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Autore: LeTempImmoble    02/10/2014    2 recensioni
Nolan, solitario scrittore di racconti di fantascienza, troppo impacciato per lanciarsi in nuove esperienze, vive una vita monotona.
Fino a quando Harry, il compagno di sua madre, trasferendosi da loro porta con sé Anna.
Lei è imprevedibile, affascinante, scherzosa, curiosa, brillante e incredibilmente intelligente e per lui sarà inevitabile non innamorarsene.
- Storia ispirata al film "Mr.Nobody" di Jaco Van Dormael -
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Chapter 2
Her
 
Era una giornata luminosa, una di quelle giornate che Nolan odiava, quando splendeva il sole ed era tutto più bello, c’era come l’impressione che sarebbe stata una giornata stupenda, e lui ogni volta era pieno di aspettative, e alla fine era una come tante, uguale a una giornata di pioggia solo col sole, e questo non lo sopportava.
Come suo solito stava finendo i compiti prima dell’inizio della lezione, quando la professoressa lo interruppe entrando in classe con al suo fianco una ragazza di media statura
La donna si schiarì la voce - Abbiamo una nuova studentessa, si chiama Anna -
“Anna” 
Quando Nolan aveva otto anni aveva conosciuto una bambina che si chiamava Anna, era la sua vicina di casa, aveva gli occhi azzurri e tra i capelli arruffati e portava sempre una piccola treccia fatta di poche ciocche che dava più ordine alla chioma arruffata.
Lei lo salutava ogni giorno quando questi, tutti pomeriggi verso le cinque, andava a comprarsi un dolce.
Portava solitamente un vestito rosso e un allegro sorriso sulle labbra mentre sedeva sulla panchina aspettando, probabilmente, i suoi genitori.
E quella ragazza, che ora con le mani incrociate osservava la classe in una posizione impacciata ma allo stesso tempo disinvolta, assomigliava incredibilmente alla sua vicina di casa, il ragazzo avvertì uno strano senso di familiarità, come se avesse finalmente un punto di riferimento.
- Puoi sederti lì – disse la professoressa indicando un banco nella fila accanto a quella di Nolan.
La ragazza si sedette poggiando per terra una borsa arancione e mentre lui la fissava si voltò e accennò un sorriso.
Nolan rimise la testa sul banco ma non poté fare a meno di guardarla un’altra volta per vedere se Anna lo stava ancora fissando, e lei era ancora lì, con i suoi occhi azzurri.
Si girò di scatto ed emise una piccola risata silenziosa contenta che lui l’avesse guardata.
 
*
 
Sua madre si aggirava per la casa spolverando le librerie e i soprammobili con aria affannata.
Nolan digitava velocemente le dita sulla macchina da scrivere nel salotto.
 

L’astronave viaggiava verso Marte da cinque giorni,
 

La porta si aprì e il ragazzo intuì che fosse Harry, poco interessato continuò a scrivere.
 
 
i passeggeri avevano ormai dimenticato…
 
 
- Nolan, tesoro – lui si girò, quasi innervosito che sua madre avesse ancora una volta interrotto il suo lavoro.
- Hai già conosciuto Harry – disse e l’uomo si avvicino a sua madre accennando un sorriso poco sincero – E questa è sua figlia, Anna –
La ragazza che poche ore prima era rimasto a guardare per un’intera ora a scuola era davanti a lui, la borsa arancione a tracolla e il giubbotto di jeans.
Nolan si alzò dalla sedia e le strinse la mano presentandosi, Anna sorrise e se ne andò in salotto con Harry e sua madre.
Nolan si ritrovò a fissarla mentre si allontanava, rimise le mani sulla macchina da scrivere ma era troppo distratto per riuscire a scrivere.
Il ragazzo si alzò dalla sedia e si nascose dietro la porta del salotto per ascoltare quello che stavano dicendo.
- Quindi ci trasferiremo lì fra circa una settimana? – stava chiedendo Harry a sua madre.
Anna si guardava le ciocche dei capelli e Nolan notò una piccola treccina, identica a quella che aveva la sua vicina di casa.
- Si – rispose sua madre, Nolan per sporgersi e guardare meglio Anna scivolò e la ragazza si voltò accennando un sorriso.
 
*
 
Quella sera Harry e Anna cenarono con loro, e mentre erano tutti e quattro seduti a tavola la madre di Nolan pregava che quella sera lui non dicesse alcuna frase maleducata.
Ma il ragazzo pensava ad altro, Anna con un abito rosso mangiava rifilandogli qualche occhiata divertita a cui lui rispondeva con un sorriso imbarazzato, e la donna pensava che Nolan stesse rivolgendo quei sorrisi a Harry, così, contenta che fossero ormai diventati come una famiglia, strinse la mano a quella dell’uomo
Intanto, mentre Nolan beveva dell’acqua, guardando attraverso il bicchiere l’occhio di Anna senza che lei se ne accorgesse la ragazza strusciò la gamba sulla sua e lui arrossì all’improvviso.
Rimise il bicchiere sul tavolo e per un attimo la fissò senza sapere cosa fare, lei accennò un sorriso e si voltò verso il padre.
   
 
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