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Autore: MssDarkness    27/09/2014    1 recensioni
"Si,hai ragione sorrido sempre. Ma sorridere sempre non vuol dire essere felici."
Genere: Erotico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dake (Dakota), Dolcetta, Lysandro, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
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POV Giada

Castiel disse di dovermi parlare di Dake,ingoiai un groppo di saliva,chissà che s'era messo in testa adesso. Lo vidi nervoso e insicuro,cosa stranissima da parte sua e mi preoccupai un po'. Cominciò a parlare ma la sua frase venne interrotta proprio da Dake che mi chiese scusa e mi baciò. Non riuscii a capire il nesso tra le due cose,cioè Castiel voleva dirmi che Dake mi aveva perdonato? Ero confusa e la mia mente si riempì di domande. Non rifiutai il suo bacio,per me non contava niente e quando lo baciavo non provavo niente. Non era minimamente paragonabile al bacio che c'era stato fra me e Castiel. Si staccò dalle mie labbra e continuò la sua frase "Castiel è venuto a parlarmi ieri ed effettivamente aveva ragione. Ho capito che sono stato un coglione assurdo! Credo che se non fosse stato per lui non lo avrei mai capito." riprese a baciarmi e la cosa mi infastidì parecchio. Castiel era andato a parlare a Dake? Cioè gli aveva chiesto di tornare con me se non avevo capito male. Perchè cazzo lo aveva fatto!? Non avrebbe dovuto intromettersi porca troia! E io che credevo di piacergli. Pf. Non cambia mai. Sentii ribollire il sangue nelle vene ma non ne capii il motivo,forse era perchè mi ero sbagliata su Castiel,non gli piacevo. E quindi lui voleva che tornassi con Dake per levarmi di mezzo? Cos'è,già si era stancato di me? E bene così avrei fatto. Infilai la lingua nella bocca di Dake e cominciai a baciarlo con più passione. Guardai Castiel con la coda dell'occhio,stava abbassando lo sguardo. Era questo che volevi Cass? 

POV Castiel

Non potei fare nulla,si stavano baciando ma era molto più di un semplice bacio,era.. era come quello che ci dammo io e Giada un po' di tempo prima. Per lei non era contato nulla,lo amava,lo amava e si vedeva. Non dissi nulla e rimasi a fissare i miei piedi continuando a colpevolizzarmi mentalmente,perchè il suo sorriso mi mandava sempre gli ormoni a puttane? La vidi felice,davvero felice,e non volevo distruggerle tutto. Cercai il lato positivo,forse Dake aveva davvero capito e aveva deciso di mollare le altre. D'altronde,chi non lo farebbe per una come Giada? Mi voltai e tornai sui miei passi mentre loro continuavano a baciarsi dando poco conto a me.
* * *
Lo stesso pomeriggio tornai a casa di Dake per assicurarmi che la mia teoria fosse corretta. Bussai alla porta ed essa si aprì "Oh ma tu guarda chi c'è! Sarei un tantino occupato veramente.." Mi disse indicandomi col capo il piano superiore. Ricevetti una pugnalata al cuore,Giada era in casa sua,e forse stavano.. stavano.. non voglio nemmeno pensarci "Ah.. Giada è qui.." Dake scoppiò a ridere dandomi qualche pacca sulla spalla "Giada? Ah si! No non è qui amico!" porca puttana quanto mi faceva incazzare quel soggetto! Non potevo crederci che la tradisse ancora! Lo presi per il colletto ma questa volta un pugno glie lo tirai. Fece qualche verso di dolore ma poi si alzò sorridendo "Io ti spacco la faccia cazzo! Come puoi tradirla ancora ma non ti fai schifo da solo!? Io glie lo dico cazzo!" urlai come non mai minacciandolo con un pugno davanti alla sua faccia da culo. D'un tratto si fece serio e abbassò la mia mano "Non hai capito un cazzo faccia da pomodoro,tu non le dirai proprio un cazzo. Non vorrai mica mettere in cattiva luce il ragazzo che ama? Tu che sei il suo migliore amico. E poi diciamocelo,daresti la tua stessa vita per vederla felice,non le dirai proprio un fottuto niente." Scoppiò a ridere di nuovo. Abbassai lo sguardo,aveva ragione,cazzo se aveva ragione. Non sapevo cosa fare. Rimasi immobile senza dire una parola,una cazzo! Mi ero lasciato mettere a tacere da un coglione del genere! Mi voltai e me ne andai sbattendo la porta con tutta la forza che avevo mentre lui rideva,rideva e rideva. Andai al parco e mi accesi una sigaretta. Porca puttana,che cazzo avrei dovuto fare!?

POV Giada

Mi chiusi in camera e mi sdraiai sul letto. Merda. Perchè lo hai fatto Cass? La mia mente si riempì di domande e non riuscivo a zittirla. Cazzo che situazione di merda. Controllai il cellulare,nessun messaggio. Allora voleva davvero liberarsi di me. Forse pensava che tornando con Dake avrei passato molto più tempo con lui da poterlo quindi lasciare respirare un po'. Sprofondai la faccia nel cuscino. Che senso aveva? Il cuscino non mi permetteva di respirare e rimasi così. Sentii il fiato mancarmi pian piano e chiusi gli occhi. Era quello che volevo? Sentivo il bisogno di respirare ma non mi staccai da lì. Ecco come porre fine a tutte le pene. D'un tratto mi venne in mente una frase "Il suicidio è una soluzione definitiva ad un problema momentaneo" -Robin Williams   Alzai la testa e feci un lungo respiro. Il cuore mi batteva velocissimo e avevo il fiatone. Aveva ragione cazzo. Un problema momentaneo,ciò significava che avrei potuto risolverlo,in qualche modo. Mi alzai dal letto,restare lì non sarebbe servito a nulla. Andai al solito parco e mi accesi una sigaretta. Come mio solito mi sdraiai sull'erba fottendomene altamente degli altri. Chiusi gli occhi ma qualcosa mi fece ombra ed oscurò il sole. Li aprii e vidi Castiel. Quella visione provocò qualcosa in me,come un tuffo al cuore. Mi alzai e feci per andarmene,non volevo davvero vederlo. Una mano afferrò la mia impedendomi di andarmene e così fui costretta a restare. Guardai Castiel,il suo sguardo mi bucò l'anima,era incredibilmente triste. Non ci pensai due volte e lo abbracciai,un po' mi era mancato farlo. Forse sbagliai,ma non potevo lasciarlo così. Lo sentii stringermi a sua volta,mi strinse molto forte. Rimanemmo abbracciati per quasi un minuto,e quando ci staccammo quasi ne rimasi dispiaciuta. "Che hai Cass?" misi da parte tutti i miei pensieri e le mie ipotesi,in un momento così non potevo di certo starci a pensare,ero davvero preoccupata per lui,chissà cosa gli era successo. Lui non mi rispose e si limitò ad abbassare lo sguardo,qualcosa mi colpì nel profondo,in quel momento capii di sentirmi triste anche io,ma perchè? Poco prima ero..normale. Era stato forse il suo sguardo? Qualcosa non andava,perchè non mi parlava? Lo chiesi nuovamente e sta volta mi guardò bene negli occhi. Era come se stesse cercando di dirmelo con lo sguardo, come se io riuscissi a leggergli gli occhi,come se io riuscissi a leggergli l'anima. Non seppi come ma capii. Non capii cosa volesse dirmi,ma capii che era triste e che aveva bisogno di me in quel momento. Gli proposi di sdraiarci sull'erba ed annuì. Lasciai perdere la sigaretta e mi sdraiai anch'io avvinghiandomi al suo petto. Lo strinsi e chiusi gli occhi inspirando il suo profumo che mi diede alla testa. Avevo la testa poggiata sul suo petto mentre le mie braccia lo avvolgevano. Riuscii a sentire il suo cuore battere veloce e ciò fece battere veloce anche il mio. Che cosa strana,un deja-vù. Capii di volergli troppo bene per mettergli il broncio,forse mi sbagliavo,forse lo aveva fatto per vedermi felice perchè credeva che senza Dake stessi male. Forse.. "Mi dispiace" Alzai lo sguardo verso quello di Castiel che era rivolto verso il cielo "Per cosa?" fece un lungo respiro e chiuse gli occhi per poi riaprirli "Lo so. So cosa pensi di me,ma ti sbagli. Io l'ho fatto solo perchè volevo fossi felice." Abbassai lo sguardo e lo strinsi più forte "..nessuno lo aveva mai fatto per me.." rimasi quasi senza parole,e io che vado sempre a pensare a male cazzo. Il braccio di Castiel mi avvolse e mi strinse anche lui. Mi sentii quasi mancare il fiato,è normale sentirsi così col proprio migliore amico? "Sei il migliore amico migliore del mondo" ridacchiai. La sua presa si fece lenta fino a staccarsi completamente da me. "Devo andare" si alzò e se ne andò via,senza motivo. Rimasi a fissarlo,sentii il mio cuore urlare e piangere,volevo tornasse indietro,da me,ma lui non poteva sentirlo. Non sapeva che ci stavo male,e non lo sapevo nemmeno io. Sbuffai. Che coglioni.
   
 
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