Gerard
Pov
Fisso
il
bianco dinanzi a me. Fisso con sguardo perso il soffitto di questa
stanza.
Di fianco a me lei. La testa poggiata sul materasso, i capelli biondi
sparsi
sulla lenzuola bianche.
Il silenzio ci circonda, rotto dal suo respiro, leggero e intanto
così
percepibile. Il suo torace si muove lentamente e sembra quasi lo faccia
di
proposito, come per non essere sentita, passare inosservata, non
rompere il…
silenzio. Difficile da descrivere e pure è così.
Sei un grande idiota Gerard Way, il re degli idioti e l’altra
sera ne hai avuto
la conferma.
Sospiro mentre una lacrima mi riga la guancia.
Perché amore mio? Perché non riusciamo a dire no?
Perché ci facciamo
trasportare da lei?
Non abbiamo il coraggio di dire un semplice basta.
Perché Evelyn?
E non sono un uomo libero, non lo sono più oramai…
Legato per sempre a lei.
Un’altra lacrima segue quella che è appena scesa
sulla mia guancia.
Chiudo gli occhi prima che il letto si muova un po’. Una mano
accarezza la mia
guancia asciugando le lacrime.
“Hey…” La sua voce, dolce, è
pari a un sussurro. Un singhiozzo esce dalla mia
bocca.
Mi bacia la tempia.
“Ssssh…” Sussurra poi al mio orecchio.
“Cosa siamo Evelyn?” Sussurro. Mi prende il viso
tra le mani e mi costringe a
guardarla. Mi accarezza i capelli neri come la pece.
“Siamo umani, Gee.” Dice con voce tremante. Guardo
i suoi occhi, così chiari e
limpidi, bagnati ora anch’essi dalle lacrime.
“Perché? Perché non riusciamo a
smettere?” Dico mentre il viso si bagna sempre
più di quelle piccole gocce salate che lei asciuga
lentamente con le mani.
“Non lo so.” E cerca di essere forte, ma entrambi
sappiamo che non lo so.
Fragile come una leggera lastra di vetro, trasparente ai miei occhi
come una
leggera lastra di vetro.
“Ti amo… e… non voglio vederti spegnere
per... non voglio che tu faccia la mia
stessa fine.” Dico fra i singhiozzi.
“Hey!” Poggi la sua fronte sulla mia.
“Sei qui, ora. E noi avremo il coraggio
di dire basta. Gee, guardami.” Sussurra poi accarezzandomi i
capelli dinanzi al
viso. Punto i miei oggi nei suoi. Il viso bagnato dalle lacrime, gli
occhi
arrossati.
“Siamo insieme e ce la possiamo fare! Gee, siamo
insieme… amore mio…” Le
accarezzo il viso.
Come si può amare così tanto una persona? Esiste
davvero un amore così grande,
difficile da spiegare e descrivere.
Il suo cuore batte forte, troppo, e lo sento, posso sentirlo.
“Per me…” Sussurra poi. “Per
te…” Posa un bacio delicato e leggero sulle mie
labbra screpolate. “Per noi.” Guardo il basso e
chiudo gli occhi. Poi, la
guardo ancora. Annuisco.
“Per noi.”
Evelyn
Pov
E
fa
male vederlo così. Fa male vederlo così fragile.
Con le lacrime che li bagnano
il viso bianco, la pelle morbida e delicata come quella di un bambino. E quelle piccolissime
goccioline salate
bagnano il mio viso mentre lo abbraccio mentre lo tengo stretto a me.
Mi
inumidiscono la pelle.
E le sento ancora scendere e bagnarmi il viso, confondersi con le mie.
E sento il suo cuore battere troppo forte.
Lo sento tremare, percorso dai singhiozzi.
E ora cosa siamo Gerard? Abbiamo dovuto vedere al nostra vita rischiare
di
essere portata via dal vento per capire cosa realmente stiamo facendo?
Per
capire che è tutto un errore?
E ti stringo forte a me.
E ti dimostro che ci sono, che ci sono dentro con te, quanto te. Come
se
facessimo parte della stessa persona, come se le nostre anime si
fossero fuse,
come se tutto ciò che ci è successo nella vita,
sia accaduto per portarci a
questo. Forse ci siamo incontrati affinchè ci
salvassimo… insieme. L’uno la
cura dell’altra.
E dobbiamo avere la forza di dire basta, amore mio.
“I lost my
fear of falling I will be with you…” Sussurro
mentre poggio la
mia fronte alla sua. E il mio fiato è corto e la mia voce
trema.
I will be with you… [n.d.A
Sempre… honey.]
Cammino
per le strade di questa città, immerse nel freddo di
gennaio. Cammino con
Gerard al mio fianco.
Con le mani in tasca e un cappellino di lana. Mi stringo nella giacca
mentre
lui fissa la strada dinanzi a lui.
“Tutto okay?” Mi chiede alzando il capo. Lo guardo
e annuisco.
Mi sorride flebilmente e il mondo è come se si fermasse. Non
so bene perché. E’
un sorriso come altri, sorrisi che di frequente mi fa, ma ora, non
so… il
respiro mi si mozza e il cuore mi si scalda.
I suoi occhi, ora illuminati dal sole, sono diventati verdi ed
è come se
attorno ad essi ci fosse un alone di speranza, una speranza che Gerard
Way a
perso da tempo oramai, una speranza che sta… ritrovando.
“Cosa c’è?” Mi chiede
timidamente. Sorrido mentre cerco la sua mano.
“Ti amo.” E sembra arrossire, come un
quattordicenne alla sua prima cotta. Mi
bacia una guancia sorridendo.
“Ti amo anch’io.” Sussurra poi l mio
orecchio prima di sorridermi ancora.
Forse c’è davvero speranza per noi.
Bob
Pov
Guardo
Ray armeggiare con la sua chitarra seguito ed accompagnato da Frank.
Mikey
prova qualcosa di mai sentito e sono più le volte che
sbaglia che quelle
giuste. Gerard armeggia con il microfono e Evelyn è in piedi
dinanzi a lui.
Sorridono entrambi e sembrano tranquilli.
Ma quanto in realtà sono tranquilli?
Anche giorni fa credevo che Gerard fosse tranquillo, ma non lo era. E i
ricordi
di lui su un letto d’ospedale riaffiorano.
Prendo le mie bacchette cacciando via i ricordi, ricordi che fanno
troppo male
per essere sopportati.
Lui la guarda catturato dei suoi occhi azzurri come l’oceano.
La guarda incantato dalle sua
labbra, dalla sua voce, dai suoi dolci movimenti. E lei lo guarda con
lo stesso
sguardo, con gli stessi occhi.
I loro sorrisi, imbarazzati e dolci, sono rari da vedere. Sorrisi che
ho visto
in poche persone in tutta la mia vita.
Ma se fosse solo una mia impressione? Se in realtà fosse
solo frutto della mia
immaginazione?
E li fisso mentre si guardano negli occhi, mentre scherzano, parlano.
Lui le bacia la punta del naso e lei abbassa il capo. Gli sussurra
qualcosa
all’orecchio e lo vedo sorride dolcemente. Le accarezza il
viso con le punte
dei polpastrelli fino a giungere piano sul collo.
La bacia.
La bacia con dolcezza e con lentezza.
Un tocco delicato che dure appena qualche secondo.
Mi siedo dietro la batteria.
Mikey osserva il fratello ed è indecifrabile la sua
espressione.
Cosa pensi? Cosa ti frulla per la testa?
Un amore per te sbagliato? Una more per te giusto?
Li guardi, li fissi con sguardo quasi perso.
Oppure pensi ciò che penso io?
E Frank se ne accorge. Alza lo sguardo e vede ciò che anche
io e Mikey vediamo.
Ma lui, lui abbassa lo sguardo. Ray dopo un flebile e leggero sorriso
richiama
l’attenzione del bassista,
che scuotendo
il capo ritorna al suo strumento.
“Gee?” Chiamo. Si volta verso di me e
così fa anche Evelyn. Annuisce col capo e
lei immediatamente si sposta sedendosi su un vecchio e rotto
amplificatore.
E la canzone parte.
Ray comincia a muovere le lunghe dita sulla tastiera.
“For what you
did to me, and what I'll do to you, you get, what everyone else gets,
you get a
lifetime!” E così comincia. Batto
sui tamburi le mie bacchette,
seguendo quel ritmo che anche io in parte ho creato. Lascio che la
musica mi
invada e diventi parte di me.
E lentamente la canzone prosegue fino a giungere a due sole righe che
forse per quel
ragazzo dai lunghi capelli neri significano tanto, o poco.
Due frasi che possono racchiudere mille emozioni, mille pensieri.
E alza il suo sguardo per incontrare quello di una ragazza che sembra
aver
riacquistato speranza, luce, gioia.
“I lost my fear of falling …
I will be with you.” E la guarda mentre sui visi di entrambi
un sorriso
si fa largo.
L’amore… esiste davvero?
Bhè… credo di si.
Gerard
Pov
L’attiro
a me fra sorrisi e sospiri, l’attiro a me e
le stringo forte mentre le nostre labbra si cercano vogliose.
La stringo perché l’amo, la stringo
perché è il mio… amore.
La spingo delicatamente contro il muro e le bacio il collo, le bacio
ogni
centimetro di pelle scoperto, assaporando quel dolce sapore di pesca.
Le mie mani corrono sul suo addome accarezzandolo mentre lei porta le
sue mani
fra i miei capelli.
E i nostri respiri, i nostri sospiri invadono la casa vuota e immersa
nel buio.
Le stringo la vita e la prendo imbraccio. Incrocia le gambe ai miei
fianchi
senza staccare io contatto delle nostre labbra.
E nel buio ci amiamo, ci amiamo come forse non abbiamo mai fatto.
Consapevoli
dall’amore che ci unisce, della forza che ora ci fa andare
avanti, la forza di
dine no, dire che questa non è la vita che vogliamo per noi.
E la stringo.
E le dico che l’amo, che è tutto per me, che non
la lascerò andare via.
E ci credo, ci credo per davvero questa volta.
I will be with you…
Evelyn
Pov
Lo
guardo dormire accanto a
me. I capelli sparsi sul cuscino, le labbra
socchiuse, il respiro regolare.
Gli accarezzo con le punte dei polpastrelli il viso. Amo la sua pelle,
così
morbida e liscia.
La luna illumina la sua schiena coperta dal lenzuolo.
E non so perché mi alzo e mi dirigo verso la cucina.
Prendo un foglio e delle tempere. Mi siedo al tavolo e li fisso.
Che vuoi fare Evelyn? Cosa intendi fare?
Mi passo una mano tra i capelli e sospiro.
Scuoto il capo.
Cosa hai intenzione di fare?
“Hey…” Mi volto spaventata da quella
voce che in realtà mai mi ha fatto paura e
mai me ne farà.
“Hey.” Sussurro prima che lui baci la mia fronte.
“Cosa fai?” Mi chiede guardando il foglio.
“Non lo so.” Pochi attimi di silenzio. Prende il
foglio, lo accartoccia e poi
lo lascia cadere sul freddo pavimento. Lo guardo non capendo cosa ha
intenzione
di fare. Mi prende per mano e afferra le tempere.
Mi lascio condurre da lui nel salotto. Accende la luce e prendendomi
per le
spalle mi fa posizionare davanti al muro bianco.
Lo fisso e… non capisco.
“Non ti basta un foglio…” Sussurra lento
al mio orecchio.
E ora tutto si fa più chiaro, tutto diventa più
chiaro.
Lo fisso quasi terrorizzata.
Sento la sua mano afferrare la mia e mi ritrovo un pennello in essa.
Sento il suo petto contro la mia schiena muoversi piano.
Guida la mia mano sul muro. Linea leggere... la scia la mia mano e la
mia… si
muove.
Dipingo… ancora.
E lenta la mano si muove sul muro bianco, lenta traccia linee colorate.
E tutto grazie a… lui.
Gerard
Pov
E la sua mano si muove sul
muro, creando mille
forme.
I colori tingono il bianco e tutto prende vita qui dentro. Come se i fiori che ora
sta dipingendo
diventassero reali, colorando il nostro mondo, le nostre anime, le
nostre
menti. Come se un dolce profumo ci avvolgesse all’improvviso
facendoci perdere
in esso.
E sorrido, sorrido perché la vedo rilassata,
tranquilla… felice.
E vorrei che questo momento durasse per sempre, che non finisse mai.
E chiudo gli occhi mentre l’unico rumore nella stanza che si
ode è quello del
pennello che veloce e lento scorre sul muro, ma ad un tratto tutto
cessa.
Apro gli occhi e la vedo, qui, di fronte a me, guardarmi con aria
interrogativa
ma allo stesso tempo… felice.
“Cosa c’è?” Sussurro
accennando un sorriso.
“Cosa stai facendo?” Mi chiede spostando la testa
di alto.
“Ti… ascoltavo.”
“Sai che sei strano Way, te lo hanno mai detto?”
Dice avvicinandosi a me. Le
cingo la vita con le braccia posando una bacio sul suo naso.
“Qualche volta.” Rispondo vago prima di sorridere e
spostarle una ciocca di
capelli dal viso. Alzo lo sguardo incantato ed esterefatto da tanta
bravura.
“Hai talento.” E la mia voce è appena
percettibile. Si volta a guardare il suo
lavoro.
“Dici?” Mi prende la mano intrecciando le sua dita
con le mie.
“Nel modo più assoluto.” Rispondo
abbracciandola da dietro.
“Che farei senza di te?” Sussurra poggiando la
testa alla mia spalla.
“Nulla?” Ironizzo.
“Esatto.” Le bacio delicatamente il collo,
solleticandole la pelle rosea.
“Ti amo.” Sussurro poi al suo orecchio.
“Non me lo starai dicendo troppe volte?” Dice in un
soffio mentre si lascia
baciare.
“No. Non è mai troppo.” La costringo a
guardarmi negli occhi e mi perdo nell’
azzurro dei suoi. Un mondo che ormai sto imparando a conoscere
più del mio.
Degli occhi che mi tengono incollato alla terra. Un litro aperto per me.
Mi bacia dolcemente e lentamente, chiudendo gli occhi, imprimendo nella
mente
questo momento.
E tutto è dannatamente perfetto.
E tutto non ha limiti.
E tutto è qui per noi.
“Ed ora, amore, mio… fai ciò che ami
fare.” Mi sorride e prendendo in mano il
pennello, ricomunica a dipingere.
Per lei…
Hola
gente! Dopo tanto tempo
eccomi di nuovo qui!
Oramai scrivere, con la scuola, è un impresa e poi mi sono
incasinata con le
mie stesse mani creandone di nuove. Ma fortunatamente ho tutto sotto
controllo,
infatti un paio di avvicinano alla fine.
Posso dire che questa storia mi sta facendo impazzire:
l’ispirazione è poca (anche
per le altre fiction), il tema è pesante e impazzisco nel
rendere tutto almeno
decentemente.
Okay, ringrazio coloro che leggono e non recensisco a coloro che hanno
messo la
storia tra i preferiti.
Ma un ringraziamento speciale va a:
FackingChemicalGirl:
hey! Non potevo farlo morire! Insomma, la fic non
è ancora finita! Grazie per aver recensito e grazie per
tutti i complimenti!
Grazie mille davvero cara! Spero di non averti deluso con questo! Un
bacio! A
presto bella!
Jessromance:
Jejè! Mio adorato esserino!
Sono riuscita a finirlo! La reazione di
Evelyn? A te il capitolo! Frank è il massimo! Allora? Come
lo trovi questo?
Spero ti sia piaciuto A
presto lovs!
MickyA: Ciao
dolcezza! Ce l’ho fatta alla fine! Sono
riuscita a finire il capitolo e a postarlo. Me lo sono sudato
però ce l’ho fatta!
Spero solo sia venuto decentemente. Un momento, in prima persona i
sentimenti
di tutti? Davvero *__* Allora siamo in due ad amare questo genere di
cose! ^^ Solo
che per scriverle… oddio ci sto mettendo tantissimo! Fammi
sapere come trovi
questo capitolo e grazie mille per la recensione! Ci tengo a sapere
cosa ne
pensi! Kisses!
Crazyangie:
Ciaoooooo! Sono contenta che tu abbai recensito e
sono contentissima di sapere che il capitolo ti è piaciuto!
*_* Grazie mille!
Spero ti sia piaciuto anche questo! A presto! Baci!
E
ricordo a quelle due zuccone di Greta, alias Cipollino
Strafatto, e Jessika, alias Jessika (troverò un nome anche
per te!) che devono
leggere e recensire! U.U o entro in sciopero! (sia
chiaro ragazze… scherzo ovviamente! ^.^
VI VOGLIO BENE!)