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Autore: Betty    23/06/2003    1 recensioni
In vista dei mondiali Benji ritroverà i suoi amici e forse anche l'amore..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 9

CAPITOLO 9

L'aggressione

Marshall aveva appena lasciato il piccolo appartamento di Benji, aspettava una chiamata di quest'ultimo per sentire la decisione finale di Isa. Anche a lui non andava a genio il fatto che quel tipo la facesse franca ma doveva pensare al bene della nazionale.

"Non ti permetterò di fare quell'intervista!" disse categorico Benji.

"Ma se non la faccio, tutti gli sforzi che avete fatto fino ad adesso non saranno serviti a niente! Devi pensare che i mondiali sono più importanti della mia immagine!" ribatté Isa.

"Non mi importa di quello che vuole quel pallone gonfiato di Little, non sei tu che ti devi vergognare." Benji abbracciò la ragazza, le diede un bacio sulla fronte e continuò: "Mio padre possiede molte aziende qui a Los Angeles sicuramente conoscerà qualcuno che possa mettere a tacere Little."

Isa annuì poi disse meravigliata "Ma allora tu sei il rampollo della dinastia Price! Ma come cavolo ho fatto a non capirlo? Il tuo mestiere, il cognome … ma che stupida!!"

"Scusa c'è qualcosa di male?" chiese Benji.

"Vediamo, sei l'erede di un impero finanziario, il portiere chiamato SGGK perché sei il più bravo e perdi tempo con una ragazza povera in canna e che fa il paramedico? Potresti permetterti modelle, attrici, ereditiere insomma il meglio del jet-set mondiale e tu stai qui a perdere tempo con me?"

Benji aveva ascoltato con calma quel fiume di parole e le rispose:

"Ma io non sto perdendo tempo e poi vorrei precisare una cosa, io non sto con le persone che contano nel jet-set, io sto con le persone che contano per me. E tu, piccola, sei la prima della lista!"

"Davvero?" domandò incredula Isa.

"scusa, cosa ti cambia sapere che sono l'erede di un impero finanziario? Sono sempre lo stesso di cinque minuti fa, prima che scoprissi tutto. Io ti amo per come sei, povero, appassionata al tuo lavoro ma soprattutto bellissima!"

"cosa ho fatto per meritarti?" gli domandò Isa.

"Potrei farti la stessa domanda. Adesso pensiamo a sistemare questo piccolo problema. Anzi se non ti dispiace chiamerei subito mio padre."

"Ok, io vado a recuperare Diablo. Tu chiama tuo padre, io ti aspetto stasera per le otto a casa mia. Cucino io, ti va bene come proposta?" chiese la ragazza con un sorriso.

"Va benissimo, ci vediamo dopo" disse Benji baciandola dolcemente.

La ragazza corse in spiaggia dove vide Diablo correre come un matto dietro al pallone che si lanciavano i ragazzi.

"Diablo, è ora di tornare a casa!"

Il cane obbediente corse verso Isa che guardò i ragazzi presenti e chiese: "Ha fatto il bravo?"

"Ci siamo divertiti tantissimo, è davvero un bel cane!" le rispose Tom.

"Prima è venuto Marshall e cercava Benji, è successo qualcosa sembrava abbastanza preoccupato." Chiese Mark alla ragazza.

"Vi conviene chiederlo direttamente a lui o a Benji! Adesso devo andare!" rispose Isa che corse verso casa senza che i ragazzi potessero farle altre domande.

Benji arrivò a casa di Isa con qualche minuto di anticipo, bussò e vide che la porta era aperta così entrò, non si aspettava di vedere quello scempio. La casa era tutta sottosopra e Isa non si vedeva, sopra una parte c'era scritto con dello spray "puttana" a caratteri cubitali.

"Isa! Isa dove sei?" non sentendo nessuna risposta un senso di paura attanagliò il ragazzo

"Isa ti prego rispondimi!" urlò con quanto fiato aveva in gola.

Il silenzio che sovrastava nella casa fu interrotto dall'abbaiare di Diablo che spuntò dalla cucina.

"Diablo, dov'è Isa?" disse Benji al cane, che lo portò in giardino, anch'esso era devastato. Isa era rannicchiata per terra, in un angolo e piangeva, Benji si avvicinò piano alla ragazza non voleva spaventarla più di quanto non lo fosse.

"Isa, piccola, sono io Benji!" la ragazza non dava segno di averlo sentito ma Benji non si arrese.

"Isa, ti prego dimmi qualcosa!" la implorò il ragazzo.

Finalmente Isa si girò e Benji poté scorgere il labbro inferiore tagliato, un livido sulla guancia destra oltre a numerose escoriazioni e lividi su braccia 3e gambe. Era vestita come quel pomeriggio e non sembrava anzi pregava che non l'avessero violentata.

"Piccola - disse Benji abbracciandola - dimmi cos'è successo."

Isa cominciò a piangere più forte, Benji la strinse tra le braccia cercando però di non farle male, dopo qualche minuto sentì la voce della ragazza che usciva flebile dalle sue labbra.

"Sono entrata in casa e ho visto tutto sottosopra e ho cercato…. ho tentato di scappare ma loro mi hanno preso - Isa si interruppe mentre nuove lacrime le rigavano il volto - mi sono difesa e sono riuscita a stenderne uno, l'altro ha cercato di violentarmi ma Diablo mi ha salvato."

Il cane aveva appoggiato il muso sul grembo della sua padrona che aveva cominciato ad accarezzarlo.

"Bravo Diablo!" disse sottovoce Benji poi guardò Isa e sentì una stretta allo stomaco, se avesse avuto sotto mano quei bastardi li avrebbe uccisi.

"Isa, sai chi è stato?"

La ragazza scosse la testa e si strinse di più a lui. "Non mi lasciare Benji, ho tanta paura!"

"Non ti preoccupare, da questo momento non ti lascerò sola un attimo. Adesso però dobbiamo chiamare la polizia e un ambulanza per portarti in pronto soccorso."

"Ti prego l'ambulanza no, non voglio andare in ospedale. Mi so medicare da sola."

Benji scosse la testa di fronte alla testardaggine della ragazza poi disse: "Adesso chiamo la polizia e poi faccio venire qui qualcuno con la macchina, così ti porto io in ospedale e non ammetto repliche!"

Isa annuì troppo stanca per mettersi a litigare con Benji.

Il ragazzo chiamò la polizia e poi Mark gli raccontò brevemente quello che era successo e gli chiese se poteva venire subito.

La polizia arrivò dopo pochi minuti, Benji assistette alla descrizione che fece Isa ai poliziotti e si maledisse di non averla tenuta con lui quel pomeriggio.

"Scusate, siamo degli amici di Isa, fateci passare!" disse una voce femminile molto preoccupata, Benji si girò e vide Patty, Holly e Mark. Andò da loro perché non li faceva entrare, però tenne sempre sottocchio Isa.

"Come sta?" chiese subito Patty

"Non siamo riusciti a convincerla a restare al residence" si giustificò Holly

"Non ti preoccupare, forse vedendola si sentirà più tranquilla" disse Benji.

"Sai qualcosa di quei bastardi?" chiese Mark, Benji scosse la testa e disse: "sto aspettando che finiscano di farle le domande e poi la porto in pronto soccorso. Patty vieni con me invece voi due rimanete qui e aspettate che la polizia se ne vada." Benji aveva parlato con tono risoluto e nessuno ebbe da ridire.

Benji tornò verso Isa, un poliziotto gli disse che poteva portala in ospedale, il ragazzo le si avvicinò e le prese la mano.

"Dai piccola, andiamo a farti medicare, Patty ci accompagnerà"

Isa solo allora vide i tre ragazzi , si strinse ancora di più la coperta addosso e si nascose dietro Benji.

"Cosa c'è piccola?" chiese preoccupato il ragazzo.

"Non posso farmi vedere così, sono orribile!" protestò Isa

Benji la abbracciò e la portò in macchina seguita da Patty, per tutto il tragitto nessuno parlò.

Mark e Holly erano riusciti ad arrivare in ospedale circa un'ora dopo e videro Benji e Patty in sala d'attesa.

"Si sa qualcosa?" chiese Mark.

"No, l'hanno medicata e stanno aspettando le ultime lastre" rispose Patty.

"Cosa vi hanno detto i poliziotti?" chiese Benji.

"Secondo loro è una vendetta da parte di qualcuno, non è stato rubato niente, quei bastardi sono entrati e hanno spaccato tutto. Forse non si aspettavano che Isa rientrasse e hanno cercato di rimediare all'inconveniente aggredendola."

"Quel bastardo di Jack Porter, è stato lui, ne sano sicuro!" esclamò Benji.

Benji non possiamo lanciare accuse a caso, ci saranno delle indagini e se non trovassero niente potresti sempre rivolgerti a qualche pezzo grosso che conosce tuo padre." Continuò Mark.

"Hai ragione. Lo sai che quando ti ci metti non sei poi così stupido!"

"Senti chi parla!" rispose Mark.

I ragazzi furono interrotti dall'arrivo di un infermiera.

"Scusate, chi di voi ha accompagnato Isa?"

"Io - rispose Benji - posso vederla?"

"Certo, sta aspettando il medico ma continua a chiedere di Benji, credo che sei tu."

"Esatto." Rispose il ragazzo con un sorriso.

"Sai spero che prendano quei bastardi, Isa non si meritava questo.- Continuò l'infermiera.- eccoci qui, mi raccomando è ancora spaventata."

Benji entrò nella stanza lentamente "Ciao, come stai?" chiese

"Mi sembra di essere stata investita da uno schiacciasassi" rispose la ragazza cercando di sorridere, cosa che gli risultava piuttosto difficile a causa del taglio al labbro.

Benji era ancora vicino alla porta non sapeva se avvicinarsi oppure no, dalla battuta che aveva appena fatto sembrava che stesse meglio ma sapeva bene come si maschera il dolore, dietro ad un sorriso di circostanza.

"Vuoi rimanere lì vicino alla porta?" chiese Isa

"No, ho voglia di abbracciarti ma ho paura di farti male."

"vieni qui, ti prego" implorò la ragazza.

Benji si avvicinò a lei e la abbracciò stando attento a non farle male. Isa iniziò a piangere.

"E' tutto passato, amore. E' tutto passato"

I ragazzi stavano entrando dal cancello del residence, Benji sosteneva Isa che camminava un po’ a fatica, Patty si era già offerta di non lasciarla mai sola quando non ci fosse stato Benji.

"siamo quasi arrivati, poi potrai finalmente dormire." Disse il ragazzo.

Il loro arrivò però scatenò il putiferio, tutti i ragazzi si erano lanciati verso il gruppo per vedere come stesse Isa, per fortuna Benji, Holly e Mark le fecero da scudo così che non si spaventò dall'irruenza dei loro compagni.

"Vi ringrazio, siete tutti così gentili. Io sto meglio, credo." Disse Isa che non vedeva l'ora di stendersi sul letto e poter finalmente dormire, era sfinita. Appena furono nell'appartamento di Benji, il ragazzo le diede una sua maglietta da indossare per la notte, su di lei era grandissima ma Isa si sentiva bene avvolta dal profumo di Benji. Uscì dal bagno e lo vide in salotto sul divano che sfogliava distrattamente una rivista, gli si sedette accanto.

"Buona notte Benji" gli disse baciandolo leggermente sulle labbra.

Benji ricambio il bacio "'Notte Isa ti raggiungo fra poco. Sto aspettando Freddy, prima in cortile mi ha detto che sarebbe passato. Cercheremo di non fare rumore"

"Non ti preoccupare sono talmente stanca che non penso di sentirvi" gli rispose Isa andando in camera.

Benji la osservò mentre si avviava verso la stanza, le sue belle gambe erano piene di lividi, si sentì uno stupido non avrebbe dovuto lasciarla sola, era colpa sua, per poco non perdeva anche lei. Non poteva perderla, non ora che era di nuovo felice, avrebbe trovato quelli che l'avevano ridotta così e gliela avrebbe fatta pagare. Era sicuro che dietro tutto quello c'era Porter, doveva solo trovare le prove.

 

 

  
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