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Autore: JDS    07/10/2008    4 recensioni
CONTIENE SPOILER 7 LIBRO.Dal Testo: "James Potter era appena tornato dalle vacanze di Natale del suo quinto anno della Scuola di Magia e Stregoneria e già pregustava le prossime scorribande con i Malandrini.[...]Severus Piton aveva passato come al solito il periodo festivo ad Hogwarts, Aveva appena svoltato l'angolo che vide il suo odiato nemico Potter recarsi nei bagni. Era solo. Gli balenò in mente un'idea alquanto sinistra e entrò nei gabinetti." Che succederebbe se i due nemici di sempre si ritrovassero uno nel corpo dell'altro? commenti sono molto graditi.
Genere: Generale, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Severus Piton
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Adesso sono pure tra i preferiti di marco121184 e kukina sperimao di non deluderli! ;)
Cara nynny grazie che un commento me lo lasci sempre... adesso vedrai come James risolverà la situazione Quiddicht!
Invito gli altri, fan di Piton o ammiratori di Potter, a farmi sapere la loro opiniopne su come gli sembrano i personaggi...



6.Allenamenti


Era domenica sera e James si era appena infilato il pigiama grigio.
La mattina si era svegliato di buon' ora per incontrarsi con Mocciosus che gli doveva consegnare i suoi soldi per alcune commissioni.
Innanzitutto avrebbe preso qualcosa da Mielandia, poi se voleva vincere la sfida "Pamela" doveva comprare una confezione di Brillantant per togliere il colore di stantio al mantello e sicuramente gli occorreva la lozione per capelli grassi ai semi di Urticus.
Dopo una colazione abbondante l'aspettava il giro ad Hosgomeade, si era staccato subito dal suo gruppo perché gli altri Serpeverde non dovevano sapere dei suoi “particolari” acquisti. Dopo averli affidati alla segretezza del suo mantello aveva incrociato Lucius che stava raggiungendo Narcissa, lo accompagnò finché non incontrarono la ragazza.Potter allora si diresse verso Mulciber e Avery che erano nelle vicinanze. Andarono ai Tre Manici e raggiunsero il tavolo dove erano seduti Nott e Mcnair, il quale fu molto impegnato nel lanciare apprezzamenti a qualsiasi ragazza carina che gli passasse a tiro, mentre gli altri chiacchieravano.
Ogni tanto Nott faceva commenti, riguardo ad alcuni studenti NatiBabbani o Mezzosangue, e gli altri presenti rincaravano la dose. Ciò era tremendamente spiacevole per James che pur venendo da generazioni di maghi non sopportava tali discriminazioni.
Come fa Mocciosus a stare con questi per interi pomeriggi? Probabilmente anche a lui piace vantarsi del suo lignaggio.
Finalmente giunse il tempo di tornare al castello e Potter non vedeva l'ora di mettere qualcosa sotto i denti e coricarsi.

Completamente diversa era stata la giornata per Piton, che era stato svegliato da una cuscinata in faccia e coinvolto, involontariamente, in una rissa a base di solletico.
Fortunatamente per l'incolumità dei Malandrini l'assalto era durato qualche istante, perché il sistema nervoso di Severus stava per prevalere sulla sua coscienza razionale e quella situazione sarebbe potuta finire davvero male.
Ripresosi lentamente si era preparato per incontrarsi con James e ricevere i suoi galeoni. Poi il Serpeverde aveva fatto colazione ed era uscito con la “sua” combriccola.
Dopo un tour da Mielandia, dove lui si era limitato a comprare delle caramelle speziate, dato che non amava troppo i dolciumi, si ritrovò ai Tre Manici di Scopa.
Qualche tavolo più in là rispetto dove si trovava erano accomodati Avery, Mulciber, Nott, Mcnair e Potter.
Cercava di intuire i loro discorsi dal labbiale, ma con scarsi risultati.
In fondo con quei ragazzi si trovava abbastanza bene, anche se doveva sopportare il comportamento rude di Mcnair e se dopo un po' le discussioni sui non-appartenenti-ai-Purosangue diventavano fastidiose. Dopotutto avevano i suoi stessi interessi, lo coinvolgevano e lo rispettavano.
Erano i suoi amici.
Improvvisamente fu preso per un braccio da Sirius e trascinato fuori dal pub.
E adesso che vuole?
Vide che anche Remus e Peter erano usciti. Controvoglia seguì gli altri tre per un sentiero che li portò in una zona abbastanza isolata dove c'era l'inizio di un bosco.
Non era mai stato in quella zona di Hosgomeade.
Black fece uno strano guaito a cui fu risposto con un zufolio.
Ma che bravi giocano ai versi degli animali.
Da un punto imprecisato apparve un Corvonero insieme ad altri tre studenti.
“Black pronto al combattimento?” disse il primo
“Ci puoi scommettere Finningam!” e gli fece un sorriso ed estrasse da una tasca dei piccoli tubi colorati
“Bene allora si ha 30 secondi per nascondersi e poi si comincia”
“Ok”
Severus non riusciva a capire di cosa stessero parlando, gli fu consegnato uno di quegli strani oggetti “Devi agitarlo come una bacchetta” gli spiegò Felpato,nel mentre qualcuno urlò “Via” e tutti sparirono.
Avendo compreso solo che si trattava di un a sorta di battaglia decise che mettersi dietro un tronco rotto era la cosa migliore.
Ci fu qualche istante di silenzio, poi incominciarono a volare dappertutto palline colorate.
Piton era seccato, lo avevano disturbato solo per andare a giocare come degli stupidi a tirarsi addosso sfere di carta.
E la faccenda doveva essere stata anche organizzata e pianificata.
Osservò stupito la foga che mettevano in quella “guerra” e perfino il tranquillo Remus sembrava particolarmente attivo.
Che bambini che sono!
In quel momento un pallina rimbalzò sulla sua spalla. Ma lui si riteneva superiore e non si mosse.
Una seconda pallina gli toccò il collo, Severus incominciò a provare fastidio ma restò comunque impassibile.
“Allora Grifone dove hai messo il tuo coraggio?” gridò un Corvonero e con una buona mira gli colpì la nuca.
Questo è inaccettabile!
Piton a quell'affronto non riuscì più a trattenersi e rispose agitando il suo tubicino da quale fuoriuscì una sferetta che arrivò sul naso dell'avversario.
Era ormai entrato nel gioco e passò la restante mezz'ora a dar battaglia al “nemico”.


Severus stava aspettando James con già indosso la divisa da giocatore di Quiddicht. Aveva portato tutto il necessario che l'altro gli aveva indicato. Era lì da cinque minuti ed era seccato dell'attesa.
Spero che non si sia addormentato, non posso mica andare nei dormitori Serpeverde per svegliarlo! Ma forse è meglio così, io non sopporto questo stupido gioco e di certo non mi dispiace se la squadra dei Grifondoro perde il torneo.
Sogghingnò al pensiero.
In quel momento vide una figura che si avvicinava lentamente e si riconobbe.
“Ciao Moccy!Scusami ma i tuoi amici sono piuttosto “curiosi” ed uscire di nascosto non è stato facile. Speravi che non venissi?”
“Potter ti mentirei se dicessi il contrario”
“Sei pronto a diventare il miglior Cercatore di Hogwarts?”
“Non mi dire che in una settimana mi vuoi far diventare un giocatore!”
“Certamente..no. Da come ti ho visto usare la scopa ci vorrebbe parecchio tempo. Tu dovrai solo imparare ad acchiappare il boccino d'oro, a farti volare ci penserò io”
“Come? Con la forza della tua mente? Spero proprio di no altrimenti non riuscirei neanche a decollare”
“Moccy ti vedo come sempre ben disposto, quindi invece di spiegarti la mia idea passerò direttamente all'atto pratico”
James fece un incantesimo di disillusione e prese la Nimbus. Piton si trovò davanti solo una scopa.
Severus capì l'intenzione del Malandrino: avrebbero volteggiato assieme.
“Allora bellezza non sali?”
“Non azzardarti più a chiamarmi bellezza Potter!” e con questa frase si accomodò sulla scopa stando attento ad non stringere le mani sul manico vicino a quelle dell'altro e sedendosi il più discosto possibile.
Appena sistemato, la Nimbus partì, man mano acquistava sempre più velocità. Si diresse verso la Foresta Proibita ed in poco tempo la raggiunsero.
Il Serpeverde si chiese fino a quanto si sarebbero avvicinati prima di cambiare rotta.
Non penserà mica di gettarsi tra gli alberi!Forse mi preoccupo troppo, in fondo è bravo a volare e di certo non vorrà schiantarsi se vuole fare la partita sabato.
Tuttavia il “conducente” non dava la sensazione di voler girare, anzi sembrava aumentasse la rapidità con cui si muovevano.
Per Merlino ci stiamo andando in mezzo!
Piton si ritrovò tra i tronchi della foresta e strinse ancora di più le mani intorno al legno.
Era talmente agitato e preoccupato che non aveva neanche il tempo per arrabbiarsi o dire qualcosa.
Per non avere paura chiuse gli occhi.
Sentì le fronde sfiorargli il viso.
Qualche fruscio e versi di uccelli che scappavano dai nidi.
Pensò pure di lasciare la presa ma erano abbastanza in alto e sarebbe stato troppo pericoloso,eppoi nessuno gli assicurava che Potter l'avrebbe aiutato.
Dopo un tempo che gli sembrò un eternità si accorse che stavano lentamente salendo, sentiva meno ostacoli davanti a sé e dischiuse gli occhi.
Erano sopra la boscaglia e stavano ritornando indietro.
Lui si rassicurò, ma la sensazione durò poco quando vide che avanzavano perpendicolarmente al suolo.

Sempre più veloci.

Il campo da gioco che prima era così piccolo man mano si ingrandiva.
Giù ancora più giù.
Grande Salazar salvami tu!
Il manico arrivò quasi a sfiorare il terreno e poi virò improvvisamente.
Proseguirono ad una bassa altezza e rallentarono l'andatura. Sfortunatamente per il povero Severus “l'avventura” non era finita, perché James decise di svolazzare rasente al castello, intrufolarsi tra le sue archittetture, per concludere fece qualche giro su sé stesso e finalmente si arrestò in mezzo al campo da volo.
Piton aveva i visceri in subbuglio e si sentiva leggermente strano.
“Allora ti è piaciuto il tour?” lo interpellò il Malandrino
“E' stato terribile e tu sei un folle Potter!”
“Calmati Moccy, non c'è bisogno di prendersela con me perché hai avuto paura”
“Io non ho avuto paura!” Oppure si?
“Ok , ok.”
Piton raccolse le “sue” cose in silenzio, voltò le spalle, ancora infastidito, a James, e si allontanò.Sentì questo sbottare un “Ma non si saluta?” ma non diede retta a quelle parole.
Aveva un dubbio che gli martellava la mente.
Non poteva ammettere di avere avuto timore del volo, lui non aveva paura di nulla.
Mi devo solo abituare.

  
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