Serie TV > Violetta
Segui la storia  |       
Autore: Light Clary    28/09/2014    4 recensioni
Violetta si è appena trasferita a Buenos Aires e quando comincia a frequentare i ragazzi del luogo, la sua vita cambia. Scopre di essere destinata a salvare la luce e per farlo dovrà ricorrere ai poteri che non sapeva di possedere.
Riuscirà Violetta a sfuggire al potere dell'oscurità che vuole impossessarsi di lei ad ascoltare il suo cuore che le indicherà la strada da percorrere per capire chi amare?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sto cambiando le lenzuola al mio letto. Olga ha sistemato la stanza degli ospiti e Ambar dormirà lì. Ancora non sono riuscita a convincerla a tornare a casa, ma aspetterò che il tempo passi e le venga nostalgia delle sorelle. Come al solito ho cenato un po’ prima del solito e ho fatto finta di essere stanca morta, per andare a letto e non farmi vedere mentre la metamorfosi diurna mi afferrava. Poggio le c0perte piene di microbi nel cesto dei panni sporchi e per fare prima, uso un piccolo sortilegio per farle apparire fresche e profumate. Mi sdraio e prendo il diario di mamma aprendolo alla prima pagina. Resto a fissarlo per non so quanti minuti. Ho una grande voglia di rivederla e confidarmi con lei, ma ancora non si sa che fine abbia fatto. Ho ancora conservato nel minuscolo carillon a forma di pianoforte il bigliettino che mi deve aver inviato da non so dove: - Dove sei? – chiedo a me stessa. Chissà però perché adesso ho voglia di vedere Angie. Sarà perché anche con lei mi confido apertamente senza paura o timore. E trova sempre le parole adatte per consolarmi. Idealmente prendo il cellulare delle telechiamate e digito il numero della sua casa.
-Ei Vilu! – la sua faccia un po’ plasmata mi compare di fronte – Come stai? Perché neanche oggi siete venuti alle prove? Antonio si è parecchio arrabbiato!
-Domani verremo senz’altro Angie – devo trattenermi dal non rivelarle che ho le dita incrociate dietro la schiena. Cambio argomento: -Hai scoperto quando sarà lo spettacolo?
-Oh, giusto cielo! Mi ero completante scordata che hanno dato oggi l’annuncio. Si svolgerà venerdì sera – e il cuore mi  balza in gola.
Venerdì sera … il giorno dopo giovedì … quando tutto potrebbe finire … festeggiare con lo spettacolo di fine anno. Sarebbe stato fantastico. È riuscita a farmi sorridere … anche se fuori … non proprio di dentro.
toc toc toc
Ei, da dove vengono questi battiti?
Toc toc toc
Sembrano dita che battono.
-C’è qualcuno lì con te? – mi domanda Angie.
-C’è nessuno alla porta?- chiedo ad alta voce. Ma non mi giunge risposta. Allora mi rimetto a chiacchierare, ma un altro rumore mi fa zittire. È come un cigolio. Di qualcosa che si apre. Sento del vento afoso entrare dalla finestra. Forse è stata questa a muovere i battenti della porta: - Aspetta un secondo – dico ad Angie poggiando la telechiamata sul letto e alzandomi. Chiudo le imposte e il fresco ritorna. Ora che ci penso … non mi ero accorta che la finestra fosse aperta.
Alle mie spalle odo un sussulto. Mi giro e vedo che un ragazzo è seduto sul mio letto e sta salutando Angie: - Come va prof? – dice Diego – Ancora alle prese con le tue ricette fatate?
-DIEGO! – esclamo balzando all’indietro.
-Oh, ciao bellezza – sembra accorgersi solo ora che ci sono anch’io.
Angie strepita: – Diego … ti prego … non portarla via.
-E’ bello sentire com’è il suo tono fuori dallo studio, professoressa – la guarda Diego – ma ora vorrei parlare in privato con la mia amichetta preferita. Quindi ciao, ciao – e premendo un tasto sul cellulare chiude la conversazione.
FRANCESCA POV
Lista dei PRO e dei CONTRO delle cose che mi sono successe oggi:
PRO: Il papà di Violetta ha riacquistato la memoria.
CONTRO: Violetta ha avuto un attacco di rabbia oscura.
PRO: Gli altri sono guariti.
CONTRO: Sono andati a parlare con quel pazzo del vecchio Sàbio che volendo può diventare una bestia.
PRO: Abbiamo trovato la tanto attesa soluzione per spezzare la maledizione di Vilu.
CONTRO: Consisterà nell’infliggerle un po’ di dolore con L’Athame.
PRO: I ragazzi sono tornati sani e salvi.
CONTRO: Bazar e gli altri membri del comitato organizzativo delle feste sono stati assassinati dagli oscuri.
PRO: Anche io sono del tutto guarita alla spalla.
CONTRO: Marco se ne sta andando.
E’ sull’uscio della porta e lo sto ancora ringraziando per tutto quello che ha fatto per me: - Ti sono davvero grata.
-L’ho fatto volentieri- risponde lui – per gli amici si fa questo e altro.
-Grazie – arrossisco – Allora … ci vediamo domani a scuola.
-Non so se ci sarò – mi dice – io e Fede accompagniamo Cami e Broadway dai San Dori. Vogliono saperne di più su quello che è successo al castello sedotto.
-Allora buona fortuna – ridacchio – e tenete ferma Camilla. I San Dori a volte sanno essere così irritabili che lei non si controlla.
- Lo so bene – e ridiamo prendendo un po’ in giro la nostra amica.
-Allora ciao Franci.
-Ciao – e con una lentezza da lumaca chiudo la porta. Sospiro profondamente. Dopo tutte questi dispiaceri, lo stress accumulato ha vinto un biglietto di sola andata per la sala-terme. In questo momento.
DIEGO POV
-Che cosa vuoi?- sbraita con fare seccato – Sparisci immediatamente da qui!
-Ma come? Sono appena arrivato! – mi avvicino di più e lei indietreggia guardandomi con una serietà inquietante –Non aver paura. Se avessi voluto farti del male, ti avrei immobilizzata o direttamente disintegrata. Non trovi?
-Cosa vuoi? – mi chiede.
-Sono venuto a trovare la mia fidanzatina, ovvio.
-Tu sei completamente pazzo. Noi non stiamo insieme. Io sto con Leon. Mettitelo in testa.
-Allora il bacio dell’altra volta è stato solo un caso?
-Non ero in me – ringhia – ero sotto l’influenza di questo maledetto taglio che TU mi hai fatto!- si tocca il braccio.
-Ti assicuro che non era mia intenzione farti soffrire – e non è una bugia. È arrivato il momento di essere sinceri con lei – e non ne avrei mai. Mi strapperei i capelli se ti succedesse qualcosa – non risponde. Sarà il caso di continuare senza soste – Tu, mia piccola principessa, hai un dono che nessun’altro ha. Quello del potere assoluto. Potresti governare il mondo solo battendo le ciglia, lo sai? – apre la bocca ma non ne esce alcun suono – Non fraintendermi. Le mie intenzioni non sono quelle di governare l’universo diurno. Tantomeno di distruggerlo. Voglio soltanto regnarlo come un normale sovrano. Non ho mai avuto intenzione di fare realmente risorgere Arborus, tutto quello che voglio è imperare con te al mio fianco.
-Adesso smettila, bastardo. Le tue parole non hanno senso!
-Sì invece. Te le dirò con più semplicità – allungo un braccio verso di lei che è rimasta con le spalle poggiate all’interno del guardaroba – tu – la vedo tremare – ed io – non oppone resistenza quando le prendo la mano – sovrani di Haunted Night.
-No – balbetta – mai!
- Ascolta! Ti ripeto per l’ultima volta che il tuo cuore è in subbuglio. Ma è arrivato il momento che si decida non trovi? Se dovessi scegliere tra l’essere la compagna del ragazzo che più ti vuole sulla faccia del pianeta e che ha rinunciato a tutto per te ed un pervertito giardiniere che s’imbambola della prima scorfana che passa, non pensi sarebbe una risposta ovvia?
- Leon non è un pervertito! – si scrolla da me e si allontana dietro la scrivania – E tutto quello che tu vuoi di me sono i miei poteri. Tu vuoi possedermi.
-Non è vero! – accidenti le sue parole cominciano a ferirmi. Possibile che sia così testarda da non capire? – Ascolta, è comprensibile che tu mi odia per le cose che ho fatto passare a te e ai tuoi amici. Ma l’ho fatto perché ero costretto. Altrimenti Peter avrebbe capito che non sto davvero al loro gioco. Io non ho nessuna intenzione di renderti come noi per far resuscitare il signore delle tenebre e distruggere ogni cosa. Voglio solo regalare al popolo diurno i monarca che da tanto tempo attendono. Sarà tutto perfetto.
-Sei più cocciuto di un mulo! – mi aggredisce alzando i toni – Io non provo niente per te, mettitelo in testa. Quello che dici solo un’idiota potrebbe ascoltarlo. Ma io non sono un idiota. Non crederò mai alle tue parole.
-MA CREDI AI MIEI SENTIMENTI? – l’ho ammetto, mi sono fatto scappare un singhiozzo. Almeno l’ho fatta rimanere senza parole.
VIOLETTA POV
Non mi preoccupo che qualcuno di sotto possa sentire la nostra conversazione. Papà aveva accesso la radio musicale e si stava rilassando con Roberto e Olga. E Ambar dormiva.
Resto immobile a fissare Diego. Non l’ho mai visto con gli occhi lucidi. E neanche con il viso così rosso, se non per la rabbia. Si avvicina a me, ma non riesco ad allontanarmi: -Eh? Ci credi? – esclama con voce rotta – Se ora ti prendessi le mani – lo fa – ti guardassi nei tuoi bellissimi occhi e ti dicessi che ti amo, tu mi crederesti? – il cuore ora va a mille. Per venti secondi non sbatto le palpebre e continuo a guardare il ragazzo che ansima di fronte a me ed è sul punto di scoppiare in un pianto disperato. Mi fa pena.
ANGIE POV
-LEON! – mi sono in fretta teletrasportata da lui.
-Angie! – spegne la televisione – Cos’hai?
-Violetta è in pericolo! – a queste parole balza in piedi.
-Cosa? – esclama.
-Diego è in camera sua! – gli spiego in breve – Devi correre! – mi oltrepassa furiosamente e si libra in volo come un vampiro. Io tento di seguirlo ma le mie ali in confronto alle sue capacità non sono nulla. Lo raggiungerò dopo. Intanto devo avvisare anche gli altri!
LEON POV
DANNAZIONE! Ma come mi è venuto in mente di lasciarla sola? Avrei dovuto appiattarmi sulla sua terrazza per vegliarla e fare in modo che nessuno la toccasse. Invece ho abbassato la guardia e adesso rischia di finire nelle grinfie di quel bastardo. Per fortuna casa sua non è molto distante dalla mia. Atterro sul balcone della sua stanza. Provo a guardare all’intero, ma le tende coprono la vista.
-Apri!!! – grido. Ma le imposte restano chiuse. – Apri! Apri! APRI! – bloccate. No! Un incantesimo di protezione lucente! Figlio di Buona Donna – DIEGO! – lo chiamo dando pugni al vetro – APRI DIEGO! SUBITO!
VIOLETTA POV
Sento una voce. Fuori dalla finestra. Ma non riesco a distinguere di chi sia. Sono troppo impegnato a guardare Diego e ad ascoltare le sue parole: - Io ti amo, Violetta – continua a ripetermi – e so che anche tu provi qualcosa per me. Perché altrimenti mi avresti scagliato contro una saetta. Ma non l’hai fatto. Entro giovedì sera t’innamorerai di me – come … sa quella data? – come lo sono io di te! Per favore Violetta. Dimostra che mi ami.
-Io … non … ti amo – balbetto – io amo Leon.
-VIOLETTA! – ancora quella voce –DIEGO LASCIALA STARE! TI AMMAZZO SE LA TOCCHI! VIOLETTA!
Diego guarda verso la finestra. Poi torna concentrato su di me: - E va bene. Ti lascerò in pace … - mi viene da sorridere, ma non lo faccio perché non ha ancora finito la frase – se entro cinque secondi non resisterai a questo – e scatta verso di me. Sento le sue labbra fredde poggiarsi sulle mie e premersi finché non sento che la sua lingua tocca la mia. Ho freddo. O … dovrei avere freddo. Dovrei avere la forza di spingerlo via, dargli un ceffone e correre verso la voce che mi sta chiamando. Invece ho un forte caldo nel petto. Che mi dura più di cinque secondi. Anche dopo che sento la sua bocca staccarsi dalla mia. Alzo gli occhi e mi rispecchio nei suoi. Sta sorridendo:  - Lo sapevo – sussurra – Tu mi ami.
-No … io …
-Avanti. Nega che ti sia piaciuto .
Non so cosa dire. So solo che desidero un po’ di fresco perché mi sento come se avessi la febbre.
-Vieni con me – mi dice Diego – con la tua forza, distruggeremo la sfera dell’oblio e imprigioneremo Peter, Ludmilla e Nata fino a venerdì. In questo modo Arborus non rinascerà e vivremo per sempre felici.
LEON POV
- SISTEMA FOLGORANTE! – è l’incantesimo più forte che mi sia venuto in testa. Lo scaglio contro le vetrate, che vanno in frantumi. Sì, ce l’ho fatta. Irrompo nella stanza: - Violetta! – Diego la stringe forte e non appena entro ci mettono tanto a guardarmi –Diego allontanati da lei! – strepito con un cerchio spinoso in mano – SUBITO!
-Lei ama me adesso! – dice Diego – Vattene!
-Non te lo ripeto più. LASCIALA! – mi scaglio addosso a lui e lo spingo lontano dalla mia ragazza, facendolo inciampare in una scatola lasciata per terra – Violetta – le prendo il viso tra le mani – Ti ha fatto qualcosa? Violetta parlami!
VIOLETTA POV
Il suo viso.
Finalmente rivedo il viso di Leon. Sono rimasta un po’ abituata a fissare quello di Diego che è stato come se mi fossi dimenticata del suo: - Leon … io …
-E’ mia, Leon!! – vedo due grossi mani che afferrano le spalle di Leon e lo tirano all’indietro. Due ragazzi per terra. Che si prendono a pugni. Mi sembra di vivere in un incubo.
-Basta, smettetela! – grido cercando di intromettermi – BASTAAAA!
FRANCESCA POV
Ci siamo riuniti così rapidamente che sembra ci siamo lasciato pochi secondi fa. Raggiungiamo con Angie la casa di Violetta e apriamo la porta senza neanche bussare.  Il padre e i due domestici si alzano spaventati e rovesciando delle tazze di tisana: - Che significa? – strepita il signor Castillo.
-Non possiamo cancellargli di nuovo la memoria – mi sussurra Maxi. Sappiamo già cosa fare. Tendiamo tutti le mani in avanti: Sonno!
E scavalcando i loro corpi privi di sensi, saliamo in fretta le scale e troviamo una bambina che cerca di aprire la porta della camera di Violetta. Appena ci guarda vediamo che ha il viso coperto di lacrime. Però sorride a malapena: - Siete venuti! Non so cosa stia succedendo! Gridano!
-Fatti da parte! – le dice Broadway un po’ brusco. Apriamo la porta quasi abbattendola.
DIEGO POV
No. Non possono rovinare tutto. Non stavolta che ho quasi terminato la mia missione. Dobbiamo riuscire a teletrasportarci via. Ma ho ancora Leon attaccato alla faccia che mi da pugni. Lo faccio balzare via con una ginocchiata e afferro una gamba di Violetta.
-NOOOOOO! –sbraita Leon mentre svaniamo.
Purtroppo non mi sono accorto che all’ultimo momento è riuscito a cingermi il collo.
 

 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: Light Clary