Film > Pirati dei caraibi
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Autore: Yooh_beviamoci_su    28/09/2014    2 recensioni
Alicia, come tutta la famiglia Sparrow, è una piratessa inglese e ribelle.
Dopo il suo "ritorno in scena" dall'aldilà, finalmente potrà continuare a percorrere i suoi passi alla ricerca del fratello Jack, del quale nessuno ha più notizie da mesi.
Dovrà, però, riuscire a scovare il luogo in cui è sepolta la Bussola gemella a quella di Jack, per raggiungere le sue ambizioni.
Alicia riuscirà a ritrovare suo fratello (possibilmente sano e salvo)?
Leggete e recensite :3
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hector Barbossa, Jack Sparrow, Joshamee Gibbs, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora, non mi giudicate, questo capitolo è molto "bleah", ma vi giuro, il mio computer è lungo come la Quaresima e dopo un po' mi passa la pazienza di metterci dieci minuti a scrivere due righe. Perciò quello che ho postato oggi è molto buttato lì, è una specie di corridoio tra il precedente capitolo e il successivo, quindi non è né entusiasmante né niente, ma forse un po' annoiante. Vi chiedo umilmente perdono, in ginocchio, se volete anche in giapponese e polacco :c appena metto a posto il portatile continuo al più presto. Sono mortificata :c adieux



Camminava spedita mentre pensava al fatto che non avesse la minima voglia di occuparsi della faccenda di Caryl e le altre due. Pensava anche che magari parlare con Thomas l'avesse aiutata, invece fu il contrario, perché aveva la testa più in confusione che prima.
Lo scontro con il petto di Ty la fece sobbalzare, e la distrasse dai suoi pensieri profondi.
- Perdonami,- soffiò lei, scansandolo da destra, e proseguendo sui suoi passi. Era strano, perché in quel momento non aveva avuto nemmeno il coraggio di guardarlo negli occhi o fargli notare di dover camminare più attentamente. Si limitò a scusarsi, come non aveva mai fatto forse in tutta la sua vita. Ed ecco, nuovamente si immerse nell'oblio della sua mente, mentre lentamente attraversava la sua nave, che barcollava tra le onde. 
Poi decise che sarebbe stato meglio fare una cosa per volta: prima risolveva il problema delle tre ubriacone e prima poteva riflettere su tutto quello che stava succedendo. Pensava a Jack, e si chiedeva cosa avrebbe fatto se non l'avesse trovato e se tutto quel viaggio fosse stato invano. E non lo sapeva. Non sapeva nemmeno quello.
Improvvisamente si fermò e fece due calcoli. Dove si trovava Caryl se Ty si era scontrato con lei qualche secondo prima? Fece retrofront, e quando vide la schiena dell'amico lo prese per la blusa e lo girò bruscamente.
- Dov'è la tua ragazza?- gli chiese, tentando di mantenere il suo tono di voce calmo e pacato.
Non rispose subito lui, si guardava intorno e si mordeva l'interno del labbro, come se stesse pensando a cosa risponderle.
- Ehm... è solo un posto provvisorio, vedi, ti giuro che sono soltanto andato a cercare un barile, ma...
- Poche parole.
- E'... nel tuo alloggio...
Senza rispondere sfoderò la spada e corse nei suoi appartamenti, sperando di non dare di matto proprio in quel momento, anche se qualunque circostanza sarebbe stata buona per ucciderla, quella non lo era per niente, anche perché sapeva che Ty non gliel'avrebbe perdonato.
Perché in fondo, perché nasconderlo, era il suo migliore amico da sempre,  tralasciando smancerie e cose varie, sapeva che ci teneva e che non sarebbe riuscita a torcergli un capello, nonostante le minacce. 
Spalancò la porta e si ritrovò quella che doveva essere figlia di un nobile sdraiata sul pavimento di legno nero, che cantava una canzone della quale non sapeva le parole (che sostituiva con versi incomprensibili e discutibili).
- Avanti, alzati.- le disse gettando la spada a terra e provando ad aiutarla. La prese sotto le braccia e la trascinò sul suo letto. L'altra cominciò a giocare con le sue dita e con le ombre che si riflettevano sulla parete illuminata da una moltitudine di candele posate sulla sua scrivania.
Andò a prendere una boccetta dentro un cassetto del mobile, e ne controllò l'etichetta. Era una specie di antidoto che aveva scambiato con un mercante greco, prima di morire. Da quello che aveva capito, era qualcosa che alleviava il dolore, ma era anche perfetto per le situazioni di quel genere.
Nel frattempo, mentre cercava, entrò nella stanza il suo amico, con un barile vuoto.
- Caryl, scendi da quel letto, o Alicia ti decapita.- ironizzò lui, marcando bene le parole.
- Oh cielo, come sei suscettibile, sai che non voglio che entri nessuno qua dentro senza il mio permesso. E per i miei gusti qui è già troppo affollato, ma come vedi mi sto impegnando per mantenere la calma.
- Ti faccio i miei complimenti.
Lei si avvicinò e cacciò in gola a Caryl due gocce di quell'infuso, e dopo qualche momento cadde in un sonno profondo, forse troppo profondo, poiché cominciò a russare in un modo assordante.
- Semplicemente incredibile, il contenuto di quella boccetta.
- Non pensavo le provocasse questa reazione, in realtà. Di solito ha l'effetto contrario,- si guardarono entrambi trattenendo delle risate,- ma il lato positivo è che starà certamente buona per un po'.
Mentre Ty portava Caryl nella stanza dove dormiva con Sole e Clinda, Alicia portò alle sue "coinquiline" quel portigioso filtro greco, che poco dopo ripresero conoscenza, senza effetti collaterali.
  
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