Capitolo ventunesimo.

Destiny pov's.

“dai muoviti!” dissi.

“senti tesoro non è facile prepararsi la roba con un una caviglia fasciata, in più te non sei nemmeno d'aiuto!” mi rispose Louis indicandomi.

Era passata una settimana ormai da quando Louis era uscito dal coma e dopo vari test e esami i medici avevano detto che sarebbe potuto tornare a casa.

Mi ero offerta volontaria per aiutarlo a prendere tutte le sue cose e poi mi sarei fatta venire a prendere da Liam per portarci a casa solo che mi stavo facendo i cazzi miei al telefono.

Lo posai sul tavolo vicino a me e mi alzai andando vicino a lui.

“che devo fare?” gli chiesi sorridendo.

“fanculo! Ormai ho finito!” mi disse ridendo.

“ah... di già?” chiesi ridendo e grattandomi la testa.

“eh già.” mi rispose ridendo e prendendo il borsone.

“dai te lo porto io” gli dissi sorridendo.

“è il minimo!” mi rispose lanciandomi il borsone addosso.

Io lo presi al volo e sorrisi, presi il telefono che avevo lasciato sul tavolo e lo seguii fuori dalla stanza.

Lo accompagnai a firmare i fogli per uscire dall'ospedale e una volta compilati tutti i moduli ringraziammo e uscimmo.

“chi viene a prenderci?” mi chiese mettendomi un braccio sulle spalle.

“Liam.” dissi mettendogli il braccio sul fianco a mia volta.

“come va con Niall?” mi chiese.

“benissimo, tra due giorni facciamo un mese.” dissi sorridendo istintivamente pensando a lui.

“tra due giorni è anche il mio compleanno.” disse Luo sorridendo come un bambino.

“e domani iniziano le vacanze.” dissi guardandolo.

“sei stronza, stavamo giocando al gioco dei 'tra due giorni'. Hai rovinato tutto!” mi disse facendo il finto offeso.

Scoppiai a ridere ma prima che potessi ribattere un clacson attirò la nostra attenzione.

“è Liam, dai andiamo.” dissi sorridendogli e aiutandolo a fare le scale visto che aveva le stampelle.

mi sorrise a sua volta e ci incamminammo verso la macchina.

Lo aiutai a salire dietro in modo che potesse stendere la gamba sui sedili e mi sedetti vicino a Liam davanti.

“hei Tomlinson.” disse guardandolo dallo specchietto retrovisore.

“Payne.” disse sorridendo.

“come stai?” chiese Liam.

“bene dai, a parte la caviglia. Te invece? Novità?” rispose Liam.

“mi sto vedendo con una...” disse sul vago.

“cosa?!” dicemmo io e Louis insieme.

“ah non te l'avevo detto Des?” mi chiese sorridendo.

“no!” quasi urlai io.

“dai racconta!” aggiunsi.

“l'ho incontrata li all'ospedale...” rispose sul vago.

“allora no, non ci capiamo per un cazzo. O ci racconti tutto la storia nei dettagli o stai zitto. E in caso non l'avessi capito noi vogliamo la storia.” disse Tomlinson facendogli l'occhiolino.

“ahahah okay okay.” rispose Liam uscendo dal parcheggio e prendendo la strada per andare a casa nostra.

“martedì, quando ero fuori dalla porta di Louis per controllare se si risvegliava, stavo trafficando col telefono quando mi è arrivata una chiamata da Zayn. Mi sono alzato per andare verso il corridoio quando sono andata a sbattere contro qualcuno. E nulla ho alzato lo sguardo e davanti a me c'era una splendida ragazza dagli occhi marroni e lunghi capelli ricci castani con qualche riflesso biondo. Le ho chiesto scusa, abbiamo iniziato a parlare e le ho chiesto se le andava di vederci durante le vacanze.” aggiunse rimanendo fisso sulla strada ma sorridendo.

“e lei?” chiesi interessata puntandogli gli occhi addosso.

“mi ha dato il suo numero.” rispose lui sorridendo ancora di più e imboccando il vialetto di casa nostra.

Parcheggiò e mi guardò aspettando una mia reazioni.

“Aw Liam sono così felice!” dissi seriamente entusiasta all'idea del mio migliore amico fidanzato.

“grazie Des.” mi rispose lui sorridendomi.

Io gli sorrisi e scesi dalla macchina per aiutare Louis con le sue cose.

Presi il borsone mentre Liam lo aiutò ad entrare in casa.

“Casa dolce casa.” disse Louis una volta entrato in casa guardandosi in torno.

“Louuuu” urlò Harry scendendo le scale di corsa e saltandogli addosso.

“hei hei calmo.” disse Louis iniziando a ridere e abbracciandolo.

Con Harry non ci parlavo più, non so cos'era successo tra di noi ma mi mancava il mio migliore amico.

“Tomlinson.” urlò Niall uscendo dalla cucina con un biscotto in mano.

Andò da Louis e lo abbracciò, poi venne da me e mi baciò.

“hei.” mi disse a due centimetri dalle mie labbra.

“hei.” gli risposi sorridendo.

Lui mi passò il suo sguardo dai miei occhi alle mie labbra.

Gli morsi il labbro.

Sapevo che lo faceva impazzire.

“ora baciami.” mi disse con sempre il labbro tra i miei denti.

Io lo lasciai e gli presi il biscotto.

“prima mangio, ho fame.” dissi sorridendo.

Lui mi guardò male.

“sei una stronza, non puoi giocare così con me.” mi disse facendo il finto offeso.

“perchè? Cos'ho fatto?” gli chiesi con aria innocente dando un morso al biscotto.

“lo sai benissimo.” mi disse continuando la sua recita.

“mm io non lo so proprio.” dissi dando un altro morso.

“sai che odio quando mi mordi il labbro e poi non mi

baci.” mi disse sorridendo.

Stava cedendo, non riusciva nemmeno a fare finta di essere arrabbiato.

“oh scusa non lo sapevo.” dissi finendo il biscotto.

“ora se permetti sono stanca, e vorrei farmi una doccia.” dissi correndo su per le scale seguita della risata di tutti che avevano guardato la scena in silenzio.

“stronza, questa me la paghi!” mi urlò una volta che ormai mi ero chiusa in camera.

Mi feci una doccia veloce e mi buttai sul letto a cazzeggiare col telefono.

In poco tempo mi addormentai.