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Autore: FinnickBane    02/10/2014    4 recensioni
Dopo la maturità, Fabio, un giovane ragazzo italiano, decide di fare il bagnino per mettere da parte un po' di soldi.
Durante l'estate conosce Gracie e farà altri strani incontri dei quali scriverà sul suo Diario.
Ecco a voi il Diario di Fabio!
Fa parte della serie "I Diari Segreti"
N.B. Questa storia contiene riferimenti a saghe letterarie e alle nostre precedenti serie.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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La Gita a Firenze

 

Alte sulle torri di Palazzo Vecchio e del Bargello brillavano

e guizzavano le torce e poco distante, a nord, nella piazza della cattedrale,

luccicavano alcune lanterne.

Altre illuminavano le banchine lungo le rive dell’Arno dove, nel buio,

si scorgevano, a tarda ora per una città in cui la maggior parte  degli abitanti

si chiudevano in casa all’arrivo della sera, dei marinai e degli stivatori.

Da: ‘’Assassin’s Creed Rinascimento’’ di Oliver Bowden

 

Caro Diario, 

ieri io e Gracie siamo stati a Firenze e… Oh Dio, sono troppo emozionato! Quasi non riesco a scrivere da quanto sono emozionato!

Avevamo appuntamento alla stazione alle 9, così saremmo arrivati in Toscana in un’oretta e avremmo avuto tutto il tempo di vedere la città.

Mi alzai alle sei, così ebbi tutto il tempo di farmi una lunga doccia rilassante e scegliere il profumo adatto alla situazione ( più provocante o dolce? ), poi aprii il mio armadio e cercai l’outfit adatto ( bad boy o dandy? ) e poi… Mi svegliai. 

Non erano le sei, non ero entrato in doccia e non mi ero vestito: stavo sognando.

Terrorizzato, osservai l’orologio sul comodino e sbiancai. Erano le otto!!

Corsi dentro la doccia e, probabilmente, feci la doccia più veloce del mondo. Quando uscii mi diedi una rapida asciugata ai capelli e mi vestii. Non ebbi tempo per stare a pensare troppo su cosa mettermi, così afferrai i miei jeans estivi, la maglia azzurra e misi tutto, compreso il primo profumo che mi è capitato sotto mano ( stando attento a non prendere quello di mia madre… Sarebbe stato decisamente imbarazzante avere il profumo di una fragola di bosco ) e corsi fuori casa.

Ero a metà rampa, l’ascensore era ovviamente bloccato, quando mi accorsi di aver scordato il mio marsupio. Tornai a casa e lo presi. Uscii di nuovo, ma il marsupio era vuoto… Guarda caso!

Rientrato a casa, mi assicurai di prendere tutto: portafogli, con i soldi, il cellulare e un preservativo. Beh? Sono un maschio diciottenne io! 

Volevo passare dal fioraio a comprare un mazzo per le donne della famiglia, ma poi mi sono ricordato che non saremmo tornati a casa fino alla sera, quindi ho tirato dritto verso la stazione. 

Avevo fatto le cose talmente di corsa che non avevo manco guardato l’orario e rimasi malissimo quando mi accorsi di essere in anticipo di dieci minuti. Avevo già preparato la scusa per il ritardo ( avrei detto che il mio gatto voleva le coccole e mi avrebbe minacciato di morte se non gliele avessi fatte… Tanto loro non sapevano che io non ho un gatto! ), ma non ci fu bisogno di usarla.

Approfittai del ritardo della famiglia di Gracie per controllare l’orario di arrivo del treno per Firenze. Mentre osservavo i tabelloni qualcuno mi tappò gli occhi.

- Chi è? - Chiese una voce femminile con accento americano. Una voce paradisiaca che riconobbi subito.

- Ciao Gracie! - 

Lei rise e tolse le mani. Mi girai e la scena fu tipo quelle dei film.

Lei era talmente bella che la osservai come un pesce lesso per alcuni istanti, dimenticandomi completamente degli zii e della sorella. Quando mi risvegliai osservai tutti.

Gli zii erano molto giovani! Io mi aspettavo di trovarmi davanti dei vecchietti e invece l’uomo e la donna che mi stavano davanti avranno avuto poco più di quarant’anni ( anche se sono i miei datori di lavoro, ma dettagli ).

- Salve! - Esclamai.

I due mi sorrisero e, in perfetto italiano, mi salutarono e ringraziarono per l’invito. 

Phoebe ( che da ora in poi chiamerò Gianna, visto che è troppo difficile ) mi sorrise, ma non disse nulla. Probabilmente si vergogna, pensai, dopotutto con un bel ragazzo come me è normale sentirsi in imbarazzo. 

Gli zii insistettero per pagare anche a me il biglietto, dicendo una frase che mi fece venire i brividi dall’emozione:

- Considerati parte della famiglia, dai! -

Tranquilli, avrei voluto dirgli, presto lo sarò! Mwahahahah.

Il treno era stranamente in orario e fu un viaggio piacevole. Io e Gracie ci sedemmo vicini, lasciando il posto sul finestrino a Gianna, e chiacchierammo tutto il tempo. Il suo italiano era decisamente migliorato, anche se ogni tanto doveva fare ricorso agli zii che le suggerivano le parole. Che carina!!

Arrivammo a Firenze alle 10 e mezza e subito accompagnai la famiglia a vedere il Duomo e li deliziai con spiegazioni in inglese degne di Renzi e il suo SHISH. 

Passammo poi in Piazza della Signoria e io raccontai a Gracie di quando mi ci sono arrampicato per salvare mio padre chiuso in galera. Lei rise.

- Mio fratello plays a Assassin’s Creed. Era Ezio Auditore che climbed the tower per salvare il padre! -

- Oh! Mi hai scoperto! - 

Proseguimmo il giro turistico, fermandoci a pranzo in una pizzeria di mia conoscenza e questa volta ho pagato io… Andando quasi in bancarotta.

La zia continuava a fissare me e Gracie con un sorrisetto malizioso. Forse quella donna aveva capito tutto di noi! E forse ci avrebbe persino fatto da testimone! 

Usciti dal ristorante, la signora decise che voleva fare un po’ di shopping con la nipotina e il marito. Sapevo benissimo che Gracie adorava fare shopping, ma stranamente chiese qualcosa alla zia e poi mi prese sotto braccio.

- Fabio… ehm… facciamo un giro? I’d like vedere Florence meglio! -

Ma certo zuccherino mio! Ti farò vedere ogni cosa ( chi vuole intendere, intenda ): - Absolutely! Let’s go! -

Camminammo per un po’ nella Galleria degli Uffizi, cercando di fare il figo raccontando a Gracie storie inventate sulle statue delle personalità influenti della storia. Non sono sicuro che ci abbia creduto al cento per cento. 

Ci fermammo poi davanti a Palazzo Pitti a prendere il sole, assieme a molti altri turisti. Per fare un po’ come nei film americani mi sono appoggiato sulle sue gambe e abbiamo continuato a parlare di cose stupide… Oh Diario, mi sentivo già come sposato con lei!

Verso le cinque gli zii hanno chiamato Gracie per dirle che avevano quasi finito di fare i loro giri… Inutile dire che li ho pregati perché andassero a vedere il meraviglioso Giardino di Boboli e ci lasciassero stare ancora insieme per un po’. 

- Gracie, do you want to see Ponte Vecchio? - Le chiesi.

- Sì! Cos’è? -

- It’s a… ehm… Ponte… Well, vedrai! - Le afferrai il braccio e la trascinai in mezzo alla calca di turisti ( Non capisco perché a Firenze ci siano turisti ad ogni ora! Non possono chiudersi in un bar a prendere un caffè?! ). 

Arrivammo su Ponte Vecchio e, caro diario, ti risparmio la descrizione del posto, anche perché una mandria di asiatici ci bloccava la visuale. Sappi solo che abbiamo trovato uno spazietto libero e ci siamo affacciati sull’Arno… Non molto romantico, visto che i fiumi sono sempre grigi e torbidi, ma non importa.

- Do you piace this? - Chiesi alla ragazza. 

Gracie annuì e, in quel momento, come negli anime giapponesi, si alzò una folata di vento. Era il momento.

Mi voltai dall’altra parte e controllai che alito e capelli fossero a posto ( non potevo mica fare brutta figura! ), poi le presi la mano. Lei mi guardò sorpresa con i suoi occhi castani.

- Cosa succede? Sei strange, Fabio… -

Non le risposi e la tirai a me abbracciandola, poi la baciai. Naturalmente lei ricambiò quasi subito, stringendomi tra le braccia. 

Mi aspettavo che i turisti avrebbero applaudito, come in tutti i film d’amore che si rispettino, invece li vidi solo scambiarsi occhiate e sorrisetti. Ma non mi importava troppo, perché ero impegnato a fare altro. 

Non ti ho scritto ieri sera perché non ero in grado di intendere di volere, ma ora che lo sono, eccoti qui il riassunto di quello che è successo ieri a Firenze.

Quindi ora posso dire di stare ufficialmente con Gracie!

Ho anche già deciso i nomi dei nostri figli e tutta la nostra vita insieme!

Leggi qua:

  • Ci sposeremo a 24 anni;
  • A 26 anni nascerà di Fabio Junior;
  • A 28 anni ecco Marta;
  • A 30 William;
  • A 32 invece arriverà Andrew;
  • A 34 nascerà la piccola Teresa.

Ed i nostri cinque figli si sposeranno con quelli di Simone ed Emma!

Non vedo l’ora!! 

Ci sentiamo presto diario!

Fabio 

 

P.S. GRANDE FABIO!!! Simone

P.P.S. FINALMENTE!! Tutto il mondo

P.P.P.S. Ma come? Solo un bacio?! Jace IoAvreiFattoAltro Herondale

P.P.P.P.S. Penso che possiate sentire i cori da stadio e le esultanze delle shippers. Bane

P.P.P.P.P.S. Scusate il ritardo. Finna (Oddio, sembro Totti!)




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