Fredda. Questa era l'unica parola che rappresentava Chiara in questo momento. Senza sentimenti, senza emozioni, chiusa in se stessa. Era cambiata totalmente durante i tre mesi dell'estate, non era più la ragazza dell'anno scorso quella sorridente e dolce con tutti, no adesso era la ragazza di ghiaccio. La causa di tutto era colpa delle persone che prima la usavano e poi la gettavano quando non ne avevano più bisogno. Ma la causa più grande del suo cambiamento fu lui, Romeo, il ragazzo per cui aveva preso la prima cotta, che l'aveva illusa e poi trattata male. Lei in quel periodo vedeva tutto nero, e lo vede ancora, ma tutto questo cambierà.
Ecco per Chiara iniziava un nuovo anno, una nuova vita, la prima superiore. Come sempre la sua sveglia l'avvertiva di svegliarsi in tempo per prepararsi. Con malavoglia si alzò dal letto, prese dal suo armadio i suoi amati skinny jeans blu e una maglietta con dei fiori sopra e li indossò. Andò al bagno e si fissò allo specchio. Non era una ragazza brutta era abbastanza alta, di media corporatura, con dei capelli castani lunghi degli occhi color ambra e un sorriso belissimo, ma ormai perso da tempo. Lei si vedeva brutta davanti a quello specchio, odiava i suoi capelli, diceva di essere grassa , in poche parole si odiava. "Stupida me" disse davanti allo specchio. Detto questo si mise un po' di mascara, come al solito, lei non era una di quelle ragazze che si truccava tantissimo. Mise il suo dilatatore e si pettinò i suoi capelli castani. Uscì dal bagno scese al piano inferiore mise le sue amate vans grigie, prese la sua cartella e un giachetto di jeans per coprirsi dal freddo di prima mattina di Sydney. Prima di uscire di casa salutò sua mamma "Ciao mamma ci vediamo a pranzo" gli urlò "Ciao tesoro e buona scuola" detto questo uscì di casa. Mentre percorreva la strada delle nuova scuola ascoltava Chandelier di Sia, amava quella canzone, pensava al suo passato a tutto quello che aveva subito: le prese in giro e le critiche. Odiava il suo passato la faceva star male, soprattutto quello che era successo l'anno scorso. Neanche se ne accorse che era arrivata a scuola. Era un edificio grande e tutto colorato di giallo.