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Autore: Emiko    08/10/2008    2 recensioni
Era un giorno di festa.
Sull'alto Olimpo si celebrava il matrimonio tra Edward e Bella. Un dio lui, una comune mortale lei... Ma perché tanta diversità tra gli sposi?
Genere: Commedia, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Salve a tutti -^_^- purtroppo non ho molto tempo per scrivere e questa storia l'ho scritta tra un compito e un'altro... spero almeno che non faccia troppo pena... Avevo pensato di prendere vari miti greci e di sostituire i personaggi con quelli di Twilight... Vi prego, fatemi sapere cosa ne pensate...

...Buona Lettura...

La Decisione Di Emmett

(la mela ella discordia)

Era un giorno di festa.

Sull'alto Olimpo si celebrava il matrimonio tra Edward e Bella. Un dio lui, una comune mortale lei... Ma perché tanta diversità tra gli sposi?

Edward, figlio di Carlisle ed Esme, era bellissimo, proprio come tutti gli altri dei. Suo padre, subito dopo la nascita, curioso del destino del figlio, volle consultare un oracolo , piuttosto diverso da quelli che si erano visti fino ad allora: Alice, la compagna del signore di tutti gli dei...

-Sarà felice- pronosticò l'indovina- avrà un bambino che, nel fiore della sua gioventù, supererà le gesta del padre della sposa e sarà molto più grande di lui-

Carlisle, non avendo capito il complicato pronostico della dea, chiese spiegazioni più dettagliate...

-Praticamente non lo vuole nessuno 'sto qui, ora lasciami in pace che ho una festa da organizzare.-

così dicendo saltellò via allegramente canticchiando...


A causa di quanto aveva predetto Alice, nessun dio lasciava neanche avvicinare la propria figlia ad Edward, ormai diciassettenne. Esme era molto preoccupata per il figlio, lo vedeva passare le giornate da solo, a rincorrere cavalli alati tra le nuvole con sguardo alquanto preoccupante. Decise allora di fare qualcosa, e uscì a cercarlo per potergli parlare.

Ci mise un po più tempo del previsto, ma alla fine lo trovò. Era seduto, con lo sguardo fisso nel vuoto.

-Tesoro c'è qualcosa che non va?- chiese dubbiosa la donna. Ma dal ragazzo nessuna risposta...

Esme seguì lo sguardo del figlio fino ad accorgersi di ciò che aveva catturato la sua attenzione: una ragazza. Era molto carina certo, ma non avrebbe sicuramente potuto competere con una dea. Per non parlare poi di quanto fosse goffa e impacciata... cadeva continuamente...

Edward rivolse uno sguardo implorante alla madre e scoppiò a piangere...

-Mamma... la voglio...- si lamentò il ragazzo tra un singhiozzo e l'altro. Esme gli carezzò la schiena dolcemente e lo condusse a casa...


-Padre, perché i miei fratelli hanno tutti sposato delle dee mentre io sono sempre stato solo?- chiese una sera Edward.

-Vedi- rispose il padre -è per via di quella profezia...-

-Profezia o non profezia io non accetterò mai una simile condanna!-


I giorni passavano sempre uguali. Edward odiava quella ragazza, sapeva di doverle stare lontano ma non ci riusciva. Anche per lei era lo stesso, si era accorta di quello strano dio che la osservava e si sentiva braccata, in trappola, ma soprattutto indifesa.

Alla fine avevano imparato a conoscersi e Bella era stata disposta ad abbandonare la sua famiglia pur di stare con lui.


La cerimonia nuziale era stata curata con l'aiuto di Jasper e, soprattutto, della moglie Alice, nei minimi particolari. Erano stati invitati tutti gli dei, i vampiri, i licantropi, le streghe e tutte le altre strane creature conosciute fino a quell'epoca. Il salone era ormai pieno di gente e le sorelle di Edward danzavano insieme alle ninfe tra l'allegria di tutte, mentre le muse suonavano melodie sconosciute. Sul più bello Jasper pronunciò le fatidiche parole:

-Edward, Bella... io vi dichiaro marito e moglie.-

Gli invitati, dopo aver applaudito a lungo, si misero n fila per offrire i loro doni agli sposi: gioielli, vasi stupendi, abiti ricamati, coppe d'oro e d'argento... Cose che i due non avrebbero mai più degnato di uno sguardo, dopo quel giorno. Alice continuava a saltellare allegra di qua e di la, riservando ogni tanto qualche occhiataccia ai licantropi. Finita la lunga processione venne l'ora del pranzo. Furono serviti cibi sontuosi e vini pregiati quando, improvvisamente, una mela d'oro venne gettata sul tavolo. Era stata Victoria, la dea della discordia, a offrire quel dono, non agli sposi, ma “alla più bella!” com'era inciso a chiare lettere sulla mela.

Victoria, tra le dee, era stata l'unica a non essere invitata. Jasper aveva convinto la moglie a scusarsi con lei per essersi dimenticata di invitarla, ma la verità era che non era gradita a nessuno a causa della sua passione per la discordia, la guerra, la sofferenza e la morte. Ma ora eccola li, di sorpresa, che gettava la mela e scappava via.

Sulla sala calò un silenzio surreale. Tanya, Irina e Kate, tra le dee presenti, rivendicarono il dono per se, ritenendosi ognuna più bella delle altre.

-La mela tocca a me- disse Irina -chiedete a tutti gli uomini e gli dei e vi diranno che io sono la più bella.-

Tanya sbatté i pugni sul tavolo:

-La più bella di tutte sono io! Sono pur sempre la nipote del sommo Jasper, no?-

-No, la più bella sono io!- ribadì Kate -in me la bellezza si sposa con la sapienza!-

A quel punto Tanya, per mettere fine alla lite, propose: -Lasciamo decidere a Jasper, senza influenzare in suo giudizio-

Il dio era molto confuso. Se fosse stato per lui avrebbe lasciato la mesa sul tavolo e, a dispetto di Victoria, l'avrebbe completamente ignorata. Ma le dee erano insistenti e lui non ne poteva più di sentire quelle vocine stridule all'orecchio. Allora cominciò a pensare...”se do la mela a Kate poi chi la sentirà mia nipote, vanitosa com'è?... se la do a Tanya subito mi diranno di averlo fatto solo perché è mia moglie... se la darò a Irina scontenterò la maggior parte degli dei...”

-Caro non è che possiamo stare qui in eterno ad aspettare la tua decisione- lo interruppe Alice.

-Lo so ma non riesco a decidere! Aiutami ti prego!-

La dea allora, infastidita ma desiderosa di aiutarlo, gli sussurrò all'orecchio uno di quei consigli che da qualcuno come lei ti puoi aspettare solo una volta nella vita:

-Caro Jasper, se proprio vuoi un consiglio, non ti impicciare in queste cose, lascia giudicare un estraneo, magari un comune mortale.-

L'idea piacque moltissimo al marito, il quale prese subito la parola:

-Cari invitati, vi chiedo scusa se ho perso un po di tempo per decidere ma la mia decisione è questa: a giudicare sarà un uomo qualunque, un pastore, che non conosca nessuna delle dee.-

-Un pastore?!- cominciarono a protestare le dee

-Io non ci sto- disse Irina

-Neppure io- continuò Kate -un pastore non se ne può intendere di bellezza!-

Ma Jasper non si lasciò intimidire e, alzando un po la voce, continuò:

-Avete chiesto a me di decidere e io l'ho fatto.. adesso non avete il diritto di lamentarvi. Sarà Emmett a giudicare, il pastore che vive nella penisola di Olimpia-

Senza attendere la fine del banchetto, le tre dee si fecero accompagnare dal ragazzo che stava tranquillamente pascolando il suo gregge, suonando il flauto all'ombra di una grande quercia. Non appena Emmett vide da lontano il cocchio che si avvicinava, ebbe l'istinto di scappare ma, quando scesero le tre dee, ne rimase completamente incantato.

-A cosa devo questa visita?- chiese

Le dee, pronte, gli spiegarono la situazione...

-Non avere paura di noi. Vedi questa mela? Devi darla ad una di noi tre, alla più bella, solo alla più bella.

Emmett aveva conosciuto diverse ragazze in vita sua ma mai belle come loro. Le tre, capendo di averlo messo in difficoltà, si fecero avanti cercando di corromperlo-

-Senti ragazzo- gli disse Tanya sottovoce -voglio farti una proposta. Se darai la mela a me, ti farò re dell'Asia e ti darò immenso potere e ricchezze-

Ma a Emmett bastava il potere che possedeva sul suo gregge, per cui non accettò la proposta.

Cogliendo l'occasione, questa volta fu Irina a farsi avanti:

-Se sarò io la prescelta, ti renderò il più intelligente degli uomini e nello stesso tempo abile nelle varie arti.-

-Ti sembra per caso che io sia stupido?- Il ragazzo cominciava ad innervosirsi.

-No, non volevo dire questo...-

-Lascia stare, comunque non mi interessa.- Tagliò corto lui.

Rimaneva ormai solo Kate:

-Se sceglierai me, in compenso, ti darò l'amore della donna più bella del mondo: Rosalie.-

-Finalmente una proposta decente.- disse Emmett (mentre dei rivolini gli scendevano dalla bocca XD) -Io giudico la più bella... Kate!-

Il volto delle altre dee divenne rosso dalla rabbia e umiliate tornarono sull'Olimpo, seguite da Kate.

Emmett continuò comunque ad andare dietro al suo gregge in attesa che la promessa della dea venisse mantenuta.


Sapete com'è finita?

Emmett, per poter avere Rosalie, che come se non bastasse era già sposata ad un altro uomo, dovette andarla a rapire mentre il marito era assente, scatenando così una delle più grandi guerre che la storia ricorda fino ad oggi...

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Vi prego fatemi sapere se vale la pena continuare o se fermarmi qui... accetterò voletieri ogni vostro giudizio   =^_^=   ...Bye...

  
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