CAPITOLO
N. 14 “
SULLE ORME DEL DESTINO”
“Dai,
Lein ! Ancora un po’ e ci fermiamo !”, le
disse Rik.
“Non
ce la faccio più !” , gli rispose la ragazza
stravolta dalle lunghe ore di marcia.
Rik,
capendo la fatica che entrambi avevano dovuto
sopportare diede ragione all’amica e le disse:
“Sì, forse hai ragione.
Fermiamoci.”
I due
ragazzi si sedettero in una prateria nel
mezzo del bosco.
Rik
iniziò a guardarsi in giro, poi
disse a Lein: “Vado un attimo a controllare
una cosa. Tu resta qui.”
“D’accordo.
Ma dove vai ?”,gli domando l’amica.
“Non
preoccuparti. Torno subito.”,le rispose Rik
sorridendo, poi si inoltrò nel bosco sparendo dalla vista di
Lein.
Dopo
una decina di minuti, Rik tornò indietro e
disse all’amica: “Lein ho trovato una grotta !
E’ fantastica ed è impossibile
da trovare. Possiamo andare lì che ne dici ?”
“Ok.”,gli
rispose la ragazza.
Così,
i due ragazzi si avviarono verso la grotta.
Quando
arrivarono all’entrata della caverna, Lein
domandò: “Rik,come hai fatto a vederla ?
E’ nascosta alla perfezione.”
“Non
lo sai che sono un ottimo osservatore ?
Quando accompagnavo mio padre nelle battute di caccia ho fatto molta
esperienza.”,le rispose il ragazzo.
Lein,,
con tono arrabbiato, gli disse: “Non vorrai
dire che andavi a caccia per divertimento, Rik ! Vero ?”
Il
ragazzo, stupito dalla reazione dell’amica, gli
rispose: “Ma no,figurati. Un conto è cacciare per
mangiare e un conto è
cacciare per divertimento. Andavo con mio padre apposta.”
“In
che senso ?”, gli domandò Lein sospettosa.
“Nel
senso che convincevo mio padre ad andare
nella direzione
sbagliata in modo da non
fargli uccidere nessun animale. Sei un’ambientalista
convinta,eh ?”, le rispose
Rik divertito.
“Più
o meno !”, gli rispose Lein.
La
grotta era situata su
un promontorio roccioso,che
i due ragazzi raggiunsero
facilmente.
Davanti
all’entrata della grotta, c’erano dei
maestosi pini che ne nascondevano l’ingresso.
Dopo
un ultimo ed estenuante sforzo, i due amici
raggiunsero la grotta.
Una
volta dentro
la caverna, Lein accese
il fuoco
e Rik tirò fuori delle provviste che
entrambi avevano trovato durante il viaggio.
Anche se la
cena era basata solo di funghi, bacche e frutti di bosco, ai due
ragazzi sembrò
una delizia reale !
Dopo
cena, i due ragazzi parlarono un po’.
“
Chissà come stanno i miei genitori ?”, si chiese
Rik e sospirò.
“Forse
sono riusciti a scappare anche loro.”, gli
disse Lein per incoraggiarlo.
“Non lo
so…”, disse Rik preoccupato.
Dopo
un silenzio imbarazzante, Rik chiese: “ Lein,
secondo te, i nostri compagni sono già in viaggio
?”
“Può
darsi…” , gli rispose Lein, poi, sorridendo
aggiunse: “…forse li vedremo molto presto
!”
“Speriamo
!” , esclamò Rik.
Dopodiché,
i due amici guardarono per qualche
minuto i corpi celesti che
brillavano
luminosi nel cielo notturno.
“Come
vorrei essere a casa.”, disse Lein
nostalgica.
“Perché
non mi parli un po’ della tua infanzia ?”,
le domandò Rik.
Così,
Lein raccontò all’amico la sua storia e gli
descrisse il suo villaggio natale.
A
poco a poco, i due amici si sentivano sempre più
vicini…