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Autore: maki204    30/09/2014    2 recensioni
Salve a tutti, eccomi di nuovo con una nuova storia XD
Tutti sono convinti che i demoni e le creature della notte non esistano e siano solo frutto della fantasia ma non sanno di sbagliare perché oggi queste creature si sono svegliate e voglio tornare a camminare alla luce del sole.
Naruto è il sovrano dei demoni e vuole renderle di nuovo libere di vivere in mezzo agli uomini, ma non è solo per questo che è tornato....
Sasuke è un ragazzo che all'età di 16 anni ha avuto un incidente ed ha perso la memoria, oggi dopo due anni sembra sereno ma qualcosa del suo passato è tornato, un ricordo ancora vivo sta per tornare da lui
Spero di avervi incuriosito XD Spero la seguirete e buona lettura!!!
Genere: Horror, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Una tranquilla giornata di sole si era affacciata nuovamente, le nuvole sembravano essere dolce zucchero filato che volteggiava nel limpido cielo e una leggera brezza primaverile muoveva dolcemente le foglie ormai verdi degli alberi.
Erano passati parecchi mesi dall’accaduto negli studi televisivi: il sovrano dei demoni ormai era sulla bocca di tutti come anche il suo piano di creare un regno fatto solo di demoni; dopo la rivelazione fatta a Natale i casi di aggressione e omicidio cominciarono a diminuire gradualmente e molti casi di scomparsa furono risolti col ritorno a casa delle vittime sparite, erano tornati con traumi e cicatrici sia nel corpo che nella mente ma erano a casa vivi.
Ora i notiziari e i vari programmi televisivi aggiornavano quasi ad ogni ora le imprese dei demoni e del loro piano di entrare civilmente nella società:  l’ultima grande notizia era stato l’acquisto legale da parte del Re dei demoni della insenatura dell’oceano pacifico con annesso anche la megalopoli delle tre maggiori città del Giappone assicurandosi anche gli sbocchi commerciali del porto di Chiba, del porto di Yokohama e del porto di Tokyo. Il governo giapponese aveva ricevuto delle forti pressioni da parte di altri governi del mondo per prendere provvedimenti ma senza successo.
 
Ma la cosa non sembrava aver contaminato per niente la vita dell’istituto Ukiyo di Tokio dove le varie classi continuavano tranquillamente a fare lezione: in una delle aule più distanti dell’istituto c’era in corso una lezione di storia del Giappone antico
‘’….ed è per questo che il Nihon Ryakki o Nihon Ryakuk, situato nel periodo Azuchi-Momoyama, fu un periodo storico rilevante nella nostra storia, infatti si dice che il gran shogun Tokugawa Ieyasu fondò il più grande shogunato di quei tempi che porta il suo nome quasi grazie a degli interventi divini, altri pensano invece che abbia avuto dalla sua parte l’aiuto di un demone molto potente dalle sembianze di volpe; infatti il periodo Nihon parla appunto delle figure demoniache chiamate Kitsune…’’
‘’La volpe a nove code’’ urlò all’improvviso uno degli studenti facendo voltare colpita la professoressa
‘’si esatto, i Kitsune vengono anche chiamati in questo modo ma solo una tra mille di queste volpi è da definirsi a nove code: la leggenda dice che più una volpe è vecchia, saggia e potente, più code possiede, fino a un massimo di nove infatti solo una famiglia di kitsune ebbe questo potere, l’antica famiglia Uzumaki: erano un’antica famiglia di cortigiani, politici e scrittori e si dicevano fossero demoni travestiti da esseri umani; apparivano spesso con l'aspetto di bellissime donne e bellissimi uomini. In alcuni racconti utilizzavano le loro abilità demoniache per ingannare il prossimo mentre altri li ritraevano come guardiani benevoli, amici o amanti’’ spiego intimorita la professoressa, tutta la classe era in subbuglio per quella spiegazione
‘’Ma Uzumaki non è il cognome del signore dei demoni?’’
‘’Davvero? Ma allora è davvero il più potente dei demoni’’
Cominciarono a spargersi tra tutta la classe mormori e commenti sulla notizia, dopo tutto questo fenomeno non era estraneo a nessuno e suscitava parecchio interesse
‘’Ragazzi avanti fate silenzio e continuiamo la lezione, queste sono solo leggende..’’ cominciò a chiedere la professoressa, esasperata da quella assurda situazione, finché un rumore tonfo fece voltare ammutolendoli tutti i ragazzi verso la figura in piedi all’ultimo banco verso la finestra
Il ragazzo dai capelli neri e la carnagione chiara aveva un’aria annoiata ed infastidita dalla situazione sul volto ma era rimasto composto e fiero davanti allo stupore della classe
‘’Professoressa Kurenai?’’ voce pacata e profonda, non aveva un minimo di incertezza
‘’si Uchiha dimmi pure’’
‘’Vorrei andare in bagno, posso?’’
‘’Ma certo vai pure’’ rispose la professoressa stupita da questa domanda, credeva che anche il moro avrebbe chiesto qualcosa sull’argomento invece fu quasi sollevata dal repentino cambio di conversazione; tutta la classe lo vide andare verso la porta ed uscire, alcuni ridere ed altri preoccuparsi
‘’Cavoli Sasuke non cambierai mai’’ rise Kiba Inuzuka, il migliore amico del moro, un ragazzo dalla folta capigliatura marrone scura, due occhi neri felini e due segni rossi triangolari sulle guance, un tatuaggio fatto per i suoi 18 anni come simbolo di ribellione
- Non capisco perché Sasuke, quando viene fuori l’argomento, diventa sempre di cattivo umore- pensava una ragazza dai corti capelli rosa confetto e due gemme smeraldo al posto degli occhi, Sakura Haruno amica da molti anni del moretto.
 
Sasuke usci fuori dall’edificio scolastico per fumarsi una sigaretta in pace: non sapeva il perché ma ogni volta che si nominavano i demoni il suo cuore era in subbuglio, provava una sorta di malinconia e tristezza che non riusciva a spiegarsi; la campanella suonò proprio in quel momento e dopo pochi istanti vide arrivare i suoi due amici con i loro bento, come al solito Sakura si era premunita anche del suo.
Si avviarono verso la fontana della scuola per gustare il pranzo e chiacchierare indisturbati, Sasuke era più silenzioso del solito e questo fece preoccupare non poco la rosa
‘’Sas’ke che ne dici oggi pomeriggio di afre un giro al centro commerciale?’’
‘’No grazie Sakura devo tornare a casa a studiare’’
‘’Ma dai, sennò possiamo andare al cinema a vedere l’ultimo film sugli alieni, com’è che si chiama….’’
‘’Non credo di farcela neanche per il cinema’’
‘’Ma Sasuke, sembra che a te questo genere di cose non ti interessino per niente’’ provo a dire la ragazza ma venne fermata da una mano leggera posata sulla sua spalla ed un sorriso sincero fatto davanti ai suoi occhi
‘’Grazie mille Sakura, so che sei preoccupata per me, per il modo in cui sono scappato dalla classe’’
‘’Testone’’ aggiunse lei grata con un finto broncio sul viso
‘’Haruno’’ furono interrotti all’improvviso i tre ragazzi da una figura che si era avvicinata a loro: era il presidente del consiglio studentesco Neji Hyuga, ragazzo brillante e di bell’aspetto dai lunghi capelli castano chiaro legati in fondo e due occhi chiari quasi bianchi
‘’devo parlarti per un chiarimento sul rapporto contabile’’
‘’ma certo presidente, aspettatemi qui ragazzi’’ e si allontanò di poco insieme al presidente mentre i due ragazzi continuavano a mangiare
‘’Allora Sasuke?’’ gli disse all’improvviso Kiba richiamando l’attenzione del moro
‘’E’ proprio carina la nostra Sakura, vero?’’
‘’Già’’ rispose tranquillamente Sasuke
‘’Mi dici allora perché non fai sul serio con lei, sareste una bella coppia’’ gli disse allegro il castano, era da un po’ che vedeva quei due diventare sempre più intimi e voleva solo la felicità di entrambi
‘’Non so spiegarti il motivo Kiba ma credo che vada bene cosi’’ rispose serafico l’Uchiha mentre guardava verso il cielo azzurro
‘’ma che vuol dire? Beh pazienza ma pensaci su’’
‘’e che dopo quello che è successo….’’ cominciò il discorso il moro ma si interruppe subito dopo per il troppo pensare alla sua situazione attuale creando un silenzio imbarazzante tra i due
‘’Scusami non dovevo parlarne’’ si scusò l’amico vedendolo in difficoltà e si scambiarono un sorriso d’intesa, entrambi sapevano che quell’argomento era tabù e preferivano non parlarne
‘’Ah eccoti qua Inuzuka’’
‘’Che volete voi altri adesso?’’ disse a dei ragazzi del primo anno che si erano appostati davanti a loro
‘’Ti volevamo chiedere il permesso di usare l’aula video dopo le lezioni’’
‘’Ma certo ma a cosa vi serve?’’ chiese il castano curioso
‘’vogliamo seguire la nuova intervista al Signore dei Demoni’’
‘’No allora non vi do alcun permesso, per queste stupidaggini andate da un’altra parte’’
‘’Eh ma perché?’’ chiesero delusi i ragazzini
‘’perché i demoni non esistono e quelle sono solo montature dei mass media, non fatevi ingannare mocciosi’’
‘’Ma dai! Diglielo anche tu Uchiha, tu sei stato anche intervistato in quel programma, tutti vogliono sapere di Naruto il re dei demoni’’
A quel nome l’Uchiha sussultò: perché quel nome riaffiorava strani ricordi in lui? Perché il suo cuore aveva cominciato a battere forte appena sentito quel nome? Cerco di non far vedere il suo stato d’animo ed indossò di nuovo la sua maschera schiva e riservata tornando serio
‘’non mi interessano queste cose, non seguo molto trasmissioni e notiziari di questo tipo’’ disse semplicemente ed alzandosi si avviò verso i giardini della scuola con passo veloce mentre un Kiba furioso cercava di richiamarlo per aiutarlo ad uscire da quella situazione scomoda.
 
Ormai era abbastanza lontano da quei matti fanatici, tirò fuori il pacchetto di sigarette dalla tasta e se ne portò una alla bocca ma uno strano rumore di cespugli lo fece desistere dal suo intento di accendersela: uno strano fruscio veniva dalle folte chiome erbose davanti a lui ed, aguzzando la vista, si poteva notare nitidamente un fondoschiena che spuntava da dietro di essi, sinonimo di qualcuno che lo stava seguendo, poteva essere una del suo fan club oppure qualche strano tipo che voleva fargli del male; cominciò a camminare tranquillamente e si sentiva distintamente che il tipo/tipa lo stava seguendo, aumentò il passo ma quello/quella gli era sempre dietro. Non sopportava questa mania di persecuzione cosi si avvicinò al cespuglio e, notato che la figura mano a mano che si avvicinava si spostava per non essere vista, la sua rabbia aumentava a dismisura finché provo ad afferrarla con la mano ma questa spaventata usci dal cespuglio: era un ragazzo con jeans strappati ed una felpa nera con cappuccio tirata su per non far vedere il viso e questo imbestialiva ancora di più il moro, cercò di fuggire ma il moro fu più veloce e riusci a prenderlo per un polso stringendolo per non farlo scappare.
‘’Lasciami ti prego’’ chiese supplicante la voce del ragazzo
‘’Che cosa vuoi da me?’’ chiese il moro furioso cercando di farlo voltare ma, appena i suoi occhi incontrarono quelli del tipo misterioso il suo cuore perse un battito.
Era un cielo primaverile limpido e sereno come pochi ne aveva visti ma erano scuri e colmi di lacrime che segnavano anche il suo viso ormai evidente agli occhi del moro: viso tondo ma non troppo, carnagione abbronzata ma leggera, occhi dolci ricoperti di tristezza e tre strani segni, come fossero baffi, su entrambe le guance.
A quella vista la testa di Sasuke mostro ai suoi occhi varie immagini tutte confuse e senza significato: un ragazzino che piangeva, due mani strette insieme, due labbra che si sfioravano, un prato di fiori di campo turbati dal vento, poi all’improvviso una grotta oscura, delle figure stese a terra in un lago di sangue, una figura scura che gli puntava un pugnale e stava per colpirlo
La testa gli rimbombava furiosa, tanto che fu costretto a lasciare la presa sul ragazzo misterioso per afferrarla per quanto il dolore era forte; cadde sulle ginocchia tenendosi il capo mentre il ragazzo si buttò su di lui stringendogli le spalle con le mani
Poi all’improvviso il ragazzo avverti una presenza avvicinarsi e, anche se a malincuore, lascio la presa sul moro e scomparve lontano.
‘’Sas’ke, dove sei?’’ chiese preoccupata Sakura che stava cercando l’amico poi lo trovò in quelle condizioni ed era corsa al suo fianco.
  ‘’Sasuke che hai? Ti porto in infermeria, resisti’’ disse lei e con tutta la forza che aveva aiutò l’amico ad alzarsi ed a portarlo all’interno dell’istituto.
 
Ormai era pomeriggio inoltrato, le lezioni erano finite e Sasuke si era ripreso ma Sakura per sicurezza aveva deciso di fare un pezzo di strada con lui.
‘’Sicuro di stare bene?’’
‘’Sicuro, grazie Sakura scusa se ti ho fatto preoccupare’’
‘’Accidenti a te, mi hai fatto prendere uno spavento, non bisogna sottovalutare i problemi alla testa meglio se domani resti a casa a riposare ’’
‘’ Non è necessario davvero’’
‘’Sasuke’’ disse lei con tono severo
‘’D’accordo, starò a casa, ci vediamo allora prossimi giorni’’
‘’Va bene, ti chiamo per sapere come stai, ciao’’ e dopo di questo lo salutò con la mano e si avviò verso la parte opposta mentre il moro continuava la strada che stava facendo.
 
Ormai era da un po’ che camminava e su tutta la città stano calando le tenebre, il governo aveva chiesto ai cittadini per la loro sicurezza di rincasare prima del tramontare del sole ma Sasuke non credeva in queste cose cosi non si diede troppa fretta, passeggiava pensando ai fatti suoi finchè non udì una voce che recitava una strana poesia tipica del teatro kabuki, si girò alla sua sinistra e in un piccolo spazio vide una figura danzare
 
Banchetteremo col sangue fresco dell’uomo, vivremo nel karma dell’immortalità, demoni del mondo eterno del caos, radunatevi qui.
 
Quella strana figura vestiva con pantaloni neri di jeans, una maglietta nera a manche corte con strani ghirigori arancioni stava danzando con indosso una maschera da volpe bianca, era ammaliante vederlo muoversi in quei strani gesti tanto che Sasuke ne rimase colpito immobile ad osservare l’esibizione; finito di recitare il ragazzo fece un inchino e si tolse la maschera rivelando un ragazzo di 18 anni dai capelli d’orati e gli occhi azzurri come il cielo
Sasuke riconobbe subito quella figura: era su tutti i giornali, su tutte le televisioni, invece ora ce lo aveva davanti, ed era anche il ragazzo che questa mattina lo stava spiando; non ci credeva.
‘’Tu sei Naruto Uzumaki’’ una conferma
‘’In persona, io sono il grande Naruto Uzumaki Namikaze’’ affermò borioso e sicuro di sé, cosa che infastidì un poco il moro
‘’Sappi che io sono l’autentico signore dei demoni, il vero padrone dell’oscurità, io sono…..’’ ma mentre lui si esaltava il moro decise di ignorarlo e ricominciò a camminare verso la sua strana ignorando l’altro
‘’Ehi fermati subito non ho ancora finito di parlare, asp…’’ cercò di rincorrerlo ma inciampò nei suoi stessi passi e cadde a terra sbattendo il naso
‘’Ahia che male, maledetta strada’’ disse lui con voce quasi da bambino piagnucolando
Sasuke si era fermato per vedere la scena e la cosa lo lasciava sorprese
- Se questo è il re dei demoni io sono Napoleone – pensò lui mentre all’improvviso alcune immagine di quella mattina riaffioravano in lui
Vide che il biondo tentava di alzarsi cosi gli si avvicinò e gli porse educato la mano per aiutarlo
Naruto fu piacevolmente sorpreso dal comportamento del moro, gli sorrise grato ed accettò il suo aiuto: quando si presero per mano ad entrambi sembrò di avvertire un brivido su per la schiena.
Alzato in piedi Sasuke si guardò la mano, stupito dal suo stesso comportamento, mentre il biondo sorrideva malinconico
‘’Non farti strane idee, io non sono sempre cosi’’
‘’Ah no? Io credo che tu sia veramente un dobe se inciampi cosi per un non nulla’’
‘’Come mi hai chiamato scusa?’’ chiese lui stizzito
‘’perché mi stai seguendo?’’ chiese repentino Sasuke cambiando discorso, doveva sapere ma appena vide l’espressione del biondo cambiare da arrabbiata a malinconica Sasuke si fece guardingo
‘’perché stavi piangendo prima?’’ continuò a chiedere vedendo che più insisteva più il biondo si faceva triste. Calò un silenzio strano tra di loro rotto poi dalla domanda imprevedibile del re dei demoni.
‘’Allora è vero che non ti ricordi nulla?’’ disse poi suscitando lo sgomento nel moro
- Ma come fa a sapere che…..-
 
Ma i suoi pensieri furono interrotti da uno strano rumore: all’improvviso davanti a loro si mostrarono due elicotteri militari con mitragliatori  pronti a fare fuoco che puntavano dritti verso di loro dopo poco anche un altro elicottero spuntò alle loro spalle e cominciò a fare fuoco; Sasuke preso da frenesia prese per mano il biondo e cominciò a correre in direzione del centro città dove sicuramente non avrebbe osato mettere piede, soprattutto per non fare del male alla popolazione; per loro fortuna i vari colpi mandati verso di loro avevano colpito alcuni grattacieli provocando delle esplosione e quindi il caos tra la folla questo permise loro di scappare più facilmente ai loro aggressori.
Trovarono un rifugio sicuro all’interno di un vicolo vicino al porto della città.
‘’Ma che cazzo erano quelli?’’ chiese furibondo il moro
‘’Sicuramente gente del Governo, molti sati voglio liberarsi di me: cosi facendo credono che tutti gli altri della mia specie si allontaneranno e  torneranno nell’oscurità, come vedi non sono solo i demoni ad essere malvagi’’ disse con un sorriso forzato che lasciava intravedere tutta la sua amarezza
‘’più tosto perché l’hai fatto?’’ chiese tristemente il biondo
‘’Cosa?’’ domando il moro
‘’perché mi hai salvato la vita?’’
Sasuke a quella domanda non sapeva rispondere: perché lui l’aveva salvato? Non sapeva spiegarselo, appena aveva avvertito il pericolo sul biondo non aveva pensato a nulla solo a metterlo al sicuro, non mettersi al sicuro, voleva salvarlo od ogni costo.
‘’perché dobe come sei ti saresti fatto uccidere, poi non volevo la mia vita perseguitata da tutti i demoni del pianeta’’ disse lui con un sorrisetto sarcastico
‘’COME SAREBBE A DIRE??’’ urlò contro lui arrabbiato
‘’Ora cerca di stare zitto o ci scopriranno’’ e detto questo tirò fuori il cellualre per analizzare la situazione
- Non c’è campo e non so nemmeno in che parte della città siamo, maledizione – pensava rassegnato Sasuke
‘’Accidenti, la situazione si complica’’ disse candidamente il biondo all’improvviso
‘’In che senso dobe?’’
‘’il gel schermante sta finendo il suo effetto’’
‘’Gel schermante?’’
‘’Già è un gel speciale che ci permette di stare alla luce del sole e non distruggere le nostre cellule, forse mi resta meno di un minuto’’
‘’E poi cosa succede?’’
‘’Beh morirò’’ disse lui candidamente al che Sasuke, spiazzato da tanto candore gli diede un pugno in testa
‘’Ahia, mi hai fatto male’’
‘’E dici una cosa del genere come se non fosse nulla di strano, usuratonkachi’’
‘’Allora, primo lo dico tranquillo perché ho con me del gel di sicurezza e secondo io ho un nome, NARUTO è chiaro?’’ disse lui arrabbiato guardando in cagnesco il moretto che ricambiava lo sguardo
‘’perché non l’hai detto prima? Vieni’’ ed entrarono all’interno di un conteiner del porto dove la luce arrivata fioca grazie alle piccole fessure per l’aria, doveva essere stato svuotato da poco perché si sentiva ancora l’odore acre delle stoffe e delle spezie esotiche.
‘’Maledizione, ma cosa ho fatto di male?’’ sbraitava Sasuke per via la strana situazione
‘’perché?’’ chiese il biondo
‘’Lo vorrei sapere anch’io sovrano dei miei stivali’’
Si fermarono dopo poco ed il biondo cominciò a spogliarsi dei suoi indumenti
‘’Ohi che fai dobe?’’ chiese serio il moro
‘’Beh non posso mettermi il gel vestito, che c’è hai paura di perdere la ragione vedendo il mio corpo nudo?’’ chiese malizioso il biondo guardando di sottecchi il ragazzo che invece si stava arrabbiando
Mentre l’altro continuava a spogliarsi il moro sbraitava
‘’Ma figurati, chi vuoi che perda la testa per il corpo di un……’’ ma le parole gli morirono in gola quando vide il sovrano del mondo oscuro completamente nudo davanti a lui
Il fisico non era muscoloso ma tonico e ben slanciato, le gambe sottili ancora acerbe per uno della sua età, il fondoschiena tondo e sodo forse mai toccato da nessuna persona, le spalle minute e lunghe di chi per tanti anni ha dovuto stare retto e distinto, la pelle lucida ed ambrata che invitava ad essere toccata: era una visione peccaminosa.
Sasuke non credeva ai suoi occhi eppure non aveva mai fatto pensieri sconci nei confronti di nessuno ma quel biondo lo stava facendo andare in brodo di giuggiole, aveva voglia di toccarlo, di annusarlo, di sentire quella pelle a contatto con la sua.
‘’mi aiuteresti? Tanto questo corpo non ti fa nessun effetto giusto?’’ chiese il biondo, scuotendolo dai suoi pensieri, porgendogli una boccetta contenente dello strano liquido verde, il sorrisetto beffardo ancora sulle labbra.
Lui indossò di nuovo la sua maschera di serietà e gli prese con finta stizza la boccetta, fece sedere il biondo su una panca e, con un attimo di esitazione, cominciò a spargergli il liquido su tutto il corpo.
Fu una sensazione strana per entrambi: Sasuke era in estasi perché quella pelle era proprio morbida e fresca la tatto, sembrava seta pura
Naruto invece si sentiva di nuovo vivo dopo tanto tempo: le sue mani di nuovo su di lui, il suo tocco forte ma gentile su di sé; un brivido di eccitazione lo stava percorrendo su tutta la schiena mentre il moro continuava il suo lavoro
Questa situazione stava diventando strana cosi Sasuke cerco di alleggerire la tensione
‘’Ehi, ti capita spesso di essere aggredito in quel modo?’’
‘’E’ già’’
‘’Allora perché te ne vai in giro tutto da solo?’’ a quella domanda il biondo fermò la sua mano, che stava mettendo la crema sulle spalle, e la intreccio con la sua girandosi poi verso di lui con sguardo malinconico, quasi sull’orlo delle lacrime
‘’E’ il mio mignolo che mi chiama’’ disse lui guardando negli occhi profondi Sasuke che poté cosi specchiarsi in quell’azzurro malinconico e qualcosa in lui lo fece sentire strano: sentiva che quel contatto era giusto eppure sbagliato, quegli occhi erano qualcosa di unico che voleva ancora su di se ma anche i più lontani possibile.
‘’Ma ormai non ha più importanza, ho perso la scommessa’’ disse poi il biondo rigirandosi per non farsi vedere ma in fondo al cuore Naruto soffriva, era inutile sperarci ancora: lui non sarebbe tornato.
 
Finito di mettere il gel, ormai era sera inoltrata.
Naruto si rivestì ed uscirono dal porto arrivando quasi alle porte della baia dove il sovrano aveva costruito il suo impero
‘’Bene da qui posso continuare da solo, ti ringrazio di avermi accompagnato’’ lo ringraziò con un radioso sorriso
‘’Allora che cosa farai adesso?’’
‘’Continuerò il mio piano che domande’’
‘’ma perché sei uscito proprio adesso ? perché vi siete rivelati ora?’’
‘’Forse per prepararci ad una guerra’’ rispose lui serio, incuriosendo l’Uchiha che però non fece in tempo a domandare nulla
‘’Dimmi una cosa tu invece, sei felice?’’
‘’Beh, io non saprei, qualche anno fa ho avuto un brutto incidente dove ho perso la memoria, tutto quello che so su di me mi è stato detto dai medici e dagli assistenti sociali, a quanto pare nell’incidente ho perso tutta la mia famiglia: padre, madre e fratello maggiore. Non è ironico dai miei sedici anni in poi non ho alcun ricordo della mia vita però in questi due anni ho trovato un amico fidato che mi tratta come se non fosse successo nulla e una amica dolcissima che si preoccupa sempre per me; quindi alla fine posso dire di si’’
Il biondo a quella rivelazione si pose davanti a lui guardandolo con sguardo dolce e comprensivo, dopo di che fiorò leggermente con le labbra le sue spiazzando il moro che non si aspettava un contatto cosi dolce da parte del biondo
Quelle labbra cosi piene ed invitanti erano dolci e soffici al tatto, avrebbe voluto che il contatto continuasse all’infinito e sentiva anche di averlo già provato.
‘’Sono felice per te, ora devo andare, ah per rispondere alla tua domanda piangevo dalla gioia: ero felice di averti rivisto un’ultima volta Sasuke’’
‘’come fai a conoscere il mio nome?’’
‘’vi stavo aspettando mio signore’’ qualcosa ruppe quel momento idiliaco
 
Una voce sprezzante si fece notare dietro alle loro spalle: Naruto si giro avvertendo il pericolo e ciò che vide lo fece arrabbiare.
Un essere umano tramutato in un demone senza coda si stava mostrando davanti a lui nella sua forma umana ma non aveva buone intenzioni
‘’sono stato incaricato di scortarvi vostra altezza’’
‘’ e dove di preciso?’’
‘’Davanti al mio padrone, sapete è da tanto che vi sta aspettando’’
‘’Ma pensa e io che credevo di non piacergli più, ma mi dispiace non ho alcuna intenzione di venire con voi signore’’
Sasuke aveva capito che quello era un nemico e tentò di avvicinarsi ma una mano si serrò davanti a lui, Naruto di schiena era rabbioso perché mai avrebbe voluto coinvolgerlo di nuovo in questa storia
‘’Stai indietro, questo essere è un demone, una creatura della notte e tu, essere che vivi nella luce, non devi immischiarti: ti consiglio di guardami bene ora umano, questo sono io, io sono il Re dei demoni’’ detto questo si girò verso di lui puntandogli i suoi occhi demoniaci carichi di bestiale follia
Sasuke si inoltro in quelle iridi rosso fuoco calde come le fiamme dell’inferno e vive più del sangue ma, per un qualche strano motivo, non ne aveva paura anzi ne fu attirato come le falene dalla luce.
‘’Non vale mio signore, sono io il vostro avversario’’ e il giovane ragazzo dai folti capelli biondi e dal viso innocente si trasformò in una orrenda bestia simile ad un ragno nero, le braccia si moltiplicarono e allungarono proprio come delle chele di ragno mentre il viso si deformò rendendo il naso più arcuato e aggiungendo 2 paia di occhi per parte; Naruto senza esitare cercò di richiamare la sua sovranità su di lui ma sembrava non avere effetto, si lanciò verso di lui per attaccarlo ma quando vide che le sue fiamme sembravano non lo avevano nemmeno sfiorato capì che l’influenza di quel mostro era devota completamente al suo padrone, il sangue del padrone apparteneva a una stirpe lontanissima da lui; l’unico modo sarebbe stato quello di decapitarlo
‘’Oh che caldo, ma non basterà’’ dalla sua bocca uscirono dei fili metallici che si attorcigliarono attorno al corpo del giovane sovrano cominciando a stritolarlo
‘’Ohi dobe’’ urlò Sasuke vedendo il biondo in difficoltà e, con l’uso delle mani, provo a rompere quei fili senza troppo successo
‘’Sasuke allontanati’’
‘’Non ci penso nemmeno’’
‘’Ti dispiace non intrometterti moccioso’’ e il ragno avvolse i suoi fili anche attorno al moro scanzandolo dal biondo, entrambi furono sollevati in aria e portati su fino a quasi a vedere la punta della famosa torre di Tokyo
‘’Smettila! Lui non centra niente in questa faccenda’’
‘’Ah bene allora lo toglierò completamente di mezzo’’ e cominciò a scaraventare il corpo di Sasuke tra un muro, un palazzo, ogni cosa era un dolore lancinante per il moro
‘’Fermo ora basta’’
‘’Avete ragione è ora di finirla’’ e senza esitare scaglio il corpo del ragazzo con forza brutale verso il suolo perché appena caduto sarebbe morto sul colpo
‘’NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO’’ urlò carico di dolore il biondo vedendo il ragazzo moro cominciare a cadere verso il suolo
 
Sasuke non si capacitava di quello che stava accadendo: stava per morire e per che cosa? Per uno stupido ragazzo che altri non era che il re dei demoni, gli sembrava tutto cosi ironico
Mentre volava giù senti le urla disperate del ragazzo e pensò alle lacrime che aveva versato nel cortile della scuola per lui quella mattina: le immagini mutarono velocemente in quelle di uno strano bambino identico al signore demoniaco che piangeva, accanto a lui un altro bambino, sicuramente lui da piccolo che lo consolava; sentiva la sua voce infantile , sapeva che era la sua, dirgli di non piangere più, promettergli che nessuno l avrebbe più fatto soffrire, non voleva più vederlo soffrire, non voleva vederlo piangere.
‘’Non piangere’’ queste parole dette con convinzione, una nuova convinzione già esistita in lui di nuovo viva poi, come un bagliore, dentro di lui sentì una nuova energia scorrergli nelle vene, una potenza mai avuta e un ricordo vivido che gli tornava alla mente.
 
Lui era…..
 
‘’SASUKEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE’’ sentire il suo nome detto da quella voce, ormai per lui familiare, lo fece riscotere.
In mezzo alla forza del vento Sasuke si alzò in piedi e cadde elegante sul suolo dandosi poi una spinta con le gambe e saltare feroce verso il nemico
I suoi occhi si tinsero di rosso sangue, la luna sembrava quasi tingersi di quella forza misteriosa colorando il cielo di sangue vermiglio la sua pelle divenne più chiara del solito ed attorno a lui si formò un’aura violacea, un’armatura umanoide fatta di fiamme, sul capo aveva un elmo con due enormi corna fiammeggianti, nelle mani teneva due katane di grossa dimensione ed infine ad ornarlo c’erano due ali gigantesche
Senza timore con una delle due katane si fiondò davanti al mostro e si apprestò a colpirlo
‘’Non è possibile che tu sia, non puoi essere un…..’’ ma non fece in tempo a finire la frase che la katana si abbatte su di lui e lo trafisse rendendolo cenere.
Quando la creatura morì anche i fili metallici si dissolsero, Naruto era rimasto talmente colpito dai poteri rinati di Sasuke che non si accorse di star cadendo al suolo, ma prontamente il moro lo afferrò per la vita e lo strinse a se.
Naruto poté finalmente rivedere quelle iridi sangue che lo avevano sempre colpito, poté rispecchiarsi in quello potere che era nato ed ora risvegliato solo per lui
‘’Sasuke’’ pronunciò di nuovo il suo nome con le lacrime agli occhi.
‘’Ti sono mancato Naruto?’’ chiese lui con un sorriso dolce sulle labbra posando i piedi di entrambi a terra.
Avvolti ancora dal potere delle fiamme di Sasuke i due si scambiarono il più tenero e appassionato dei baci che si erano dati nella loro vita, sapendo finalmente di essersi ritrovarsi.

 
  
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