CAPITOLO
N. 8
“PRESTO,FUGGI !”
Era
giunto il primo pomeriggio ormai,e su Naklis
era scesa una fitta nebbia che rendeva impossibile vedere qualsiasi cosa pochi metri di distanza.
Ormai
era
quasi giunta la fine di dicembre, e il clima si faceva
sempre più freddo
è più rigido.
Mariam
anche quel giorno era andata sulla collina
che sovrastava il paesino, per godere
un
po’ di tranquillità prima di tornare a casa per
sbrigare le ultime faccende del
giorno…
“Finalmente
un po’ di riposo…”,
pensò Mariam guardando il suo paese dalla collina.
Già,perché
il mattino era andata a scuola e, ora
finalmente aveva un po’ di tempo per se stessa.
“Mariam
!”, la chiamò una voce
agitata da dietro la collina.
Quando
Mariam si voltò vide suo padre correre
velocemente
nella sua direzione e, nella mano destra stringeva
qualcosa di piccolo e
misterioso coperto da un pezzo di stoffa.
Mariam
gli corse incontro e, con un tono nervoso ,
gli chiese: “ Papà, che succede ?”
La
ragazza aveva sentito nella voce del padre un
certo spavento, quindi le era sembrato subito chiaro che ci fosse
qualcosa che
non andava.
Il
padre la guardò con aria terrorizzata, poi le
diede il fagotto.
La
ragazza, incuriosita, aprì il fagotto e
trovò una pietra dorata di forma sferica e
perfettamente levigata.
Prima
che
gli potesse chiedere qualcosa, suo padre le disse:
“ Mariam. Non
separarti mai da questa gemma: è la tua
forza. Ora scappa, poi raggiungi
Lom. Lì
chiedi di un sacerdote di nome Joel. Fagli vedere la pietra. Lui
saprà cosa
fare. Ora vai e stai attenta a
quei
soldati vestiti di nero; quando li vedi scappa, ok ?”
Mariam,
ora seriamente preoccupata vedendo suo
padre così terrorizzato, gli chiese: “ Ma
perché tutta questa fretta ? Cosa sta
succedendo ?”
Il
padre, la guardò dritto negli occhi, orgoglioso
di lei e le disse chiamando a raccolta la poca calma che gli era
rimasta per
non spaventare ancora di più la figlia : “Mariam,
tu sei una persona speciale e
puoi cambiare tante cose. L’Esercito del Nuovo Ordine ha
attaccato il nostro
villaggio e ti sta cercando, quindi vattene prima che ti trovi
!”
“Ma
non posso abbandonare te, la mamma e tutti i
miei amici !” , esclamò Mariam sull’orlo
delle lacrime.
“Mariam,
noi tutti ti vogliamo bene ed è per
questo che ci
stiamo sacrificando per
te. Non rendere inutile il nostro sacrificio ! Vai e non arrenderti mai
!
Saremo sempre con te; potrai trovarci
nel tuo cuore. Ora, vai…ti prego.”,le disse il
padre seriamente.
Mariam,
si sentì davvero persa e spaventata.
Mariam
guardò negli occhi suoi padre, poi, si voltò
e iniziò a correre più veloce che poté
verso la foresta, con le lacrime umide
che le bagnavano il volto…
Dalla
collina, suo padre la guardò svanire tra i
maestosi alberi della foresta; le lacrime solcavano il suo volto
perché sapeva
che non avrebbe mai più rivisto la figlia.
Il
padre delle ragazza, si diresse verso il
villaggio per distogliere l’attenzione dei soldati da Mariam,
permettendole
così di guadagnare tempo e di mettersi in salvo.
“Buona
fortuna, Mariam. Sii forte !”, pensò
suo padre mentre correva giù per il pendio che portava al
centro del villaggio…