scuola, il compito
sarà mio! »
« Molto bene! »
Koiji e Saori, dopo aver
fatto un abbondante colazione a casa di loro madre, prendono la
cartella per dirigersi a scuola, entrambi durante il tragitto, vanno
a comprare dei dolci. Mentre se li gustano arrivano a scuola.
Kaito
e Lisa, vanno alla scuola privata della citta discutendo
animatamente, così tale, che i bambini del posto li guardano
con
punto interrogativo.
« Scommetto che non verranno! »
« Una
scuola così sarebbe l'ideale per loro due! »
« Ma qui, ci sono
solo ricchi, come pensi che potremo permettercelo?! Siamo ragazzini
senza lavoro! » afferma indicando la scuola: un edificio
bianco con
un orologio sulla torre. Al suo ingresso vi si trova un giardino
fiorito incorniciato da una via piena di sassolini e sabbia rossa.
«
Io diventerò uno di successo, questo è appurato!
E anche tu, quindi
potremo permettercelo! » Afferma Kaito con orgoglio indicando
sé
stesso.
Lisa un po' sentita inferiore contesta guardandolo male. «
Ma sta zitto... per me non ci riuscirai. Mio padre era il migliore e
lui non mi ha mai mandato in scuole simili. » mentre pensa
– Anche
se ero io ad oppormi ad andarci, ma meglio non dirglielo. -
«
No, Elison chiariamo, il miglior mago era mio padre e infatti, ho una
famiglia assai ben messa negli affari! Quindi non ci sarebbero
problemi! » Spiega, con sorriso beffardo.
« Sì appunto sei
mantenuto, non hai un lavoro! » Ribatte con tono di sfida.
« Ah
sì, sappi che appena torniamo nel nostro tempo, io
avrò un lavoro e
smetterai di definirmi un mantenuto, e poi parli tu che non fai nulla
a casa tua?! » Domanda cercando di metterla sotto, infatti
nota che
Lisa si sente in difficoltà. Lei fa una smorfia di
superiorità
stando in silenzio.
Arriva una macchina una Mercedes color
rossa che viene ammirata dai passanti e dai genitori che accompagnano
i loro figli a scuola. Perfino chi sta in autobus si ferma ad
osservare quell' auto di lusso.
Kaito e Lisa la osservano per poi
pensare all' unisono. - Di certo non saremo così ricchi...-
La
portiera si apre, e Lisa guarda con fascino incantata una giovane
donna vestita con un completo sportivo: maglietta rossa a maniche
corta disegnata a righe, una mini gonna dai tratti scozzesi, calze
collant trasparente, che rendono le sua gambe più lisce e
seducenti,
e poi dei sandali a mezzo tacco color bianco panna. Ha gli capelli
castano cioccolata con un ciuffo a forma di corno, i suoi occhi sono
violetti e il suo viso è l'armoniosa fatta in persona:
lineamenti
lineari, viso pulito, nessuna imperfezione; si vede che quella donna
è di classe.
Kaito invece nota un uomo vestito con una
maglietta grigia e pantaloni lunghi neri. I suoi capelli sono
ordinati, anche se dietro spunta un ciuffo ribelle. Ha gli occhi blu
profondo mare, i suoi allineamenti sono genuini, perfetti senza
imperfezioni. Chi lo vede capirebbe subito che quel ragazzo
è uno di
classe con una forte personalità e carisma.
Lisa e Kaito
rimangono senza fiato a vederli scendere mentre prendono per mano un
bambino molto simile all' uomo vestito con la divisa scolastica. Quel
bambino ha gli occhi violetti, viso identico al padre, solo
più
ringiovanito: stesse labbra, orecchie, forma del viso, mento, colore
della pelle ecc...
Si guarda attorno esprimendo con timidezza.
«
Perché non torniamo nella nostra città, io non
voglio stare qui!
»
La signora si abbassa e risponde. « Non se ne parla, tu
frequenterai questa scuola, abbiamo già pagato la rata e non
è
stata una bella cifra! Inoltre, qui avrai amici alla tua portata,
gente sveglia, sarai istruito e diventerai un vero genietto!
»
Afferma la signora con un sorriso soleggiante e aggiunge guardando il
suo amato. « Giusto Shinichi? »
L'uomo fa uno sbuffo. « Sì,
Ran... pero' non ti sembra di esagerare? Guarda come lo hai vestito,
pare quasi che vada a un matrimonio! Occoreva dargli quel paplion
rosso. Va bene che la divisa è nera, ma così lo
particolarizzi fin
troppo. » Contesta l'uomo mentre indica i vestiti di suo
figlio.
«
Eh no, ne abbiamo già discusso! Quando avrai una figlia
femmina
potrai dirigerla come vorrai, Conan è solo mio, come tale lo
vesto
come quando vestivo te da bambino » Si rivolge al piccolo
«Giusto
amore della mamma, vero che ti piace come ti vesto? »
Il bambino
arrossisce dall' imbarazzo, si tiene la sua divisa stretta fra le
mani piccole sibilando. « S-sì mamma... »
Un gruppo di
bambine, si ferma urlando facendosi sentire da tutti i presenti.
«
È
arrivato Koiji!! » urla una bambina bionda.
« Dove, dove !?
»
Domanda un altra con gli occhi verde brillare.
« Eccolo
è là!!
» Afferma un' altra bimba indicandolo.
Si sente un calpestio di
piedi sull' asfalto e un gruppo che urla « Koiji
Kuroba»
Koiji
che se ne sta a parlare con sua sorella, trova le sue fan che gli
corrono dietro. Subito fa un gemito di spavento con le mani in avanti
per indicare lo stop.
Saori guarda il tutto pensando – Ma
cosa ha di così bello questo scemo... a me nemmeno un
ragazzo fa la
fila -
Koiji sparisce di fronte alle ragazze finché non viene
preso da una.
« Koiji, vero che mi corrispondi!? »
Il
bambino impossibilitato a muoversi.
« Lasciami Stefany! »
Arriva
un' altra. « Ti prego, dimmi che mi corrispondi! »
e così altre
ragazze, finché non lo chiudono in un cerchio.
« Levatevi!!
»
Saori, guardava tutto con invidia, mentre sente la sua mano
sfiorata. Si gira e trova Annette che si fionda in un abbraccio
asserendo con voce vivace.
« Tesorina mia, non essere triste, tu
sei più bella di Koiji! Devi credere in te stessa!
»
La bambina
la guarda con un flebile sorriso in quanto lei è l'unica che
l'
accetti per come è, e che le parli in tutta la scuola.
Appunto con
lei si sento apprezzata e per qualche istante felice, dimenticandosi
la sua situazione sociale.
« Annette, così mi stritoli. » Ci
scherza, su ma in realtà è felice dell' affetto
che le
diostra.
Ran e Shinichi, vedono la scena con divertimento. Ran
si mette a dire che gli ricorda Shinichi quando lui aveva le sue fan
a tenendogli un imboscata piena di ragazze.
Shinichi come
risposta, ribatte che non è vero, ma in realtà sa
che non è
così.
« Mamma, io non voglio che quelle mi facciano
male...»
Spiega Conan un po' teso a vedere Koiji immerso tra le coccole delle
bambine.
Ran rassicura. « Tranquillo, anche tu avrai un giorno
così tanto successo, sei bellissimo, non scordarlo mai!
»
Shinichi
con il cellulare in mano commenta. « Ovvio mi assomiglia fin
troppo,
e poi ha i tuoi occhi i più particolari che conosca.
»
Ran
arrossisce, se ne sta in silenzio. Prende per mano il piccolo, e si
fa fare largo tra il gruppetto di bambine.
Le fanciulle
guardano Conan bisbigliando.
« Che
carino, chi è quel bambino?
»
« Non
saprei...pero' è più figo Koiji!
»
«
Sì quello
poi ha gli occhiali! »
« Sìsì,
Koiji è il più bello!
»
Koiji avrebbe dato molto per avere l'ignoranza di Conan, ma
ugualmente se ne sta zitto. Assume un viso impassibile spiegando a
tono gelido.
« Stop, io me ne vado in classe! »
Le ragazze
si allontanano.
« Ragazze,
credo proprio che mi abbia
conquistata, è così tenebroso!
»
« Già,
altro che Kid, lui si
che sa come farsi desiderare! »
Passa Annette con viso
arrabbiato.
« Spostatevi ochette!»
le bambine
guardano con indifferenza Saori, per poi andarsene bisbigliando tra
loro.
« Saori
scommetto che mai sarà corrisposta, lo sapete, ha
dato la cioccolata a kenosuke »
« Il
ragazzo più carino dopo
Koiji? Che coraggio, io non mi ci avvicino perché sta sempre
e solo
con kazuki »
« Già,
ma Kazuki non fa mai regali a lui... Come
fa a non interessargli, insomma è carino.
»
« Mah...
sarà
carino, ma è un associale, Koiji invece è il
migliore, il più
socievole, ha un sorriso da sogno, e avete visto i suoi occhi, mi
piacciono troppo, ci rimango incantata! »
« Sì,
ed è veloce,
non per nulla è forte a basket. »
« Ed
è il più alto rispetto
agli altri, con un fisico... Ah ma che dico! »
« Pero'
non ci
voglio credere che Saori sia sua sorella, non si assomigliano, e poi
quella è così taciturna, non ha stile e carattere.
»
« Io ho
tentato di farmela amica, ma mi ha detto che voglio solo usarla,
ovvio...chi vorrebbe un' così come amica?
»
« Solo
annette,
infatti Koiji nemmeno la guarda Ahaha...»
Saori li ascolta a
distanza, si chiude sempre di più in sé stessa,
tremando. Annette
se ne accorge e mormora.
« Non ascoltarle, tu sei stupenda,
quelle non capiscono nulla, sono solo invidiose perché
assomigli a
Seya! Dammi retta! E poi come possono pensare che m'interessi
Koiji... Quelle ci vedono male.»
Oltrepassano le bambine, mentre
Saori fa finta di spingerle per sbaglio.
Annette, si scusa al suo
posto... ma vede che viene presa di mira.
« Potresti
dire alla
tua amichetta del cuore, di non fare l'arrogante!
»
« Vi ho
chiesto scusa da parte sua...» Afferma Anette perdendo la
pazienza.
« Cosa
c'è Saori non sa difendersi?! »
« Saori,
sa difendersi bene! »
Una bambina da una spinta a Saori,
facendola cadere.
« A me
non sembra. »
Saori, sta zitta
immobile a subire, mentre le scappano le lacrime. E pensa –
Cattive, io non sono brava a difendermi... Si che lo sei... Non
è
vero... -
Kaito e Lisa, vedendo Saori in difficoltà vanno da
lei.
Il ragazzo le da un fazzoletto. La bambina lo raccoglie
mormorando. « Grazie...»
Annette vede i due e domanda. « Voi
chi siete? »
Lisa, non risponde ma va dritta dal gruppo di
bambine a fare una ramanzina.
Le bambine, non la badano che la
superano come se nulla fosse.
Kaito le riprende dicendo la sua.
Le bambine se ne stanno zitte un po' risentite...
Shinichi e
Ran che si erano fermati a vedere le scene, notano Conan andare verso
Saori che si fa coraggio per parlare.
« Ciao... ecco.. sono
nuovo di questa scuola, vuoi... sì beh... che diventiamo
a-amici?!
»
Saori, stupita, arrossisce lievemente e risponde, tenendo le
mani al petto. « S-Sì... Io mi chiamo... S-Saori,
tu? »
Il
bambino leggermente timido. « Conan... Perché
piangevi? »
La
bambina spiega tutto, così lui le dice con un sorriso.
« Anche se
non sei popolare che t'importa... gli amici li hai! Non serve a nulla
avere stima da chi non ti conosce, meglio averla da chi sai che
potrai sempre contare. Mamma mi ha detto che ha molte amiche, ma che
solo tre sono realmente sue amiche! Quindi non badare a quelle, se
non ti apprezzano significa che sono limitate mentalmente! E poi non
è affatto vero che non sei carina, sei particolare! Intendo
il come
sei... vedi, ho compreso all' istante che sei simile a me...»
Si
tappa la bocca, arrossendo per quanto ha parlato di sé.
Saori,
con un sorriso compiaciuto, si avvicina al bambino dandogli un bacio
sulla guancia.
« Grazie, mi hai fatto stare bene. » Spiega con
un sorriso.
Conan stupito, la osserva per poi seguirla con occhi
d'amicizia pensando – Ho la mia prima amica! -
Lisa e
Kaito, si fermano a guardare un attimo i due ragazzi senza proferire
parola distogliendo lo sguardo.
Shinichi e Ran invece, li
raggiungono chiedendo.
- Ciao, per caso ci siamo già incontrati?
- Chiede Ran a Lisa.
Lisa abbassa lo sguardo con agitazione. -
Non credo... -
Shinichi si avvicina a Kaito, scrutandolo negli
occhi con assiduità.
Kaito lo guarda perplesso, pensando. - Ma
che vuole da me Shinichi!? -
« Come mai mi guardi?! »
Shinichi
con una mano sul mento mugola. « mmm... Tu sei Kaito,
vero?»
Il
ragazzo capendo di essere stato scoperto cerca di non mostrarlo come
sempre fece in passato.
« Non so chi sia...»
Ran si avvicina
a Lisa domandando. « Tu sei Lisa vero? »
La
castana guarda Ran, con un po' di disagio e timore. Non sa bene cosa
rispondere, perché sa che potrebbe mettere nei guai la sua
sé
stessa futura.
« N-no, mi sa che ti confondi con un altra
ragazza. »
Ran la scruta, muovendo leggermente il capo a destra
con occhi aperti e svegli.
« Ah sì? Beh, le assomigli molto! Io
mi chiamo Ran Mori. »
Lisa, trattiene il suo sospiro di sollievo
anche se esulta mentalmente.
« Molto piacere, ti ho vista in
televisione. »
Ran fa un risolino divertito. « Ti sarai fatta
delle risate a vedere come menavo il mio amore. »
Lisa pensa. - È
proprio Ran! -
« Oh sì, molto! Sono stata colpita poi dall'
annuncio per catturare Kid e Seya. »
Ran continua a guardare con
un interesse nostalgico la ragazza, le sfiora i capelli pensando. -
Mi manca la mia migliore amica. -
Lisa, sentitendosi sfiorata i
capelli, domanda con un lieve rossore, anche perché riesce a
sentire
il profumo dolce e fragrante che emana la karateka.
« Cosa ho
fra i capelli? » Domanda curiosa.
Ran si riprende dai suoi
ricordi. « Nulla... stavo pensando! Parlavamo di Kid e Seya
giusto.
Beh, posso solo dirti, che ho molte aspettative per mio figlio!
»
Lisa chiede sempre con viso innocente. « Aspettative che
genere? »
La donna risponde con vanto. « Vorrei che diventasse
sveglio e acuto come il mio Shinichi e poi che avesse da grande un
buon lavoro, insomma vorrei tantissimo che lui segua le orme di suo
padre! »
Lisa contesta. « Non so molto sull' essere madre, ma
non credi che sia meglio lasciargli la scelta?»
Ran risponde un
po' contrariata. « Avrà la scelta, ma
finché non sarà adulto, io
lo dirigerò e così farà Shinichi non
appena avremo una femmina.
»
La ragazza rabbrividisce all' idea di Shinichi che curerà
una
bambina.
« In che senso dirigerà?»
« Ora Conan è il mio
figliolo, lo vesto secondo i miei gusti e lo tratto con tanto amore e
protezione. Appena nascerà una femmina o un altro maschio,
sarà
Shinichi che si occuperà del suo Look, a darle sicurezza
eccetera.
Infatti Shinichi, mi ha detto che se Conan è chiuso
è solo colpa
mia perché non lo lascio mai stare e lo proteggo troppo,
perciò lui
mi ha detto che il prossimo figlio sarà uno capace a
difendersi e
con autostima massima. Ecco le sue parole.
Lisa mormora. « in
effetti, il tuo bimbo è fin troppo chiuso, proprio come
Saori..»
Ran
domanda. « Saori, chi sarebbe? »
La castana, indica Saori che
parla timidamente con Conan.
« Quella bambina che mi assomiglia
sai è... mia sorella! »
Ran fa un sorriso. « Wha, e Conan ci
sta facendo amicizia, come sono felice! Sai mio figlio non ha mai
avuto amici, se non i suoi amati libri. »
« Capisco» Distoglie
lo sguardo, per vedere come se la cava Kaito.
Il ragazzo con
un paio di scuse, riesce a non farsi chiedere troppo. Raggiunge Lisa.
Per poi salutare i due.
« Io e la mia ragazza, abbiamo un
appuntamento... ciao! »
Corre scappando con Lisa in mano, senza
vedere che ella è con le guance arrossate a pensare alla
frase che
lui aveva usato per svignarsela.
Shinichi e Ran, tornano in
macchina, commentando di come quei due ragazzi assomigliavano ai loro
migliori amici.
« Amore, quella ragazza mi sembrava Lisa, ma non
poteva esserlo, era fin troppo giovane. »
L'uomo, mette in moto
l'auto per poi rispondere. « Il ragazzo mi ricordava Kaito,
accidenti voglio rivederlo, mi manca! »
Ran risponde. « Anche io
voglio vedere Lisa, in fondo è merito suo se stiamo ancora
insieme,
e poi ci ha salvato la vita! »
Shinichi fa un sorriso ricordando
quel evento. « E io sono in debito con Kaito... Pero' per te
Chi
saranno i nuovi Kid e Seya? Lisa e Kaito non posso esserlo. »
Ran
risponde con ovvietà. « I figli, dammi retta!
»
Shinichi
propone. « Andiamo a casa di loro e facciamocelo dire, non mi
va che
quei due bimbi si mettano nei guai, per questo rifiutai di
catturarli, non avrebbero speranza a soggiogare me; a malapena ci
riusciva il vero kid! »
Ran asserisce. « Alla fine hai fatto
bene a non arrestarlo. »
Shinichi esprime. « Dopo ciò che ha
fatto per me e te è stato il minimo, gliel'ho promesso che
non avrei
rovinato mai la sua famiglia. E non mi pento perché alla
fine Lisa e
Kaito avevano motivi per rubare e ritornare le cose. »
Ran
domanda. « Ma dubito che i bambini cerchino Pandora... quindi
perché
mai rubano? »
Shinichi risponde secondo una sua teoria. « Credo
che sia una specie di ammirazione verso i loro genitori. Forse
vogliono portare avanti le due maschere, ma se noti, ogni volte che
rubano, loro ritornano gli oggetti ai veri proprietari, quindi sono
una sorta di paladini della legge.
Ran con occhi fantasiosi. «
Ma ci pensi, se nostro figlio li smaschera? »
Shinichi risponde.
« Se lo facesse gli faremo tenere il segreto, pero' mi
spaventa
Annette, dopo ciò che ha detto in televisione non mi va
proprio a
genio... si vede che è figlia di Alan e Aoko. »
Ran risponde. «
Ahahaah se non sbaglio, eri riuscito a far credere ad Alan che Kid e
Kaito fossero diversi. »
« Dovevo, ho dovuto chiedere a Kaito di
mostrarsi in kid, mentre ero nei panni di Kuroba. E non voglio dirlo
ma... io e lui siamo gocce d'acqua se mettessimo stesso taglio di
capelli! »
Ran sorridente. « Ma io e Lisa, lo dicevamo sempre...
Amore svolta l'angolo, andiamo a fare compere. »
Shinichi fa come
viene chiesto. Parcheggia l'auto, mette la sicura e porta la ragazza
in un centro commerciale.
Lisa e kaito, arrivano al centro
commerciale, entrano nel reparto ragazzi.
Lisa va nel reparto
femminile, mentre Kaito in quello maschile.
I due dopo un po' di
girovagare, trovano qualche indumento a basso costo.
Vanno alla
cassa, comprano il tutto che viene messo in una borsa di carta e poi
si avviano all' uscita.
Incontrano
Shinichi e Ran che entrano man nella mano come una coppia di sposini.
Lisa cammina oltrepassando Ran sentendo da lei una frase «
Chissà se Lisa si veste ancora in Seya, ricordi poi cosa ti
disse?
»
Kaito, che era rimasto a guardare altre cose in esposizione,
decide di raggiungere Lisa. Sorpassa lateralmente Shinichi sentendo.
« Dopo che distruggemmo Pandora, Kaito e Lisa ci promisero...
»
Kaito si ferma con occhi sbarrati, girandosi di scatto pensando
–
ha detto Pandora? Lui che ne sa? -
Lisa si avvicina a Kaito
bisbigliando. « Ran sa di me...»
Kaito risponde. « E Shinichi
sa di Pandora... »
I due si guardano avendo un colpo di genio. Si dirigono verso il
reparto adulti, comprono quello che trovano di
più conveniente. Escono dal negozio e dentro un parcheggio
non
sorvegliato parlano.
« Anche tu vuoi scoprire vero? »
« Sì,
non esiste che proprio Shinichi sappia di quella pietra, voglio
capire come ci riuscirà! »
Lisa schiocca le dita, per
travestirsi da lei da grande. Prende uno specchio e si trucca.
Kaito
fa la stessa cosa, solo che si mette dei baffi finti.
« C'è
solo un problema l'altezza! »
Lisa fa un sorriso. Prende scarpe
con tacco dodici pieno. « Ecco, così sembro alta!
»
Kaito si
mette a ridere. « E tu credi di poter camminare con quei
trampoli?
»
Lisa risponde. « Naturalmente, ho molto equilibrio, e poi
sono
abituata ai tacchi. » Fa una camminata per poi cadere con la
faccia
a terra.
« Eccetto queste scarpe!! Ecco perché costavano
così
poco! » Si lamenta urlando nel parcheggio.
Kaito si mette a
ridere. « Ahahaha quanto sei scema, Adesso andiamo prima che
li
perdiamo. »
I due ragazzi corrono anche se Lisa più vole
inciampa, così Kaito le fa mettere le sue scarpe normali.
Entrano
nel negozio e cercano Shinichi e Ran, in ogni reparto ma senza
risultato.
« Uffa, ma dove saranno!? »
« Non lo so...
comunque ho fame, andiamo al piano di sopra, c'è un bar!
»
prendono
le scale mobili, arrivano al posto, ordinano e poi si siedono
trovando a due tavoli più avanti a loro Shinichi e Ran
mangiare un
panino.
I due sorpresi, si avviano verso di loro iniziando ad
attuare il loro piano.
« Salve, voi siete Shinichi Kudo e Ran
Moori? »
Ran li guarda urlando entusiasta. « Lisa!! Kaito!! Non
posso crederci, stavamo giusto parlando di voi! »
Shinichi fa un
sorriso. « Parli del diavolo e spuntano le corna. »
Kaito fa
finta di ridere alla battuta. « Spiritoso... Come mai siete
qui?
»
Ran si alza, prende delle sedie e li invita con loro a sedersi.
« Ci siamo trasferiti da ieri qui, perché nostro
figlio deve
catturare Kid e Seya, sapete abbiamo parlato con Alan e Aoko!
»
Lisa
domanda curiosa. « Posso capire Alan, ma Aoko cosa c'entra?
»
Shinichi aggrotta gli occhi stupito, mentre sorseggia il suo
latte macchiato ordinato in precedenza.
« Lisa, ma ti senti
bene, lo sai no che Aoko e Alan si sono sposati da anni ormai.
»
Lisa
sentitosi un po' stupida rimedia. « Beh, non c'entra nulla se
sono
sposati o meno, io parlo del lavoro! »
Kaito risponde. « Aoko è
una sovraintendente della polizia, e Anette è dentro, anche
se penso
che sia in prova come lo era Alan alla sua età. »
Ran domanda. «
Giusto, a proposito di età! » Prende una rivista
con raffigurato
due bambini in versione Kid e Seya e aggiunge. « sono i
vostri
piccoli? »
Kaito e Lisa, si guardano
perplessi.
« E perché dovrebbero esserlo, cosa ve lo fa
credere? » Domanda Lisa sospettosa.
Ran
prendendo il suo caffè, fa una risata deliziata ma non
altezzosa.
«
Lisa, smettila di scherzare, lo sappiamo chi siete, ne avevamo
già
discusso. »
Kaito domanda cercando di restare calmo, perché
vorrebbe scappare e andarsene. « Comunque la domanda nostra
è: cosa ve lo fa credere che loro siano quei ladri?!
»
Shinichi
risponde imperterrito. « Forse perché sono
identici?! Forse perché
agiscono come voi negli avvisi? Molti fattori...»
Lisa domanda
curiosa. « E perché non ci denunciate? »
Ran e Shinichi li
guardano perplessi. Ran prende una pastiglia per il mal di testa e
gliela mette in mano. « Lisa, hai sbattuto la testa?! Non
puoi aver
scordato la nostra inseparabile amicizia! »
« Ma non l'ho
scordata, e che... non ricordo come sapete di kid e Seya. »
Si
giustifica Lisa.
Shinichi scuote Kaito asserendo. « hei, almeno
tu riprenditi, non ti ricordi che siamo migliori amici!? »
Kaito
rabbrividisce, sia dal tocco, sia dall' affermazione sentita.
«
Amici? Si ma migliori, sei davvero sicuro? » Domanda sapendo
che sta
rischiando, ma non riesce seriamente a vederlo o trattarlo come
amico.
Shinichi in ansia. « Ran io chiamo un medico, Kaito si
è
scordato tutto! »
Ran si alza. « Sì andiamo! Perfino Lisa ha
l'amnesia! »
I due prendono dei cellulari ultra moderni.
Kaito
prende una calamita e rovina il segnale del posto.
« Non ci
serve un medico, basterebbe che voi ci raccontaste tutto! »
Ran
fa un sospiro. « Seriamente, non volete un medico, potrebbe
aiutarvi.»
Lisa risponde con seccatura. « Non siamo malati,
quindi raccontateci tutto! »
Shinichi si guarda in giro con
circospezione e diffidenza. « Andiamo nella mia macchina, qui
c'è
troppa gente. »
Arrivano all' auto, si accomodano dentro la
marcedes con sei posti. Shinichi si mette difronte a Kaito e
così
Ran con Lisa.
« Da dove partiamo Shin? »
Shinichi risponde «
Meglio che facciano loro domande.. coraggio chiedeteci tutto vedremo
di rispondere... pero' se non ricorderete nulla, vi portiam subito
dal medico. »
Kaito fa la domanda. « Come sapete dell'
identità di Kid e Seya? »
Ran risponde. « Perché voi ci avete
salvato la vita e lo abbiamo scoperto. »
Kaito frena il discorso
con un gesto a cinque dita. « No, aspetta, noi che avremo
fatto per
voi?! »
Shinichi seccato si sbriga a raccontare. « Quando tu e
Seya avete rubato un diamante, si erano presentati dei tipi, essi
erano diretti da Henry se non erro, e beh, successe che loro erano
armati, purtroppo Ran fu coinvolta e pure io, fummo attaccati e...
voi ci salvaste la vita! Ma per farlo siete stati smascherati.
»
Lisa
sconcertata pensa. - Io ruberò con Kaito? Ma
perché non ho
motivi... e che c'entra Henry? Devo sapere! -
« Ditemi cosa
c'entra Henry! »
Ran risponde. « Quel losco individuo è un ASC,
ma ora è in prigione tranquilla! Mamma l'ha ben messo dentro
e non
ci uscirà più. »
Kaito domanda. « Henry?! Ma parliamo del
compagno mio e di Lisa ?! »
Shinichi risponde sempre freddamente.
« Sì, lui... ma io e Ran ci siamo già
vendicati... Comunque da là
abbiamo saputo le vostre identità! »
Kaito Scioccato pensa. -
Quindi, è stata questione di vita o di morte, maledizione,
ora che
lo so non potrei mai lasciarli morire! -
Lisa pensa con il cuore
spaventato. - Henry un nemico?! Ran che potrebbe morire?! Santo cielo
ora che lo so, devo proteggere Ran e Shinichi da quel furto che non
so quando avvera. -
Ran poi aggiunge. « E poi Lisa, io sono in
debito con te! Forse non te lo ricorderai, ma se tu, Sonoko e Kazuha
non ci fosse state, io avrei tradito Shinichi... »
Lisa domanda
incredula. « Perché mai. Lo ami no? »
Shinichi risponde con un
gelido ricordo. « Non potevamo più stare assieme.
Un'
organizzazione mi aveva trasformato in un bambino di sette anni, e io
per sopravvivere inventai frottole a Ran... ma questa storia
durò
due anni. Sapevo di te come Seya o di Kid, ma ugualmente non potevo
aiutarvi, ero preso a scoprire come tornare nelle mie forme
originali! Anche sé nei forti con Kid, io lo anticipavo ma
sempre
l'ho lasciato andare...»
Kaito chiede poi con occhi socchiusi. «
Altra domanda... come sai di Pandora? »
Shinichi risponde. «
Kaito, sto pensando ad una teoria, ma voglio assicurarmi che sia
vera...»
Ran domanda. « Quale caro? »
Shinichi risponde «
Ora lo scopro! »
Si avvicina, mette le sue dita sul viso del
ragazzo, per poi togliergli i baffi finti.
« Ora ho capito. Mi
spiace Kaito ma non si va oltre! »
Ran stupita, si avvicina a
Lisa, la strucca tenendola ferma per poi fare un sorriso. «
Ma tu
sei... No veramente!? »
Lisa
sentita smascherata. « Sono Lisa...»
Shinichi risponde. « Io
non vado oltre, me lo aveva detto Lisa e Kaito al cellulare che
quest'anno avrei trovato loro da giovani, non ci credevo mica, ma
adesso... ne ho la prova. »
Kaito risponde. « Allora saprai pure
che io per ora non ho amicizia verso te! »
Shinichi risponde. «
Che diretto, tu pensa che grazie a me non sei mai stato scoperto!
»
«
Io penso che non sarò mai scoperto da te! »
Ran obietta. «
intendi dire che ora ci lasceresti morire in quella sparatoria?!
»
Lisa interviene. « No non lo permetterei mai! »
Shinichi
chiede. « Come volete cambiare il futuro? Parliamo di eventi
di
altre persone non di voi stessi. Forse potrete cambiare il futuro tra
voi due, ma non il mio e di Ran sempre ché non vorrete avere
il
rimorso di omissione di salvataggio, tenendo sulla vostra coscienza
due persone. Dubito che voi due siate degli assassini. »
Shinichi
ha centrato il punto. Ha ragione loro non lascerebbero mai in
pericolo nessuno. Proprio per questo, se ne stanno zitti con i volti
di chi non vuole ammettere l'evidenza.
Lui fa una smorfia di
superiorità in quanto è riuscito a farli mettere
a tacere.
«
Comunque, io ora devo stare con la mia donna, sapete è il
white Day!
»
Ran arrossisce felice. Prende Lisa le da un bacio sulla guancia
bisbigliandole.
« Fidati sempre di me e di Shinichi, e mai di
Henry. » Una frase che gli rimane impressa nella mente.
Shinichi
abbraccia Kaito, mentre lui se lo scolla di dosso. Scende dall' auto
neroso, Shinichi lo trattiene bisbigliandogli.
« Fidati di me e
ti assicuro che mai nessuno saprà chi sei. Inoltre sta
attento a
Caroline...»
Shinichi e Ran chiudono le portiere e se ne
vanno.
Lisa e Kaito si guardano con perplessità.
« Adesso
che si fa? »
« Se solo Shinichi mi avesse spiegato di come
saprà
della pietra...»
« Kaito, dobbiamo impedirlo, non voglio che Ran
venga coinvolta! »
« L'hai sentito il sapientone, non si può'
cambiare il futuro. »
« Tentiamo! Facciamo tenere sicuro Ran e
Shinichi! »
« Lisa, se saremo nei panni di ladri, come faremo?
»
« useremo un complice! »
« E chi!? »
« Tu Jii, io
mamma! »
« Ah certo, per Jii anche potrei, ha gli insegnamenti
di mio padre, ma tua madre sa travestirsi? E poi hai già
perso tuo
padre, perché vorresti mettere in pericolo anche tua madre!
»
la
ragazza inizia a piangere...« Io... Non voglio che Ran rischi
la
vita, e così per Shinichi, sono miei amici!! »
Kaito l'abbraccia
confortandola. « Ascoltami, non pensiamoci ora ok... Ancora
non
sappiamo come tornare al nostro tempo! »
Lisa si tranquillizza,
scruta in profondità gli occhi del ragazzo, per poi dargli
un bacio.
È più forte di lei, perché non riesce
mai a non resistere quando
se lo trova vicino.
Kaito sbarra un attimo gli occhi per poi
chiuderli e rispondere al bacio. Riapre gli occhi ricordandosi della
giornata.
« L- isa io... ho da fare una cosa, ci vediamo dopo,
ti scriverò un messaggio! »
Spiega per poi allontanarsi in una
corsa, lasciandole pero' prima un avviso.
Lei lo legge –
Presentati alla terrazza della tua scuola alle 18.00. Kaito.-
Lisa
arrossisce, con il cuore che tamburella. Mette il foglio al suo cuore
pensando – Kaito cosa vuoi dirmi?-
Lisa va in un bar, a
mangiare qualcosa per poi vedere la sé stessa adulta fare la
cameriera.
« Ma tu sei Lisa! »
La donna si allontana. « Sì
e quindi? »
La
ragazza domanda. « Hai un minuto per favore? »
La signora si
guarda attorno, chiede il cambio a una sua collega, e si siede vicino
a Lisa senza sfiorarla.
« parla. »
Lisa comincia a
raccontare di ciò che sa.
La sé stessa adolescente chiede. « e
come sa Shinichi di pandora? Ti prego dimmelo, prometto che non lo
dirò a Kaito. »
Lisa adulta, rispettando i suoi ricordi risponde
spiegandole tutto.
Lisa sbarra gli occhi incredula.
«
capisco... va bene... Un ultima cosa...»
« Quando è che Kaito
si è dichiarato a te?! »
Lisa fa un sorriso, rimanendo in
silenzio. Si alza la saluta con un cenno, lasciandole il conto da
pagare.
La ragazza paga, e delusa se ne vaga sola in
città.
Kaito in un negozio guarda dei gioielli. Li trova
costosissimi e pensa.
- costano troppo per me... ma non è meglio
una cosa meno... No, l'ho promesso, ma costano troppo! - Avrebbe
quasi la voglia di rubarne uno, ma si ferma non appena vede un uomo
identico a lui scegliere un qualcosa.
« Ciao! »
L'uomo si
gira « Tu sei? »
Il ragazzo risponde. « Kaito Kuroba, mentre
tu? »
L'uomo risponde. « Sono te... cosa vuoi? »
Kaito fa un
sorriso a denti in segno di furbizia. « Tu hai soldi vero?
»
Il
ragazzo indietreggia. « E con questo? »
Il ragazzo porge la
mano. « Mi passi i soldi per comprare una cosa, è
solo costosa, ma
tu puoi farmi questo strappo vero? »
« Te lo puoi scordare, mica
sei mio figlio eh! »
« Oh, lo sai cosa ho intenzione di fare
oggi, vuoi ostacolarmi? » Domanda tirando fuori la sua
pistola
giocattolo.
« Non vorrai davvero sfidarmi, non posso toccarti!
»
spiega tirando fuori la sua pistola spara carte,
« Non ci
toccheremo, non voglio auto eliminarmi, pero' posso ricattarti!
»
Spiega con un sorriso beffardo.
« ma certo, e come!? » Domanda
senza mostrare emozioni.
« Niente di più semplice, se mi
ostacolerai potresti alterare il passato e così questo
futuro,
potresti non avere più la tua ragazza...»
« Sai, non mi tocca,
se non sto con Lisa, va bene... tanto sto solo male per colpa
sua...»
Kaito tira una carta, facendo indietreggiare la
clientela, che chiama la polizia.
« Ah davvero, e con chi
vorresti tornare!? »
« Aoko! O anche Rina, dato che è bella!
»
Kaito risponde a difesa. « Rina?! Ma sei cretino, quella
è
una che lavora per catturare Lisa, e poi come ti sei permesso ad
essere amico di Kudo! Ma che ti salta in testa, io mi vergogno a
sapermi così lo sai?! »
L'uomo socchiude gli occhi infastidito,
spara una delle sue carte che centrano il braccio del ragazzo. Il
ferito, sente un dolore acuto, ma non emette gridi, se non un lamento
chiuso a labbra.
« Fattene una ragione, tu sarai così, e ti
consiglio di non metterti con Lisa! »
« Guarda, che se tu e Lisa
di questo tempo avete problemi, non significa che pure io e Lisa del
mio tempo lo avremo! Forse non cambierò il destino che mi
unirà a
Ran e Shinichi, ma tra me e Lisa, lo cambierò!
Perché se non ti
ricordi, quella ragazza ha dato la sua vita per me, anzi te! Non so
se ti ricordi cosa fece Emily a te! »
« È il passato, parliamo
di tredici anni fa! »
« Per me equivale a due settimane fa!
Cambia prospettiva del ricordo, e forse mi capiresti! Ad ogni modo,
non puoi fermarmi, io ti ho solo chiesto un prestito, ma se non vuoi,
posso ben fare altro, ma metto te nei guai chiaro!? »
« E come?
»
Kaito esce dal negozio dicendo a lui di seguirlo. L'uomo lo
ascolta e così Kaito l'adolescente asserisce.
« Qui, io sono
te, se lasciassi le mie impronte digitali non mi toccherebbero in
quanto non ho identità, ma prenderebbero te! Quindi se non
mi aiuti,
ti assicuro che mi metto a rovinarti con le mie mani, e poi davvero
avrai Lisa lontana! »
« Vuoi incastrarmi?!» Domanda sconcertato
sentito con le spalle al muro.
« Esatto, potrei pure commettere
dei delitti, e farti passare per assassino, potrei fare tutto senza
essere toccato, in quanto tu hai il mio D.N.A! »
« Questo è un
ricatto! E poi ho chi può' proteggermi! »
«Mi denunceresti,
certo sarebbe un bel casino scoprire che siamo gemelli con
età
diverse, cosa impossibile secondo la logica umana, nemmeno Shinichi
potrebbe proteggerti! Ed essendo comunque minorenne avrei una pena
minima, ma tu no mio caro, potrei anche fare l'innocente. Sono assai
perfido so recitare. » Ammette con serietà .
« Tu sei pazzo,
proprio come Lisa! »
« No, solo mi danno fastidio i codardi! »
«
Molto bene, facciamo così, io ti do i soldi, e tu mi lasci
in pace!
»
« Ottimo, dammi mmm... facciamo cinquecentomila yen,
dovrebbero bastarmi! »
« Mi vuoi mandare al lastrico farabutto!?
»
« Ma zitto, che scommetto che ne hai di soldi! In fondo
lavori, io no! »
« Mmm... tieni! » Prende dal portafoglio la
cifra e glielo dà senza toccargli la pelle.
Kaito mette i
soldi in tasca, fa un sorriso compiaciuto.
« Wha, grazie mille!
»
L'uomo se ne va via maledicendo Kaito adolescente.
Angolo
autrice: spero vi sia piaciuto, ho fatto spoiler Ahahah.