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Autore: namelessjuls    28/09/2014    4 recensioni
"E lei, per colpa di troppo amore, aveva perso tutto."
"She needs a wild heart."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bradley Simpson, Connor Ball, James McVey, Nuovo personaggio, Tristan Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4
 
Lucas Roberts, o per gli amici semplicemente Luke, era il migliore amico di Ashton Scott da quando avevano quattro anni.
Luke era un bel ragazzo, non si poteva di certo dire il contrario, vedendo i suoi begli occhi azzurri, il sorriso smagliante e i capelli biondi.
Agli occhi di alcuni i suoi tratti delicati e il carattere dolce ma comunque sicuro lo facevano sembrare quasi perfetto.
Aveva più della metà della popolazione femminile della scuola ai suoi piedi, ma a lui non importava.
Lui aspettava.
Non che arrivasse la ragazza dei suoi sogni, no, lui aspettava che questa si accorgesse di lui e i suoi sentimenti,
Ma, come spesso succedeva in qualche bella favoletta, il protagonista aveva l’amore di tutte, eccetto quella di chi gli interessava veramente.
E il tutto peggiorava quando questa amava un altro.
Ma Luke aspettava, lo avrebbe fatto anche per sempre.
“Non riesco a capire perché devi venire anche tu.” Disse la bionda, continuando a frugare nel suo armadio alla ricerca di qualcosa da indossare “Ashton si fida di Tristan, e non mi ha fatto nemmeno tante storie per farmi uscire.”
Luke scosse le spalle, stendendosi sul letto della ragazza “Ho solo voglia di divertirmi, Shai.”
La ragazza gli concesse uno sguardo, mentre afferrava un vestito bianco che le arrivava al ginocchio e se lo metteva davanti, per vedere come le stava.
“Secondo te come sto?”
Il biondo si sollevò con una spinta dal materasso, osservando dalla testa ai piedi la ragazza che lo guardava incerta.
Lui non riusciva a capire come potesse essere sempre così perfetta ogni volta, con qualsiasi cosa, e che lei non riuscisse a notarlo.
Non che lui glielo avesse mai detto.
“Stai bene.” Le sorrise, per poi tornare sdraiato ad osservare il soffitto.
Lei si guardò un’altra volta allo specchio dentro all’armadio, per poi chiuderlo di botto.
“Okay, deciso, metto questo!”
Afferrò al volo una trousse e un paio di scarpe con il tacco, per poi chiudersi in bagno.
“Se vuoi puoi cambiarti mentre mi aspetti.” Disse, cercando di farsi sentire attraverso la porta.
Luke le rispose con un verso, iniziando ad estrarre i vestiti dalla borsa che si era portato da casa.
Erano un po’ stropicciati, ma non gli importava.
Indossò i suoi soliti pantaloni stretti, con sopra una canotta con la scritta “You complete me(ss)”, che rappresentava perfettamente la sua situazione in quel momento.
Indossò delle Vans nere come i pantaloni, e finì l’opera aggiustandosi i capelli biondi con le mani e con un po’ di gel.
Stava cercando di sistemare un ciuffo ribelle quando ecco che la porta del bagno si aprì con uno scatto, e una ragazza dai capelli biondi fece la sua comparsa con le guance arrossate.
“Non credo di starci così bene.” Sussurrò, senza alzare lo sguardo.
Luke ci impiegò qualche secondo a rispondere, troppo preso ad osservare il profilo perfetto del corpo della ragazza.
Gli sembrava quasi un angelo vestita così.
“Aleisha Scott, non hai nulla da dire, sei splendida.” Disse, infine, imbarazzato dalle sue stesse parole.
La ragazza alzò lo sguardo, incrociando gli occhi azzurri che la scrutavano attentamente.
“Dici davvero?”
Luke le sorrise “Si, Shai.”
Lei sorrise, facendo comparire due leggere fossette ai lati della sua bocca.
“Anche tu non sei male.”
Luke era al settimo cielo.
“Dovrò pur essere all’altezza di uno spettacolo del genere.” Disse, facendola ridere.
Lei afferrò una pochette scura “Meglio se andiamo, gigolò dei miei stivali.”
Scesero insieme le scale che portavano all’entrata, e dopo essersi dati un’ultima occhiata andarono ad accomodarsi nell’auto di Luke.
Ashton non era in casa, dato con il resto dei suoi amici, mentre la madre era ancora a lavoro.
“Dov’è che hai detto che abita il tuo amico?” Chiese il biondo, osservando la strada con attenzione.
Aleisha seguì con attenzione il profilo di tutte le case della via, indicando con enfasi quando arrivarono davanti a quella giusta, facendo fermare il ragazzo.
“Arrivo subito, tranquillo.” Lo avvertì, scendendo dall’auto e percorrendo in fretta il vialetto della villetta bianca, suonando il campanello.
Dopo qualche secondo la porta si aprì, mostrando un Tristan tutto in ghingheri.
“Ciao splendore.” La salutò lui, sorridendole.
“Anche tu stai bene vestito così, Tris.”
Aleisha sapeva che Tristan non amava vestirsi elegante, ma il suo maglione leopardato con i jeans lo rendevano comunque bello, con anche la bandana colorata che gli fasciava i lunghi capelli biondi.
“Sarà meglio che andiamo, Luke ci sta aspettando.”
Tristan annuì, chiudendosi la porta alle spalle, e seguendo la ragazza dentro all’auto dell’amico.
“Tu devi essere Tristan.” Lo salutò Luke, guardando il ragazzo accomodasi nei sedili posteriori della sua auto.
“E tu invece sei Lucas.”
“Luke.” Lo corresse il biondo “Comunque, piacere.”
I due si scambiarono un sorriso, ed Aleisha sembrava che si stessero simpatici.
Luke mise in moto l’auto, e in una decina di minuti erano già al parcheggio del locale dove molte persone stavano già accorrendo all’entrata.
In macchina avevano iniziato a parlare del più e del meno, e appena i due ragazzi avevano scoperto di avere la passione della musica in comune continuarono a parlare di gruppi e strumenti fino ad essere arrivati dentro al locale, dove la musica ad alto volume impediva una qualsiasi forma di comunicazione.
I tre ragazzi iniziarono con il bere qualche bicchiere con qualche sostanza alcolica, per poi andare a scatenarsi in pista.
Tristan ondeggiava la testa in modo che i capelli biondi gli tenessero sempre il volto coperto, mentre Luke non si muoveva molto, ma aveva comunque la fronte imperlata di gocce di sudore, che gli scendevano velocemente lungo il collo, per poi insinuarsi dentro la canotta scollata.
Aleisha sembrava quella che si stesse divertendo di più visto che, forse per colpa anche dei troppi drink che aveva bevuto, continuava ad ondeggiare i fianchi e scuotere le braccia in cielo.
Alcuni ragazzi provarono ad avvicinarsi a lei, come fecero alcune ragazze con i due biondi, ma subito questi venivano respinti.
I tre ragazzi erano nel locale da quasi un’ora, e continuavano a sorridere felici, grazie all’alcol che gli faceva dimenticare di tutte le preoccupazioni e la musica che faceva salir loro l’adrenalina alle stelle.
Però, mentre le note di Animals di Martin Garrix innondavano la sala, Luke si accorse di avere una sete tremenda e per questo, dopo aver detto a gesti dove sarebbe andato, si incamminò verso il bancone.
Aleisha si avvicinò a Tristan, avvolgendogli la braccia al collo, mentre lui faceva lo stesso intorno ai suoi fianchi.
Entrambi continuarono a ballare così per qualche minuto, aiutandosi con il corpo dell’altro a tenersi in piedi.
Tristan sembrava avere ancora un pizzico di lucidità, mentre Aleisha sembrava completamente ubriaca.
Lei si stringeva con forza al collo del ragazzo, usandolo come appiglio, mentre ballava ad occhi chiusi, felice dell’assenza di preoccupazioni.
Ma ad un certo punto sentì un’altra presa stringersi contro i suoi fianchi, che la fece allontanare da Tristan.
Lei non aveva capito cosa stava succedendo ma, dato che Tristan non aveva dato segni di preoccupazione, decise di non dargli importanza, stringendosi alla persona che la stava sorrengendo così come aveva fatto poco prima con il biondo.
Riprese a ballare accompagnata dal ragazzo, almeno sul sesso del ragazzo era sicura, seguendo le note dalla musica.
Ad un certo punto però si sentì terribilmente stanca, e si appoggiò alla spalla del ragazzo, continuando a dondolarsi sul posto.
Le piaceva il profumo del ragazzo, le ricordava l’odore di menta, e questo le fece pensare che non fosse ubriaco.
Sentiva i suoi capelli contro il suo viso, e iniziò a giocarci con le dita, prendendo ad avvolgere qualche ciocca su di esse.
Il ragazzo la stringeva forte a se, e non sembrava avere intenzione di mollarla, e per questo lei gli fu grata.
“Sei veramente bella sta sera.” Gli sussurrò una voce all’orecchio, facendola sussultare.
Lei conosceva quella voce.
Si allontanò di scattò dal ragazzo, che però continuò a tenerla vicino tenendola per i fianchi, e lei cercò di mettere a fuoco la vista sbattendo più volte le palpebre.
Capelli mori e ricci, grandi occhi castani e sorriso in bella vista.
Si, era proprio il suo Bradley.
 
 
 
Angolo autrice.
 
Salve :)
Questa volta per scrivere ho usato come sottofondo l’album degli Emblem3, spero che abbia funzionato bene come ispirazione lol
Il capitolo non è dei migliori, ma spero che qualcuno mi dica la propria, magari per aiutarmi a migliorare :C
Ora scappo a studiare matematica,
Giulia.
 
 
Aleisha Scott

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Luke Roberts

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Tristan Evans

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Bradley Simpson

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