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Autore: Lullaby1992    29/09/2014    4 recensioni
Bene... nel Nothing#2 i nostri personaggi si sono sistemati e tutto era finito per il meglio... ma è proprio così? è davvero tutto finito? tutti i guai?
Ovviamente no, perchè è proprio nel momento in cui ci si sente più al sicuro che succedono le cose peggiori...
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Obito Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Asuma/Kurenai, Minato/Kushina, Obito/Rin
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Prima dell'inizio, Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'Nothing#2'
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Genma, rimase in silenzio, dato che avevo un evidente bisogno di rimuginare sui miei pensieri.

Fu solo dopo il tramonto che Minato mandò un inserviente a chiamarci.

Rai-kun solo una cosa...” mi disse appena l'inserviente sparì oltre la soglia.

Capisco che hai bisogno di sapere, e stai cercando con tutto te stesso di comprendere. E capisco anche il motivo per cui lo chiedi a me, e non a tua mamma.

Ma ascoltami. So che dentro di te covi abbastanza rabbia da sentirti come scoppiare, e so, che un giorno o l'altro che a noi la cosa piaccia o no, le vostre strade di incroceranno. Ma, se vorrai davvero affrontarlo... dovrai prima capirlo, e per farlo dovrai chiedere a Lòng, perché non c'è nessuno. E dico nessuno, neppure Minato come sensei, né Obito che era il suo migliore amico, che lo conoscesse come lei”

Subito rimasi a guardarlo un po' stupito ma poi compresi.

Annuii, serio.

Lui annuì una volta e si alzò dalla posa accovacciata che aveva assunto per potermi parlare guardandomi dritto negli occhi, alla stessa altezza.

Insieme entrammo nell'ufficio di Minato. Quest'ultimo sembrava particolarmente stanco quella giornata.

Genma, vai pure mi prendo cura io di Rai-kun. Ah, e informa il servizio ospedaliero dove è ricoverato Masaku che è stato degradato a vita al rango di chunin avventizio”

Sei sempre troppo morbido Hokage-sama... comunque vado” commentò Genma con uno sbuffo.

L'Hokage mi guardò e sorrise morbidamente.
“Oggi mi hai dato un sacco di lavoro extra Rai-kun. Ma, d'altra parte è colpa mia. Purtroppo tra tutti gli impegni e le riunioni per decidere le nuove squadre, avevo proprio dimenticato l'astio esistente tra i tuoi genitori e quello sciocco. Suppongo avrei dovuto immaginare che avrebbe ritorto la cosa contro di te.

Fortuna che Genma ti ha preso a cuore a quanto pare, e ti stia offrendo la sua ala per proteggerti”

Si strofinò il volto con aria di uno che non vede l'ora di finire la giornata di lavoro.

Mi dispiace Hokage-sama”

Il suo sorriso brillante e pieno di... bontà mi avvolgeva tutte le volte in una strana sensazione di calore.

Forse perché, essendo stato Minato, per quanto possibile dai suoi impegni, molto presente soprattutto dopo la scomparsa di Kakashi... in un certo qual modo era il modo in cui immaginavo che un padre sorridesse ad un figlio.

Ah, Rai-kun, lascia perdere sti formalismi, almeno mentre siamo soli. Non è necessario. Comunque... la questione resta aperta.

Concordo con Genma sul fatto che non sarebbe giusto rimandarti all'accademia. Sarebbe come accordarsi con l'intento di quel mascalzone, e ti penalizzerei inutilmente.

Non è stata colpa tua e non è giusto che sia tu a pagarne le conseguenze.

Tuttavia, è altrettanto vero che, purtroppo le squadre di Genin che sono passate all'esame sono ora già formate, e non posso metterti singolarmente sotto un tutore. Certo, Genma si è offerto, e scommetterei di conoscere almeno un altro paio di ninja che sarebbero lieti di accollarsi questo compito, tuttavia, le loro capacità mi servono altrove, e in una qualsiasi competizione sono richiesti minimo tre membri. Inoltre, stando da solo non avresti la possibilità di imparare una delle cose più importanti per un ninja: il lavoro di squadra”

M'illustrò con tono calmo Minato, alzandosi dalla sedia per passeggiare su e giù nell'ufficio.

Quindi mi è rimasta solo una scelta: ti aggregherò ad una squadra già formata. È una soluzione piuttosto rozza, ma al momento non ho altre opzioni accettabili.

Genma dice che sei piuttosto avanti per un Genin avventizio. Se vuoi posso inserirti con il Maestro Gai. Lui e la sua squadra sono di un anno più vecchi rispetto gli altri Genin”

Minato-san, se posso permettermi... sarebbe meglio di no.

Non vado molto d'accordo con... ehm... 'zio' Neji,...” mi faceva sempre strano pensare che era mio zio. “...e credo che mi basterebbero un paio di settimane per farmi venire voglia di cambiare carriera pur di non dover passare ulteriore tempo con Gai. Per l'amor del cielo, è una brava persona” m'affrettai ad aggiungere.

Però tutte le volte che mi vede mi tratta come una bambola di pezza o un bambino... o entrambe le cose insieme, e si mette a farfugliare di imprese passate riguardo al suo migliore amico-rivale, giusto un attimo prima di innaffiarmi come una pianta di lacrime.

Sinceramente, ho già abbastanza problemi a staccarmi dall'ombra di mio padre senza avere come sensei uno che lo nomina ogni due per tre” parlai con tono calmo, ma con decisione.

Minato annuì “Si, comprendo le tue ragioni. Purtroppo con il gruppo di Naruto non ti posso mettere. Hanno come sensei Obito, e penso che avrà già così i suoi seri problemi a non fare favoritismi tra Naruto e Sasuke, se ci mettessi anche te sarebbe la sua rovina” commentò Minato.

Non riuscii a non sorridere pensando alla situazione.

Beh a questo punto ti affiderei alle cure di Kurenai Yuhi, anche se, forse per abilità sarebbe più consono se come insegnante avessi Asuma Sarutobi.

Purtroppo però il secondo ha come allievi i discendenti del trio Ino-Shika-Cho e temo che i loro clan non la prenderebbero troppo bene se mettessi un estraneo a 'vedere' le loro tecniche segrete...”

Kurenai è la sensei anche di Hinata vero?” domandai.

Lui annuì.

Oh, meglio, avrò qualcuno con cui confrontarmi anche con il Byakugan. La mamma non ha mai molto tempo ultimamente e il clan... non è esattamente il mio posto preferito, o per meglio dire, in cui sono molto ben accetto”

Vidi una luce farsi più cupa nei suoi occhi al mio commento.

Bene, domani mattina presentati da Kurenai. Farò in modo che sia già informata”

Grazie Minato-sama” gli dissi con un inchino di vero rispetto e gratitudine.

Lui rise, donandomi uno di quei suoi sorrisi caldi.

È stato un piacere Raimaru. Salutami Lòng-chan. Ora vado a casa, sono sicuro che avrò una piccola peste pronta a raccontarmi qualche battaglia epica”

Lo salutai ancora una volta prima che scomparisse praticamente nel nulla.


Rientrando in casa, mi accorsi di essere veramente stanco.

In fin dei conti in quella giornata era successo davvero di tutto.

La mamma mi aveva lasciato sul tavolo una cena calda, mentre lei era di là nella stanzetta di Ryuko che la stava mettendo a letto.

Mangiai con avidità, e posai i piatti nel lavandino.

Incrociai la mamma nel corridoio.

Finalmente sei tornato... com'è andata?” mi domandò con un mezzo sorriso.

È una lunga storia... di sicuro sono stanco morto...” risposi io.

Beh, me la puoi raccontare mentre ti corichi...” insistette lei, facendomi strada verso la mia stanza.

In effetti alla fine glie la raccontai volentieri.

Masaku... si mi ricordo. Brutta storia. A ripensarci, mi dispiace di non avergli dato na scrollata di più quella volta...” commentò con un mezzo sorriso.

Tu però, ti sei comportato davvero bene. Sono molto orgogliosa di te, figlio mio” mi disse con voce morbida, avvolgendomi nel suo abbraccio e carezzandomi i capelli.

Mi lasciai avvolgere dall'affetto e dalla morbidezza del suo abbraccio, respirando quel suo profumo che aveva il magico potere di stendermi i nervi e calmarmi.

Era come se tutto di lei mi dicesse “Stai tranquillo, ora ci sono io qui, e nulla può succederti”

Avevo sentito parlare da tanti altri di lei in modo diverso. Dicevano che era una persona facilmente irritabile, impulsiva e senza mezze misure.

Però io non mi ricordavo una volta che non avesse trattato con modi più che giusti e con amore. E a me, questo bastava.

Mamma... tu mi vorrai sempre bene vero?”

Lei rise, un suono basso e dolce “Ma che domande fai sciocchino? Certo che sì!”

Rinfrancato, m'addormentai mentre ancora mi stava rimboccando la coperta.


Il mattino dopo mi svegliai molto presto, eccitato com'ero all'idea di vedere per la prima volta quella che, speravo, fosse la mia sensei in via definitiva.

Si, conoscevo Kurenai di nome, e la mamma diceva che erano state amiche, semplicemente impegni e carriera le avevano separate un po', e l'avevo vista si e no un paio di volte venire a prendere il the dalla mamma.

La mamma era già sveglia, come sempre era piuttosto mattiniera. A starla a sentire diceva che era una 'deformazione professionale'. Era talmente abituata agli orari improbi che aveva tenuto durante il periodo trascorso nelle ANBU che ormai si svegliava presto anche quando non era necessario.

Stavamo facendo colazione, quando un leggero bussare alla porta sorprese entrambe.

Andai ad aprire e mi trovai di fronte una bella moretta con degli strani occhi rossi.

Raimaru Hatake suppongo... la mamma è in casa?” mi disse con un sorriso.

Annuii e la feci entrare. L'avevo riconosciuta. Era lei, Kurenai.

La condussi in cucina, dove ripresi il mio posto al tavolo.

Kurenai! Che bella sorpresa! Una tazza di the?”

Ti ringrazio Lòng, volentieri ho abbastanza tempo prima che il mio team si riunisca”

La mamma le versò nella tazza del the ancora fumante e le offrì dei biscotti.

In verità sono venuta più che altro a prendere in consegna il tuo figlioletto... anche se, ammetto che sono rimasta piuttosto sorpresa di sapere che non lo addestri tu stessa. Insomma, sei una delle migliori della nostra generazione...” disse Kurenai, posando la tazza ormai vuota.

Lòng sorrise e scosse la testa. “Naa, Rai-kun vuole diventare un guerriero non un medico, e comunque tra Ryuko e il lavoro avrei davvero poco tempo da dedicargli in modo degno di questo nome. Inoltre penso che in questo modo abbia la possibilità di apprendere cose che altrove non apprenderebbe, e andare in missione con una mamma apprensiva non è il modo giusto di far crescere un ninja.

In ultimo, deve avere una squadra per poter apprendere i valori dell'amicizia e della vita altrui. Deve imparare a lavorare con una squadra”

Kurenai fece una risata dolce “Tu apprensiva? L'avessi detto qualche anno fa non ti avrei creduto...”

Beh, che dire è passato più di qualche anno dai tempi delle ANBU, allora non ero madre. Ma comunque, sono abbastanza obbiettiva da sapere che i cuccioli non staranno per sempre nella tana, ed è ora per Raimaru di imparare a cacciare da solo. Chissà che non sia un ritorno della gloriosa zanna bianca...” disse mia mamma guardandomi con aria divertita ma anche orgogliosa.

Bene. Quindi t'informo che d'ora in poi Raimaru sarà un mio sottoposto. Ne avrò cura” disse Kurenai alzandosi per congedarsi.

Ci conto!” le disse mia madre, salutandola.

Zanna bianca...?” domandai incuriosito, mentre mi alzavo per seguire Kurenai alla porta.

Tuo nonno. La sua fama era tale che veniva considerato al pari dei tre ninja leggendari. Ma non mettiamo troppa carne al fuoco. Ora vai e rendimi fiera” mi disse lei baciandomi leggera la fronte per poi lasciarmi seguire la mia insegnante.


  
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