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Autore: guard_the_project    29/09/2014    3 recensioni
Dal primo capitolo:
“Blaise, Blaise,Blaise” cantilenò, Blaise detestava quando iniziava le frasi in quel modo, anche perchè spesso susseguiva un soliloquio dove Draco tendeva a parlare di sé in terza persona, cosa alquanto fastidiosa “la mente di Draco Lucius Malfoy è come un pacchetto di Gelatine Tuttigusti”
“ovvero?”domandò Zabini scacciando una vocetta nella sua testa che canticchiava uno strano motivetto circa l'aver ragione sul soliloquio di Draco
“ha sempre un più uno”.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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parte quattro

parte quattro: Gelatina gusto +1

You’re everything I’m waiting for
Now I don’t have to look no more

Take me as I’m
I’ll do the best I can for your love
It’s easier said than done
Take me by the hand
Try to understand when I say
It’s easier said than done.

(Easier said than done- Whitesnake)


Rigel Pollux Gamp stava girovagando da solo, spaventato e ferito in volto e ad un braccio nei pressi di Grimmauld Place n°12 ad una settimana dalla fine della guerra.

Harry Potter subito dopo la vittoria si era trasferito dai Weasley ma nemmeno lì si sentiva bene, era oppresso, gli mancava il respiro così, era capitato che proprio ad una settimana dalla fine della guerra,avesse cercato rifugio nella casa del suo padrino, come se solo per quell'antica appartenenza potesse rassicurarlo come faceva Sirius. Non aveva usato il camino, era arrivato volando sulla sua scopa, volare era l'unica cosa che lo facesse sentire bene, era atterrato in un vicolo buio e si era scontrato con Rigel.

Aveva rifiutato le sue cure, ma non il the che gli aveva offerto.

Quello era stato il momento in cui Rigel Pollux Gamp era entrato nella vita di Harry James Potter e aveva fatto di tutto per rimanerci. Gli aveva raccontato la sua storia. I genitori erano scappati dalla guerra mentre lui aveva deciso di rimanere, viveva da una vecchia zia che lo maltrattava ed era per questo che girava senza metà, voleva rimanere il più possibile lontano da lei. Harry aveva replicato che lo capiva, Rigel gli aveva proposto di passare del tempo assieme, il salvatore del mondo magico ne aveva così bisogno che aveva abbassato la guardia e aveva accettato. In fondo era un grifondoro e in quanto a fiducia nel prossimo a volte risultavano peggio dei tassofrasso.


Harry scostò con finta ingenuità la gamba sulla quale Rigel aveva poggiato la sua mano, annuendo sorridente in risposta ad Hermione. Non aveva la più pallida idea di cosa gli avesse chiesto ma sembrava un buon modo per far finta di non essersi accorto degli approcci sotto il tavolo della biblioteca del suo ragazzo. Già, perchè Rigel era il suo ragazzo, era ufficiale ormai.

Il motivo per cui lo stesse leggermente evitando era un mistero anche per lui. Il suo corpo inconsciamente si scostava, la sua testa non aveva idea del perchè.

Era per via del suo stupido istinto, era un cercatore, i suoi sensi erano di per sè più allerta della media ma da dopo la guerra nulla poteva passargli sotto il naso senza che passasse al vaglio nella sua mente. Tutta colpa di Voldemort. Molto probabilmente ora si stava sbellicando al pensiero che anche da morto minava la sua vita sentimentale. Dannato Voldemort.

Era tutta colpa del -Signore anche da morto di rompo le palle Oscuro-, non certo del fatto che quando Draco gli aveva detto di non fidarsi qualcosa era scattato in lui. Non c'entrava nemmeno il fatto che una parte di lui era convinta di capire perfettamente quando lui mentisse e che quel pomeriggio non lo avesse fatto.

Harry non conosceva Draco, era solo il suo ego che insisteva a voler pensare che lui a differenza di altri riuscisse a riconoscere la differenza fra la sua voce di scherno per divertirsi e quella che usava quando si sentiva messo con le spalle al muro. Era addirittura convinto di essere l'unico ad averlo sentito ridere per davvero, l'unico a sapere come avvicinarsi quando rifiutava l'intero mondo.

“allora vieni” gli disse Hermione alzandosi

“cosa?” domandò confuso, dannazione a cosa aveva annuito, Hermione lo afferrò per un polso e gli rivolse il suo sguardo rassicurante. Forse erano stati i giorni passati in tenda, o forse perchè lei era ormai parte della sua mente e della sua anima un po' come Ron, ma loro due avevano sviluppato un strano modo di comunicare con gli sguardi, al pari della telepatia, adesso nei suoi occhi Harry leggeva -non preoccuparti, tu seguimi e fa finta di nulla-, si alzò e seguì Hermione fra i scaffali della biblioteca.

“Herm, scusa ma prima non ti stavo ascoltando”

“ma va? Come se i questi giorni tu dessi retta a qualcuno”

“scusa, allora che ci facciamo qua?”

“io cerco un libro di storia, tu ne approfitti per scappare dal tuo ragazzo”

“cosa?” domandò con un' espressione fintamente ingenua, Hermione lo squadrò “okay, va bene” ammise il mago alzando le mani in segno di resa “si è notato tanto?”

“per me era palese, Ron ci ha fatto caso, per il resto di Hogwarts sei solo restio ai gesti d'affetto”

Harry si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo “di questo mi importa poco però, non è il tuo tentativo di sfuggire dal tuo ragazzo che mi preoccupa, tanto più che non mi ispira particolare simpatia...” alla strega non le era andato giù che Regil gli si fosse attaccato subito dopo la guerra, c'erano lei e Ron per lui, quello che però continuava a dimenticare era che anche loro due erano a pezzi in quel periodo. Era la strega più brillante delle sua generazione eppure dimenticava troppo spesso di esserlo, così come Ron soprassedeva sul fatto che avesse combattuto al suo fianco, che avesse schivato gli stessi incantesimi “..ciò che mi preoccupa sei tu Harry, puoi nasconderlo, ma sembri essere tornato all'espressione che avevi prima di tornare, cupa, tesa, malinconica, pensavo che Hogwarts ti stesse facendo bene...”

“e me lo fa, solo che non posso dimenticarmi di tutto!”

“no,non sto parlando della tua stupida espressione da, totalmente ridicolo e per nulla lecito, senso di colpa”

“non è ridicolo” sbottò Harry, Hermione agitò una mano per indicargli che lei aveva ragione ma che comunque non era quello il punto

“cosa ti è successo Harry?” gli mancava Draco, ecco cosa gli era successo.

Si lasciò scivolare a terra e appoggiò la schiena contro uno scaffale. Da Hogsmeade era scomparso, non lo incontrava da nessuna parte se non a lezione dove lo salutava tranquillo per poi sparire con i suoi amici.

Dicono che peggio dell'odio c'è solo l'indifferenza, chiaramente chiunque sostenesse ciò, Harry ne era convinto, non aveva mai incontrato Draco Malfoy.

Odiare per Draco era al pari di un hobby, avrebbe potuto tenere lezioni su come odiare le cose e le persone, mentre Il concetto di indifferenza era praticamente stato coniato da Draco stesso, se non lo interessava avrebbe potuto passare un anno nella stessa stanza con un persona ed uscirne senza non solo saperne il nome ma nemmeno essersi accorto della sua presenza. Quindi Draco non aveva rivolto ad Harry odio, mostrandosi così arrabbiato con lui, ma non lo aveva nemmeno ignorato dimostrando così di essere stato ferito. No, lui si era comportato normalmente. Questo era decisamente peggio. Gli mancava Draco.

Non si era mai accorto di quanto negli anni si appoggiasse a lui; ricercare il suo sguardo ad una battutina stupida che lui avrebbe fatto finta di non sentire per poi sorridere subito dopo, il sapere che quando si faceva prendere dalla malinconia lui sarebbe stato lì nei paraggi, pronto ad irritarlo per fargli sbollire la rabbia o inventandosi regole assurde per impedire che gli altri si avvicinassero a lui se voleva rimanere solo. Gli mancava Draco

“ti manca Draco” dannazione lo aveva detto ad alta voce. Un momento, la sua voce non era così femminile e non usava parlare di se stesso in seconda persona

“come diavolo..” si voltò verso Hermione che si era seduta accanto a lui con un libro in grembo, come sempre d'altra parte, lei aveva sempre un libro in mano “...la strega più brillante della sua generazione non si sarebbe fatta sfuggire un dettaglio simile ah?” la strega lo colpì con un pugno al braccio “e allora dimmi, dovrei fidarmi di lui? Dovrei ignorare i suoi pregiudizi? Il fatto che ha picchiato un ragazzo solo perchè lo aveva lasciato malamente? Che gli ha dato del traditore del suo sangue?”

“a questo proposito Harry, sei sicuro che abbia detto proprio così? Perchè vedi..” fece per aprire il libro che aveva in mano quando un rumore fece sguainare ad entrambi la bacchetta

“miseriaccia!” non erano in molti ad usare quell'imprecazione, il cerchio di possibili persone poi si restringeva se la voce usata era chiaramente femminile

“Ginny, che ci fai nascosta?” domando Harry riponendo la bacchetta nella divisa,imitato da Hermione, la rossa comparve alla loro vista imbarazzata mentre si sistemava la gonna

“emm, cercavo un libro..”

“Ginny siamo stati assieme, so riconoscere la tua espressione da..”

“Potter, te ne prego, non aggiungere altro” intervenne Blaise comparendo alle spalle della grifondoro

“okay, questa è davvero nuova, tu lo sapevi?” domandò rivolto ad Hermione

“ovviamente”

“ovviamente” la imitò il mago poi si voltò verso i due “bè buon per voi”

“sono contenta che approvi Harry” disse sorridente Ginny piegandosi per abbracciarlo “sai che ci tengo” il moro la strinse appena sorridendole “bene allora noi andremmo”

“attenzione a Ron” le fece presente Hermione, Ginny annui e fece qualche passo seguita da Blaise quando il mago si bloccò con un sonoro sospiro

“e va bene” esclamò dal nulla “certo che per una volta che non ero stato trascinato nei sui casini, potrei anche fregarmene ma no! Il cappello mi ha messo in serpeverde ma dannazione da qualche parte in me deve esserci qualche gene tassofrasso”

“Blaise?”lo richiamò titubante Ginny mentre Harry e Hermione lo guardavano scioccati

“scusa Gin ma devo scambiare due parole con Harry” Zabini prese un profondo respiro “che cazzo di problemi hai?” Harry sobbalzò “lui ci tiene davvero a te, si è esposto per te e tu che fai? Lo lasci per quella feccia di Regil?”

“è più di questo, insomma lo scontro che ha avuto con Regil mi ha ricordato chi fosse, possiamo ignorarlo ma prima o poi ci ritroveremmo a litigare per le stesse cose”

“oh, il piccolo Potty ha visto il tatuaggio? Quello che Draco ha preso mentre il Signore Oscuro minacciava di uccidere sua madre? Sai suo padre era molto orgoglioso di lui quel giorno, ha deciso che non lo avrebbe cruciato per aver provato a rimandare la presa del marchio, così lo ha fatto fare a sua cognata, Bellatrix è famosa per il suo tocco delicato nel lanciare le maledizioni” Harry serrò la mascella, la mano di Hermione si strinse attorno al suo braccio

“smettila Blaise, lui si sente in colpa per qualsiasi cosa, non usare ciò come un'arma per ferirlo per le sue scelte che tu non approvi, non è giusto” lo riprese secca, Zabini annui serio

“va bene, mettiamola in un altro modo, conosci il narcisismo di Draco no!?” il grifondoro annui confuso “lui ha una vera divinazione per il suo corpo, se potesse girare nudo per i corridoi lo farebbe, non nasconde le sue cicatrici; ferite durante la battaglia, colpi inflitti dal suo stesso padre, non rabbrividisce nemmeno davanti a quella del sectumsempra” guardò Harry mordersi le labbra “ma il marchio, quello lo nasconde, non lo guarda nemmeno, lo odia e odia se stesso per ciò, capisci ciò che ti voglio dire?”

“capisco che non volesse essere un mangiamorte, ma in fondo questo l'ho sempre saputo, quello che non capisco, è perchè non è venuto da me”

“e pensare che hai salvato il mondo magico, ma come diamine hai fatto?”sbottò “okay, riproviamoci...Harry, ti sei mai chiesto come mai Narcissa mentre tu eri fintamente morto ti ha chiesto di Draco?”

“era una madre preoccupata...”

“non siamo tutti stupidi come te Potter! Con tutte le persone che avrebbe potuto contattare lo chiede proprio a te, mentre sei mezzo-morto, appena arrivato da chissà quale missione, in chissà quale posto ma sicuramente lontano da suo figlio mangiamorte, cosciente della vostra famosa rivalità...”

“non ci avevo mai pensato sinceramente”

“Draco le aveva annunciato che avrebbe portato a termine la missione affidatogli per metterla in salvo ma che poi sarebbe venuto da te, per darti un mano, cosa che tra le tante cose ha fatto visto il modo in cui ha impedito a Tiger e Goyle di attaccarti alle spalle e come subito dopo essere stato salvato è andato ad aiutare a combattere i mangiamorte alla torre corvonero”

“Draco stava venendo da me?” Hermione si voltò verso l'amico, Blaise gli aveva appena dato una serie di informazioni scioccanti e lui aveva capito solo che Draco stava venendo da lui, scosse la testa sorridendo fra sè

“non lo ha fatto sempre?” domandò il serpeverde con un ghigno

“non cambia le cose, Regil è stato al mio fianco quando ne avevo più bisogno non posso abbandonarlo”

“Potter,Potter, Potter” Blaise si strozzò con la sua stessa saliva, Merlino non poteva credere di aver cantilenato il suo cognome, anche Harry si era accorto di quella uscita alla Malfoy infatti stava trattenendo un sorrisetto “comunque, sul serio stai con lui per questo? Davvero la tua vita si basa sul senso di colpa?”

“si”risposero all'unisono Ginny e Hermione, Blaise aggrottò la fronte mentre Harry guardava le amiche offeso

“comunque anche Draco ti è stato accanto se è per quello...”

“cosa?”

“bè non proprio fisicamente, anche se questa estate insisteva che ti avrebbe dimenticato non ti ha mai perso di vista..”

“cosa intendi?” chiese telegrafico

“oh andiamo non puoi non aver notato anche questo” guardò Harry incrociare le braccia contrariato “ovviamente no...non hai ricevuto dei regali strani ma che ti hanno fatto piacere?”

“si, certo sono stato bombardato da lettere e regali di ringraziamento...”

“anche a Grimmauld Place la cui ubicazione era conosciuta solo a te e la famiglia Black,di cui guarda caso Narcissa fa parte?”

“non ci avevo nemmeno pensato, sommerso dai regali, stupidamente ho dato per scontato che fosse da qualcuno dell'ordine..”

“e cosa hai ricevuto? Delle Drooble's Best Blowing Gum?” domandò disegnando nell'aria la lettera D con cui il nome iniziava “uno dei tuoi dolci preferiti se non sbaglio” Harry annui confuso “e poi? Una Ricordella?”disegnò nell'aria una R “come quella di Longbotton che Draco aveva lanciato e tu eri andato a recuperare?” Harry sbarrò gli occhi “e poi dell'Aconito, giusto?” e anche questa volta segnò in aria l'iniziale A “okay, questa per una capra in pozioni come te era difficile, Granger questa pianta per cosa è conosciuta?”

“è un ingrediente fondamentale della pozione Occhiopallato ovvero l'antidoto al distillato della morte vivente” Blaise annui

“ti farei notare che non ti sono arrivati l'artemisia o l'asfodelo, ingredienti del distillato ma dell'aconito, quindi della pozione risvegliante” disse rimarcando l'ultima parola “proseguiamo,che dici del libro sul Quiddich con una maglia nera da Cercatore che segnava la pagina dove spiegava la tecnica del Chelmondiston Charge, usata tra l'altro dalla tua squadra proprio nell'ultima partita contro i serpeverde?” e nuovamente Blaise aveva disegnato in aria l'iniziale “ e per finire una cassa di Otters Fizzy Orange, portata da un Owl** al quale era stato messo un fiocco, guarda caso verde e argento, con tanto di certificato che ti segnava come suo nuovo proprietario?”

“DRACO!” esclamò “le iniziali dei regali formano il suo nome! Nonostante fosse lontano mi ha mandato cose che mi facessero piacere e si è anche firmato” scosse la testa “come ho fatto a non capirlo...”le guance si arrossarono “è stato lui a regalarmi la mia Aps Eltanin?!”domandò con un sorriso ebete in volto, Blaise sbatte le ciglia confuso

“è il nome del gufo” gli chiarì Ginny al suo fianco, mai nella sua vita il serpeverde avrebbe pensato di vedere Harry Potter con un'espressione simile, per Salazar aveva sconfitto il Signore Oscuro non poteva rincoglionirsi al solo pensiero di un gufo. Ridacchiò fra sé realizzando il nome scelto.

“come hai fatto a non accorgerti che fosse di Draco il regalo? Chi altri avrebbe potuto darle il nome della stella più luminosa della costellazione del Drago” scosse la testa “persino quando deve corteggiare un'altra persona mette se stesso al primo posto”

“Hermione” ringhiò Harry

“che c'è?” chiese lei sulla difensiva

“tu lo sapevi?”

“che i regali fossero di Draco? No, certo che no”

“sai a cosa mi riferisco..Quando ho scelto di aggiungere Eltanin ad Aps, tu sapevi che era la stella più luminosa della costellazione del Drago?” la strega iniziò a sfogliare il libro che teneva in mano ignorando il ragazzo “Hermione!”la richiamò

“si, si lo sapevo” ammise

“e non potevi dirmelo?” domandò Harry esasperato

“ti piaceva così tanto, persino Aps al suono ha bubolato contenta e tu eri così felice, la prima volta dopo la guerra che ti vedevo sorridere, hai addirittura ignorato Regil che ti consigliava un altro nome” non aveva respirato, aveva sciorinato una parola dietro l'altra ad una velocità assurda, solo Harry fra i tre ragazzi sembrava capire cosa stesse dicendo “se ti avessi detto a quale costellazione appartenesse ti saresti rabbuiato e per una questione di principio e stupido senso di colpa avresti cambiato il nome!” terminò “mi dispiace ma eri così felice, non volevo rovinare quel momento”

“fammi capire Potter, tu hai scelto il nome Eltanin?” chiese Blaise

“il nome scelto sulla carta era Aps, l'abbreviazione di Apus, costellazione Uccello del Paradiso, non mi dispiaceva come nome, lo trovavo un po' eccessivo ma divertente, però ci tenevo a scegliere un nome per lei anch'io, per sentirla più mia..” Harry abbassò lo sguardo “dato che Aps era il nome di una costellazione mi sembrava carino aggiungerle il nome di una stella, mi sono fatto elencare i nomi delle stelle da Herm e quando ho sentito Eltanin ho pensato fosse perfetto”

“fra tutti i nomi hai scelto proprio quello della stella più luminosa della costellazione del Drago?” chiese Ginny dando una gomitata nelle costole a Blaise che stava guardando il grinfondoro a bocca aperta

“così pare” bofonchiò Harry

“date una festa e non mi invitate?” intervenne la voce di Ron facendo sobbalzare tutti “cosa state facendo tutti qua?” domandò poi incrociando le braccia alla vista di sua sorella e Blaise così vicini

“parlavamo di costellazioni” fece il serpeverde

“e lo stavi facendo così vicino a mia sorella?”

“andiamo Ron non essere sciocco” minimizzò Ginny, il rosso la squadrò scuotendo la testa, stava per raggiungere Harry e Hermione seduti a terra quando si bloccò “la,la, la tua camicia” balbettò indicando la divisa della sorella, Ginny abbassò lo sguardo su di essa notando che le cuciture erano rivolte all'esterno, mettendoci sopra la giacca in fretta non ci aveva nemmeno fatto caso “cazzo!” imprecò, da quando suo fratello faceva caso a cose del genere?

“Zabini inizia a correre” minacciò Ron, il serpeverde iniziò ad indietreggiare

“Harry è innamorato di Draco” urlò Ginny facendo scostare lo sguardo omicida del fratello da Blaise

“Ginny!” esclamò Harry

“scusa, ero nel panico” si giustificò

“Ron, chiaramente tua sorella sta esagerando, io sto con Regil e..”

“Miseriaccia” esclamò il mago, Harry trattenne il respiro, Hermione aveva gli occhi puntati su di lui mentre Ginny e Blaise stavano mettendo in atto l'antica arte della ritirata indietreggiando cautamente “grazie Godric per aver ascoltato le mie preghiere” disse facendo sbarrare gli occhi scioccati a tutti i presenti

“cosa?”domandò Harry “sei felice della cosa?”

“amico, e ti prego non aggiungere anche questo ai tuoi sensi di colpa, ho passato gli ultimi anni della mia vita a non poter camminare in un corridoio di Hogwarts senza finire in mezzo ad una festa di testosterone..Ora, prendere in giro il furetto è sempre divertente e sono convinto che tu potresti avere decisamente qualcosa di meglio, ma se voi due non finite a letto finirete per scoppiare e distruggere il castello appena ricostruito!” sbuffò “Hermione mi ha fatto notare come ti guarda e allora l'ho osservato anch'io e sai che ha pozioni ti mette gli ingredienti giusti

in prima fila in modo che tu non possa sbagliare quando vai a prenderli? Credo che sia un insano modo alla Malfoy di essere carino con te

“sì, è il suo modo di fregare tutti, potrà anche passare il tempo ad insultarti ma poi senza che tu glielo chieda ti da una mano, Merlino solo sa quanto mi fa irritare ma quando sono scappato da casa per non prendere il marchio lui, mi ha dato soldi, mi ha procurato una passaporta illegale ed è diventato il mio Custode segreto, era molto rischioso per lui, ma nessun altro attorno a me era un occlumante abbastanza forte da potermi tenere nascosto e lui si è preso questo compito senza che glielo chiedessi”Blaise si morse la lingua, decisamente c'era qualche gene tassofrasso in lui che lo faceva straparlare quel giorno, senti la mano di Ginny prendere la sua e intrecciare le dita con le sue. Oh bè, se quello era il risultato se ne sarebbe fatto una ragione.

“e bravo il furetto” disse Ron poi si voltò verso il suo amico portandosi una mano a grattare la testa imbarazzato “e poi, lo sai no, l'importate è che tu sia felice” Harry gli sorrise poi si voltò verso Hermione

“la strega più brillante della sua generazione non poteva certo mettersi con un mago qualsiasi, doveva scegliersene uno piuttosto intelligente..”

“questa volta concordo con te Harry” approvò Hermione guardando sorridente Ron “ed è anche piuttosto belloccio, non trovi?”

“oh,andiamo, smettetela” borbottò imbarazzato il grifondoro “e poi piuttosto della gentilezza di Regil preferisco Malfoy, sarà anche fastidioso ma almeno ti dice le cose che pensa in faccia”

“Ron a te non piace Regil?”

“non è che non mi piaccia, è che come dire..”portò un dito a tamburellare sul naso “non lo riesco a capire ecco! C'è qualcosa di strano, che non mi torna”

“a proposito di cose che non tornano” intervenne Hermione aprendo il libro che aveva in mano su un albero genealogico e posandolo sulle gambe di Harry “prima ti stavo chiedendo se fossi sicuro che Malfoy avesse dato del traditore del suo sangue a Regil perchè..”

“cosa? Ma non ha senso” esclamò Blaise, Hermione gli lanciò un' occhiataccia, nessuno poteva interromperla durante una spiegazione

“esattamente quello che stavo per dire, non ha senso, perchè vedi..” indicò un ramo dell'albero “la famiglia Gamp è purosangue, non è molto conosciuta, ha sempre tenuto un profilo basso, in ogni caso, non può essere un traditore dato che suo padre ha sposato una Yaxley, ovvero un'altra purosangue” Harry aggrottò la fronte confuso, tentò di ricordare quel giorno, effettivamente a ripensarci non aveva sentito menzionare la parola sangue ma solo traditore “Regil Pollux Gamp è un purosangue e dubito fortemente che Malfoy non lo sapesse”.


Harry era rimasto seduto a terra fra gli scaffali della biblioteca a lungo, troppe informazioni nella sua testa già incasinata. Voleva Draco? Assolutamente sì, e da tempo ormai. Sarebbe stata una buona idea mettersi con lui? Non ne aveva idea. Eppure la domanda che più lo spaventava era; se lui si fosse gettato ai suoi piedi chiedendogli scusa per come lo aveva trattato, lo avrebbe perdonato? Con tutta probabilità lo avrebbe fatto solo dopo averlo avadakedravizzato.

Si alzò da terra, gli altri ormai se ne erano andati per lasciarlo solo, prima di trovare una risposta che non prevedesse delle maledizioni doveva fare chiarezza su una cosa. Doveva parlare con Regil.

“Harry, cosa è successo?i tuoi amici mi hanno detto che stavi cercando un libro ma...” Harry alzò una mano facendogli cenno di tacere, si appoggiò al bordo del tavolo ed incrociò le braccia

“dobbiamo parlare” osservò le pupille di Regil dilatarsi appena

“di cosa tesoro?”

“della tua relazione con Draco” il corvonero sbuffò

“non era nemmeno una relazione...scopavamo e basta, ma adesso è tutto finito Harry, te lo posso giurare, non ti tradirei mai”

“ti credo, ma vorrei comunque sapere quanto è durata e cosa facevate assieme”

“non sono cose di cui parlare con il proprio attuale ragazzo, il passato, è il passato” lo sguardo che gli lanciò Harry gli fece capire che non era il caso di sviare la domanda, sospirò “un mesetto e essenzialmente il tutto si riduceva a sveltine in giro, pensa che solo una volta sono riuscito a vedere la camera del principino”

“Sai, ripensando alla discussione fra te e Draco c'era sempre un dettaglio che non mi tornava e adesso ho capito cosa..”

“Draco è molto bravo a mentire..”

“sì, lo so, ma tu hai confermato il mio sospetto pochi secondi fa”

“ti da fastidio che la nostra relazione si basasse su delle sveltine?” domandò confuso “non ho detto altro”

“dopo il processo i Malfoy sono andati nella loro casa di campagna e in ogni caso tu stavi già con me”iniziò ignorando la replica del mago “ quindi, quello che non capisco, è cosa ci facessi al Manor questa estate..” le mani si strinsero attorno alle braccia incrociate sul petto “durante la guerra” terminò, Regil rimase immobile per qualche istante poi sorrise

“Harry, cosa cavolo stai pensando? La relazione fra me e Draco risale all'estate prima..”

“mmm, l'estate prima Draco stava con Frederick Harrison”

“e tu credi che Draco sia una tipo fedele? Erano sveltine, diceva che non avrebbero rovinato il rapporto con il suo ragazzo” replicò facendo spallucce

“no, non lo credo, ma credo agli Auror che tenevano sotto osservazione la casa. Sai, essere il ragazzo predestinato alla sconfitta di Voldemort mi portava a essere sempre aggiornato sui movimenti dei vari mangiamorte e ti assicuro che il nostro corpo di Auror è fin troppo minuzioso nel proprio lavoro” solo Godric sapeva quante imprecazioni silenziose aveva diretto a Draco nel sentire gli Auror chiedergli se dovevano considerare pericoloso questo Frederick che arrivava più volte direttamente dal camino della sua camera. Quante volte era stato sul punto di rispondere che sì, era proprio il caso di arrestarlo?! “se tu fossi entrato in casa ti assicuro che lo avrebbero scoperto”

“ah, cavolo hai ragione! Mi sono confuso era l'anno prima..”

“quello che Malfoy ha passato in Francia con uno della scuola di Beauxbatons?” certo che quel ragazzo di passare una tranquilla estate a leggere un buon libro proprio non ne aveva voluto sapere. Harry fissò Regil, aveva terminato le scuse “quindi tornando alla domanda iniziale, cosa ci facevi tu al Manor questa estate mentre era il quartiere generale di Voldemort?”

“io, te l'ho detto che sono scappato di casa, non volevo rimanere là..”

“Draco ti continuava a chiedere di arrotolarti le maniche della camicia, per quanto sia un fissato del ben vestire, non l'ho mai visto tanto preoccupato per un capo d'abbigliamento che non fosse suo...” disse assorto

“era fuori di sè Harry, è solo geloso..”

“sai cosa potremmo fare? Andare da madama Pomfrey per farti controllare quella ferita, sembra che tu sia un po' sbadato, continui a ferirti proprio al braccio destro”

“ci sono già stato, è stata lei ha farmi questa fasciatura” la voce tremava appena

“si ma sono il tuo ragazzo è giusto che io ti accompagni...”

“non è il caso, tranquillo”

“diffindo” Harry aveva estratto la bacchetta talmente velocemente che solo quando la manica della camicia si era strappata si era accorto dell'accaduto ”diffindo” aveva ripetuto e le fasce attorno al braccio si allentarono cadendo a terra, il marchio nero comparve sotto gli occhi terrorizzati di Regil in tutto il suo macabro splendore.

Non si capacitava di non averlo capito prima, tante cose nei suoi racconti spesso non tornavano, inoltre aveva passato mesi e mesi a guardare quella fasciatura senza dire nulla, era assurdo. La verità era che in quel periodo aveva voluto così tanto una persona su cui appoggiarsi da non badare ad altro “ora hai due alternative; o mi guardi mentre vado dalla McGonagall a denunciarti, dato che come mangiamorte devi essere sottoposto a processo...” Harry parlava osservando un punto indistinto davanti a sè, Regil portò la mano alla manica della tunica dove teneva la bacchetta, tempo di riuscire a sentire appena la consistenza ruvida del legno sotto le sue dita che si ritrovò la bacchetta di Harry puntata alla fronte “non ci provare” la voce non era minacciosa eppure non ammetteva repliche

“e la seconda possibilità?” domandò rassegnato

“bevi questa” disse il grifondoro posando sul tavolo una boccetta “è veritaserum, tu lo bevi e io ti faccio delle domande” Regil prese la boccetta rigirandosela in mano. Hermione aveva fatto scivolare la boccetta nella tasca di Harry appena prima di salutarlo, il mago non sapeva come facesse l'amica ad essere sempre un centinaio di passi avanti a tutti, ma le era eternamente grato per esserlo, senza di lei, lui e Ron sarebbero persi

“non credo sia del tutto legale questo..”

“nemmeno usare la maledizione imperius per farti scrivere una deposizione dove ti accusi di tutti i crimini da mangiamorte ,eppure è quella che lancerò su di te prima di andare dalla Mcgonagall..” fece spallucce “come vedi in un modo o in un altro otterrò le informazioni che mi interessano, tu puoi scegliere semplicemente il modo” Regil afferrò la boccetta con un gesto stizzito e buttò giù il liquido “ottima scelta” approvò Harry “allora..questa estate eri al Manor perchè eri un mangiamorte, sei stato costretto a prendere il marchio o è stata una tua scelta?” sì, era un domanda da ingenui, ma era più forte di lui sperare che ci fosse sempre una giustificazione, un' attenuante

“è stata una mia scelta, tu eri disperso da qualche parte, il Signore Oscuro sembrava più forte che mai, avrebbe vinto la guerra se tu non fossi sbucato dal nulla, prendere il marchio sembrava la soluzione più intelligente”

“i tuoi genitori ti hanno davvero cacciato di casa?”

“no, sono nascosti in una proprietà di campagna, non sono andato con loro solo perchè volevo tornare ad Hogwarts per prendere il diploma”

“il nostro incontro è stato casuale?”

“no, erano giorni che mi aggiravo da quelle parti, non potevo vedere dove fosse la tua casa, ma sapevo che fosse più o meno in quella zona”

“perchè hai fatto tutto ciò?”

“per tornare ad Hogwarts senza che mi potessero sospettare di qualcosa, essere il ragazzo di Harry Potter mi avrebbe messo al sicuro da tutto”

“è per questo che Draco ti ha chiamato traditore? Perchè sei venuto da me?”

“no, Draco mi ha chiamato in quel modo perchè mentre la mia famiglia aveva assicurato il suo appoggio al Signore Oscuro, io invece, vedendoti vincere la coppa tre maghi, avevo iniziato a lavorare con Piton come informatore per Silente, quando però ho visto che stava perdendo potere agli occhi del Signore, ho capito che non era conveniente, così mi sono unito alla mia famiglia, allontanarmi da Piton riallacciando i rapporti con i miei ha fatto aumentare i sospetti del Signore nei suoi confronti. Malfoy è sempre stato molto legato al suo padrino e non mi ha mai perdonato ciò”

“ti sei spostato da una parte all'altra come meglio ti conveniva,un vero e proprio mercenario”

“si” Harry scosse la testa, la sua era stata un constatazione, ma il veritaserum aveva fatto confermare il ragazzo, gli faceva rabbia quella sua consapevolezza, era cosciente di essere un viscido traditore e gli stava bene

“perchè Draco è stato con te se ti odiava?” va bene, questa non era una domanda che gli avrebbe fatto conoscere qualche informazione importante ma doveva farla, Regil era un bel ragazzo e a letto non era male, ipocritamente non gli andava giù che fosse stato con Draco

“era uno sfogo, non era facile per nessuno vivere al Manor, nemmeno per i mangiamorte più convinti, ma Draco nonostante la sua completa indifferenza ne soffriva più di tutti” Harry annui

“Ron te ne occupi tu?” chiese ad alta voce, una zazzera rossa comparve dal nulla

“certo amico, tu hai altro a cui pensare ora” rispose togliendosi dalle spalle il mantello dell'invisibilità ed estraendo la bacchetta per puntarla contro Regil, c'erano si e no un paio di studenti, nessuno sembrava interessato alla scena e anche se lo fossero stati vedendo due dei salvatori del mondo magico con una bacchetta in mano non avrebbero detto nulla

“tu avevi detto che..” balbettò Regil

“io avevo detto che se avessi bevuto il veritaserum non mi avresti visto andare a denunciarti, questo però non toglie la possibilità a qualcun altro di farlo”

“Hermione è andata dalla McGonagall non appena ha visto il marchio”confermò Ron

“Harry non farmi questo, siamo stati bene assieme..”

“non ti preoccupare,l'interrogatorio fra me e te non è legale, quindi dovrai vedertela da zero con la preside..” disse Harry “inoltre i tipi come te alla fine se la cavano sempre, non è vero?” un sorriso amaro era comparso sul suo volto, ne era certo, non avrebbe pagato quanto doveva, ma almeno non l'avrebbe passata liscia

“la Mc non è una strega che si fa raggirare facilmente, non ti preoccupare Harry tu adesso devi andare, qui è tutto sotto controllo”

“devo andare?” domandò confuso

“Hermione ha detto così..”si strinse nelle spalle “e io ho pensato che magari ti servisse questa..”disse porgendogli la mappa dei malandrini senza distogliere lo sguardo da Regil

“io non..”

“Miseriaccia Harry! Riesci a sconfiggere un mago potentissimo, notare dettagli insignificanti che ti permettono di capire cose assurde...”sbuffò “per Merlino riesci perfino a seguire i ragionamenti di Hermione e a comprenderne il senso!” scosse la testa “possibile che ti sfuggano sempre le cose più ovvie? Devi andare in un posto e io ti ho dato la mappa che serve a vedere dove si trovano le persone...”

“devo cercare qualcuno? Pensi che Regil abbia un complice? Sinceramente speravo di potermi schiarire un po' le idee su Dr...oh! Devo andare da Draco!”

“signori e signore il vincitore del torneo tre maghi” annunciò Ron ironicamente

“ehi!” sbottò il moro offeso

“Harry?”

“si?”

“mi sta venendo un crampo al braccio a forza di tenere sotto bacchetta Regil, mi piacerebbe andare dalla Mc..”

“si mi sembra giusto..”

“Harry?”

“mmm”

“non lo posso fare se tu rimani qua impalato invece di andare da Draco”

“oh, giusto! È che sai, di solito queste sono cose che facciamo ass..”

“Harry sparisci!” sbraitò Ron

“vado,vado” disse veloce prima di mettersi a correre.


Harry James Potter stava correndo per raggiungere Draco con un leggero disappunto.

Draco non si trovava esattamente in un luogo adatto ad una dichiarazione romantica. Forse era solo abituato troppo bene, insomma nelle sue passate imprese aveva sempre avuto sfondi fenomenali; aveva cavalcato un Threstal, era uscito dalla Gringot in groppa ad un drago, nuotato nel Lago Nero...

Non pretendeva cose così complesse in quel momento, ma si era immaginato almeno di dover correre verso il parco di Hogwarts dove avrebbe trovato Draco perso a guardare verso l'orizzonte con i capelli biondi scompigliati dal vento, oppure di dover abbattere la porta della sala comune dei serpeverde...Non certo di dover correre verso le cucine.

Per Godric era pur sempre un Grinfondoro, un briciolo di esibizionismo correva anche nelle sue vene! Inoltre che cavolo faceva Draco nelle cucine?!!!

Quando ebbe una risposta a questa domanda Harry pensò che effettivamente non poteva esserci spiegazione più assurda ma allo stesso tempo più ovvia al mondo.

Il grifondoro ancora sull'uscio delle cucine si portò una mano a togliersi la panna dal viso

“ciao Harry, scusa ma ti dispiacerebbe andartene? Sono un po' impegnato” solo Draco Malfoy avrebbe potuto rivolgersi a lui con tanta naturalezza dopo avergli tirato una torta in faccia mentre stava in piedi su un tavolo attorniato da elfi in preda ad una crisi di nervi che tentavano di ripulire i resti di una decina di torte schiacciate contro la parete

“avresti dovuto fare il cacciatore Malfoy, hai una mira niente male”

“sono bravo in tutto Potter ma non posso certo giocare in tutti i ruoli, dovevo pur scegliere”

“e così nonostante l'incredibile calma che mi hai dimostrato in questi giorni devi venire qua a tirare torte per sfogarti?”

“per sfogarmi faccio sesso Potter, questo è solo perchè sono indignato dalla scarsa qualità di questi dolciumi!”ringhiò “e smettila di metterti al centro di tutto, anche se questo fosse uno sfogo non c'entra un emerito boccino con te!” prese un'altra torta e la tirò verso di lui, Harry si abbassò schivandola per un soffio, sorrise fra sé rialzandosi

“ho aggiunto Eltanin al nome Aps” disse poi dal nulla, Draco abbassò il braccio pronto ad un nuovo lancio

“la stella più luminosa della mia costellazione?”Harry alzò gli occhi al cielo, solo Draco poteva considerare sua una costellazione solo perchè ne portava il nome

“già,io non lo sapevo,è stato Blaise a dirmelo, anche Herm lo sapeva eppure non mi ha detto nulla...” scosse la testa

“Blaise ti ha detto che ti ho inviato io Aps?”

“Aps Eltanin” lo corresse Harry, Draco accennò un sorriso al suono di quel nome

“devo ammettere che hai gusto per i nomi Potter”

“devo farti una domanda...” iniziò Harry salendo sul tavolo su cui si trovava il biondo “perchè io?” domandò “è solo una cosa di ormoni o di rivalsa nei miei confronti?perchè se è così ti prego dimmelo subito, devo sapere se sto impazzendo per nulla o se tutto quello che sto facendo dall'interrogare Regil illegalmente al correre come un idiota fino a qui per prendermi una torta in faccia ha un senso!” si passò una mano fra i capelli “non sopporterei un'altra storia falsa, non con te perlomeno”

“hai interrogato Regil?”

“avevo questa sensazione, come un formicolio alla nuca ogni volta che Regil si avvicinava a me e la mia mente continuava a tornare a quel giorno ad Hogsmeade dove tu mi hai pregato di non fidarmi di lui, ma non volevo darti retta perchè..”sospirò “..vedi, io mi fido di te e questo è un problema perchè dato il nostro passato è proprio da pazzi!!” esclamò “però questa volta avevo ragione, scusa se non ti ho creduto subito” aggiunse portando una mano a scompigliarsi i capelli

“non so, perchè tu..”incominciò Draco attirando l'attenzione di Harry dal pavimento ai suoi occhi “so solo che quando l'anno scorso mi hai ridato la bacchetta ho realizzato che avrei potuto non vederti più e ho sentito una sensazione di vuoto improvvisa, come quando ricadi a terra dopo un salto” si morse un labbro spostando lo sguardo verso la parete alle spalle del moro “è stato lì che ho capito, sei sempre stato tu, tu eri il mio punto di riferimento, quello che andavo a cercare sempre, non importava se dovevo accontentarmi di qualche insulto lungo i corridoi, mi bastava sapere che tu c'eri, che tu capivi cosa stavo provando, potevo leggerlo nel tuo sguardo e Harry, niente al mondo è meglio di quello sguardo” gli occhi grigi tornarono a posarsi in quelli verdi dell'altro “ti amo” soffiò alzando le spalle in un gesto noncurante “ e in verità non so nemmeno il perchè, so solo che se tu non ridi ad una mia battuta, quella stessa battuta non è più divertente...come un incantesimo senza bacchetta, le parole sono quelle ma non c'è magia” Harry lo afferrò per un braccio e lo attirò a sé facendogli incrociare le braccia dietro la sua schiena

“hai presente quando in infermeria ti ho detto che avevi un più uno? Ogni volta che provavo ad invitarti ad uscire tu tiravi fuori dal nulla una litigata?” Draco annui stringendo di più il ragazzo in quell'abbraccio in cui si era ritrovato “bè in verità questa teoria per te non vale solo sulle litigate, sembrerà stupido ma ti ho sempre considerato come il più uno nelle gelatine tutti i gusti. Non importa quanti gusti buoni tu possa trovare nelle confezioni, alla fine tu cerchi sempre quel più uno, è difficile da trovare e a volte desisti provando ad accontentarti degli altri gusti ma pensi sempre a quel più uno, perchè in fondo sai che sarà il gusto perfetto per te...”ridacchiò fra sé “magari non ti aspetti che abbia quel sapore, ma che differentemente dagli altri mangeresti per tutta la vita”

“Potter non potevi semplicemente dire ti amo anch'io Draco?”

“così che tu avresti potuto dirmi che sono un analfabeta grinfondoro incapace persino di spremermi le meningi per fare una dichiarazione decente?”

“oh, ma sta zitto” Draco si gettò su di lui per baciarlo, Harry ricambiò con tutto se stesso.

Stavano entrambi respirando, per la prima volta, dopo tanto tempo avevano ripreso a respirare, perchè senza l'altro era come se mancasse l'aria attorno a loro.

“sai Potter..”incominciò Draco staccandosi appena ma tenendo le mani ben incrociate attorno alla nuca di Harry “ti avrei veramente dato dell'analfabeta”

“lo so” e questa volta era sicuro che non fosse la sua immaginazione a dirgli che sì, lui capiva e conosceva Draco “ma dato che sono un grifondoro istintivo e impavido, te lo devo dire a modo mio, in termini spicci, ti amo Draco” il serpeverde arricciò le labbra nascondendo un sorriso

“abbiamo tempo per sistemare la tua dialettica Potter, per il momento va benissimo così”

“bene” approvò Harry scoccandogli un bacio a stampo “perchè ho intenzione di ripetertelo” e lo baciò nuovamente “ancora” un altro bacio “e ancora”

non chiedo di meglio”fu la risposta di Draco prima di tornare a baciarlo.




***

**Owl, sì ho dovuto usare l'inglese, scusate ma volevo che Draco gli regalasse un gufo ma la G in Draco non c'è ma c'è la O, ergo...:)

Eee questa era la quarta e ultima parte....Un pò troppo romantica come fine? Forse sì, ma ci stava no?! <3 

che dire di questa ultima parte? Potter,Potter, Potter Draco Lucius Malfoy non avrebbe mai fatto una dichiarazione d'amore menzionando una confezione di dolciumi!
Seriamente, spero che questa storia vi sia piaciuta e che il finale non vi abbia deluso. Io personalmente ho amato scrivere di Blaise che in questa parte fa un grande ritorno:) (ovviamente ho adorato scrivere anche di Draco e Harry ma lo do per scontato..cuori per loro<3, okay basta-.-)
Ringrazio di cuore coloro che hanno seguito questa storia, davvero grazie: cesca81-Deirdre Willowfrost - Hayniaamis_chan -holly715- Iceland - Jupiter Addams - key2690 - mekbul - Natsume - Nuel - Pamaras- sbrixi...Sentitevi personalmente ringraziate...bene con questo ho finito, un bacioooo.

  
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