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Autore: _Mikaislife    01/10/2014    1 recensioni
Salve a tutti lettori, chi vi parla sono le due scrittrici della storia; volevamo dire una cosa:
Questa FF ha come protagonisti i 5 Seconds of Summer ma quelli veri e propri sono Ashton e Luke ma attenzione: con questo non vuol dire che metteremo da parte Calum e Michael, nella storia ci saranno anche loro e, inoltre, come coppie non troverete ne i Muke ne i Cashton; sia io che la mia collega shippiamo Lashton e Malum (Michael e Calum) quindi se già il genere non vi piace, vi sconsiglio di leggere, ma se siete curiosi lo stesso allora prego, accomodatevi, siamo aperte a tutti i tipi di critiche, basta che siate civili: ricordate che la civiltà è alla base di tutto.
Buona lettura, miei cari.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ashton Irwin, Luke Hemmings
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Luke.

'I can be your hero, baby..'
'I can push away your pains!'
Continuò Michael mentre strimpellava le corde della sua chitarra saltellando di qua e di là.
'Sei sicuro che faccia così? Ti avevo chiesto di cercare il testo per poter cantare questa canzone alla festa di Halloween che ci sarà a scuola.'
'Non sono sicuro di niente.. ma dai. Insomma, abbiamo ancora tempo.'
'Mancano comunque le percussioni.'
Disse Calum posando il basso sulla sedia e poggiandosi con le spalle al muro.
'Ma il tuo fidanzatino non vuole entrare a far parte della nostra band... Quindi non lamentarti.'
'Fanculo Michael.'
Mi passai una mano tra i capelli e mi mordicchiai il labbro mentre osservavo i miei due migliori amici litigare, come al solito.
'Smettetela. Posso provarci di nuovo io con Ashton.. Dopodichè lasciamo perdere e ci concentriamo sul nostro lavoro, chiaro?'
'D'accordo.'
Dissero entrambi dopo essersi scambiati uno sguardo d'intesa.
E così, il giorno seguente, andai a fare una visitina ad Ashton..mi aprii sua madre.
'Ciao! E tu sei?'
'Salve signora! Io sono Luke, un amico di Ashton. E' in casa? '
'Ahm.. veramente è uscito con la sua fidanzata.. Ma posso dirgli che sei passato, se vuoi.'
-Fidanzata?..-
'Certamente signora. Glielo dica.. verrò un altro giorno. Grazie ancora e arrivederci!'
Quindi Ashton si era fidanzato ed io non ne sapevo niente? E Calum? Lo sapeva? 
Gliene avrei parlato sicuramente. 
Mentre camminavo, a testa bassa e tirando calci a qualche sassolino che trovavo per terra, mi fermai dopo aver sentito qualcuno che mi chiamava; mi guardai intorno e vidi che era Derek.
'Che c'è?'
'Hemmings. Sai che non si gira da soli per queste strade? '
'So solo che lungo questa strada ci sta anche casa mia ed ho tutto il diritto di percorrerla senza dovermi preoccupare di incontrare tipacci come te.'
'Non mi aspettavo una risposta, in realtà. Smettila di rispondere ed impara a stare un po zitto.'
'La bocca è fatta per parlare.' Alzai le spalle e continuai a camminare.
'Le mie mani sono fatte per rovinarti quella bella boccuccia che ti ritrovi.' Disse prima di trascinarmi dietro la casa dei signori Stewart e prendermi letteralmente a pugni.

Quando la sera tornai a casa, mio padre mi fece una testa tanta per le tante domande riguardanti il mio labbro spaccato ed il mio occhio nero.. Insomma, andavamo di bene in meglio.
Mi stesi sul mio letto dopo essermi fatto una bella doccia calda e mi girai di fianco stringendo il cuscino tra le braccia e guardando la finestra che stava socchiusa.
Pensavo ad Ashton. Al fatto che non aveva accettato di entrare nella nostra band, al fatto che aveva una ragazza , al fatto che era praticamente un mito alla batteria.. ed infine a quanto fosse carino e misterioso. Mi misi ad analizzare questi punti:
-Non aveva accettato di entrare nella nostra band perchè conoscendoci da poco, probabilmente si sentirebbe in imbarazzo e non riuscirebbe a concentrarsi in ugual modo a quando e solo.. o magari non ci sopporta e basta;
-aveva una ragazza..sì, ma chi era questa ragazza? Come mai Calum non mi aveva detto nulla?..Che poi insomma.. Non era tenuto a dirmi nulla. Infondo chi sono io per Ashton? E poi non gli ho mica detto che mi importa sapere le sue cose.. Alla fine Cal non aveva nessuna colpa ed io dovevo semplicemente scoprire chi era questa tipa;
-beh..il fatto che fosse un mito alla batteria non era un punto su cui perdere molto tempo. Era spettacolare, punto e basta;
-carino..misterioso? Ma perchè pensavo queste cose di lui..? E soprattutto, perchè ci stavo pensando adesso? Non riuscivo a credere alle stupidità che passavano nella mia testa..ma era più forte di me. C'era qualcosa in quel ragazzo che mi spingeva a parlargli più spesso..c'era qualcosa nella sua voce che mi faceva desiderare di sentirlo parlare sempre, aveva quello sguardo che ti faceva supplicare di poggiarlo su di te.. le sue labbra sembravano un capolavoro realizzato dalla perfetta combinazione di Da Vinci e Michelangelo, e richiedevano semplicemente baci su baci, se non di più. Poi quando fumava, avevo l'opportunità di osservare il lavoro che faceva con la lingua e con le labbra.. un giustissimo modo per essere masochista sempre di più.
Ed alla fine.. pensai alle sue mani, quelle che tanto vorresti stringere e le stesse che fanno parte di un gruppo di sogni poco casti in cui le ritrovo sul mio corpo.
Accompagnato da questi pensieri, mi addormentai...

Il giorno dopo, a scuola, salutai Mick e Cal che stavano seduti sul marciapiede a chiacchierare e mi sedetti con loro raccontandogli di quello che mi aveva fatto Derek il giorno precedente.
'Si vede..'
Si limitò a dire Michael indicando il mio occhio nero.
Io accennai un sorriso e misi gli occhiali da sole. Proprio in quel momento notai Ashton seduto al suo solito posto che si baciava con Biannca Rose, la ragazza di cui si era parlato spesso dato i suoi video su internet ed il suo corpicino carino adatto a fare la modella.
Ecco la sua fidanzata, ecco con chi aveva scelto di stare Ashton.
'Alla fine ci hai parlato con Ashton?'
Chiese Calum mentre ero distratto.
'Ahm..no.. Non so se ci parlerò, vedremo. Ora vado, ci vediamo oggi pomeriggio.'
E così dicendo, entrai a scuola e raggiunsi la mia classe dove trovai già metà dei miei compagni.





Ashton.

La scuola era cominciata da qualche mese: durante l'estate avevo rivisto Calum solamente qualche volta, e lui mi propose più volte se volevo far parte della band, anche per passare il tempo. Ma come al solito, io risposi di no.
Inoltre, in spiaggia, un giorno, incontrai una ragazza; si chiama Biannca e vive vicino casa mia.
Ci siamo conosciuti in modo strano, o meglio, per un incidente: lei stava portando un bicchiere di aranciata ad una sua amica, e mentre io passavo vicino a lei, non so come, abbiamo sbattuto e mi è finita tutta la bevanda addosso. All'inizio ammetto che mi sono arrabbiato, e parecchio, aveva macchiato il mio costume preferito, ma poi si è scusata ed abbiamo cominciato a parlare del più e del meno; lei inoltre mi chiese in che scuola andavo, perché credeva di avermi già visto, e infetti aveva ragione: andiamo nella stessa scuola.
Da quel giorno ci siamo sentiti spesso, l'ho anche invitata ad uscire, sin quando, prima che cominciasse la scuola, le chiesi di essere la mia ragazza. Lei accettò.
E per concludere le "novità" della mia estate, cominciai anche a fumare, ma ne Biannca, ne i miei genitori lo sapevano.
  
 
Il primo giorno di scuola andò abbastanza bene: conobbi i miei compagni, i miei nuovi insegnanti e scoprii, con mio grande dispiacere, che Michael Clifford, l'amico di Calum, era in classe con me.
 
 
La sveglia suonò esattamente alle 6:30am: così mi alzai, mi feci una bella doccia; subito dopo andai in cucina dove ci stavano Lauren ed Harry. Diedi il buongiorno a tutti e due per poi prendere la merenda e l'acqua. Li misi dentro lo zaino e, subito dopo aver salutato, uscii di casa.
Dovevo prendere l'autobus: casa mia è leggermente distante da scuola, ci si arriva in mezz'oretta, quindi dovevo sbrigarmi.
Era già ottobre, Halloween si stava avvicinando, ed io sarei andato a fare dolcetto o scherzetto in giro per tutta Sydney insieme ai miei cugini, Francisco e Thomas.
Arrivato a scuola, mi misi nel mio solito posto e cominciai, come sempre, a rollare una sigaretta: Biannca non arriva mai presto, ed io ho tutto il tempo per fumare, e per improfumarmi.
Una volta aver fatto la mia sigaretta, l'accesi e cominciai a fumare, so benissimo che è un brutto vizio, però mi rilassava davvero molto, non ne potevo fare a meno. E poi fumavo solamente due sigarette al giorno, a volte anche una sola, quindi ero apposto.
Guardai l'orario, e mi accorsi che Biannca sarebbe arrivata a momenti: così spensi la sigaretta e presi lo spray che profuma l'alito, e subito dopo mi spruzzai un po’ di profumo.
 
-Amore mio! Buongirono.-Disse abbracciandomi.
-Cucciola, buongiorno a te.- Accennai un sorriso per poi baciarla.
-Come va? Tutto bene?
-Sì, tesoro, a te?
-Bene, amore, entriamo dai.- Disse facendomi notare che i cancelli si erano aperti.
L'accompagnai fino alla sua classe, la baciai un'altra volta e la salutai per poi recarmi nella mia aula.
Quel giorno c'erano materie leggermente noiose, ma per fortuna l'insegnante della prima ora non era venuta, e così venne la supplente.
Durante la ricreazione mi vidi con Biannca: un mio amico mi aveva invitato a fumare con lui, nelle scale esterne della scuola, ma io rifiutai, non potevo farmi vedere da lei.
Vidi anche il mio fratellastro, Josh, che era circondato da un sacco di ragazze che gli chiedevano un autografo, o di uscire con loro, o un abbraccio e cazzate varie, ma neanche se era una super-star, mica era Nicole Scherzinger. Comunque, era pur sempre il capitano della squadra di Basket della scuola, in parte poteva anche sembrare una cosa normale.
Prima di rientrare in classe incontrai Calum, così mi fermai un po’ a parlare con lui: mi chiese nuovamente se davvero non volevo entrare nella loro band, e dopo aver ricevuto l'ennesimo no, mi fece gli auguri per il mio fidanzamento e andò in classe.
 
Durante l'ora di conversazione spagnola, presi un 4 solamente perché non avevo il libro. Non è una bella cosa prendere un 4 dopo nemmeno un mese di scuola, ma questa professoressa è tutta particolare, e menomale che non c'era la prof vera e propria di spagnolo, altrimenti non ne uscivo vivo.
All'ultima ora ebbi fisica, e la professoressa ci fece uscire in ritardo dalla classe, perché doveva continuare a spiegare, che rottura.
- Amore ma come mai sei uscito così tardi?- Mi chiese Biannca non appena mi vide scendere.
- La professoressa ci ha trattenuti.- Risposi con un tono di voce serio e distaccato.
- E' successo qualcosa di brutto?
- Mmhh.. La prof di conversazione spagnola mi ha messo 4. Io non mi sono ricordato di comprare il nuovo libro, e non avevo fatto gli esercizi. Ah, che palle. Odio questa scuola.
- Tesoro, ti prego, calmati, lo recupererai. Fatti le fotocopie così la prossima volta la fotti, mh.- Disse ammiccando.
Accennai un sorriso e le lasciai un bacio sulle labbra.- Adesso vado cucciola, ci sentiamo nel pomeriggio. Ti amo.- E così dicendo andai verso la fermata degli autobus.
Non avrei detto a mia madre del 4, anche perché l'aveva messo a matita, quindi potevo recuperarlo.. Sempre se non avesse fatto la troia, impedendomi di far andare bene l'interrogazione, ovvio.
Una volta arrivato a casa, posai lo zaino in camera mia e andai in cucina per pranzare e, per mia grande "sorpresa", trovai Josh seduto al mio posto.
- E lui che ci fa qui?- Domandai indicandolo.
- Lo abbiamo invitato a pranzo, tesoro, inoltre ci ha detto che ti sei fidanzato con una ragazza! Perché non ce l'hai detto?- Mi chiese mia madre, accennando uno dei suoi soliti sorrisi del cazzo.
- Ve l'avrei detto, prima non era una cosa seria..
- Perché? Adesso lo è? A quando le nozze?- M'interruppe Josh.
- Simpatico. Comunque si, mi sono fidanzato, si chiama Biannca ed è molto bella. Felici adesso?- E così dicendo salii nella mia camera.
Certo che mio "fratello" non sapeva proprio farsi gli affari suoi. Quando sapeva qualcosa doveva dirla a tutti. Che cretino.
Poteva anche essere un bravo giocatore, me in testa ha solo fumo.
La mia giornata andò come sempre: feci i compiti, parlai un po’ al telefono con Biannca, e la sera guardai un po’ di televisione per poi spegnere tutto e andare a letto, l'indomani mio padre avrebbe lavorato di mattina, e dovevo svegliarmi presto, se volevo entrare in bagno prima e non fare tardi a scuola.
 

 
 
  
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