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Autore: clairemonchelepausini    01/10/2014    1 recensioni
Salve a tutti questa è la mia prima Fan Fiction e non potevo non iniziare scrivendo della magnifica storia d'amore di Chuck e Sarah. La mia storia partirà subito dopo la puntata 5x13 dove tutto è stato lasciato con un finale aperto, i personaggi sono come ho appena detto Chuck e Sarah ma li ritroveremo un po’. Per quanto riguarda la trama quello che posso accennarvi e che l’inizio sarà la fine, ovvero che partirò da un momento che avverrà alla fine della mia storia ma tranquilli che poi tornerò indietro e appunto inizierò dal finale della 5 stagione man mano che la storia verrà raccontata capirete (o almeno lo spero XD).
Dal primo capitolo:
"P.S. Forse è meglio che prima di dire altro io faccia un passo indietro è spieghi chi sono e la mia storia, ma ho deciso che non sarò io a raccontarla ma saranno loro, i protagonisti che l’hanno vissuta."
Spero solo che la mia storia alternativa che riscriverà il finale come l’avrei voluto io vi soddisfi e che possiate così apprezzarla. Auguro a tutti una BUONA LETTURA.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chuck, Nuovo personaggio, Sarah, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 8 - Chuck vs il ritorno

 
E’ difficile smettere di pensare soprattutto quando hai avuto più di dieci ore di volo, la cosa che in quel momento può sembrare la scelta giusta alla fine del viaggio invece sembra quella più sbagliata. Ma io sapevo già che nonostante fosse difficile era giusto lasciarle la sua vita. Una vita senza scelte difficili come la mia vita o quella del nemico, una vita spensierata senza un burbero come me e ancor di più meritava una vita felice senza il rischio che io potessi farla soffrire. Ci siamo allontanati già una volta e so che con quest'uscita le avrò portato alla mente tutti quei ricordi dolorosi ma lei è una donna forte c’è la farà, avrà bisogno di tempo ma si riprenderà perché è una combattente, altrimenti non avrebbe potuto scegliere un compagno come me.

Hostess: I Signori viaggiatori sono pregati di allacciare le cinture durante la manovra di atterraggio. Vi avvisiamo inoltre di essere in arrivo a Burbank. (California).

Casey: Ed eccomi di nuovo qui dove tutto è iniziato. (grugnisce)

 
*****************************

Apro lentamente gli occhi e mi accorgo che è già giorno, il tempo è passato così velocemente che ancora non ci credo. Richiudo nuovamente gli occhi e rivedo Sarah in tutti i miei pensieri e questa volta è circondata da un calore che solo il mio cuore sarebbe stato in grado di emanare. Ora proprio in questo momento capisco perché ho dormito così bene stanotte, semplice perché e lì, dove la posso sentire più vicina ed è lì dove posso vederla e stare con lei. Apro di nuovo gli occhi e tutta quella tranquillità, quell’amore e quella quiete svaniscono e mi ritrovo solo seduto sul divano a non sapere che fare della mia vita ora che lei non c’è più.
(suono del telefono)
Vengo preso da gioia e panico allo stesso tempo perché penso che sia Emma con notizie di Sarah ma non è possibile, ci siamo sentiti il giorno prima, non posso credere che ci sia già qualche problema! Prendo il telefono e rispondo subito senza guardare il display con il cuore in gola e la speranza che non siano cattive notizie. 

Chuck: Pronto?

Mary: Chuck…

Chuck: Mamma!

Al solo sentire la voce di mia mamma mi calmai, sapevo che non sarebbero state brutte notizie su Sarah, così intorno a me tutto riprese colore e il mio cuore riprese a battere. 

Mary: Tesoro stai bene? Ti sento con una voce un po’ debole..

Chuck: Si tranquilla mamma.

Mary: Mi dispiace non starti vicino, soprattutto adesso che stai affrontando questa difficile situazione.

Chuck: Lo so e so che saresti voluta essere qui ma stai tranquilla, sto davvero bene.

Mary: Non dire bugie.

Chuck: Sto bene mamma davvero anche se mi manca e penso sempre a lei.

Mary: Mi dispiace davvero tanto sarei voluta rimanere con te ma sai che questa volta che sono rimasta dovevo stare un po’ con Ellie noi…noi dovevamo chiarire e recuperare del tempo insieme

Chuck: SI tranquilla non preoccuparti. Lo so già anzi sono felice che le stai vicino, lei forse p quella che ha sofferto di più quando te ne sei andata.

Mary: Lo so e sto cercando di fare il possibile ma non posso recuperare alcuni momenti che mi sono persa

Chuck: Mamma non preoccuparti, Ellie ti ha già perdonato.

Mary: Lo spero. Chuck aspetta che adesso ti passo Ellie che non fa altro che farmi gesti perché ti vuole parlare! ci sentiamo presto un bacio..

Chuck: A presto mamma.

Ellie: Chuck, ma dico non ti sembra il caso di chiamare ogni tanto?

Chuck: EHI, EHI! Nel caso te lo fossi dimenticato avevo una situazione da sistemare!

Ellie: Lo so, mi sto riferendo a questo. Potevi chiamarmi, potevi farmi sapere qualcosa sono stata perennemente in ansia!

Chuck: Ma non dovevi, sai che ormai so cavarmela anche da solo, sono cresciuto.

Ellie: lo, lo so comunque dimmi come vanno le cose?

Chuck: Ehm….

Ecco qui che tutto precipita, non poteva fare domande più difficile a cui io avrei dovuto rispondere.

Chuck: Ehm….Va bene anche se…se Sarah non è rimasta, mi ha lasciato perché non ricorda nulla, nemmeno dopo che io le ho raccontato la nostra storia e dopo…dopo che l’ho baciata perché Morgan diceva che forse un bacio magico…

Ellie: Un bacio magico Chuck? Da quando dai ascolto a ciò che ti dice Morgan?

Chuck: Non ti arrabbiare, Morgan mi ha solo detto ciò che pensava. E’ stata lei a chiedermi di baciarla, lei è andata via per non ferirmi perché non poteva rimanere con me senza ricordi.

Ellie: Stai bene? Mi prendo qualche giorno, vengo e sto con te.

Chuck: No Ellie tranquilla sto bene o almeno ci starò. So che sta bene, mi ha chiamato Emma, mi ha detto che è da lei e che si ricorda solo di loro e…

Ellie: Guarda Chuck non voglio infierire ma è normale perché…

Chuck: Si lo so e credimi non mi interessa il perché, io voglio solo che stia al sicuro e stia bene.

Ellie: Chuck…non so se faccio bene, ma voglio darti una bella notizia magari questa ti potrà aiutare..

Chuck: Dimmi che succede? No! Aspetta! Non dirmi che sei di nuovo incinta?

Ellie: No ma che dici? No per ora ci basta Clara. Io, Devon, mamma e Clara torneremo presto, sì perché qui a Chicago il contratto tra poco scade e noi abbiamo deciso di non rinnovarlo. È bello stare qua, questo è il lavoro che desideravo da una vita ma ho capito che adesso le cose sono cambiate e voglio far crescere mia figlia dove anch’io sono cresciuta e poi….poi voglio averti vicino perché mi manchi.

Chuck: Non lo stai facendo per me vero? Perché guarda che io…

Ellie: No. Lo sto facendo per me e poi non sono abituata ad esserti lontana così a lungo, noi siamo cresciuti e siamo stati sempre insieme. Chuck è quello che voglio davvero, di certo le avventure a Burbank non mancheranno. 

Chuck: Sono felice per te sorellina.

Ellie: Grazie Chuck, scusa adesso devo andare perché Clara deve mangiare e mamma è uscita a presto.

Chuck: Si mi raccomando saluta tutti e dà un bacio alla mia nipotina preferita.

Questa chiamata mi mise di buon umore e poi sapere che presto Ellie, Devon, Clara e la mamma sarebbero ritornati mi riempì di gioia e per concludere il tutto sapevo che Sarah stava bene, forse adesso potevo dire di stare bene senza mentire. 

 
*****************************

Finalmente ero arrivato, adesso per prima cosa volevo andare a casa e vedere la mia bambina e vedere se quel disgraziato la stava trattando bene. Quando arrivai era tutto chiuso, bussai per più di due volte ma nessuno rispose, attesi ancora qualche minuto fino a quando qualcosa attirò la mia attenzione. Mi girai e vidi una figura muoversi in casa di Chuck, mi stranizzò perché era impossibile che Bartoswki fosse a casa, non si perde un giorno di lavoro nemmeno se sta male figurati se lo trovo adesso in casa. Feci l’unica cosa che potevo, sapevo che lasciava sempre la finestra della sua camera poco aperta così lentamente e senza far rumore entrai e mi avvicinai in cucina quando vidi l’ultima persona che mi sarei aspettato di vedere:

Casey: Chuck?

Chuck: Casey? E tu che diavolo ci fai qui?

Casey: Beh io….no invece che ci fai tu qui? Perché non sei a lavoro?

Chuck: Questa è bella poi! Sono a casa mia e faccio quello che voglio! sono ormai grande perché qualcuno mi dica che fare. Ma tu da dove sei entrato?

Casey: Dalla finestra di camera tua

Chuck: Ah beh. Non potevi usare la porta? Avevi paura che non ti aprissi?

Vedo Chuck strano, strano più del suo solito. C’era qualcosa che non andava e perché quella risposta acida? Lui non si è mai comportato così a meno che….Sarah ecco perché ma…ma Morgan l’altro giorno al telefono era stato così evasivo… quando lo prendo lo riduco in mille pezzettini. 

Casey: Da quando hai imparato ad usare gli artigli? Che c’è Sarah ti ha mollato?

Chuck: Tu lo dici a me ma ti sei visto? Sei con Gertrude o sei qui da solo perché ti ha già cacciato?

Beh anche questo è vero. Il bambino ha imparato come difendersi, bravo Bartoswki ma questo non glielo dirò mai perché si monterebbe la testa, anche se il suo modo di rispondere è stato giusto mi ha ferito perché questo è un argomento di cui non voglio parlare, non ora e non con lui. 

Casey: No, non mi ha cacciato e comunque non stavamo parlando di me!

Chuck: Certo perché quando si parla di questo, di sentimenti tu…

Casey: Dacci un taglio! Che è successo con Sarah? Perché lei non è qui con te?

Chuck: lei non ricorda nulla, rammenti Casey? Hai già dimenticato tutto? Ha preferito andarsene e lasciare tutto e tutti perché non poteva restare qui e non poteva restare con me!

Casey: E tu cosa fai ancora fermo qui? Perché non sei andato a cercarla? Perché non hai provato a fermarla? 

Chuck: Ma davvero tu mi stai ponendo questa domanda? Ogni fibra del mio corpo ha provato a fermarla, ma lei aveva già deciso e sai bene che non cambia idea. Tu non puoi nemmeno immaginare quanta forza ci voglia per non andarla a riprendere. Ci vuole più forza per restare che per fare ciò che ha fatto lei!!

Casey: A riprenderla?

Chuck: Si. Casey, Sarah sta bene ed è da sua madre Emma e non so perché o come, ma ricorda solo questo e prima che tu possa dire qualsiasi altra cosa per me l’unica cosa importante è che lei sta bene e che sia in un posto sicuro.

Rimango sbalordito da tutto quello che sento, Morgan mi aveva detto che Sarah era andata vita ma pensavo che Chuck una volta scoperto sarebbe andato da lei e l’avrebbe convinta a tornare. Non posso ancora credere che questa è la fine, non ci credo e non lo farò adesso. Sarah non era una che si arrendeva, poteva non ricordare nulla ma so per certo che non avrebbe mai smesso di provarci o di essere forte e lottare per ciò che voleva. 

Casey: E allora se è tutto quello che t’interessa che ci fai qui conciato così? Perché allora ti stai trascinando per tutta casa?

Chuck: Io….io, non sono affari tuoi Casey!

Casey: Lo sono invece. Primo perché siamo una squadra e poi…poi…perché siamo amici.

Chuck: E quindi? Siamo amici? Bene a saperlo!! ( ride)
Casey: Allora tu hai deciso di rimanere qui a casa tutto il tempo finchè Sarah non ritorna? Hai deciso di non fare nulla della tua vita?

Chuck: non lo so, sto solo cercando di riprendermi. Questi giorni sono stati un inferno quindi Casey non stressarmi anche tu.

Casey: Chuck ti ho visto quando Sarah se ne è andata e non eri un bello spettacolo. Vai avanti e quando ricorderà ritornerà 

Chuck: Tu fai tutto così facile. Casey, Sarah è mia moglie ( urlando)

Casey: E cosa hai deciso di fare allora? Non andrai a lavoro? Non vivrai più? Qualsiasi cosa faccia non tela riporterà indietro

Chuck: Lo so e non c’è bisogno che sia tu a dirmelo

Casey: Mi dispiace Chuck.

Detto questo apro la porta per andarmene perché c’è una persona che devo vedere la quale mi dovrà dare delle spiegazioni. Perché non è qui con lui? Chuck mi si piazza davanti con faccia ferma, convinta di ciò che fa ma sa bene che non deve fare queste cose, non con me ,perché posso reagire male. 

Chuck: Dove stai andando?

Casey: Esco, devo sistemare alcune cose.

Chuck: Ti conosco bene Casey e so che menti. Tu stai andando da Morgan!

Casey: Chuck togliti non vorrei fare qualche danno a quel bel visino.

Nulla da fare faccio un altro passo e mi blocca di nuovo, stavolta non soltanto mettendosi davanti ma mette porge in avanti anche il braccio come segno di non muovermi, sta davvero esagerando, era ora che lo rimettessi al suo posto!

Chuck: Mettimi giù! Mettimi giù!

Casey: Non gridare come una femminuccia…ecco l’ho fatto contento?

Chuck: Beh delicatezza è il tuo secondo nome!

Casey: Te lo avevo detto che ti saresti fatto male e poi non è colpa mia se sei fatto di ricotta!

Chuck: Visto il tuo modus operandi biasimi Morgan perché non te lo ha detto? Da quando sei arrivato non hai fatto altro che darmi dello stupido per quello che avrei dovuto fare e non ho fatto quindi davvero biasimi Morgan per non avertelo detto?

Casey: Morgan aveva il dovere di dirmelo, punto!

Chuck: Tu non ascolti mai vero Casey?

Lasciai Chuck un po’ indolenzito sul divano, sapevo che non mi sarebbe corso dietro perché doveva riprendersi, era arrivato il momento che io e quell’essere barbuto avremmo fatto quattro chiacchiere e stavolta poteva stare tranquillo che l’avrei spennato vivo.

 
***********************

E da questa mattina che ho una brutta sensazione è come se…

Morgan: Oh mio Dio! Visto che non sbaglio mai!

Avrei dovuto dare più fiducia al mio sesto senso maschile. E ora che faccio? Devo scappare ma dove posso andare? Nel castello? No, là ci sono troppi pericoli per me se voglio rimanere ancora vivo. Alzo di nuovo la testa cercando di guardarlo attentamente in questi giorni lontano da qui non è proprio cambiato, ha la stessa espressione ed è proprio quella che mi ha convinto a rimanere nascosto. Lui è sempre arrabbiato, ma stavolta è furioso, c’era una solo spiegazione, un motivo semplice… ha scoperto tutto e ora sono in pericolo, maledizione volevo solo proteggere Chuck. Sono tra i ripiani della cucina,ma anche qui ci sono troppe tentazioni per Casey così mi è venuta la brillante idea di nascondermi negli armadietti, funzionava sempre a scuola quando dovevo nascondermi dai bulli, quindi funzionerà anche questa volta. Deve funzionare. Uscirei poi solo quando il negozio sarà chiuso se io non ci sono e lui non mi vede se ne andrà no? Piano piano e a gattoni mi dirigo nella sala pranzo quando ad un certo punto:

Casey: Ecco dove ti eri cacciato, stavi cercando per caso di cercare di nasconderti da me?

In quel momento il mio cuore diventò piccolissimo, più piccolo di un canarino, non solo perché lui era tornato ma perché era riuscito a sollevarmi ad almeno mezzo metro da terra e questo si che mi spaventava. 

Morgan: No. No stavo solo cercando la mia penna portafortuna che mi era caduta sotto lo scaffale. Io ci tengo tanto e quindi mi sono abbassato per prenderla quella è la penna con la quale io…

Casey: Dai Morgan fai sul serio? Allora dimmi un po’ come sta Alex?

Morgan: Bene, oggi è a lezione non so a che torni, lo sa che sei qui?

Casey: No non lo sa nessuno o quasi. Sai una cosa buffa mi è successa prima di venire qui.

Morgan: Ah si? Beh questa la voglio sentire! Perché quando a te che succedono cose buffe è tutto da ridere!

Casey: Io se fossi in te non riderei tanto. Oggi per caso mi sono ritrovato a passare davanti casa tua e non c’era nessuno ma poi ho notato….

Morgan: Ma davvero? Per caso proprio eh! Cosa hai notato? Il nostro giardino ben potato e bello fiorito? Si non per prendermi il merito ma io e Alex ci siamo dati al giardinaggio, certo i lavori più pesanti li ho fatti io però..

Non ho neanche il tempo di finire che….BOOM. Ecco che arriva lo scappellotto, dopo avermi messo a terra me lo sarei aspettato e so anche perché ma non voglio dire nulla. Io dico ma come cavolo è possibile che è così difficile proteggere un amico?

Morgan: E questo per cos’era?

Casey: Ancora Morgan? Chuck…ti dice niente?

Morgan: Si è il mio migliore amico e quindi?

Casey: Davvero Morgan? Ho visto Chuck e abbiamo parlato, davvero vuoi continuare questa messa in scena? Sai ho fatto parlare persone addestrate a mentire e credimi che posso farlo anche con te!

Morgan: Scusami, Casey stavo cercando di proteggere un amico.

Casey: Proteggerlo da chi? Da me? (urlando)

Morgan: Non ti alterare sei tu che te ne sei andato lasciando tutto e tutti e adesso vieni e pretendi…

Ecco fatto un altro scappellotto, ma quando imparerò a tenere chiusa la bocca? Mai, penso proprio mai.

Casey: E allora? Esistono i telefoni lo sai! O hai il cervello fritto dai videogiochi?

Morgan: Io non ci gioco più.

Casey: Ah si, e da quando?

Morgan: Da…

Casey: Lascia stare va. Allora vogliamo parlare di Bartoswki?

Morgan: Che vuoi dire? Che vuoi sapere?

Casey: So già tutto abbiamo parlato, mi ha detto di Sarah se n’è andata. Perché non me lo hai detto quando ti ho chiamato?

Morgan: Perché lo era, almeno lo era prima del tuo arrivo!

Casey: Ancora? Morgan con me stai rischiando grosso! non vuol dire che perchè sei il fidanzato di mia figlia io non possa riempirti di botte eh. Stai attento.

Morgan: lo vedi come sei? E proprio per questo che non ti ho voluto dire nulla e per questo che stavo cercando di proteggere Chuck (presi fiato e stavolta non mi sarei tenuto nulla più) Cercavo di proteggerlo da …

Casey: Ma chi credi che io sia? Un mostro?

Morgan: No assolutamente (così altre cose sbagliate stavolta mi prese per un orecchio) Casey lasciamo. Ahi, mi fai male. Stavo cercando di dirti che non avresti potuto capire

Casey: Mi stai dando dello stupido Morgan?

Morgan: No è solo che Chuck è delicato, si rompe facilmente figurati che è stato diffidente anche con me e per parlarmi ho dovuto quasi pregarlo. Casey questa è una situazione dura per lui.

Casey: E quindi tu hai pensato che io non ero capace di farlo parlare!

Morgan: No di questo non di sicuro, mi preoccupavo di più invece di come lo facevi parlare.

Casey: Morgan siamo stati una squadra per 3 anni!

Morgan: Fare una squadra non è lo stesso di essere una squadra.

Casey: (grugnisce) Grimes sai che odio i giochetti di parole, sto perdendo la pazienza!

Morgan: Lasciami l’orecchio e io parlerò. ( glielo lascia) Casey cosa avrei dovuto fare eh? Tu te ne eri andato per una missione con Gertrude, non sapevo dove e che tipo di missione fosse, io….io dovevo stare accanto ad Alex e tenermi pronto per qualsiasi notizia ( stavo urlando) Tu te ne eri andato.

Stavo esagerando lo sapevo ma Casey doveva capire e al diavolo le conseguenze. No vabbè proprio al diavolo no eh! 

Morgan: Io stavo cercando di esserci per tutti e per una volta ho scelto io, ho deciso io di non dirti nulla perché per una volta volevo!

(Casey prende Morgan di nuovo per un orecchio)

Casey: Volevi cosa tu? Eh cosa volevi?

Morgan: Maledizione! Ahi! Lasciami ti prego Casey. Ahi mi fai male!

Casey: Ancora ti lagni come una femminuccia?

Morgan: Non stavo parlando male di te stavo….

Quando infine avvenne il miracolo. 

Alex: Papà!!!!!

Fu così che Casey mi lasciò l’orecchio ormai rosso e dolorante.

Casey: Ehi! Alex come stai?

Alex: Io bene papà e tu, che ci fai qui?

Casey: Io…

Morgan: Ciao tesoro!

Alex: No! Papà dimmi che non avete litigato, che avete fatto tutti e due?

Casey: Nulla non preoccuparti, stavamo solo discutendo.

Alex: Sicuro? Papà io so come sei fatto… (disse Alex dolcemente)

Casey: Ma che avete tutti oggi?

Alex: Perché?

Casey: Nulla piccola lascia stare..

Alex: Papà non me lo intimorire e spaventare io gli voglio bene.

Casey: Si certo. ( grugnisce)

Alex: Tesoro ti aspetto in macchina. E….papà tu stasera cenerai con noi e non voglio scuse.

Casey: va bene tesoro, nessuna scusa promesso.

Un altro scappellotto a Morgan

Morgan: E questo per cos’era?

Casey: Per Chuck!

Morgan: Stavo dicendo che per una volta volevo farcela da solo e volevo dimostrarti che potevo farcela. Casey maledizione a te, stavo solo proteggendo un amico e perché tu lo sappia è questo che fanno gli amici, si aiutano e si proteggono a vicenda. Volevo che tu non mi vedessi sempre come un’idiota combina guai!

Casey: Impossibile. Avresti comunque dovuto dirmelo, questo non cambia il discorso.

Morgan: Per fare cosa? Per trattare male Chuck con i tuoi modi ultra delicati?

Casey: No, per cercare di convincere Sarah. Cavolo Morgan loro sono la mia squadra e i miei amici. (disse amici quasi in un sussurro)

Morgan: Non c’è ombra di dubbio stare qui ti ha rammollito.

Scappellotto. Si. 

Morgan: Questa volta me lo meritavo. 

Entrambi risero all’unisono, la quiete dopo la tempesta anche se la tempesta in questo caso aveva un solo nome: John Casey. 











Spazio d’autrice: Salve a tutti ed eccomi qui dopo qualche settimana, lo so sembra quasi un mese scusatemi ma cmq è stata vacanza anche per me. Le vostre come sono andate e come procedono? Le mie sono finite, adesso si studia! ma parliamo del capitolo che è più interessante ahahahha. Mi scuso ancora per il ritardo ma spero che vi piaccia anche se è un po’ più lungo del solito ma purtroppo non potevo accorciarlo ma cercherò di non farli troppo lunghi. Qui vediamo il nostro Casey in azione, che ne dite sono riuscita a mantenermi nei personaggi? Io spero di si. Che succederà adesso che è arrivato Casey? La squadra si riattiverà? E cosa succederà tra Casey, Morgan e Alex? In questo capitolo non c’è stata Sarah ma prometto che nel prossimo ci sarà con qualche bel colpo di scena. Come sempre devo ringraziare tutti voi sia chi commenta, chi ha messo la storia tra preferite e anche chi legge solamente un grazie di cuore a tutti.
Buona lettura e al prossimo capitolo ovviamente sarebbe bello sapere che ne pensate si accettano commenti sia positivi che negativi.
un bacio a tutti.

 
   
 
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