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Autore: SpaceDementia    07/10/2008    7 recensioni
Fa caldo, sono in canotta. Dalla finestra semiaperta entra un dolce e leggero vento, asciutto. Fa aumentare il sudore sulla mia fronte, sul mio collo, sul mio corpo. Il mio sguardo rivolto al soffitto, che fissa il bianco, si perde in esso. Il mio respiro sempre più pesante, sempre più profondo.
Mi volto lentamente verso te, amore mio.
Guardo il tuo viso, sudato, stanco, perso chissà dove. Hai gli occhi chiusi, la tua pelle lucida è diventata ancora più bianca. Accarezzo i tuoi capelli neri e lunghi.
Cosa siamo Gerard? Cosa siamo diventati amore mio? Dipendenti da quelle sostanza, che lenta entra nel nostro braccio, dolce come una ninna nanna. Quella che ora ci fa star bene, come mai nessuno a riuscito a farci sentire, come nemmeno il nostro amore ci fa sentire.
Alla fine del mondo, l’ultima cosa che vedo, sei tu.
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Gerard Pov

Fisso il bianco dinanzi a me. Fisso con sguardo perso il soffitto di questa stanza.
Di fianco a me lei. La testa poggiata sul materasso, i capelli biondi sparsi sulla lenzuola bianche.
Il silenzio ci circonda, rotto dal suo respiro, leggero e intanto così percepibile. Il suo torace si muove lentamente e sembra quasi lo faccia di proposito, come per non essere sentita, passare inosservata, non rompere il… silenzio. Difficile da descrivere e pure è così.
Sei un grande idiota Gerard Way, il re degli idioti e l’altra sera ne hai avuto la conferma.
Sospiro mentre una lacrima mi riga la guancia.
Perché amore mio? Perché non riusciamo a dire no? Perché ci facciamo trasportare da lei?
Non abbiamo il coraggio di dire un semplice basta.
Perché Evelyn?
E non sono un uomo libero, non lo sono più oramai…
Legato per sempre a lei.
Un’altra lacrima segue quella che è appena scesa sulla mia guancia.
Chiudo gli occhi prima che il letto si muova un po’. Una mano accarezza la mia guancia asciugando le lacrime.
“Hey…” La sua voce, dolce, è pari a un sussurro. Un singhiozzo esce dalla mia bocca.
Mi bacia la tempia.
“Ssssh…” Sussurra poi al mio orecchio.
“Cosa siamo Evelyn?” Sussurro. Mi prende il viso tra le mani e mi costringe a guardarla. Mi accarezza i capelli neri come la pece.
“Siamo umani, Gee.” Dice con voce tremante. Guardo i suoi occhi, così chiari e limpidi, bagnati ora anch’essi dalle lacrime.
“Perché? Perché non riusciamo a smettere?” Dico mentre il viso si bagna sempre più di quelle piccole gocce salate che lei asciuga lentamente con le mani.
“Non lo so.” E cerca di essere forte, ma entrambi sappiamo che non lo so. Fragile come una leggera lastra di vetro, trasparente ai miei occhi come una leggera lastra di vetro.
“Ti amo… e… non voglio vederti spegnere per... non voglio che tu faccia la mia stessa fine.” Dico fra i singhiozzi.
“Hey!” Poggi la sua fronte sulla mia. “Sei qui, ora. E noi avremo il coraggio di dire basta. Gee, guardami.” Sussurra poi accarezzandomi i capelli dinanzi al viso. Punto i miei oggi nei suoi. Il viso bagnato dalle lacrime, gli occhi arrossati.
“Siamo insieme e ce la possiamo fare! Gee, siamo insieme… amore mio…” Le accarezzo il viso.
Come si può amare così tanto una persona? Esiste davvero un amore così grande, difficile da spiegare e descrivere.
Il suo cuore batte forte, troppo, e lo sento, posso sentirlo.
“Per me…” Sussurra poi. “Per te…” Posa un bacio delicato e leggero sulle mie labbra screpolate. “Per noi.” Guardo il basso e chiudo gli occhi. Poi, la guardo ancora. Annuisco.
“Per noi.”

Evelyn Pov

E fa male vederlo così. Fa male vederlo così fragile. Con le lacrime che li bagnano il viso bianco, la pelle morbida e delicata come quella di un bambino.  E quelle piccolissime goccioline salate bagnano il mio viso mentre lo abbraccio mentre lo tengo stretto a me. Mi inumidiscono la pelle.
E le sento ancora scendere e bagnarmi il viso, confondersi con le mie.
E sento il suo cuore battere troppo forte.
Lo sento tremare, percorso dai singhiozzi.
E ora cosa siamo Gerard? Abbiamo dovuto vedere al nostra vita rischiare di essere portata via dal vento per capire cosa realmente stiamo facendo? Per capire che è tutto un errore?
E ti stringo forte a me.
E ti dimostro che ci sono, che ci sono dentro con te, quanto te. Come se facessimo parte della stessa persona, come se le nostre anime si fossero fuse, come se tutto ciò che ci è successo nella vita, sia accaduto per portarci a questo. Forse ci siamo incontrati affinchè ci salvassimo… insieme. L’uno la cura dell’altra.
E dobbiamo avere la forza di dire basta, amore mio.
I lost my fear of falling I will be with you…” Sussurro mentre poggio la mia fronte alla sua. E il mio fiato è corto e la mia voce trema.
I will be with you… [n.d.A Sempre… honey.]

Cammino per le strade di questa città, immerse nel freddo di gennaio. Cammino con Gerard al mio fianco.
Con le mani in tasca e un cappellino di lana. Mi stringo nella giacca mentre lui fissa la strada dinanzi a lui.
“Tutto okay?” Mi chiede alzando il capo. Lo guardo e annuisco.
Mi sorride flebilmente e il mondo è come se si fermasse. Non so bene perché. E’ un sorriso come altri, sorrisi che di frequente mi fa, ma ora, non so… il respiro mi si mozza e il cuore mi si scalda.
I suoi occhi, ora illuminati dal sole, sono diventati verdi ed è come se attorno ad essi ci fosse un alone di speranza, una speranza che Gerard Way a perso da tempo oramai, una speranza che sta… ritrovando.
“Cosa c’è?” Mi chiede timidamente. Sorrido mentre cerco la sua mano.
“Ti amo.” E sembra arrossire, come un quattordicenne alla sua prima cotta. Mi bacia una guancia  sorridendo.
“Ti amo anch’io.” Sussurra poi l mio orecchio prima di sorridermi ancora.
Forse c’è davvero speranza per noi.

 

Bob Pov

Guardo Ray armeggiare con la sua chitarra seguito ed accompagnato da Frank. Mikey prova qualcosa di mai sentito e sono più le volte che sbaglia che quelle giuste. Gerard armeggia con il microfono e Evelyn è in piedi dinanzi a lui. Sorridono entrambi e sembrano tranquilli.
Ma quanto in realtà sono tranquilli?
Anche giorni fa credevo che Gerard fosse tranquillo, ma non lo era. E i ricordi di lui su un letto d’ospedale riaffiorano.
Prendo le mie bacchette cacciando via i ricordi, ricordi che fanno troppo male per essere sopportati.
Lui la guarda catturato dei suoi occhi azzurri come  l’oceano. La guarda incantato dalle sua labbra, dalla sua voce, dai suoi dolci movimenti. E lei lo guarda con lo stesso sguardo, con gli stessi occhi.
I loro sorrisi, imbarazzati e dolci, sono rari da vedere. Sorrisi che ho visto in poche persone in tutta la mia vita.
Ma se fosse solo una mia impressione? Se in realtà fosse solo frutto della mia immaginazione?
E li fisso mentre si guardano negli occhi, mentre scherzano, parlano.
Lui le bacia la punta del naso e lei abbassa il capo. Gli sussurra qualcosa all’orecchio e lo vedo sorride dolcemente. Le accarezza il viso con le punte dei polpastrelli fino a giungere piano sul collo.
La bacia.
La bacia con dolcezza e con lentezza.
Un tocco delicato che dure appena qualche secondo.
Mi siedo dietro la batteria.
Mikey osserva il fratello ed è indecifrabile la sua espressione.
Cosa pensi? Cosa ti frulla per la testa?
Un amore per te sbagliato? Una more per te giusto?
Li guardi, li fissi con sguardo quasi perso.
Oppure pensi ciò che penso io?
E Frank se ne accorge. Alza lo sguardo e vede ciò che anche io e Mikey vediamo. Ma lui, lui abbassa lo sguardo. Ray dopo un flebile e leggero sorriso richiama l’attenzione del bassista,  che scuotendo il capo ritorna al suo strumento.
“Gee?” Chiamo. Si volta verso di me e così fa anche Evelyn. Annuisce col capo e lei immediatamente si sposta sedendosi su un vecchio e rotto amplificatore.
E la canzone parte.
Ray comincia a muovere le lunghe dita sulla tastiera.
For what you did to me, and what I'll do to you, you get, what everyone else gets, you get a lifetime!” E così comincia. Batto sui tamburi le mie bacchette, seguendo quel ritmo che anche io in parte ho creato. Lascio che la musica mi invada e diventi parte di me.
E lentamente la canzone prosegue fino a giungere a due sole righe che forse per quel ragazzo dai lunghi capelli neri significano tanto, o poco.
Due frasi che possono racchiudere mille emozioni, mille pensieri.
E alza il suo sguardo per incontrare quello di una ragazza che sembra aver riacquistato speranza, luce, gioia.
“I lost my fear of falling … I will be with you.” E la guarda mentre sui visi di entrambi un sorriso si fa largo.
L’amore… esiste davvero?
Bhè… credo di si.

 

Gerard Pov

L’attiro a me fra sorrisi e sospiri, l’attiro a me e le stringo forte mentre le nostre labbra si cercano vogliose.
La stringo perché l’amo, la stringo perché è il mio… amore.
La spingo delicatamente contro il muro e le bacio il collo, le bacio ogni centimetro di pelle scoperto, assaporando quel dolce sapore di pesca.
Le mie mani corrono sul suo addome accarezzandolo mentre lei porta le sue mani fra i miei capelli.
E i nostri respiri, i nostri sospiri invadono la casa vuota e immersa nel buio.
Le stringo la vita e la prendo imbraccio. Incrocia le gambe ai miei fianchi senza staccare io contatto delle nostre labbra.
E nel buio ci amiamo, ci amiamo come forse non abbiamo mai fatto. Consapevoli dall’amore che ci unisce, della forza che ora ci fa andare avanti, la forza di dine no, dire che questa non è la vita che vogliamo per noi.
E la stringo.
E le dico che l’amo, che è tutto per me, che non la lascerò andare via.
E ci credo, ci credo per davvero questa volta.
I will be with you…

 

Evelyn Pov

Lo guardo dormire accanto  a me. I capelli sparsi sul cuscino, le labbra socchiuse, il respiro regolare.
Gli accarezzo con le punte dei polpastrelli il viso. Amo la sua pelle, così morbida e liscia.
La luna illumina la sua schiena coperta dal lenzuolo.
E non so perché mi alzo e mi dirigo verso la cucina.
Prendo un foglio e delle tempere. Mi siedo al tavolo e li fisso.
Che vuoi fare Evelyn? Cosa intendi fare?
Mi passo una mano tra i capelli e sospiro.
Scuoto il capo.
Cosa hai intenzione di fare?
“Hey…” Mi volto spaventata da quella voce che in realtà mai mi ha fatto paura e mai me ne farà.
“Hey.” Sussurro prima che lui baci la mia fronte.
“Cosa fai?” Mi chiede guardando il foglio.
“Non lo so.” Pochi attimi di silenzio. Prende il foglio, lo accartoccia e poi lo lascia cadere sul freddo pavimento. Lo guardo non capendo cosa ha intenzione di fare. Mi prende per mano e afferra le tempere.
Mi lascio condurre da lui nel salotto. Accende la luce e prendendomi per le spalle mi fa posizionare davanti al muro bianco.
Lo fisso e… non capisco.
“Non ti basta un foglio…” Sussurra lento al mio orecchio.
E ora tutto si fa più chiaro, tutto diventa più chiaro.
Lo fisso quasi terrorizzata.
Sento la sua mano afferrare la mia e mi ritrovo un pennello in essa.
Sento il suo petto contro la mia schiena muoversi piano.
Guida la mia mano sul muro. Linea leggere... la scia la mia mano e la mia… si muove.
Dipingo… ancora.
E lenta la mano si muove sul muro bianco, lenta traccia linee colorate.
E tutto grazie a… lui.

 

Gerard Pov

E la sua mano si muove sul muro, creando mille forme.
I colori tingono il bianco e tutto prende vita qui dentro.  Come se i fiori che ora sta dipingendo diventassero reali, colorando il nostro mondo, le nostre anime, le nostre menti. Come se un dolce profumo ci avvolgesse all’improvviso facendoci perdere in esso.
E sorrido, sorrido perché la vedo rilassata, tranquilla… felice.
E vorrei che questo momento durasse per sempre, che non finisse mai.
E chiudo gli occhi mentre l’unico rumore nella stanza che si ode è quello del pennello che veloce e lento scorre sul muro, ma ad un tratto tutto cessa.
Apro gli occhi e la vedo, qui, di fronte a me, guardarmi con aria interrogativa ma allo stesso tempo… felice.
“Cosa c’è?” Sussurro accennando un sorriso.
“Cosa stai facendo?” Mi chiede spostando la testa di alto.
“Ti… ascoltavo.”
“Sai che sei strano Way, te lo hanno mai detto?” Dice avvicinandosi a me. Le cingo la vita con le braccia posando una bacio sul suo naso.
“Qualche volta.” Rispondo vago prima di sorridere e spostarle una ciocca di capelli dal viso. Alzo lo sguardo incantato ed esterefatto da tanta bravura.
“Hai talento.” E la mia voce è appena percettibile. Si volta a guardare il suo lavoro.
“Dici?” Mi prende la mano intrecciando le sua dita con le mie.
“Nel modo più assoluto.” Rispondo abbracciandola da dietro.
“Che farei senza di te?” Sussurra poggiando la testa alla mia spalla.
“Nulla?” Ironizzo.
“Esatto.” Le bacio delicatamente il collo, solleticandole la pelle rosea.
“Ti amo.” Sussurro poi al suo orecchio.
“Non me lo starai dicendo troppe volte?” Dice in un soffio mentre si lascia baciare.
“No. Non è mai troppo.” La costringo a guardarmi negli occhi e mi perdo nell’ azzurro dei suoi. Un mondo che ormai sto imparando a conoscere più del mio. Degli occhi che mi tengono incollato alla terra. Un litro aperto per me.
Mi bacia dolcemente e lentamente, chiudendo gli occhi, imprimendo nella mente questo momento.
E tutto è dannatamente perfetto.
E tutto non ha limiti.
E tutto è qui per noi.
“Ed ora, amore, mio… fai ciò che ami fare.” Mi sorride e prendendo in mano il pennello, ricomunica a dipingere.
Per lei…

 

 

Hola gente! Dopo tanto tempo eccomi di nuovo qui!
Oramai scrivere, con la scuola, è un impresa e poi mi sono incasinata con le mie stesse mani creandone di nuove. Ma fortunatamente ho tutto sotto controllo, infatti un paio di avvicinano alla fine.
Posso dire che questa storia mi sta facendo impazzire: l’ispirazione è poca (anche per le altre fiction), il tema è pesante e impazzisco nel rendere tutto almeno decentemente.
Okay, ringrazio coloro che leggono e non recensisco a coloro che hanno messo la storia tra i preferiti.
Ma un ringraziamento speciale va a:

FackingChemicalGirl: hey! Non potevo farlo morire! Insomma, la fic non è ancora finita! Grazie per aver recensito e grazie per tutti i complimenti! Grazie mille davvero cara! Spero di non averti deluso con questo! Un bacio! A presto bella!

Jessromance: Jejè! Mio adorato esserino!  Sono riuscita a finirlo! La reazione di Evelyn? A te il capitolo! Frank è il massimo! Allora? Come lo trovi questo? Spero ti sia piaciuto  A presto lovs!

MickyA: Ciao dolcezza! Ce l’ho fatta alla fine! Sono riuscita a finire il capitolo e a postarlo. Me lo sono sudato però ce l’ho fatta! Spero solo sia venuto decentemente. Un momento, in prima persona i sentimenti di tutti? Davvero *__* Allora siamo in due ad amare questo genere di cose! ^^ Solo che per scriverle… oddio ci sto mettendo tantissimo! Fammi sapere come trovi questo capitolo e grazie mille per la recensione! Ci tengo a sapere cosa ne pensi! Kisses!

Crazyangie: Ciaoooooo! Sono contenta che tu abbai recensito e sono contentissima di sapere che il capitolo ti è piaciuto! *_* Grazie mille! Spero ti sia piaciuto anche questo! A presto! Baci!

E ricordo a quelle due zuccone di Greta, alias Cipollino Strafatto, e Jessika, alias Jessika (troverò un nome anche per te!) che devono leggere e recensire! U.U o entro in sciopero!  (sia chiaro ragazze… scherzo ovviamente! ^.^ VI VOGLIO BENE!)

Per ora è tutto, a voi, Rò.
  
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