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Autore: Slvre99    30/09/2014    2 recensioni
Cosa succede se mettiamo insieme Merida, la ribelle, Jack, lo spirito della neve, Hiccup, il cavaliere di draghi e Rapunzel, la sognatrice? Risultato? Tante one shot per tutti i gusti.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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N.A: Dopo giorni e giorni a rileggere questa one shot ho deciso che sia venuto il momento di pubblicarla. Solo al pensiero che questa è la seconda cosina che pubblico mi sudano le mani. Ora, senza anticiparvi niente, vi lascio alla lettura ( ci rivediamo a fine capitolo XD ).

 

 

Insegnami a

 Volare

 

 

< Insegnami a volare. > sospirò Rapunzel vedendo l’albino salire sulla sua torre con un balzo. 
< Non so come faccio... Ma ci riesco da quando ne ho memoria. > rispose sistemandosi la felpa azzurra. La biondina lo guardava con ammirazione. Lui riusciva a volare a differenza sua! Quello era un grande desiderio che la tormentava. Più o meno come una bambina amava poter aggrapparsi a Jack e allontanarsi dalla torre per qualche minuto.
< Ti andrebbe di vedere il villaggio? > domandò afferrandole la mano. Lei non si era mai allontanata così tanto. Sua madre non la faceva uscire dalla torre per proteggerla e la biondina insieme al suo strambo amico stavano per scappare al villaggio. Troppo rischioso, troppo pericoloso, troppo disubbidiente. 
< Eddai! Siamo arrivati solo fino alla foresta. Io credo che sia arrivato il momento di vedere il villaggio. > sorrise malizioso il ragazzo. 
< Io no- non pos- posso. > balbettò indietreggiando. 
< Lo sai anche tu che non puoi rimanere chiusa per sempre nella torre! > esclamò alzando le braccia e girandosi intorno. Erano nella parte della torre che ospitava la camera di Rapunzel. Le pareti erano tappezzate di dipinti colorati dalla biondina. C’erano molti disegni su il sole, dipinti di fiori e ritratti dell’albino. Alcuni erano ancora freschi, altri li aveva fatti molto tempo fa.
< Potremmo visitarlo sta sera. Quando ci saranno le luci fluttuanti! > proferì con un nodo alla gola la biondina. Il volto di Jack s’illuminò nel sentirle dire quella frase. Finalmente avrebbe portato la sua migliore amica al villaggio. 
< Sapevo che saresti venuta... > 
< RAPUNZEL, SONO A CASA! > ghignò Madre Gothel entrando frettolosamente. La biondina non fece nemmeno in tempo a salutare Jack che esso con un salto volò via dalla finestra.
< A sta sera, Jack. > sorrise lasciandosi trasportare dalla fantasia. 
< Tesoro, con chi stavi parlando? > chiese senza il minimo d’interesse. 
< Co- con J- Jac- Jack Frost. > balbettò nuovamente mordendosi la lingua. Tante volte aveva provato a spiegare a sua madre che lei aveva un amico che poteva volare, come nella favola di Peter Pan. 
< Cara... Quante volte devo ripeterti che avere amici immaginari non porta a niente! > espose alzando il tono della voce. Madre Gothel odiava il fatto che la biondina viaggiasse con la mente, l’unica cosa che approvava erano i suoi disegni, almeno fin quando non iniziò a disegnare Frost. 
< Ma lui è reale! > disse impaurita la piccolina. 
< Niente di tutto ciò è reale! > urlò spalancando i suoi grandi occhi grigi. 
< Ovvio che non lo è... Non mi lasci nemmeno uscire da queste mura. > protestò la biondina tirando fuori un altro discorso che avevano affrontato molte volte.
La mora si fermò un istante bloccata dalla rabbia. Doveva assolutamente chiudere quel discorso senza arrabbiarsi con lei il giorno del suo diciottesimo compleanno. 
< Cara > iniziò con voce piatta e distante. 
< Il mondo la fuori è molto pericoloso. Banditi, truffatori e ladri potrebbero persino rapirti! Io cerco tutti i giorni di salvarti proteggendoti in questa torre, però tu non mi ubbidisci e tenti di scappare. > esclamò facendole assumere un volto spaventato. 
< Vale la pena tentare... > sussurrò abbassando lo sguardo.
< Se vuoi scappa e lasciami morire senza i tuoi capelli. > concluse facendole provare dei sensi di colpa. 
< Scusami madre. > sospirò Rapunzel. 
La madre fece uscire un sorriso soddisfatto, poi strinse al petto la biondina. 
< Non ti preoccupare. > ghignò. 

***

< Sei pronta, Punzie? > disse Jack bussando cinque volte sulla finestra chiusa. Rapunzel stava dormendo profondamente, evidentemente si era annoiata ad aspettarlo. Era bellissima quando dormiva, i morbidi capelli chilometrici le sfioravano il volto rendendola incantevole. L’albino rimase qualche minuto ad osservarla, poi delicatamente riuscì ad aprirsi la finestra dall’esterno. Poggiò i suoi piedi scalzi sul pavimento e camminò con passo felpato fino al letto. 
< Punzie... > le sussurrò accarezzandole il viso. 
< Rapunzel... > bisbigliò scuotendola. La biondina dormiva fin troppo profondamente per essere svegliata da semplici carezze. 
< RAPUNZEL! > esclamò facendola scivolare per terra. Il tappeto attutì la caduta. 
< Jack? Che ti salta in mente?! > chiese alzandosi assonnata. 
< Allora, vuoi vedere le luci fluttuanti? > domandò scrollandola da tutta la stanchezza. Finalmente la biondina poteva sapere quali fossero quelle luci, andare al villaggio e passare un altro po di tempo con Jack. Solo che si sentiva troppo in colpa per aver tradito la fiducia di sua madre. 
< Pensi ancora a tua madre? > le sussurrò afferrandole le mani. 
< Vedrai ti perdonerà! > esclamò spronandola ad uscire. 
< E se non lo facesse? > chiese portandosi le mani al viso. 
< SONO LA PEGGIORE FIGLIA DEL MONDO! > gridò buttandosi tra le braccia di Jack. 
L’albino la strinse con forza a se e senza sentire ragioni la prese in braccio e volò via dalla finestra. 
< Stiamo volando! > sorrise appena si accorse di fluttuare qualche metro sopra la sua torre. 
< Per un’ora devi dimenticare di essere Rapunzel e diventare la cosa che avresti sempre sognato. > espose fiero l’albino e volò in fretta verso il grande villaggio illuminato. 
Non appena arrivati sul porto si poteva ammirare il castello pronto per lanciare delle lanterne. 
< Cosa stanno facendo? > chiese Punzie osservando una donna distribuire le lanterne con un piccolo sole disegnato. 
< Credo che mandano un omaggio alla principessa perduta. > pensò Jack ad alta voce. La storia della principessa era conosciuta in tutto il villaggio ed ogni anno la ricordavano lanciando delle lanterne al cielo. 
< Quindi sono queste le luci fluttuanti... > rise la biondina raggruppando tutti i suoi capelli in una treccia. Jack posò un dito sull’acqua del mare, che prese a gelarsi. 
< Come ci sei riuscito? > osservò incuriosita. 
< Nello stesso modo che riesco a volare. > rispose scivolando sul ghiaccio. L’albino fece cenno di seguirla, ma la biondina era bloccata. 
< Io credo che non sia una buona idea... > disse tremando.
< Non dirmi che hai paura. > sbruffò tenendo una mano tesa davanti a lui. Rapunzel annuì imbronciata. 
< Non avere paura... Ci divertiremo un mondo. > enunciò e la tirò a se con il grande bastone ricurvo che portava sempre con lui. 
< Segui i miei passi! > rise e la trascinò lontano dalla riva. Passo dopo passo, i due scivolavano tra il ghiaccio giocando come bambini. 
< NON RIESCI A PRENDERMI! > gridò Jack tirandole una palla di neve sui capelli. 
< Oh si che ti prendo. > rispose la biondina correndo verso di lui, ma mentre pattinava inciampò e cadde sull’albino con tutto il corpo. 
< Ti sei fatta male? > chiese ridendo per la caduta goffa.
< No... > bisbigliò fissandogli gli occhi blu. Per un momento Rapunzel fu incantata da i suoi occhi di ghiaccio e quasi tentata a strapparglieli per poter tenerli sempre con se. Quegli occhi le dicevano ogni cosa senza bisogno della voce. Si potevano vedere i labili confini di un blu cobalto all’azzurro cielo. 
Anche Jack fissava i suoi verdi. Il mondo di era fermato permettendo a loro di scrutarsi a vicenda. Non c’era suono, non c’era rumore, c’erano loro e il ghiaccio. 
L’albino le strofinò una carezza sul viso facendole congelare la guancia. Poi lentamente le afferrò con dolcezza il collo e le sfiorò le labbra con un dolce bacio. Rapunzel, prima rigida come una roccia, si lasciò trasportare da quel momento abbandonando il passato nella torre e guardando al di la di quella mura. Il loro tenero e passionale bacio aveva lasciato come sfondo il castello e le luci fluttuanti ormai nel cielo. 

 

 

 

N.A: Rieccomi! Dopo circa due settimane di studio sono riuscita a ritagliare un po’ di tempo per pubblicare. Ho deciso di fare una Jackunzel per il semplice motivo che li shippo troppo insieme *^* ( anche se la mia coppia preferita è sempre e per sempre la Mericcup). 
Spero di non essere sfociata nel OOC e che vi sia piaciuta. Non vorrei dilungarmi troppo così concludo col dire che aspetto con ansia ( molta ansia XD ) il vostro parere, critico o positivo che sia, e sperare che v’invoglia a leggere la prossima One Shot. Alla prossima. 

 

 

Slvre99

  
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